giovedì 16 dicembre 2010

Gremlins

Ormai quasi vent'anni fa, nel quartiere in cui sono cresciuto, si trovava una videoteca a conduzione familiare all'interno della quale passavo le mattinate d'estate ed i pomeriggi del sabato in inverno, alla ricerca dell'ennesima scoperta nel meraviglioso mondo del Cinema, quando ancora non sapevo di amarlo così tanto.
Paolo, il figlio minore - che avrà una ventina d'anni più di me, se non ricordo male, e che dunque, allora, poteva avere la mia età adesso - era solito consigliarmi ad ogni passaggio l'ennesimo cartone animato, film fantastico o horror gli chiedessi - in rigorosa successione temporale -, e a lui devo molte perle scoperte allora e riscoperte ad ogni visione anche adesso che quel piccolo, magico negozio non esiste più, e lui e la sua famiglia conducono un'azienda che produce bulloni et similia - giuro, è la verità -.
Ad ogni modo, dopo avermi deliziato con Labyrinth - perla di cui parlerò tra non molto - una sera mi consigliò Gremlins, assicurandomi che, se avevo apprezzato le creature e le stranezze del labirinto governato da David Bowie la pellicola di Joe Dante sarebbe stata pane per i miei denti.
Così, incuriosito, mi preparai ad un sabato sera "in prima fila", e da subito, con l'atmosfera misteriosa del negozio di cianfrusaglie cinese, il mogway e le indicazioni - mai metterlo a contatto con la luce del sole, tenerlo lontano dall'acqua e soprattutto mai, mai dargli da mangiare dopo la mezzanotte - restai conquistato dall'atmosfera un pò naif e un pò inquietante che andava dipanandosi anche nei momenti apparentemente pacifici girati attorno a Gizmo ed al suo dolcissimo modo di rapportarsi agli umani - quanto sognai, da piccolo, di avere una creatura di quel genere in casa! -.
Il tutto, prima che l'azione, l'inquietudine vera e propria e la parte più ironica, terribile e nerissima, anche se divertita, di Gremlins potesse nascere dalle piccole palle di pelo sparate dalla schiena del piccolo Gizmo bagnato inavvertitamente da qualche goccia d'acqua: la nascita dei nuovi cuccioli di mogway, più cattivi e ribelli, capeggiati dal terribile Ciuffo bianco, inserisce nell'atmosfera tra Happy days e i Goonies della pellicola un elemento di orrore puro, scatenando, con la metamorfosi dovuta alla rottura della terza e più importante regola, un caos senza precedenti in una cittadina fino a quel momento sonnolenta ed assolutamente americana nella sua normalità.
Ricordo ancora il duello della madre di Billy con i primi Gremlins sbucati da uova molto simili a quelle di Alien, coltello alla mano e frullatore pronto, così come la lotta senza quartiere del protagonista e Gizmo alle prese con un Ciuffo bianco più simile ad un vero e proprio boss criminale che non ad un mostriciattolo capace di causare qualche guasto alle apparecchiature elettroniche o agli utensili casalinghi.
Sensazioni preziose ancora oggi, di fronte ad un lavoro di grandissimo valore - uno dei migliori di Dante - che continuo a rivedere con grande piacere e perfettamente calzante con lo spirito di paladino del Nachele che ho assunto in questo periodo.
Senza dubbio, parliamo di una delle pietre miliari del cinema adolescenziale anni ottanta che nessuno dei nati di quella generazione può permettersi di aver perso per strada, e che ancora oggi continua ad avere molto da dire a critica e pubblico.

MrFord

"Watch out, you might get what you're after,
cool babies, strange but not a stranger."
Talking heads - "Burning down the house" -

6 commenti:

  1. ah, allora adesso sappiamo che i tuoi pessimi gusti cinematografici li dobbiamo in gran parte a questo Paolo!

    scherzo, ovviamente :D

    gremlins memorabili, fantastica la canzoncina che canta il mogwai e leggendarie ancora oggi le indicazioni
    l'atmosfera che definisci un pò naif e un pò inquietante rende bene la magia delle pellicole dell'epoca, mentre i film adolescenziali di oggi sono spesso prodotti di marketing troppo organizzati e rigidi, freddi e senza sorprese.

    e anch'io da piccolo naturalmente sognavo di avere un gizmo. anzi, lo vorrei anche adesso :)

    RispondiElimina
  2. Ciao. Un cult nel suo genere, a suo modo sa essere abbastanza inquietante.

    RispondiElimina
  3. Inspiegabilmente la connessione tiene botta, per il momento. Ma mi aspetto il "taglio" da un momento all'altro.
    :(

    Davvero un film mitico, che è un po' che non vedo ma che riguarderei al volo!
    Molto bella la citazione che ne fanno in Una notte da leoni, se non ricordo male.

    Anche io, come Cannibale, vorrei tanto avere un Gizmo tutto mio.

    Aspetto con ansia la recensione di Labyrinth.
    Che ricordo a tutti essere un film della MADONNA.

    Il Duca Bianco regna.
    Ora e sempre.

    RispondiElimina
  4. Cannibale: Gremlins davvero memorabili, senza dubbio. Ti dirò, ammetto che ora che mi ci fai pensare, forse un Gizmo lo vorrei ancora.

    Tizyana: supercult, direi. E' un tesoro della nostra generazione.

    Dembo: non mi ricordavo la citazione, dovrò andare a rivedermela. Chissà, magari riusciamo ad organizzare una revisione all together! Grandissimo Labyrinth, entro la fine delle feste lo posto.
    Il Duca Bianco è un mito. Ricordo ancora i due suoi concerti che vidi. Stratosferici.

    RispondiElimina
  5. Visto da piccola,apprezzato all'epoca,ma mi sono sempre chiesta:quando ca**hio lo devo nutrire,se "mai dopo la mezzanotte"...ma quando è abbastanza dopo e abbastanza prima?Dubbi che attanagliano le mie notti insonni XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quella della mezzanotte è una delle domande che più mi hanno perseguitato da piccolo. E ancora oggi! ;)

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...