lunedì 13 dicembre 2010

Doomsday - Il giorno del giudizio

Passato Bergman, così come capita con i grandi Maestri, occorre riprendersi e dare respiro ad anima e cervello tornando alla pancia, alla carne e al sangue: e chi meglio del truculento Neil Marshall per concedersi questo lusso!?
Vidi per la prima volta Doomsday con Julez in sala, con quella meraviglia di The descent ancora negli occhi, e ricordo che, nonostante il divertimento, uscii con l'aria un pò delusa che mi aveva attanagliato anche nel post-Halloween di Rob Zombie.
Devo ammettere che, a distanza di tempo, e dopo essermi gustato Centurion almeno quanto il suddetto The descent, ho trovato quest'opera senz'altro di passaggio del regista scozzese molto più gradevole, violenta, ironica e nel complesso di valore di quanto non ricordassi, una sorta di respiro profondo capace di collegare i due lavori senza perdere identità, lanciare omaggi da gustarsi uno dietro l'altro - Mad Max, 28 giorni dopo, Braveheart, il Cinema di Carpenter in toto solo per citarne alcuni - e portare lo spettatore dall'inizio alla fine praticamente senza respiro, come solo il miglior prodotto d'azione è in grado di fare.
Ricordo che la critica illustre rimase spiazzata e non poco la miscellanea di generi che Marshall mescola quasi volesse far divenire il film una sorta di collage, o di gioco a scatole cinesi con ambientazioni differenti capaci di alternarsi, o di sbucare una all'interno dell'altra - impagabili, in questo senso, l'arrivo nel medioevo governato dall'ex medico divenuto despota Kane ed il ritorno alle autostrade scozzesi con tanto di inseguimento in macchina da videogioco di ultima generazione -, senza troppo preoccuparsi di giustificazioni esterne o troppo complesse, riuscendo a dare al suo lavoro una dimensione da prodotto di serie b confezionato, girato e prodotto con talento ed energia unici, che fanno del brutale Neil uno dei registi horror e non solo più interessanti del panorama europeo recente.
I duelli della protagonista - anche in questo caso una donna "con le  palle", come fu per The descent e come sarà in Centurion - con l'amante del sadico Saul ed il cavaliere/carnefice di Kane sono durissimi, girati e fotografati con uno stile da urlo, e costellati di ottime, violentissime trovate.
Proprio a proposito delle suddette trovate, ammetto che, forse, Marshall possa avere un certo inquietante debole per le teste mozzate, ma occorre allo stesso modo sottolineare che tutta la violenza - che non è affatto una passeggiata - presente nei suoi film non appare mai volgare, gratuita o negativa, se si può azzardare un termine di questo tipo: dove l'ironia non si fa sentire, la sensazione è sempre quella di assistere ad un divertissement senza conseguenze, coriaceo e tosto come le alture scozzesi ma confezionato da una mente libera e pungente per un pubblico altrettanto sveglio e ricettivo.
Certo, se poi non si ha voglia di fare troppi cerebralismi, pazienza.
Il vecchio Neil ha sempre pronto un bell'inseguimento che termina in spargimento di sangue giusto giusto per liberarsi di tutti i pensieri.
E sapete che vi dico?
Ho respirato a polmoni così pieni che ora mi trovo ad aspettare con ansia il sequel, che non ricordavo, dal finale, essere così telefonato.

MrFord

"There's an evil virus that's a threat to all of mankind
not state of the art, a serious state of the mind."
Iron Maiden - "Virus" -

6 commenti:

  1. Anche a me piacque senza però entusiasmare troppo.
    Ed infatti non ricordo assolutamente il finale aperto al sequel.

    Per i film di Neil Marshall si potrebbe usare la tagline
    "Più arti che protagonisti"

    Te come te la passi, fratello?
    Hai fatto il bravo ieri sera?
    Qua tutto sotto controllo, trasloco quasi finito.
    Venerdì lasciamo casa.
    E daje.

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  2. Quella degli arti mi è piaciuta molto, lo ammetto.
    Io me la passo alla grande, o almeno ci provo sempre, lo sai.
    Ieri bravissimo. Alla fine siamo stati a casa io e Julez, belli tranquilli.
    Daje sotto col trasloco, aspetto di vederti appena finite!

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  3. Ero curioso di vedere che filma avresti recensito oggi.
    lo considero un omaggio della ditta James and Jules per la giornata di oggi.
    I Maiali aumentano di numero.

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  4. Suara, felicissimo che i maiali aumentino di numero.
    Sei ufficialmente il patrono della giornata, che ne dici!?
    Ah, e prima o poi propongo un bell'allenamento insieme!

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  5. si si anch'io volevo proporti qualcosa.
    mi piace l'idea che ti alzi presto per allenarti come il sig. Balboa (anch'io lo faccio).
    adesso sto per mettermi a vedere doomsday.
    tra un mese iniziano le coliche e quindi le notti insonni a cullare la maialagata ci saranno i film che recensisci.
    ciao
    p.s. ciao anche a Dembo

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  6. Suara, facciamo così: un giorno o l'altro io e Julez veniamo a trovarvi nella patria dei suini e facciamo una sessione di allenamento all'alba, che ne dici!?
    Terrò anche pronti più film possibili per le tue notti insonni!

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