domenica 9 maggio 2010

Willow

Un passo alla volta ve li dovrete sorbire tutti, i classici della mia giovinezza.
E non potevo, in questo senso, non soffermarmi almeno un pò su Willow, che vidi per la prima volta credo addirittura nella stagione della sua uscita, ormai ventidue (!!!) anni fa.
Inutile dire che, ai tempi, rimasi estasiato: effetti che mi ricordavano Labyrinth, mostri e creature di ogni genere, un protagonista outsider spalleggiato da un comprimario assolutamente irresistibile, quel Madmartigan che già allora assurse a modello di "falsa cattiveria" per il sottoscritto, nonostante sarebbero passati altri - e numerosi - anni prima che riuscissi anch'io ad "entrare nel personaggio" come si deve.
Dietro una storia principalmente indirizzata ad un pubblico giovane giocata tutta sugli effetti speciali e firmata da George Lucas, venne scelto per dirigere l'orchestra l'allora ancora non affermato Ron Howard, che fece il suo onesto lavoro confezionando un film che ancora oggi, nonostante l'ovvietà di alcune situazioni e il palese invecchiamento degli stessi effetti, diverte e ricorda quanto ci si era affezionati ai suoi protagonisti.
Siano essi "buoni" o "cattivi".
Perchè se Willow è il perfetto loser capace di prendersi una rivincita sul mondo e il succitato Madmartigan il belloccio "maledetto", Lucas&Co. azzeccano due malvagi d'eccezione, che potrebbero essere presi come modello anche ora: la perfida regina Bavmorda, che ricorda le più crudeli delle matrigne delle fiabe, ed elargisce perle a man bassa - lo scontro con Resiel, tra magia e cazzotti, è ancora un piccolo cult - e il generale Kael, mastodontico colosso dall'elmo ornato da un teschio che allora pareva l'incarnazione stessa della crudeltà della guerra, e a ben guardare anche un pò ora.
Con La storia fantastica e La storia infinita, direi che Willow è stato l'anticamera per l'epica nel mio viaggio nel mondo del Cinema, e se ci penso bene, oltre a gustarmi l'innocenza di quei tempi, credo che i successivi signori degli anelli e avatar luminescenti riescano ad emozionarmi ora perchè un tempo ci sono state fiabe come questa.
Un modo come un altro per non perdere la capacità di meravigliarsi.

"The innocence is brilliant, I hope that it will stay
this moment is perfect, please don't go away."
MrFord

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