martedì 24 ottobre 2017

Siren (Gregg Bishop, USA, 2016, 82')





E' sempre difficile per il sottoscritto approcciarsi, dopo ormai quasi trent'anni di esperienza nel settore, ad un nuovo horror, a prescindere dalla tipologia, dal contesto o dalla cornice: la coscienza, poi, che negli ultimi dieci o quindici anni siano stati solo tre - quasi quattro - i film che hanno finito per farmi strizzare le chiappe sulla sedia, la situazione per qualsiasi nuova proposta finisce per essere decisamente difficile da gestire.
Questo Siren, giunto per caso sugli schermi del Saloon, ha finito quantomeno per tuffarsi senza infamia e senza lode nel grande oceano delle proposte che vanno come devono andare, mescolando tentativi di raccontare il genere da un'altra prospettiva - come fu per l'altrettanto non perfettamente riuscito Spring - ad un impianto più classico da survival poggiato sulle spalle, in questo caso, di un'idea abbastanza affascinante - che in qualche modo potrebbe riportare alla mente dei fan di vecchia data Cabal e la sua Midian - e dell'interpretazione di Justin Welborn, già apprezzato da queste parti per il suo contributo a Justified.
Non parliamo certo di tensione insopportabile o produzione da alti livelli, quanto più che altro di un lavoro da artigianato di nicchia del Cinema, che riempie senza problemi una serata in tranquillità pur non offrendo chissà quale meraviglia per gli occhi o il cuore - anche se, devo ammetterlo, l'associazione di alcune caratteristiche della "sirena" a quelle del gargoyle de "I racconti del gatto nero", film a episodi di secoli fa che ho sempre amato, mi ha lasciato quella piacevole sensazione da amarcord spietato - pronta a ribaltare anche il concetto di "mostro" rivolgendo lo stesso principalmente agli esseri umani, che nel bene e soprattutto nel male rappresentano le creature più pericolose che potrebbero mai popolare i nostri incubi - non a caso il mio spauracchio imperituro è e sempre sarà il Bob di Twin Peaks, che compariva terrificante proprio perchè privo di maschere, trucchi e look "da horror" -.
Ripensando proprio al ribaltamento di ruoli, la cosa più interessante risulta senza dubbio essere la storia d'amore che lega il protagonista alla sirena, che una volta scelto il compagno per la vita prosegue lungo la sua strada senza guardare in faccia a nessuno, e senza risparmiare chiunque decida di porsi tra lei e l'amato: una visione "romantica" del "mostro" che da respiro ad un genere che di norma ha schemi ben precisi e delineati, e fornisce un punto di vista femminile che, come per il recente The autopsy of Jane Doe finisce quantomeno per cambiare prospettiva, pur non diventando necessariamente un nuovo standard con il quale fare i conti.
Da rivedere - e non in senso positivo - gli effetti, mentre resta di grande efficacia il contesto da "notte da leoni" mescolato ad una sorta di versione horror e sovrannaturale della villa del piacere di Eyes Wide Shut - ovviamente paragone da prendere con le pinze e le più che dovute proporzioni - così come lo sguardo allucinato della sirena, pronta ad incantare con la voce pur mostrando un aspetto molto jappo nella sua rappresentazione mostruosa.
Un esperimento, dunque, certo non perfettamente riuscito ma che gli appassionati potranno quantomeno godersi in una serata off senza troppi pensieri.
In caso contrario, basterà procurarsi una sanguisuga.




MrFord




 

8 commenti:


  1. Un film con un mostro, che per lo meno non è il solito vampiro/zombie ma se non altro ha regole e poteri almeno originali, anche se il film è la versione estesa di un corto dell’antologico “V/H/S”. Concordo, fa il suo dovere come film non cambierà la vita a nessuno ma la serata te la sistema ;-) Cheers

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    1. Vero, il "mostro" è particolare, e il film si fa guardare. Nulla di memorabile, ma comunque diverso.

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  2. Per i post a tema a Halloween, sono in cerca di altri titoli. Segno anche questo. ;)

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  3. Come Ink, segno, che gli horror buoni fatico a trovarli e ogni consiglio si fa d'oro. Questo, me l'ero perso ai tempi, vado a scriverlo!

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    1. Per la settimana di Halloween ci sta. Non ti farà paura come Lake Mungo, ma comunque una serata la passi in scioltezza.

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  4. Quasi trent'anni di esperienza nel settore?
    Ma quale settore? Quello delle cavolate?

    aahahahah

    Il filmetto mi sembra abbastanza trascurabile. Anche per i giovani meno esperti nel settore come me. :D

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    1. A te se non ricordo male era piaciuto Spring, questo è una sua versione più fordiana.
      Molto più fordiana. ;)

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