mercoledì 19 gennaio 2011

L'implacabile

La trama (con parole mie): Starsky di Starsky&Hutch, per liberare il suo talento (!!!) dietro la macchina da presa, portò sullo schermo un romanzo di Stephen King ambientato in un futuro che incrocia Blade runner a 1984, solo di serie molto molto b. Ben Richards, pilota di elicotteri e perseguitato politico, viene selezionato per partecipare alla trasmissione "The running man", che ricorda gli spettacoli dei gladiatori ed intrattiene il pubblico ipnotizzato dalla tv. Non andrà troppo bene agli organizzatori, essendosi messi contro Schwarzy.


Spinto da Commando, torno sulla macchina del tempo e alla mia infanzia, rivivendo di colpo l'inizio del 1989, quando mio padre, sfracellatosi la clavicola cadendo in bicicletta, si ritrovò a casa dal lavoro per tre mesi, rompendo la routine che praticamente costringeva me e mio fratello a vedere i nostri vecchi la sera a cena e nel weekend - come, del resto, accade a tutti i bambini con entrambi i genitori impegnati al lavoro -: ora, sicuramente non è da mio padre che ho ereditato la passione per il Cinema - ancora oggi ci stuzzichiamo criticando i "lunghi coltelli", sua versione dei pugnali volanti, e Steven Seagal ed il suo parrucchino, mia versione di un qualsiasi mostro in stile sci-fi anni cinquanta -, eppure ho ricordi bellissimi di quel periodo, legati principalmente alla visione integrale della serie di Ken il guerriero e dei cicli intensivi di Stallone e Schwarzy.
In particolare, L'implacabile fu registrato alla tv grazie ad un iniziativa proprio di mio padre, che lo conosceva dall'uscita in sala: la prima volta che lo vidi rimasi conquistato dall'atmosfera a metà tra il fumetto e la contesa gladiatoresca, ovviamente tifando spudoratamente per il nostro ex governatore della California mentre si prendeva la briga di fare un pò di sano culo agli sterminatori - gli uomini della produzione di "The running man" - inviati da Jesse "The body" Ventura e da Damon Killian, conduttore senza scrupoli, nell'attesa di mettere le mani proprio sul duo dei "cattivi".
Purtroppo, essendo uno dei titoli meno conosciuti del nostro Terminator, ancora non ha visto la luce, almeno in Italia, un'edizione in dvd, facendo salire la mia aspettativa dello stesso almeno quanto fu per Voglia di vincere - grazie ancora, Inaffondabile! - ed è tuttora per Senza esclusione di colpi - ne parlerò, prima o poi, statene certi! -.
Eppure, l'atmosfera da b-movie è talmente travolgente da fare invidia, a tratti, perfino al già citato Commando, e grazie alle tutine indossate dai partecipanti allo show, così come ai costumi a dir poco agghiaccianti dei "gladiatori" inviati per intercettarli, si sfiorano alcune vette quasi inarrivabili - vedi I dominatori dell'universo, altra chicca di cui prima o poi mi deciderò a parlare -, provocando negli spettatori di età inferiore ai tredici anni e nati tra i settanta e gli ottanta entusiasmo travolgente anche ora e clamorose smorfie di disapprovazione sui visi di madri e radical chic vari ed eventuali.
Onestamente, i collarini esplosivi, la battaglia sul ghiaccio con Sotto Zero ed il lancio della capsula a tutta velocità con Damon Killian all'interno ancora oggi sono in grado di strapparmi un sorriso e farmi saltare sulla sedia, e in qualche modo ricordare un periodo della mia vita in cui tutto pareva magico come le storie inventate per i G. I. Joe - cui, ricordo, facevo fare wrestling, più che battaglie - e le esplosioni e gli inseguimenti nei film di Sly o Schwarzy.
Il tempo è passato, e ovviamente l'incredulità - almeno finchè non sono di fronte a uno schermo - è certamente sospesa, eppure sono sicuro che, anche senza ossa rotte, se ci ritrovassimo ora io, mio padre e mio fratello sul divano a tifare per Richards nella sua lotta al "Running man", le risate sarebbero ancora di quelle forti.
Anzi, forse un pochino di più.


MrFord


"Too bad for the running man,
cause he waits too long so he can't
come back again."
Hanson - "The running man" -

11 commenti:

  1. Ciao, mi manca la visione di questo film.

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  2. io da buon radical chic vado di smorfia di disapprovazione sulla sfiducia, anche se questo film non l'ho mai visto :)

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  3. Tizyana: rimedia al più presto, è un vero cult del trash.

    Cannibale: immaginavo, vecchio radical chic che non sei altro! :)
    Dovresti però tentare almeno una visione, giusto per il brivido di stroncarlo come si deve!

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  4. questo è un cult memorabile, rivisto proprio qualche giorno fa.
    averlo rivisto è stato parecchio deludente (regia e qualcosa dello script davvero da cani); mi sono rovinato i ricordi, le immagini, l'atmosfera di quando l'ho visto a nove, o dieci anni. come coi film di Bud&Terence rivisti oggi: non c'è più la magia.

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  5. Absinto: puoi dirlo forte!

    Einzige: a volte capita, con le perle della nostra infanzia. Ma non bisogna sottovalutare, soprattutto in serate "comunitarie" e dopo qualche buon bicchierino, le potenzialità comiche che possono esplodere. :)

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  6. E a proposito di Bud: credo potrei impazzire comunque a rivedere Bomber.
    Mitico.

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  7. d'accordissimo! Bomber o Lo chiamavano Bulldozer, sparati in allegria, mi farebbero ancora cascare dalle risate! da bambino impazzivo dietro al rumore dei cazzotti finti e alle trame favolesche di quei film. verrà il giorno in cui gli dedicherò un post, a quei due :D

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    1. E pure io.
      Bomber lo adoravo, e scommetto lo adorerei anche oggi.

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  8. Io amo e adoro questo film. Secondo solo a "Resa dei conti a Little Tokyo"

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    1. Psychosis, incredibile: di solito è solo il pubblico maschile di una certa età ad amare perle trash come questa o Resa dei conti a Little Tokyo.
      Prima o poi, comunque, dedicherò un post anche a quello.

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