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lunedì 11 maggio 2020

White Russian's Bulletin



Seconda settimana di Fase 2 e primi tentativi di ritorno alla vita "esterna" che, tra lavoro e questioni personali, hanno finito per alimentare, al netto delle serate Cinema con i Fordini, il ruolo fondamentale di massaggiatore dei neuroni di PES: accanto alla Play, serie tv nordiche che continuano ad essere ripescate dal bacino di Netflix, film chiacchierati in rete ultimamente e recuperi che finiscono per incontrare bottigliate che, ai tempi, non avevano ricevuto neanche alla lontana. 
Ma del resto, il Tempo ha il potere di cambiare davvero un sacco di cose.


MrFord



BORDERTOWN - STAGIONE 2 (Netflix, Finlandia/Francia, 2018)

Bordertown Poster

La quarantena e la Fase 1 sono state senza dubbio un'occasione, qui al Saloon, per riscoprire una serie di titoli di stampo thriller/crime nordici che, per mancanza di tempo e impegni quotidiani, sarebbe stato decisamente arduo recuperare in altri momenti: quello più interessante, senza dubbio, è stato Bordertown, una sorta di versione finnica del nostrano Rocco Schiavone con protagonista un profiler dei metodi e dai modi curiosi che, a seguito della malattia della moglie, da Helsinki decide di trasferirsi a Lappeenraalta, città al confine con la Russia, in cerca di una tranquillità maggiore che ovviamente non arriverà.
Dopo una prima stagione di rodaggio, occorre fare un plauso agli autori che, con la seconda annata, alzano l'asticella mantenendo la struttura dei due episodi dedicati ad una sola storia ed incastrando una serie di casi decisamente più interessanti di quelli visti all'esordio: una buona conferma, dunque, per Kari Sorjonen ed il suo cast di comprimari, in attesa della pubblicazione sulla piattaforma di Netflix della terza stagione, già uscita in patria. 
Menzione d'onore per la storia del cecchino, che mi ha ricordato le atmosfere tipiche di Nesbo.




GUNS AKIMBO (Jason Lei Howden, UK/Germania/Nuova Zelanda, 2019, 98')

Guns Akimbo Poster

Applaudito e generalmente ben accolto dalla rete, con protagonista un Daniel Radcliffe che si conferma come un attore inquieto ed incapace di sedersi sugli allori che lo vedranno, suo malgrado, associato ad Harry Potter a vita - e in questo occorre fargli dei gran complimenti -, Guns Akimbo ha destato la curiosità del Saloon tempo fa, e saperlo approdato sulla piattaforma di Prime ha finalmente messo a tacere la curiosità che si era creata da queste parti: onestamente, però, mi aspettavo qualcosa di più da questo fumettone tamarro e incasinatissimo, considerato che alle tamarrate sono abituato da oltre trent'anni e che cose molto più datate come Crank ancora oggi risultano, a mio parere, più divertenti e spassose di questa.
A remare contro sono senza dubbio una regia troppo insistita sul gusto gamer/videoclipparo anni novanta - all'ennesimo treesessanta mi è venuto da sparare un gancio al buon Howden - ed una storia decisamente ripetitiva, "a livelli" per usare un termine da videogioco, che passata la sorpresa dell'inizio e la simpatia per il protagonista finisce presto per stancare.
Niente di particolarmente grave, ma sulla cara mi aspettavo decisamente di meglio.




CRIMINAL MINDS - STAGIONE 15 (CBS, USA, 2020)

Criminal Minds Poster

Si chiude un'epoca, al Saloon, con il saluto a Criminal Minds.
Iniziato nel lontano duemilasette all'inizio della convivenza con Julez, passato attraverso cambi di personaggi e di protagonisti, momenti di grande potenza - l'ho sempre considerato superiore ai vari CSI ed affini - ed altri decisamente dimenticabili - del resto, quindici stagioni sono tante -, Criminal Minds saluta i fan nel modo migliore, con dieci episodi di una qualità che negli ultimi quattro o cinque anni non avevo più trovato, complice forse la sensazione di essere all'ultimo giro di giostra.
In questo senso fondamentali la figura di un villain giunto dalla stagione precedente - ennesima buona prova di Michael Mosley - ed un ultimo episodio tra nostalgia e lacrime in agguato che sancisce l'addio ad una delle serie simbolo del Saloon, che ha accompagnato i Ford da quando, ancora neppure trentenni, si trovarono in un appartamento da artisti nel centro di Milano a oggi, con le strade verso il futuro che si sono aperte davanti a noi.
E per non lasciarsi andare solo alla malinconia per il passato, questa stagione sarà sempre ricordata per la personale interpretazione della sigla d'apertura della Fordina, che chiudeva con un plateale "Poliziott!". Da antologia.




STAR WARS - LA SECONDA TRILOGIA (George Lucas, USA, 1999/2005)

Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith Poster

A grande richiesta dei Fordini, dato il "tanto tempo" trascorso dalla prima trilogia, è tornata sugli schermi del Saloon la saga di Star Wars, a distanza di una decina d'anni dall'ultima volta che anche io l'avevo rispolverata: e devo ammettere, pur se a malincuore, che a parte La vendetta dei Sith - che resta un film valido -, rivedere questa seconda trilogia è stata davvero una tortura. I primi due film sono davvero terribili e invecchiati male, e vedendoli a poca distanza da Il signore degli anelli, di fatto loro contemporaneo, è sconvolgente osservare il clamoroso divario in termini di effetti, scrittura, narrazione. Ci si salva con il terzo capitolo, incentrato sullo sprofondare di Anakin nel Lato Oscuro, che pur se non perfetto riesce quantomeno a portare spessore e drammaticità a tre pellicole che, altrimenti, avrebbero avuto una loro importanza solo in termini di merchandising ed operazioni commerciali.
Anche i Fordini stessi, tolte le parti di battaglia e gli ultimi quaranta minuti de La vendetta dei Sith, si sono ritrovati decisamente poco coinvolti, a riprova del fatto che il confronto con le prime tre pellicole è quantomeno impietoso.





PIANETA ASSURDO (Netflix, USA, 2020)

Pianeta assurdo Poster

Sempre in materia di Fordini, una segnalazione doverosa va alla fuori di testa Pianeta assurdo, docuserie targata Netflix incentrata sulle stranezze che ci regala il regno animale: narrata da Madre Natura - !?!?!? - e giostrata dagli autori neanche fosse una sorta di episodio di Spongebob sotto lsd, questa serie ha lasciato il segno dal piglio, per l'appunto, assurdo, alla sigla di chiusura, adorata in tutte le salse da queste parti.
Senza dubbio il suo valore sia come documentario che come prodotto cinematografico resta molto basso, a prescindere dalla qualità delle immagini - così incredibili sempre grazie alla suddetta Madre Natura -, eppure da queste parti ci si è divertiti parecchio grazie al tono surreale e sopra le righe del prodotto, senza contare che la passione del Fordino per gli animali ha reso tutto più facile, compresa una visione incredibilmente quasi priva delle interruzioni che, di norma, i più piccoli di casa Ford garantiscono.


lunedì 6 gennaio 2020

White Russian's Bulletin


Alle spalle i Ford Awards ed i festeggiamenti di fine anno, torna il Bulletin portando in dono tutto quello che, nel periodo delle vacanze natalizie, è passato sugli schermi del Saloon, dalle novità in sala alle serie, dai recuperi ai titoli appena usciti.
In alcuni casi ci sono state ottime sorprese che potrebbero essere protagoniste dei Ford Awards il prossimo anno, in altri, purtroppo, anche delusioni.


MrFord



SCRUBS - STAGIONE 4 (ABC, USA, 2004)

Scrubs: Medici ai primi ferri Poster

Prosegue il recupero di casa Ford dell'ormai classicissima Scrubs, che nonostante il tempo che passa continua a risultare divertente e fresca, pronta ad allietare pranzi e cene facendo impazzire perfino i Fordini. Nel corso della quarta stagione, oltre alle vicissitudini sentimentali sia della solidissima coppia Turk/Carla, si assiste al passaggio professionale dei ragazzi una volta terminato il periodo di praticantato, senza che questo però limiti le pressioni ricevute dal mitico Kelso e dall'ancor più mitico Cox, che resta uno dei charachters più azzeccati di sempre.




STAR WARS EPISODIO IX - L'ASCESA DI SKYWALKER (J.J. Abrams, USA, 2019, 142')

Star Wars: L'ascesa di Skywalker Poster

Ricordo bene l'esaltazione che provai quando vidi per la prima volta il trailer di quello che, almeno sulla carta, dovrebbe o avrebbe dovuto essere l'ultimo capitolo della saga di Star Wars: considerata la qualità dell'Episodio VII e, seppur con un calo, dell'VIII, speravo in una chiusura davvero col botto per la terza trilogia, in barba all'altalenante seconda.
Purtroppo, però, le aspettative sono state deluse a seguito di un film davvero poco memorabile, che alterna poche buone idee e momenti da pathos figlio di un ultimo capitolo a lunghi minuti di ordinaria amministrazione e scelte discutibili - era davvero necessario il ritorno di Palpatine? -: un vero peccato, perchè se, con tutti i suoi punti deboli, la già citata seconda trilogia era partita malissimo per chiudersi molto bene - La vendetta dei Sith è un gran film che andrebbe rivalutato - questa ha imboccato il percorso inverso, e considerato come era iniziata, non può che essere una perdita per tutti i fan di questo universo così ricco e mitico.




THE WITCHER - STAGIONE 1 (Netflix, USA, 2019)

The Witcher Poster

Tanto Star Wars è stata la sorpresa in negativo delle Feste, quanto The Witcher è stata quella in positivo: tratta da un popolare videogioco ed interpretata da Henry Cavill - che non mi aveva mai convinto -, pensavo che si sarebbe rivelata una mezza porcata da abbandonare dopo il primo episodio. Al contrario, invece, non solo il protagonista funziona molto meglio da Geralt di Rivia che da Superman, ma gli autori sono riusciti a trovare il giusto mezzo tra la tamarrata, l'opera pulp violenta ed ironica, l'iconografia nerd da giocatori di ruolo e l'atmosfera giusta per conquistare il pubblico a più livelli - si pensi solo alla coppia formata dal Witcher e il bardo, perfetto nel diventare la sua spalla comica - costruendo un giocattolone piacevole e divertente, che mi ha fatto venire una gran voglia di provare la versione videoludica ed alimentato l'hype per la seconda stagione, prevista per il duemilaventuno.
Sinceramente, dono molto volentieri il soldo al mio Witcher.


venerdì 31 agosto 2018

Solo - A Star Wars story (Ron Howard, USA, 2018, 135')





- Dovessi considerare di scegliere il charachter dell'universo di Star Wars che preferisco e più simile a questo vecchio cowboy non ci sarebbero dubbi: Han Solo sarebbe "the man".

- Ho sempre amato il Cinema d'avventura old school, quello con l'antieroe positivo, gli inseguimenti, le lotte, le battute e via discorrendo: in questo senso Ron Howard, che ha esperienza da vendere e tra gli artigiani di Hollywood è uno dei più capaci, è riuscito a portare a casa un lavoro onesto e solido, molto pop ma anche perfetto per i nostalgici.

- Sarà ormai sempre un pò uguale a se stesso, ma Woody Harrelson, per quanto mi riguarda, è uno di quei fattori che contano se si deve innalzare la qualità media di una produzione: il suo Beckett è uno spasso dalla prima all'ultima scena.

- Per un vecchio appassionato del brand di Star Wars è stato senza dubbio godurioso scoprire l'origine dell'amicizia tra Solo e Chewbecca, suo storico compagno, nonchè tornare su un episodio mitico come quello del passaggio di consegne del Falcon tra Lando e Han.

- Sicuramente gli appassionati più radical troveranno questo film assolutamente disneyano nell'approccio e nello svolgimento, lontano dall'oscurità di filmoni come L'impero colpisce ancora, eppure ritengo non ci fosse bisogno di sovraccaricare la storia, perchè charachters come questi, nati come i primi di un genere, sono ormai a loro volta divenuti classici, e dunque cosa potrebbe esserci meglio di una bella avventura per l'appunto classica per definirli?

- Curioso come un lavoro forse non originalissimo ma ben confezionato e pensato come questo riesca a non far pesare minimamente una durata comunque importante rispetto ad altri titoli, e non parlo solo di roba pretenziosa o d'autore, che con una quarantina di minuti in meno riescono ad apparire mattonazzi di quattro ore e mezza.

- Qualcuno storcerà sempre e comunque il naso, ma non sono il tipo che si preoccupa troppo per queste cose: per me Solo è un film riuscito e divertente, pop come è giusto che questo tipo di proposte siano, con la dose di amarcord che conviene, un ritmo sostenuto ed il mix di emozioni in grado di toccare chiunque. Anche chi farà finta di no.



MrFord



giovedì 24 maggio 2018

Thursday's child




Cari compagni di bevute del bancone del Saloon, bentornati all'appuntamento con la rubrica delle uscite, questa volta completato nel terzetto con più brio dai tempi di Daitarn III da Mary Pellegrino, fan sfegatata del mio rivale Cannibal Kid. Cosa ne sarà uscito?


Cannibal e Ford alla ricerca di Mary Pellegrino.

Mektoub, My Love - Canto uno

"Vuoi usare la bici come Ford?" "Sì, anche se so guidare certo meglio di lui."

Mary: I protagonisti di questo film se la spassano per tutto il tempo sotto il sole e io non ho ancora deciso dove andrò in vacanza ad agosto. Ma quanto è ingiusta la vita? Comunque, tornando a noi, devo ammettere che questo film m’intriga, anche perché Kechiche e il suo modo di raccontare le cose, mi piacciono molto. Ho amato “Cous Cous” e “La vita di Adele”, pertanto potrei tranquillamente investire 180 minuti della mia vita per guardare anche questo. Sono curiosa di sapere cosa ne pensano il Cannibale e Mr. Ford, perché pare che le scene hot non manchino e che ci sia anche un protagonista sfigatello, che avrebbe sicuramente bisogno degli insegnamenti di due fratelli maggiori. A buon intenditor, poche parole.
Cannibal Kid: Aspetto questo film da quando è stato presentato all'ultimo Festival di Venezia così come da allora aspetto il ritorno dell'estate. Finalmente arriva anche da noi, sebbene sospetto giusto in 4 o 5 sale in tutta Italia, e la curiosità è altissima. Perché si preannuncia come un film pieno di figa? No, perché è il nuovo lavoro del regista dello splendido La vita di Adele, che sì, era anch'esso un film pieno di figa, ma forse è solo una coincidenza. O forse no.
Ford: adoro Kechiche da sempre, anche da quando i radical come Cannibal neanche lo conoscevano, e ho adorato La vita di Adele e molte sue sequenze. Dunque curiosità a mille per un film che promette di risvegliare l'estate in sala. E per fortuna.

Solo: A Star Wars Story

Cannibal e Ford in attesa di sbronzarsi. E di Mary Pellegrino.

Mary: Ad essere sincera non sono mai stata una grandissima fan della saga di Star Wars, però, sono un po’ masochista e le vicende travagliate mi fanno sempre gola e direi che qui, un po’ di travaglio c’è stato, visto che Ron Howard è subentrato alla regia di questo film a riprese praticamente terminate. Pare che non si sia limitato a completare il film ma che abbia rigirato almeno il 70% delle scene già dirette da Lord&Miller. Cazzuto il ragazzo! Comunque il mio è un sì per Ron. Il buon caro, vecchio Ricky Cunningham avrà sempre un posto speciale nel mio cuore.
Cannibal Kid: Nemmeno io sono mai stato un grande fan di Star Wars, proprio come Mary e al contrario di Ford che non a caso considero il mio Darth Vader personale, però la nuova saga con Rey e Finn perfetta per il pubblico di noi ggiovani e soprattutto finti ggiovani mi sta gasando abbastanza. C'è comunque da aggiungere che il precedente spin-off della saga Rogue One mi ha annoiato a morte e quindi questo Solo rischia di essere una gran sòla.
Ford: Han Solo è uno dei miei personaggi preferiti della saga di Star Wars, strafottente e piratesco come piace a me. Non che abbia grossa fiducia in questo spin off, ma spero davvero possa soddisfarmi e fare incazzare un pò Cannibal, che ultimamente è così d'accordo con me da fare addirittura complimenti a qualche mio post.

Montparnasse - Femminile singolare

"Voglio essere anch'io una groupie di Cannibal come Mary!"

Mary: Un po’ di leggerezza non fa mai male, se poi tra gli ingredienti ci mettiamo le vie di Parigi e una ragazza che nonostante la sfiga perenne, non si arrende mai e cerca di riprendere in mano la sua vita e portarla verso una nuova direzione, direi che una chance gliela darei. Ecco, un film da vedere con le amiche, magari il mercoledì sera, dopo la lezione di pilates. Cannibale, Mr. Ford, se vi va, potete venire anche voi, sarei curiosa di ascoltare i vostri commenti in diretta ;)
Cannibal Kid: Al contrario degli inviti dell'insistente stalker Ford, quello di Mary lo accetto volentieri. La lezione di pilates magari anche no, ecco, però la serata al cinema a vedere questo probabile secondo gioiellino francese della settimana ci sta.
Ford: cara Mary, facciamo così. Tu porta la tua amichetta Katniss Kid con le tue amiche a pilates e a vedere questa francesata, io vado a crossfit, mi guardo un action e poi vi raggiungo solo per bere.

La terra di Dio

"Il Casale dimenticato da tutti gli dei."

Mary: Lo posso dire? Il mio primo pensiero è andato subito a “I segreti di Brokeback Mountain”. Comunque, in questo film, ci sono tutti gli ingredienti giusti per catturare l’attenzione dello spettatore e coinvolgerlo emotivamente: amore, passione, speranza, scoperta, ma anche il timore di come vivere e affrontare tutti questi sentimenti. Perché si sa, l’amore porta scompiglio! Insomma, per fare un film che narra l’impegno affettivo-amoroso, nell’epoca del disimpegno e dell’amore virtuale e fast ( o “fast love” citando George Michael), in cui se sei fortunato ti scaricano con un sms, direi che ci vuole molto coraggio. (Cannibale, posso citare anche gli Ex-Otago, o ti sembra troppo? Ahahahahaha!).
Cannibal Kid: Non so se questo film si rivelerà proprio ai livelli di Brokeback Mountain, film che ci tengo a precisare per l'ennesima volta NON è ispirato al rapporto tra me e Ford. La terra di Dio mi sembra più che altro la sbadigliosa versione ambientata nella campagna britannica di quella pellicola. Per proseguire nel brillante gioco delle citazioni musicali iniziato dall'ottima Mary (sto risultando troppo leccaculo?) posso dire che Brokeback era un gran film, tutto il resto è noia.
Ford: mi tocca purtroppo essere di nuovo d'accordo con Cannibal. Brokeback è un gran film che fu reso ancora più grande da due grandi interpretazioni, che potrebbero essere superate soltanto se decidessimo di girare il remake con protagonisti io e il mio rivale. Che so già starà avendo brividi di terrore. In caso, io scelgo la parte di Ennis Del Rio.

Sergio & Sergei - Il professore e il cosmonauta

Ford - con bicchiere -, Mary e Cannibal durante la stesura del post.

Mary: Che dire? Sono un po’ invidiosa dell’astronauta rimasto nello spazio per tutto quel tempo. È che certe volte i miei simili (non tutti, fortunatamente) mi fanno venire l’orticaria e spesso e volentieri mi ritrovo a immaginarmi da sola, a vagare per lo spazio o come unica abitante del pianeta “vattelapesca”. Cazzate a parte, mi piacerebbe saperne di più su questa vicenda. Cioè, ma davvero questo povero cristo è rimasto nello spazio per tutto quel tempo perché non c’erano più soldi per farlo tornare sulla Terra?
Cannibal Kid: Una storia che sembrerebbe riecheggiare Gravity e altri claustrofobici film spaziali del genere, ma che invece a vedere il trailer dalle atmosfere cubane sembra una commedia decisamente frizzante. Quasi quasi un'occhiata gliela darei, sognando che a finire lontano da questa Terra sia un certo astronauta Ford.
Ford: film che potrebbe a sorpresa risultare interessante, ma che probabilmente sarà introvabile nelle sale e non solo. Un pò come Cannibal spedito in orbita da un calcio rotante mentre Mary prende il suo posto al timone di questa rubrica.

Stato di ebbrezza

"E ora mi scasso questa vodka liscia come se fossi Ford."

Mary: Per una maniaca del controllo come me, l’idea di ritrovarmi completamente sbronza, chissà dove e soprattutto chissà con chi, mi mette un pochino d’ansia. Ma fortunatamente, in questo film, la sbronza non sono io, ma Maria e se devo dirvela tutta, non m’interessa particolarmente scoprire come se la caverà. Il cast non m’intriga e la trama nemmeno. Faccio passo e non andrei a vederlo nemmeno in stato di ebbrezza, per l’appunto.
Cannibal Kid: A me preoccupa più l'idea di NON essere completamente sbronzo in qualunque momento della mia vita, ahahah. E sotto questo aspetto credo di essere simile a quell'alcolizzato di Ford. Quanto al film, dal trailer sa di classico film italiano tanto urlato e semiamatoriale. Anzi, mi correggo: del tutto amatoriale.
Ford: non commento neppure questo classico filmaccio italiano, ma di nuovo mi tocca sottoscrivere con Cannibal. Se non fossi spesso sbronzo, sarebbe difficile affrontare un sacco di cose.

Parasitic Twin

Solo per voi, la locandina rivista e corretta di Bright star.

Mary: Già il titolo, è tutto un programma: gemello parassita! La trama di questo film m’inquieta un pochino, e le protagoniste mi sembrano tutte fuori di testa. Però, io sono coraggiosa e questo thriller gotico, non me lo voglio perdere. Magari, per affrontare con più leggerezza la visione delle scene ad alta tensione, potrei affondare la testa nel cestino dei popcorn e stordirmi con una coca cola! Anzi, Cannibale, Mr. Ford, potremmo andare a vederlo insieme, così, nel momento del bisogno, potrei chiedervi di tenermi la manina!
Cannibal Kid: In questo caso accetto l'invito, ma solo a condizione che la Coca-Cola venga corretta con del rum. O con del Jack, a te la scelta, Mary. Per reggere la visione di quest'altra robetta italiana amatoriale mi sa che ce n'è bisogno.
Ford: per poter vedere una roba simile ho bisogno di una bottiglia di Jack corretta con un pò di Coca-Cola. Se me la fai trovare sulla poltroncina, Mary, sono già in sala.

Hotel Gagarin

"Speriamo che il mio autista non sia Ford, altrimenti all'appuntamento arriverò con un ritardo da record."

Mary: Sono sempre un po’ scettica davanti a certi film italiani. Spesso li uso un po’ come “tappabuchi”, e li guardo per curiosità o solo quando non ho nulla di meglio da fare. Però, la trama di questo qui mi stuzzica, e poi c’è Battiston e io, per lui, ho un vero e proprio debole. Non chiedetemi il perché, giuro che non saprei cosa rispondervi. Comunque, una chance gliela darei.
Cannibal Kid: Negli ultimi tempi, non chiedete il perché nemmeno a me, ogni tanto difendo il cinema italiano. Questa settimana però no, non c'ho proprio voglia. Hotel Gagarin cosa mi rappresenta? Una specie di versione nostrana di Grand Budapest Hotel?
Ford: tutti ormai sapete come la penso a proposito del Cinema italiano "tappabuchi", come lo definisce Mary. Passo senza nessuna remora.

Rudy Valentino

"Secondo voi potremmo raggiungere lo stato di ebbrezza di Ford e Cannibal?" "Non credo proprio. Quei due sono peggio di Hank Moody."

Mary: Cioè, non voglio dire, ma Rodolfo Valentino era un mio conterraneo. Era pugliese di Castellaneta, mica pizza e fichi! Mi piace l’idea di aver fatto rivivere questo personaggio, di averlo riportato, in un certo senso, a quelle che erano le sue origini prima che diventasse una star di Hollywood. Un film che, seppur indirettamente, affronta una tematica ancora molto attuale e cioè quella dei giovani che sono costretti a lasciare la propria terra e i propri affetti per inseguire i loro sogni. Rudy ce l’ha fatta, eccome se ce l’ha fatta ed è diventato anche un latin lover! Cannibale, che sogni hai? Oltre a quello di diventare anche tu un latin lover, ovviamente…;)
Cannibal Kid: A parte quello, il mio sogno è quello di sconfiggere Mr. Ford su un ring di wrestling.
Ah no, ho fatto confusione! Quello mi sa che è il suo, di sogno.
Anche in questo caso, nonostante le buone intenzioni che ci possono star dietro, mi sento di bocciare a priori questa pellicola tricolore, che fin dal trailer non promette molto di buono.
Ford: Mary, basta provarci con Cannibal! Non voglio ritrovarmi con te in lacrime dopo che l'avrò sconfitto in un match di wrestling!

La settima onda

"Due film di merda nella stessa settimana. Forse devo rivedere le mie scelte."

Mary: Mi verrebbe da dire che mi bastano già le mie di crisi esistenziali. Ne fronteggio almeno una al giorno, e a differenza dei protagonisti di questo film, non ho il culo in ammollo nell’acqua del mare e i piedi che affondano nella sabbia! Io passo. Temo che questa settima onda possa travolgermi, e di finire con la testa sott’acqua, non ne ho proprio voglia.
Cannibal Kid: Film del 2014 che esce “finalmente” adesso. La domanda è: perché???
E non intendo perché hanno aspettato tanto, ma parché hanno deciso di farlo uscire.
Ford: con l'estate in arrivo, le uniche onde che voglio vedere sono quelle del mare in vacanza. E non solo sette.

Nobili bugie

"Vedi, giovane Cannibal, se vuoi raggiungere il mio livello di alcolismo, devi applicarti e cominciare a darci dentro con i white russian." "Vecchio Ford, non ci penso neppure!"

Mary: A me le bugie non piacciono, perché si sa, hanno le gambe corte e per saperle raccontare e soprattutto ricordare, serve una buona memoria. Detto questo, la trama non m’incuriosisce, mi sembra a un minestrone con troppi ingredienti. Non amo particolarmente il genere e ho paura che potrebbe venirmi voglia di alzarmi dopo i primi 15 minuti.
Cannibal Kid: Sarà perché sono un gran smemorato che nemmeno a me piacciono le bugie?
Quindi evito di fare il Pinocchio della situazione e dico la verità: questo film mi fa schifo e – indovinate un po'? – anche Ford mi fa schifo!
Ford: io sono sempre stato un ottimo bugiardo, ma con l'età ho cercato di migliorarmi e andare dritto al punto. Questa roba mi pare proprio faccia cagare.

mercoledì 20 dicembre 2017

Star Wars Episodio VIII - Gli ultimi Jedi (Rian Johnson, USA, 2017, 152')




Ogni volta che penso a Star Wars e all'impatto che la saga ha avuto su generazioni differenti di fan torno sempre con la mente alle discussioni tra Randall e Dante in Clerks a proposito delle condizioni sindacali dei lavoratori della Morte Nera, o alla lotta verbale in Clerks 2 con protagonisti il già citato Randall ed il giovane Elias, che alla "Galassia lontana lontana" preferisce la Terra di mezzo di Peter Jackson: del resto, l'universo creato da George Lucas è divenuto parte della vita - e forse qualcosa in più - di milioni di fan, nonchè una vera e propria istituzione della cultura pop.
Ma se la prima trilogia è ad oggi intoccabile e la seconda decisamente discontinua, con la terza ed il recente Il risveglio della Forza le aspettative degli appassionati - sottoscritto compreso - si sono fatte sempre più importanti: all'arrivo sul grande schermo di questo Gli ultimi jedi, infatti, l'hype girava pericolosamente così in alto da finire quasi per spaventare chiunque provasse amore per questa spettacolare vicenda e tornasse a viverne le avventure con il desiderio di essere trasportati in un altro mondo come se il tempo dalla fine dei favolosi settanta e dall'inizio degli ancora più favolosi ottanta non fosse mai trascorso.
Rian Johnson, già regista del discreto Looper, raccoglie dunque il testimone da JJ Abrams e conduce lo spettatore attraverso un viaggio che, più che serrare i tempi e spingere l'audience con il fiato corto a quello che dovrebbe essere il capitolo conclusivo, si concentra sulla preparazione delle fondamenta dello stesso e sulle interiorità di Kylo Ren e Rey, due protagonisti dalle potenzialità enormi sia presi singolarmente che, soprattutto, uno accanto all'altra.
Rispetto al capitolo precedente il ritmo rallenta mentre aumenta la componente emotiva - che sfiora le corde della storia d'amore tormentata incontrando il favore incondizionato di Julez -, quasi gli autori volessero imparare a conoscere bene i main charachters prima di lanciarsi nella cavalcata di chiusura di questa nuova trilogia, e diminuiscono sia la componente ironica - che resta sullo sfondo in favore di un capitolo senza dubbio più "dark" del precedente - che quella tamarra e fracassona, sostituita da sequenze d'azione più affini alle atmosfere della pellicola di guerra che non ad un fumettone sopra le righe.
Il risultato è senza dubbio avvincente e costruito con perizia assoluta, nonostante si noti, almeno per quanto mi riguarda, il cosiddetto fenomeno "Le due torri": tanta carne al fuoco, produzione pazzesca, ma la sensazione decisamente ingombrante che si stia assistendo solo ad un gigantesco raccordo.
Un peccato veniale, comunque, che non fa perdere fascino ad un film che rispetta le grandi tradizioni del brand e riporta in gioco un Luke Skywalker sfaccettato, combattuto e non privo di lati oscuri - per citare un vecchio adagio della saga - neanche fossimo tornati ai tempi de L'impero colpisce ancora: accanto a lui, una Rey sempre più colonna portante del Bene nella sua accezione più profonda, una piccola guerriera che riesce nella non facile impresa di far risultare interessante e pronta a scatenare il tifo del pubblico una beniamina, per l'appunto, del Bene stesso.
A fare da contrappeso, il sempre più convincente Kylo Ren di Adam Driver, un cattivo tormentato ed in bilico tra i sentimenti e l'ambizione, che regala una grande sequenza nel confronto tra lui, Stoke e Rey e ruba la scena praticamente a chiunque fatta eccezione per la sua antagonista.
Questa parte di galassia lontana lontana, dunque, finisce per essere più ostica per il grande pubblico e per le serate di stanca - del resto, ho affrontato la visione in sala al termine di una giornata dedicata ad una gara di crossfit festeggiata con cinque gin tonic all'aperitivo natalizio della palestra, quindi non ero propriamente freschissimo e nel pieno delle mie facoltà fisiche e mentali - rispetto alla precedente, ma non per questo meno potente o affascinante: resterà ora da scoprire se, la prossima volta, quella spada laser si spezzerà ancora, o finirà nelle mani di Kylo o di Rey.
Del resto, l'amore è guns and roses. E spade laser, per l'appunto.




MrFord



mercoledì 13 dicembre 2017

Wednesday's child



Si avvicinano le Feste e la fine dell'anno - classifiche comprese -, e per l'occasione, oltre alla consueta scorta di Cinepanettoni, io ed il mio sempre sgradito co-conduttore di rubrica Cannibal Kid affrontiamo una delle uscite più attese degli ultimi mesi: Star Wars - Gli ultimi Jedi.
In modo da dare giusto risalto a quello che sarà probabilmente l'ultimo grande evento cinematografico del duemiladiciassette io ed il mio antagonista, per intercessione di Thor e di tutti gli dei conosciuti e sconosciuti, eravamo addirittura riusciti ad ottenere la partecipazione, pur se limitata al commento su Gli ultimi Jedi, di Doc Manhattan: a causa, però, delle mie intemperanze e del bullismo mostrato nei suoi confronti, quest'ultimo ha deciso di ritirarsi neanche fosse il Cucciolo Eroico nella sua migliore interpretazione di 13 reasons why.
Cosa sarà accaduto dunque al resto della rubrica? Ad una Galassia lontana lontana la risposta.


"Cazzo, non dovevo picchiare troppo forte Cannibal come mi aveva detto Ford. Dev'essere per questo che Manhattan se l'è data a gambe."

Star Wars: Gli ultimi Jedi

"Manhattan, avevi forse paura che la mia spada laser fosse più lunga della tua!?"

Cannibal Kid: Il risveglio della Forza sorpresa era piaciuto persino a me, che non sono certo mai stato un fan della saga quanto Mr.Ford, e anzi considero la trilogia originale largamente sopravvalutata, mentre la seconda... va beh, quella è proprio terrificante sotto tutti i punti di vista, Natalie Portman esclusa.
Senza smanie nerd da fan allo stadio terminale, le mie aspettative sono nel complesso medio-alte anche se, dopo la noia di Rogue One, ho l'impressione che la febbre da Guerre stellari mi sia già scesa e l'entusiasmo stranamente provocatomi dall'episodio precedente non verrà replicato. Che la Forza, e pure la febbre, sia con me!
Ford: Il risveglio della Forza, in barba ai presunti haters della Saga come Cannibal, era stato una vera figata in grado di unire divertimento sfrenato, gran ritmo ed una certa qual profondità, legata anche al "passaggio di testimone" tra un vecchio e guascone Ford ed un giovane ed un pò stronzo nuovo alfiere del Lato Oscuro, che forse a saperlo avrebbero potuto far fuori Leila, ma tant'è. Personalmente ho sempre adorato Star Wars, trovo la prima trilogia una bomba - L'impero colpisce ancora su tutti - e la seconda tanto vituperata un crescendo partito malissimo con La minaccia fantasma e dunque ripresasi prima con il discreto L'attacco dei cloni e senza dubbio con il bellissimo La vendetta dei Sith. Le aspettative al Saloon sono piuttosto alte, e sinceramente spero che la Forza sia grande in questo Gli ultimi Jedi, tanto grande da annichilire l'aura radical poco chic di Cannibal.
Darth Vader: Cannibal fa parte dell'alleanza ribelle. Portatelo via!
Kylo Ren: Che ci fa Ford ancora in vita? Pensavo di averlo ucciso nel film precedente...


La ruota delle meraviglie

"Se n'è andato Manhattan, me ne vado anch'io: Cannibal e Ford sono due veri mostri."

Cannibal Kid: E se il vero evento della settimana non fosse il ritorno di Star Wars, bensì quello di Woody Allen?
Considerando che in genere tira fuori un film buono e uno meno e che il suo ultimo Café Society a me era piaciuto decisamente, questo dovrebbe essere l'anno della porcheria. Eppure La ruota delle meraviglie grazie al super cast e alle atmosfere rétro promette di essere, se non una meraviglia cannibale, almeno una roba decente e non una pallosa porcheria pseudo intellettualoide vecchio stile fordiana.
Han Solo: L'ennesimo filmetto annuale di Woody Allen?
Che noia! Io preferisco farmi un avventuroso giro per la galassia insieme a Chewbe. E poco importa se la gente crede che io sia morto...

Ford: il vecchio Woody, da una ventina d'anni a questa parte, è sempre una scommessa. Ad ogni nuova uscita la domanda è: sarà l'anno buono o quello della ciofeca? Un po' come quando si mettono a confronto White Russian o Pensieri Cannibali, o un avventuriero dal piglio deciso come Han Solo e un nerd in pieno stile Manhattan. Io spero che a questo giro si tratti della parte giusta.


Super vacanze di Natale

"Daje! Famose la versione Cinepanettone delle Blog Wars!"

Cannibal Kid: Una delle operazioni commerciali più inquietanti mai viste. Hanno deciso di prendere le scene dei cinepanettoni degli ultimi 35 anni che, per carità, prese singolarmente in alcuni casi sono anche divertenti, e di metterle insieme, giusto per racimolare qualche soldo dai malcapitati che decideranno di andare al cinema a vederlo. Più che un'operazione commerciale, forse sarebbe il caso di chiamarla rapina, visto che le sequenze in questione si trovano gratis su YouTube. Ciliegina sulla torta: hanno deciso di far montare il tutto a Paolo Ruffini, definibile come il Tommy Wiseau italiano, a essere generosi. Super scult dell'anno assicurato.
Chewbacca: Uuuuurgh arghhhhhh uhrrrrr aaaaargh!!!

Ford: mi trovo assolutamente d'accordo con l'esimio Chewbacca. E sì, perfino con Cannibal Kid.
Jar Jar Binks: Yo invece no vede l'ora di vederlo. Soy un grande fan dei cinepanettoni! Fan sentire me más intelligente.


Poveri ma ricchissimi

"Dite che così siamo trash abbastanza per eguagliare la moda tamarra di Ford?"

Cannibal Kid: Poveri ma ricchissimi è diretto da...
No, non si può dire. Il suo nome ormai è stato bandito, un po' come quello di Kevin Spac... no, non posso pronunciare nemmeno il suo.
Tralasciando le accuse nei confronti del regista, che avrebbe molestato chiunque e avrebbe persino palpeggiato i muscoli di James Ford, io devo confessare che il primo Poveri ma ricchi l'ho visto e mi ha pure divertito parecchio. Alla faccia degli snob come il mio blogger rivale e Doc Manhattan, questo sequel poraccio ma trashissimo mi sa proprio che me lo guarderò.

Boba Fett: la mia lista questa settimana è piuttosto ricca, evidentemente ci sono molte persone sgradite nella galassia. Meglio per le mie tasche. Il primo è il regista di una porcheria, mi hanno detto che non posso leggerne il nome. Il secondo è un certo Manhattan che pare non voglia mescolarsi troppo alla gente comune, neanche fosse l'Imperatore. Il terzo è Cannibal Kid. Per una volta potrei anche lavorare gratis.
Ford: entriamo nel periodo natalizio, ed ecco fioccare le cagate inguardabili neanche fossimo ancora negli anni novanta. L'unica cosa curiosa della settimana dei Cinepanettoni è trovare per una volta il sottoscritto e Cannibal pienamente d'accordo e sullo stesso fronte. Un po' come quando capita di dover prendere per il culo il potere o le celebrità.


Natale da chef

"Oh mio dio! Ma cos'hai buttato in pentola?" "E' la ricetta speciale che Ford mi ha ordinato di propinare a Doc Manhattan!"

Cannibal Kid: Se ho sempre provato una certa moderata simpatia nei confronti di Christian De Sica, lo stesso non posso invece dirlo di Massimo Boldi. È lui il vero Lato Oscuro dei cinepanettoni e questa commedia culi-naria me la potrei gustare giusto per assaporare il sapore di una stroncatura cotta a puntino.
Yoda: Arduo da vedere questo film è. Ford, Cannibal, molta paura in voi sento. Doc Manhattan? Nei pantaloni fatta te la sei?
Ford: anche rispetto a Boldi e De Sica devo concordare con il mio nemico Peppa Kid, per una volta tramutato dalla Forza in alleato contro il Lato Oscuro rappresentato dall'onnipotenza al botteghino di Boldi e quella in rete di Doc. Manhattan.

Belle dormant – La bella addormentata

"Mi dispiace, cara: ora ti lascio a bere quest'acqua frizzante con quel pusillanime di Cannibal, e io me ne vado a bere con Ford come un vero Expendable."

Cannibal Kid: Qualche giorno fa è uscita la notizia di una mamma inglese che si è scagliata contro la fiaba della bella addormentata. Il motivo? Secondo lei il Principe Azzurro sarebbe un molestatore. Alla luce di questa fantasiosa chiave di lettura, potrei anche dare uno sguardo incuriosito a questa particolare e radical-kitsch versione francese della storia. Potrebbe stupire. Anche se mai quanto quella mamma inglese, o Ford con i suoi pareri altrettanto strampalati.
Leia Organa: Chissene della principessa addormentata e molestata. L'unica principessa della Galassia che conta sono io, lo sanno tutti!
Ford: per me l'unica versione de La bella addormentata resta quella Disney, e tutte le altre - come i tentativi Disney live action - ingrasseranno le fila dei film che mi guarderò bene dal vedere neanche li avesse caldamente consigliati Cannibal.

L'assoluto presente

"Cannibal, Ford, non provate a salire su questa macchina! E' la limo presidenziale del Doc Manhattan!"

Cannibal Kid: Per chi si lamenta che il cinema italiano a Natale significa solo cinepanettoni, ecco un film ispirato alla cronaca che racconta di tre ragazzi che un giorno decidono di aggredire uno sconosciuto a caso in quel di Milano. Non potevano almeno andare fino a Lodi?
Chi si lamenta che il cinema italiano a Natale significa solo cinepanettoni, avrà comunque il coraggio di guardarsi questo Arancia Meccanica wannabe italiano?
Luke Skywalker: è proprio vero che i giovani di quest'epoca non hanno più valori. Mi trovo costretto, neanche fossi Ford, a scendere dalla mia montagna e sfoderare qualche mossa di wrestling jedi per fare capire loro che non si scherza, con l'old school.
Ford: chi frequenta spesso questa rubrica sa bene quanto poco sia tenero rispetto al Cinema italiano, dalle cose più trash ai titoli wannabe autoriali. Questo L'assoluto presente rientra alla perfezione nella seconda categoria, e come al solito mi ritrovo a sperare di essere sorpreso, anche se, purtroppo, credo proprio non sarà così.
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