sabato 20 novembre 2010

Scott Pilgrim Vs. The world

Edgar Wright è un talento naturale, niente storie.
Ricordo il tempo in cui, al primo incontro con la locandina de L'alba dei morti dementi, rimasi impietrito da quello che pareva essere l'ennesimo filmaccio spazzatura che portava American pie ad incontrare Scary movie, e la cosa non fece che irritarmi alquanto.
Fortunatamente - per me - venni spinto dalla macabra curiosità ed osservai la quarta di copertina del dvd.
Risultato: commenti entusiastici di Peter Jackson - che potrà non essere il preferito di molti, ma non è neppure un signor nessuno -, Quentin Tarantino - che, lo ammetto, allora era in alto mare nel suo rapporto con il sottoscritto - e soprattutto, George Romero.
Se il Maestro degli zombies esalta - per davvero! - un film nel "suo" genere, significa che deve valerne proprio la pena, mi dissi: e fu così.
L'alba dei morti dementi - Shaun of the dead l'azzeccatissimo, e non insulso, titolo originale, di cui prima o poi parlerò - è una perla assoluta del Cinema demenziale, una sorta di sbornia alla Monty Python nel pieno de La notte dei morti viventi.
Il buon Edgar, a quel punto, compie il grande salto nelle star nascenti con il suo attore feticcio e co-sceneggiatore Simon Pegg, e non solo viene invitato da Romero in persona a partecipare alle riprese de La terra dei morti viventi - il nostro dinamico duo interpreta i due morti viventi che si contendono le carni di Asia Argento -, ma prepara una seconda parodia ispirata agli action movies e comincia a fare capolino nella mente dei produttori oltreoceano.
Così, neppure il tempo di finire di festeggiare per il successo dello stupefacente Hot fuzz - parlerò anche di questo, senza dubbio alcuno -, ed Edgar si muove negli States, per iniziare la lavorazione di Scott Pilgrim.
Da tempo - esattamente da quell'agosto 2007, quando con Julez vidi il suddetto Hot fuzz in una sala semivuota nel centro della Milano deserta del cuore dell'estate - attendevo il nuovo lavoro di Wright, ed ammetto che, almeno nel corso della prima parte, le mie attese sono state parzialmente deluse.
Stilisticamente e visivamente curatissimo, elegante e perfetto, Scott Pilgrim gioca tutte le sue carte d'impatto sulla presunta simpatia di Michael Cera - uno che, per dirla tutta, io prenderei a cazzotti sonori dalla mattina alla sera manco fossi il Puckerman di Glee - e sullo stile sicuramente cool che normalmente sarei portato a definire tendente al radicalchicchismo.
Troppe onomatopee fumettose in stile vecchio telefilm di Batman, una sceneggiatura brillante ma non ironica quanto quelle scritte a quattro mani con Pegg, troppe strizzate d'occhio e una struttura omaggio ai vecchi videogiochi platform a schermi che rischiava di diventare ripetitiva.
Eppure, con il passare dei minuti, mi sono ritrovato inchiodato al divano in attesa di scoprire non tanto quale sarebbe stata la prossima battuta, o chi l'avrebbe pronunciata, se il prossimo ex da sconfiggere sarebbe stato più terribile del precedente - ovvio! - e perchè, quanto l'aspetto più disperatamente violento e drammatico di una pellicola apparentemente innocua come questa: il tutto perchè, signore e signori, Scott Pilgrim Vs. The world altro non è che una disperata battaglia con l'amore, quello che ci strugge e ci abbatte, ci permette azioni incredibili e provoca clamorose cadute.
L'amore che ci fa improvvisare artisti, o ci fa smettere di pensare di esserlo.
L'amore che è il sentimento più vecchio del mondo, eppure non smettiamo mai di volerne sentire parlare.
L'amore di Alta fedeltà, Se mi lasci ti cancello, (500) giorni insieme, Juno: Scott Pilgrim deve qualcosa ad ognuna di queste pellicole, e pur se furbetta e decisamente attenta alla sua costruzione ed apparenza, arriva dritta al cuore di chi vuole guardare oltre la cortina dei calcioni, dei muri di note e degli stage che si susseguono.
Potrà sembrare strano che un tamarro del mio calibro possa essersi concentrato sul confronto fra Scott, Ramona e Knives in chiusura del film, piuttosto che sulle sonore scazzottate o sul colpo decisivo che Scott stesso rifila per chiudere il loro combattimento a Todd, nuovo fidanzato della sua ex Envy nonchè ex fidanzato della sua attuale fidanzata Ramona - "Hai appena disintegrato il mio ragazzo con una testata", epico! -, eppure è proprio così.
Johnny Cash scriveva che, invecchiando, si diventa più sensibili, anche se non lo si ammette mai apertamente.
Zucchero, quando ancora faceva buona musica, gridava di avere bisogno d'amore.
Tutto senza neppure citare i Fantastici quattro.
Non i supereroi, quelli della maglietta che sfoggia Scott in una breve sequenza, peraltro identica ad una di quelle che acquistai a Orlando.
Quelli ancora più grandi.
I Beatles.

MrFord

"All you need is love."
Beatles - "All you need is love" -

9 commenti:

  1. E "se hai bisogno d'amore per Dio, perchè se no stai male", allora bussa pure alla mia porta, può essere che stia dormendo, ma un piccolo grugnito te lo concedo sempre, amore mio!

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  2. Lo so, e anch'io.
    In caso, se il bisogno è grosso, la porta la sfondo.
    Ho già fretta di arrivare a casa.

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  3. MrFord, anche te che parli bene di questo film... prima o poi devo vederlo :)
    ciao!

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  4. io l'ho adorato fin dal primissimo istante, da quegli splendidi titoli di testa in 8-bit e poi anche con tutto il radicalchicchismo di michael cera, naturalmente :)
    secondo me è fortissima soprattutto la prima parte, però nel complesso lo metto già da subito tra i miei film supercult non solo dell'anno, ma di sempre

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  5. Cannibale, immaginavo che sarebbe stato fra i tuoi preferiti. Un pò come Michael Cera, maledetto snob che non sei altro!
    I titoli in 8-bit fantastici, è vero.
    Ma per quanto sia validissimo continuo a preferirgli i due precedenti di Wright.

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  6. ti segnalo la mia recensione del film, in cui ti ho anche citato!

    http://pensiericannibali.blogspot.com/2010/11/indie-sfigati-uniti-contro-il-mondo.html

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  7. Muchas gracias, Cannibale!
    Interessante anche la tua recensione, mostri molto bene l'aspetto citazionista-registico, come dici anche tu, del film "nerd" dell'anno (e forse di più).

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  8. Questo film per me è un cult assoluto!!!!
    "L'accademia vegana" XD XD XD
    https://www.youtube.com/watch?v=ttDt5Xe6HlM

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    1. Quando si parla di Wright, per me esiste solo la trilogia del Cornetto.
      Ma anche questo è uno spasso.

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