lunedì 27 dicembre 2010

Labyrinth - Dove tutto è possibile

Passati (?) i bagordi del Nachele, torno alla carica con le visioni di questi giorni di cibo, festa e famiglia riscoprendo un altro classico della mia - e non solo - infanzia passato sugli schermi di casa Ford nella notte tra il ventiquattro e il venticinque con, fra il pubblico,  tre giovani scapestrati - cugini di Julez - che hanno potuto assaporare, loro che sono nati alle soglie del nuovo millennio, tutta la magia degli anni ottanta che ha cresciuto la mia generazione.
Labyrinth è stato, per il sottoscritto, l'evoluzione de La storia infinita e della sua meraviglia fanciullesca, una specie di versione glam e grottesca dell'avventura di Bastian e Atreiu: la sua protagonista, la giovane ed insofferente Sarah, aveva la caratteristica di risultarmi antipatica molto più del suo antagonista, nonchè vero cattivo della vicenda, quel Jareth magnetico e caratterizzato da una sorta di generosa crudeltà interpretato da un David Bowie in quel periodo in momentaneo impoverimento musicale ma ugualmente capace di trasformare in un palco anche il set di una pellicola fantasy.
Il vero tesoro di Labyrinth, però, è costituito dal lavoro incredibile che il regista Jim Henson - creatore dei leggendari Muppets - fece con i personaggi di contorno, le scenografie e le trovate visive costruite, probabilmente, con un budget limitatissimo ma dai risultati ottimi - le "mani parlanti" un esempio su tutti -: i compagni di viaggio di Sarah, dal gigantesco Bubo amico delle pietre - il mio preferito, allora come oggi - a Sir Didimus - impeccabile nel suo eloquio forbito così come in combattimento -, passando per il titubante Gogol risultano da subito indimenticabili, ed arricchiscono la storia presentando ottime caratterizzazioni ed andando a solleticare gli stessi tasti dell'anima mossi dal già citato lavoro di Wolfgang Petersen.
Ma la realtà dei fatti è che, per quanto distaccato e critico mi possa forzare di essere, adoro Labyrinth dal primo all'ultimo minuto, e credo, se la memoria non m'inganna, sia uno dei film che ho visto più volte nel corso della mia vita: anche oggi, a trenta e passa anni suonati, continuo ad emozionarmi nel vedere Sarah muoversi attraverso il labirinto verso la città di Goblin, scoprire che niente è come sembra, che tutto può essere piegato dall'immaginazione e dalla determinazione, o nell'assistere alla battaglia sotto le mura del castello di Jareth, o scoprire quanto può essere terribile la Gora dell'eterno fetore, danzare con Bowie e i suoi gnomi o vedere quanto grottesche possano essere le creature che popolano questo reame incantato.
Senza dubbio, questa incredibile pellicola di Henson è stata una delle pietre miliari della mia infanzia, nonchè uno dei primissimi colpi di fulmine della mia carriera di spettatore, responsabile quasi certamente di una parte dell'amore sconfinato che oggi provo per quella meraviglia che è il Cinema.
Ed è una soddisfazione osservare tre ragazzini cresciuti nell'epoca di internet e dei videogiochi, degli effetti speciali in digitale e della sospensione dell'incredulità restare a bocca aperta, senza cedimenti o colpi di sonno, alle due di notte, di fronte alla ricerca disperata di Sarah o alla magia di Jareth: fa quasi credere che, nella nostra camera, anche oggi, potremmo ritrovare, voltandoci, quei vecchi, strambi amici usciti dalla fantasia e sempre pronti a stare al nostro fianco.


MrFord


"What kind of magic spell to use?
Slime and snails,
or puppy dogs' tails
thunder or lightning
then baby said."
David Bowie - "Magic dance" -

5 commenti:

  1. - No, io sono solo un verme!

    - Qui l'aere è dolce et fragrante et niuno passa senza il mio permesso!

    - Sassi amici!

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  2. oddio come si fa! quanti ricordi!!! io ero (beh, veramente lo sono ancora..) assolutamente innamorata di questo film, e soprattutto di Jareth ♥u♥ (mica scema XD!)
    ogni volta che lo riguardavo speravo sempre che finisse con loro che si mettevano insieme XDDDD
    (un po' ci spero ancora oggi lol)

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  3. Julez: quanto è bello imitare i nostri eroi labirinteschi!

    Asgaroth: Jareth è stato un personaggio cardine della mia infanzia cinematografica. Riusciva ad apparirmi minaccioso eppure mai davvero malvagio.

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  4. Labyrinth è un mito assoluto,lo vogliamo riguardare da un bel pò,non fosse che il mio Sire ha decretato che è una "visione da pomeriggio" e non troviamo mai il momento adatto ufffff!!! Anche il progetto di "trucchi tratti da film/copertine di dischi" per il mio blog comprenderebbe una mia versione di Jareth ;)

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    Risposte
    1. Uno dei cultissimi d'infanzia di casa Ford. Jareth mitico.

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