venerdì 28 marzo 2014

Spiders 3D

Regia: Tibor Takacs
Origine: USA
Anno: 2013
Durata: 89'





La trama (con parole mie): una stazione spaziale legata all'ex Unione sovietica in orbita attorno alla Terra, colpita da un meteorite, viene distrutta. Una delle sue parti, sopravvissuta all'impatto e al contatto con l'atmosfera, finisce per precipitare su New York, bloccando il traffico della rete metropolitana e portando in dono un ragno modificato a seguito di una scoperta che l'ex governo URSS fece nel Caucaso, legata a creature aliene parassite cui paiono resistere soltanto gli aracnidi.
Iniziata la riproduzione nei sotterranei della Grande Mela, i ragni cominceranno a preparare il nido per la loro regina, in barba all'esercito che spera di poterli controllare e alle misure di sicurezza prese per l'occasione: sarà la famiglia di Jason Cole, sovrintendente della sicurezza dei trasporti urbani, a rimettere le cose a posto come in ogni buon, vecchio film USA.








Sono molto, molto, molto deluso.
Davvero.
Ai tempi dell'uscita in sala - che poi, sarà davvero stato distribuito in qualche circolo anche solo di provincia!?  - nutrivo davvero grandi aspettative rispetto a questo Spiders 3D, nonostante il suddetto 3D sia uno dei deterrenti maggiori quando si tratta di decidere oppure no se concedere una visione qui al Saloon: in un modo o nell'altro, mi aspettavo l'erede duemilaquattordici, indiscusso ed indiscutibile, di Sharknado, vera e propria meraviglia trash che la scorsa estate ha finito per essere una clamorosa rivelazione, un colpo di genio che illuminò la sera dell'otto agosto in quel di Viareggio, diventando un must assoluto che appena possibile farà fieramente parte della mia videoteca personale.
Magari addirittura in bluray.
E invece all'opera da zero in grafico Pritchard firmata da Tibor Takacs accade la cosa peggiore che possa verificarsi in questi casi: non si ride neanche per sbaglio, neppure per i clamorosi errori di regia, sceneggiatura e messa in scena, non si prendono per il culo gli attori - tra le altre cose, Patrick Muldoon deve essere abbonato agli insettoni, considerati i suoi trascorsi nel mitico Starship Troopers di Verhoeven -, non si ha la percezione giocosa - o sconvolgente, a seconda di quello che potete provare rispetto agli aracnidi - dei ragni a prescindere dalle loro dimensioni, o quella della meraviglia che soltanto le opere geniali "al contrario" riescono a regalare.
Non ho idea se l'origine di questo clamoroso fallimento sia da ricercare nella volontà di puntare sulla componente in pieno stile complotto degli autori, sulla seriosità dell'approccio o la totale mancanza di ironia anche involontaria - che, purtroppo per lo spettatore, sfocia spesso e volentieri nella noia mortale -, ma di fatto Spiders manca il bersaglio grosso centrato dal già citato Sharknado finendo per apparire come uno di quegli horror che si prendono troppo sul serio e, di norma, incassano il doppio - se va bene - delle bottigliate che meriterebbero proprio a causa della loro spocchiosità.
Dunque la speranza del sottoscritto di raccomandare a tutti i viaggiatori della Frontiera una visione di questo film quasi fosse una garanzia assoluta di meraviglia - per quanto distorta potesse essere la stessa - ha finito per tramontare già nei primi dieci minuti in pieno stile Pelham 123 rivisitato in chiave sci-fi di serie molto, molto infima: di consueto una delusione di questo genere meriterebbe le peggiori bottigliate, ma purtroppo per voi - e per il vecchio cowboy che se l'è dovuto sorbire - il lavoro di Takacs non merita neppure quelle, bensì la gradazione alcolica più bassa che il Saloon possa rimediare.
Un filmaccio pessimo neppure degno di essere associato alle grandi perle del trash di genere e non solo, destinato ad essere dimenticato, per nulla sconvolgente - sotto qualsiasi punto di vista - e più simile alle schifezzine da seconda serata - o terza, o del livello delle fiction pomeridiane - che non a qualche guizzo che potrebbe essere definito unico ed inimitabile uscito dall'oceano delle produzioni minori.




MrFord




"Sorry I'm not home right now
I'm walking in the spiderwebs
so leave a message
and I'll call you back
a likely story
but leave a message
and I'll call you back."
No Doubt - "Spiderwebs" - 





12 commenti:

  1. odio dirlo ...ma ti avevo avvertito che era una roba bruttissima!

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    1. Ma io mi aspettavo una roba bruttissima in stile Sharknado! Peccato!

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  2. Ford, ma sei di Viareggio? Sarebbe bellissimo essere tuo compaesano.

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    1. No Dave, ci sono stato con tutta la famiglia la scorsa estate per quasi un mese. E devo dire che ci tornerei molto volentieri! :)

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  3. solo tu potevi essere deluso da una roba del genere.
    già dal trailer si capisce che è un film da fare invidia alle pellicolette italiane che siamo costretti a commentare per la rubrica delle uscite ogni settimana...
    e giusto te potevi immaginare di prenderlo addirittura in bluray °___°

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    1. Speravo in un nuovo Sharknado, da qui la delusione.
      E poi leggi bene, Peppa! E' proprio Sharknado che voglio in bluray, mica questo! ;)

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  4. Bruttissimo film, poi non ho capito perchè i ragni ce l'avessero tanto con gli umani, e fossero abili segugi

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    1. C'è ben poco che si capisce - o da capire - in questo film! ;)

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  5. Quindi neppure ironico...proprio una schifezza a 360 gradi quindi...
    Quando dici che vuoi il Bluray di Sharknado scherzi vero?

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    1. Schifezza totale, purtroppo.
      E non scherzo per quanto riguarda il bluray di Sharknado. ;)

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  6. Il povero Takacs è lo stesso del cult giovanilistico "Non aprite quel cancello" e relativo seguito. Dispiace vedere onesti mestieranti ridursi con produzioni simili, in evidenti necessità economiche. Lo stesso destino è capitato alla povera Mary Lambert (Cimitero Vivente 1 e 2), finita anche lei a dirigere i mostri enormi e malamente digitalizzati di Mega Python VS Gatoroid.
    Tuttavia, per una serata a base di pizza gigante e battute di grana grossa, questi film sono a modo loro inestimabili ;)

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    1. Death, è un onore averti da queste parti.
      Detto questo, concordo in pieno.
      Sia sul destino di questi poveretti, sia sulla serata tra amici.

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