mercoledì 11 luglio 2012

Rock of ages

Regia: Adam Shankman
Origine: Usa
Anno: 2012
Durata: 123'




La trama (con parole mie): Sherrie, giunta a Los Angeles dalla provincia profonda carica di sogni di rock and roll incontra per caso Drew, aspirante cantante che lavora come barman al Bourbon Club, uno dei locali che ha dato origine alla leggenda degli Arsenal e di Stacee Jaxx, loro leader e frontman.
I due ragazzi si innamorano proprio alla vigilia dell'ultima esibizione del gruppo di Jaxx prima del suo esordio come solista, ma durante il concerto le loro strade si dividono: Drew viene ingaggiato dal manager di Stacee, il viscido Paul Gill, come nuova promessa della musica, mentre Sherrie finisce a lavorare nello strip club gestito da Justice Charlier.
Le cose paiono mettersi sempre peggio per il rock ed i suoi alfieri, complice il volere del sindaco Whitmore e della sua consorte, e per il Bourbon Club, ma proprio quando le speranze vacilleranno, i nostri impareranno "a non smettere di credere".




Mi fa davvero molto, molto strano mettermi a scrivere un post che possa trasmettere il senso e le emozioni che il rock è in grado di regalare: potrei andare con la memoria a quel giorno in cui il mio vecchio amico Emiliano, passato dall'allora casa Ford, dimenticò Love gun, cd dei Kiss del 1977 che finì per curiosità nel mio stereo e diede inizio ad una vera e propria febbre che portò in dono, oltre ai suddetti Kiss, band come i Black Sabbath, gli Ac/Dc, i Led Zeppelin, gli Aerosmith e tante altre, per una passione che ancora, dopo tutti questi anni, è tutt'altro che spenta, tanto che basta l'inizio di un riff per scatenare un'energia inesauribile.
O degli anni passati a frequentare lo Zoe, storico locale delle profondità di Baggio ed ultimo baluardo delle discoteche rock milanesi dopo la caduta degli storici Rainbow, Transilvania e Transilvania Live, tra le mura del quale il sabato sera - oltre a sbronze colossali - si andava incontro ad un ritorno al futuro nel pieno degli anni ottanta fatto di personaggi improbabili, fan del glam e perle a profusione - almeno quelle che riesco a ricordare -.
Ma basterebbe soltanto pensare a questa mattina, o ad una qualsiasi, quando premendo il tasto play sull'Ipod avviandomi alla stazione il mondo cambia con il passo e la sensazione di poter andare avanti come uno schiacciasassi anche quando mi aspetta una giornata di lavoro tutto tranne che stimolante o entusiasmante, prendendo quello che arriva come qualcosa di magico, unico e speciale.
Questo è il rock.
Per me, ma fortunatamente non solo.
Il rock è come la carne al sangue, un bourbon che ti spacca il naso con un pugno e poi ti infila la lingua in bocca, la sensazione che sì, ci sei, ed è questo il tuo momento: una sorta di carpe diem dopato e con il volume al massimo.
Rock of ages non sarà mai la trasposizione effettiva di questa sensazione, di questa magia - troppo morbido, legato alla recente iconografia filtrata dal Cinema per famiglie e da Glee -, eppure per chi lo ama rappresenterà un palliativo piacevole e non indifferente agli anni che passano e a tutte quelle voci che vorrebbero la sacra fiamma del R&R spenta per sempre: certo, abbiamo una storia d'amore nel più canonico dei suoi percorsi, degli antagonisti soltanto caricaturali - nonostante il sempre mitico Bryan Cranston ed una Catherine Zeta-Jones in grande spolvero, soprattutto nella sua interpretazione del classico di Pat Benatar Hit me with your best shot -, passaggi non limpidi - o troppo limpidi - dello script, un non osare che finisce per limitare anche le sfumature più interessanti della storia.
Ma abbiamo anche Stacee Jaxx.
E Stacee Jaxx è il rock.
Quel rock barcollante e sfrontato che non molla mai, neanche quando il suo tempo pare inesorabilmente tramontato, o la leggenda ha superato la realtà neanche fossimo nel vecchio West di John Ford e quasi si ha la sensazione di soffocarcisi dentro: perchè Stacee è prigioniero del suo mito, volontario esiliato di una solitudine fatta di donne che cadono ai suoi piedi e palchi confusi uno con l'altro, ex ragazzo smarrito che ancora pare non avere il coraggio di crescere, quasi avesse paura che quella spinta, quella magia possa essere subordinata ad una cosa mutevole come l'età.
Ma non è così, caro Jaxx.
Il rock non è così.
Il rock è per sempre, una volta che ci sei davvero dentro.
Ed il percorso per arrivare a questa consapevolezza è lungo, arduo e pericolosamente in bilico tra il piacere estremo ed il più rischioso degli smarrimenti.
Ma chi davvero lo ama non si tirerà mai indietro.
Un pò come il vecchio Stacey, cui non poteva prestare follia, corpo e volto - e chissà, forse anche anima - quel Tom Cruise che salta sui divani e sgrana gli occhi, giunto alla soglia dei cinquanta eppure fisicamente ancora a stento un quarantenne - se non meno -.
Un Tom Cruise che si destreggia tra Guns, Def Leppard, Poison e gli alfieri di questa schiera di cui orgogliosamente mi sento parte ogni giorno, quando basta un play per sentirsi a cavallo del mondo intero come ad essere giganti su una tavola da surf lunga quanto la Via Lattea.
E poco importa che Rock of ages sia poco più di un cocktail sciapo, rispetto alle gradazioni cui posso essere abituato: il solletico che provoca è quello della fiamma che non si spegne, di quel Love gun dimenticato da Emiliano, della lingua di qualche tizia di cui non ho mai ricordato il nome di un sabato sera allo Zoe, di ogni giorno prima e dopo il lavoro, di quando sarà il momento in cui, chissà, quei riff potrebbero risvegliare sensazioni simili anche nei miei figli, che potranno anche arrivare a pensare che sarò troppo vecchio per un concerto, o per ascoltare quella musica.
Ma non si è mai troppo vecchi, per il rock.
Come non si è mai troppo vecchi per la vita.
E per la fiamma che non si spegne.


MrFord


"Rise up! Gather round
rock this place to the ground
burn it up let's go for broke
watch the night go up in smoke
rock on! (rock on!)
drive me crazier, no serenade
no fire brigade, just Pyromania, c'mon."
Def Leppard - "Rock of ages" -


 

40 commenti:

  1. In principio fu Highway star , la prima canzone di Made in Japan. Un universo nuovo, mai sentita una chitarra che ti entrasse così' dentro le ossa, una voce così potente, sentivo per la prima volta la batteria come strumento completo e non come semplice accompagnamento ritmico. E da lì in poi è stato tutto un susseguirsi di nuove scoperte che continuano ancora oggi...prima o poi mi metterò a parlare anche della musica che ascolto...e allora avverrà la desertificazione...come dicevano gli Ac/Dc? Rock'n'roll ain't noise pollution, rock'n'roll ain't gonna die...

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    1. Highway star, che pezzo.
      Attendo un tuo post musicale, dunque, Bradipo.
      E intanto mi gusto le "origini comuni".

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  2. Come immaginavo, poteva essere un sacco di cose ma pare solo un filmettino divertente e nostalgico. Ma me lo guarderò volentieri :)

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    1. In effetti è proprio così: un filmettino divertente e nostalgico. Niente di memorabile, ma divertente da vedere. Soprattutto per i residuati del rock. ;)

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  3. Potere del Cinema. Non si ha sempre la fortuna di essere spettatori di capolavori unici e per questo sentirsi dei veri privilegiati. E' (a mio avviso, per fortuna) più probabile trovarsi a guardare film "normali" ma che hanno un plus insito fra i loro fotogrammi: la capacità di suscitare sensazioni.
    Speravo che Rock of Ages appartenesse a questa categoria e la tua recensione mi conforta davvero.

    PS Tamarro forte, il Rainbow....

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    1. Sorella, concordo in pieno. A volte è meglio una sensazione legata alla propria esperienza che non un Capolavorone di freddezza.

      Il Rainbow, però, era tamarro depresso, molto anni novanta.
      Secondo me il vero luogo di non ritorno del tamarro era lo Zoe.

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    2. Lo Zoe proprio non lo conoscevo, al Rainbow ci sono andata un paio di volte (mi sono bastate, eh eh) perchè non era distante da dove abitavo all'epoca. In realtà io sono una orfana del Rolling Stones.

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    3. Lo Zoe è discretamente un bene che tu non lo conosca, mentre il Rolling Stone, concerti a parte, l'ho sempre frequentato poco.
      Pensa che io allora abitavo a cento metri dal Rainbow!

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    4. Ma daiiii, sai che io ho abitato in zona (un po' più che a cento metri) dal Rainbow, dall'86 all'89!!!
      Fra un po' scopriamo di essere stati anche vicini di casa!!!

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    5. Io ci ho abitato dalla nascita fino al 2007, quindi direi che siamo stati anche quasi vicini di casa!

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  4. Non lo sò. Mi puzzava di tamarrata revival preconfezionata. Evidentemente vale una visione. Vedremo...

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    1. Che sia una tamarrata revival preconfezionata non c'è dubbio, ma è divertente e fa venire un pò di nostalgia a tutti quelli che hanno amato i must musicali del periodo. :)

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  5. Wow Ford! Il film ancora non l'ho visto ma questo post avrei potuto scriverlo io!....

    Rock Rules! ^_^

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  6. L'unico motivo per cui andrei a vederlo è Tom Cruise, che in questi ruoli zamarri da sempre il meglio di sé, per il resto mi sa un po' di stupidata, nobilitata giusto dalla musica che utilizza.
    Comunque in futuro magari lo recupererò!

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    1. Tom Cruise, effettivamente, è la colonna portante del film, anche in termini di significato.
      Per il resto, non è altro che una visione senza infamia ne lode condita da grandissimi pezzi. ;)

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  7. bah, 'sta roba mi sembra stare al vero rock come john carter sta ai veri film tamarri. ovvero un'innocua versione riveduta e corretta per famigliole e per fords :D

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    1. Cannibale, ma tu cosa ne sai dei veri film tamarri!?!? Aahahahahahah!

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  8. Insomma, un cocktail annacquato ma non abbastanza da non far tornare la voglia di bere seriamente.
    Ancora una volta però il trailer mi lascia un po' perplessa: soprattutto la ragazzina dal viso perfetto e con la messa in piega perfetta che canta per strada mi sembra poco rock..

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    1. Lascia perdere la ragazzina effettivamente molto poco rock, Elle.
      Punta sul vecchio Tom, e sul vecchio rock.
      Quelli non deludono.

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    2. Dai tempi delle Valchirie Tom mi sembra poco credibile, ma effettivamente in un ruolo così non credo d'averlo mai visto, gli darò una chance ;)

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    3. A dire il vero a me Operazione Valchiria era piaciuto.
      E comunque il bizzoso Tom mi sta simpatico, quindi una possibilità cerco di dargliela sempre!

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    4. Io l'avevo visto in lingua originale, quindi non ci ho capito una mazza (neanche i sottotitoli), ho potuto seguire solo il suono delle voci e le espressioni del viso, e le espressioni di Tom erano uguali e identiche a quelle di altri film in cui ha indossato la divisa, poveretto solo per questo ho deciso che non sa recitare, sono stata precipitosa? Mi sembrava di guardare Codice d'onore!!

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    5. Ti dirò, a me è parso un ottimo intrattenimento d'autore.
      Poi, certo, non parliamo di Apocalypse now! ;)
      Riprova a vederlo, magari in italiano: in fondo Cruise ha uno dei doppiatori migliori del nostro panorama.

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  9. Allora i titoli ed i riferimenti consigliano la visione. I miei figli ascoltano già il rock e lo apprezzano. Con la chitarra suono pezzi che sono più vecchi di me, cosa vieterà loro di fare lo stesso?
    Facciamoci coraggio e pensiamo che, se saremo troppo vecchi per andare ai concerti con loro, ci metteremo in disparte ma ci andremo lo stesso. E il giorno dopo ci si racconterà quanto è stato bello.

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    1. Gae, gran bel commento.
      Concordo in pieno.
      Anzi, io approfitterò per recuperare un pò in materia di concerti, dato che negli ultimi anni ho latitato parecchio! :)

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  10. eh, non posso perdermelo. Questo Stacee Jaxx sembra muy fuerte.
    Il rock mi chiama!

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    1. Stacee Jaxx è muy fuerte.
      E quando il rock chiama, bisogna sempre rispondere! ;)

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  11. mmm sono ancora un po' scettico. mi dai un po' di coraggio però ho le aspettative veramente basse.

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    1. Frank, dammi retta: preparati un bel cocktail forte e goditelo senza aspettarti troppo: se non altro, le canzoni ti piaceranno!

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  12. "Che bello" la scimmietta-ammiraglio, Tom straconvincente come rock-star esaurita, la coppia (micidiale) Alec Baldwin-Russell Brand che funziona a perfezione, Giamatti che è uno spettacolo in ogni ruolo che ricopre: queste le ragioni per vedere "Rock of Ages" a parer mio. La coppia di giovani protagonisti è invece poco convincente, la storia d'amore non appassiona, diventano alla fine il contorno trascurabile di un piatto già sufficientemente ricco per/di quanto detto sopra. Idem per la Zeta Jones e gli affari del marito sindaco, poca cosa a parte il confronto finale con quel maledetto sacco di letame di Russel Brand, momento simpatico e trascinante.

    Il lato bastardo c'è tutto in questo film, quindi il rischio di trovarsi di fronte una pellicola buonista e banalotta lo si evita, è evidente però che trattasi di un prodotto commerciale confezionato per un pubblico vario e non necessariamente rockettaro. Anzi, da questo punto di vista qualche pezzo in più onestamente me l'aspettavo, anche se debbo dire che la versione di "Dead or alive" di Stacee Jaxx non mi è dispiaciuta affatto e nel finale ho goduto come un riccio per l'eternamente dolce suono di "Come on feel the noize" dei mitici Quiet Riot, probabilmente uno di quei 3-4 pezzi che riescono più di qualsiasi altro a trasmettere ogni vibrazione ed istruzione necessaria per arrivare a comprendere quello stato, emotivo prima che mentale, chiamato ROCK.

    Ho goduto dunque, potevo godere ancor di più? Beh forse sì, magari fosse stato un po' più sozzo e polveroso, un po' più acidello in stile "looks that kill" dei Motley crue e meno "Girls girls girls" dei medesimi, un po' più "Rocket Queen" dei Guns e meno bonjoviano (band che comunque amo), ed anche un bel po' "Hail & kill" dei miei immensi Manowar... (ma forse qui sogno e mi sto allargando io)

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    1. Defezionario, i tuoi commenti meriterebbero risposte articolate come un post: io mi sono fermato a Come on feel the noize, un pezzo che adoro con tutto il cuore.

      Mi hai fatto ricordare il mio primo viaggio a Barcellona, poco dopo la vittoria ai Mondiali 2006, in solitaria: dopo una serata sulle Ramblas, tornai in albergo in zona Sagrada con i Quiet riot a tutto volume. Una bomba.
      Sentii la città dentro.

      Muchas gracias.

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    2. Ottimo allora, compare rockettaro ;)

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  13. Mmm e io che mi aspettavo invece una mezza cagatina, ma si sa, quando c'è di mezzo il rock, quello vero, le sorti si tirano su. Fortunatamente, direi.

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    1. Pesa, parole sante.
      Il rock è una vera e propria medicina per l'anima. ;)

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  14. Da rockettara ho apprezzato enormemente la passeggiata sulla "memory lane",costellata di pezzi appartenenti al mio periodo di scoperta di un certo tipo di musica,io sono partita dai Motley Crue e Iron maiden per arrivare a Bon Jovi,Kiss,Ac/dc,Metallica etc etc etc. Certo questa è una versione un pò zuccherata,"per famiglie",ma il personaggio di Jaxx è spettacolare(come Tom coi capelli lunghi :P),e questa recensione è una delle tue più belle in assoluto.Roba da lacrime agli occhi,forse per le tante frasi in cui mi riconosco.

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    1. Sono contento che questa recensione "rock" - che non ricordavo quasi di aver scritto - abbia colpito nel segno.
      E sono contento, come ho specificato tra le sue righe, di non essere il solo a provare certi brividi.
      Forza Jaxx, e forza rock!

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