giovedì 9 dicembre 2010

Rapunzel - L'intreccio della torre

Evidentemente il periodo invernale ha provocato una pericolosa diffusione della sindrome del "carino", quasi fosse la peggiore delle influenze, già vista recentemente dalle parti di casa Ford con Cattivissimo me.
Incuriosito dal look ad un tempo classico e moderno - vecchia scuola Disney e tecnologia Dreamworks - e dalla recensione di Val, con la quale di solito mi trovo super d'accordo, nonchè dal periodo di Nachele, notoriamente favorevole all'animazione, ho affrontato con Julez la visione di Rapunzel con tutte le migliori premesse del caso.
Risultato: solo qualcosa di "carino", per l'appunto.
Certamente non all'altezza dei Classici Disney - ma neppure dei più recenti e fiacchi, per intenderci -, lontanissimo dagli standard Pixar - ma chi ci si avvicina, a quelli!? -, Rapunzel si distingue principalmente per l'insolita bruttezza delle canzoni, in genere punto di forza dei prodotti figli della grande d, e riesce a cavarsela soltanto grazie ad alcune sporadiche trovate interessanti - il personaggio del cavallo, gli scontri verbali fra i due protagonisti ed il potere dei capelli di Rapunzel, capaci non solo di guarire, ma di vincere il tempo donando l'eterna giovinezza a chi li sfrutta -.
La somiglianza incredibile della matrigna cattiva con Cher, a tal proposito, è così potente da assumere quasi la connotazione di metacinema, e risulta essere senza dubbio lo spunto vincente di una pellicola altrimenti destinata all'oblio in cui ora galleggiano senza che nessuno ne senta particolarmente la mancanza prodotti di second'ordine come Mucche alla riscossa. 
Un passo indietro significativo da La principessa e il ranocchio, che lo scorso anno mi fece ricredere a proposito dell'utilizzo della vecchia tecnologia per la produzione di un film che fosse in grado di catturare critica e pubblico.
Neppure il buon Eugene - non ho apprezzato particolarmente l'idea di dare al protagonista maschile Flynn Rider, ladro, truffatore e princeofpersiante avventuriero un passato ed un nome segreto da sfigato -, con il suo fare da simpatica canaglia riesce a far salire il ritmo di una pellicola che non decolla mai davvero, e risulta telefonatissima nello svolgimento - anche e più di quanto ci si potrebbe aspettare da un film d'animazione "classico" - riuscendo nell'intento di unire tutti i difetti del buonismo da film per bambini alla faciloneria delle meno riuscite produzioni della succitata Dreamworks.
So che sarà sembrato così, ma non voglio demonizzare eccessivamente Rapunzel, anche perchè di sicuro non è una visione "da tempo perso" o qualcosa di così terribile da non poter essere ricordato, o peggio rimosso: più che altro il suo limite principale sta nel fatto che non ha quasi nulla perchè possa passare alla storia come un vero film di Nachele Disney, quelli che da piccoli ci facevano sognare e anche ora, che siamo un pò più grandicelli, sono in grado con il loro potere di strabiliarci come se un incantesimo li avvolgesse, inscalfibile dal tempo che scorre - forse lo stesso dei capelli di Rapunzel -.
Peccato, perchè un Nachele senza filmone Disney è un pò meno Nachele del solito.
Meno male che c'è l'albero a campeggiare qui in sala, ed il pensiero che il passato ha lasciato moltissime pietre miliari a ravvivare il mito di questo periodo.
Rapunzel non sarà tra loro.
Poco male.
Vorrà dire che andrà meglio l'anno prossimo.


MrFord


"Io senza capelli
sono una pagina senza quadretti
un profumo senza bottiglia
una porta senza maniglia."
Niccolò Fabi - "Capelli" -
 

13 commenti:

  1. Hair, hair, hair, hair, hair, hair, hair
    Flow it, show it
    Long as God can grow it
    My hair


    (per non dire ACQUARIUSSSSSSSSSSSSSSSSS AGE OF ACQUARIUSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS ACQUARIUSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS)

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  2. Non ci avevo pensato, mi è venuta subito in mente quella di Fabi!

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  3. Dai fratello ma davvero hai guardato 'sta roba?
    Ora aspetto che anche Cannibale venga a prenderti un po' in giro, poi, se vuoi, prendici pure a bottigliate.
    Di plastica però, me racumandi...
    :)

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  4. tra nachele e rapunzel ormai l'abbiamo perso, caro dembo :D

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  5. se vabbè..a sto punto vai a vederti pure saw 3D...
    bottigliate per tutto il giorno! ;)

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  6. Dembo: vi siete messi d'accordo, eh, fratello!? Che ci vuoi fare, il Nachele mi rende sentimentale e guardo anche questo! Mi è andata male!

    Cannibale: ti faccio vedere io chi è perso, a suon di bottigliate! ;)

    Lorant: a vedere Saw ti mando con gli altri due, e vi aspetto fuori come si diceva negli anni ottanta, insieme a Stallone!

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  7. 3 contro 2 e 1/2 ci andate sotto ugualmente..
    giusto per fare lo spocchioso mi porto anche Kurt Russell di "Tango & Cash" per rendere la faccenda più interessante del solito

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  8. Secondo me bastiamo, perchè Sly è invincibile.
    Ad ogni modo, se proprio mi provochi, vorrà dire che porterò anche il Cobra Kai!

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  9. ma che ci fai col Cobra Kai, sono cazzoni per mammolette, "le gambe" te le spezziamo noi con l'aiuto di Billy Ray di "Mulholland Drive" e poi son cazzi vostri.

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  10. Non farmi chiamare in causa Van Damme, please.
    Ad ogni modo, osservo che siamo due veri tamarri.
    Il che giova agli anni ottanta.

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  11. come diceva Rourke in "The Wrestler": Gli 80' eran i migliori, poi è arrivato Cobain quel cazzone e ha rovinato tutto.

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  12. Noooooooo!
    Non mi puoi smontare così Rapunzel!
    Erano anni che la Disney non faceva un cartone vecchio stile così riuscito.
    E' vero, non è un capolavoro come i vecchi classici e le canzoni fanno schifo, ma finalmente abbiamo dei personaggi che si fanno ricordare.
    Il cavallo poi è un mito.
    ^^

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  13. Val, credo che La principessa e il ranocchio sia venuto moooolto meglio di questo!
    E poi, a parte il cavallo - veramente un mito -, anche Dastan/Sawyer risulta un pò scialbetto, secondo me!

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