mercoledì 4 luglio 2018

Saloon Mundial: è finita si dice alla fine parte due




Oltre al Mondiale delle sorprese, dev'essere anche quello dell'ultimo minuto.
Mai, che ricordi, nella competizione principale del mondo del calcio, così tanti match si sono decisi quando i giochi parevano fatti, e mai il concetto di "ultimo minuto" è valso così tanto.
E' valso per la Svezia, che due anni fa all'Europeo battemmo senza troppi patemi e che si è aggrappata alla kermesse in Russia all'ultimo minuto rappresentato dai playoff dopo aver lasciato a casa la ben più temibile - sulla carta - Olanda nel corso dei gironi di qualificazione: è stato allora che sono iniziate le dichiarazioni come "non esiste un Mondiale senza l'Italia", "la Svezia non sarà mai una minaccia senza Ibrahimovic" e via discorrendo.
La realtà è che i vichinghi ikea, pur non portando spettacolo sul campo, hanno finito per ridurre ai minimi termini gli Azzurri - impietosamente e giustamente rimasti a guardare i Mondiali sul divano -, sopravvivere ad un girone che vedeva la Germania farla da padrona e ad un ottavo di finale contro una Svizzera ricca di talento che chiude la gara con una superiorità schiacciante in termini di possesso palla - e non solo -.
Dimostrazione che il calcio sta nuovamente cambiando, e che l'era del guardiolismo è giunta al tramonto: in fondo, delle otto squadre rimaste a contendersi la Coppa è soltanto una a mostrare un gioco funambolico - il Brasile di Neymar -, mentre le altre sette - perfino squadre tecniche come Belgio e Croazia - sono decisamente più orientate ad un gioco che ha nel carattere, nella fisicità e nella solidità le armi migliori.
Se qualcuno, alla vigilia del playoff con l'Italia, mi avesse detto che la Svezia si sarebbe giocata l'accesso alla semifinale del Mondiale, avrei pensato si fosse fatto qualche birra di troppo.
Più ultimo minuto di così.
E di ultimi minuti ha vissuto la partita tra Inghilterra e Colombia, che alle spalle un primo tempo decisamente bruttino - forse il peggiore tra quelli degli ottavi di finale - ed un nervosismo crescente, scelgono di portare in scena un thriller che vede prima i britannici in vantaggio - su un rigore nettissimo - gestire ed amministrare la gara e dunque i Cafeteros buttarla dentro con un difensore - l'enorme Mina, tre gol al mondiale, una bella cifra per uno nel suo ruolo - dopo aver modificato l'assetto tattico per tentare il tutto per tutto con quattro attaccanti ad un minuto dalla fine del recupero.
A quel punto il vantaggio psicologico ha portato alla pressione dei colombiani, pronti a rispondere agli attacch inglesi per giungere alla lotteria dei rigori, vera regina del fiato sospeso.
E anche qui, succede di tutto: al terzo tiro dal dischetto, con la Colombia in vantaggio di un gol, pareva che i giochi fossero fatti e che all'Inghilterra non restasse che rassegnarsi ad una maledizione che li ha perseguitati più che l'Italia negli anni novanta.
E invece, prima il tiro troppo bello per entrare di Uribe che sbatte contro la traversa interna - dopo che proprio una sua bomba da distanza siderale aveva provocato il calcio d'angolo dal quale era nato il pareggio della sua squadra - dunque l'errore di Bacca - ma, da tifoso milanista, ricordo quanto fosse inaffidabile dal dischetto - spostano ancora gli equilibri.
Dier non sbaglia, e l'Inghilterra prende per i capelli un quarto di finale contro la Svezia che ha il sapore del calcio anni cinquanta e sessanta.
Rimangono dunque otto squadre delle quali sei europee e due sudamericane, e di almeno la metà alla vigilia del Mondiale non avrei detto sarebbero riuscite a giungere fino a dove sono giunte.
Ora, c'è una netta distinzione tra quello che sarà e quello che mi piacerebbe vedere, o quasi: perchè se con ogni probabilità le due semifinali vedranno opporsi Francia e Brasile da un lato e Croazia e Inghilterra dall'altro, sarei felice come un bambino se le final four fossero Uruguay e Belgio così come Croazia e Svezia.
Ma non voglio andare troppo oltre.
Anche perchè gli ultimi minuti non sono ancora finiti.



MrFord




6 commenti:

  1. Come diceva il mai dimenticato Vujadin:"partita finisce quando arbitro fischia"

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  2. Da tempi non sospetti, auguro Belgio e Croazia in finale... e le premesse ci sono tutte. Almeno per la Croazia.. ;)

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    1. E' una delle quattro possibilità rimaste. E quella che preferirei.

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  3. E' il Mondiale Cesarini.
    E spero anche che sia il Mondiale dell'Inghilterra.
    Come on!

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    1. Io, ovviamente, ho altre speranze. Bene così direi!

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