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lunedì 6 gennaio 2020

White Russian's Bulletin


Alle spalle i Ford Awards ed i festeggiamenti di fine anno, torna il Bulletin portando in dono tutto quello che, nel periodo delle vacanze natalizie, è passato sugli schermi del Saloon, dalle novità in sala alle serie, dai recuperi ai titoli appena usciti.
In alcuni casi ci sono state ottime sorprese che potrebbero essere protagoniste dei Ford Awards il prossimo anno, in altri, purtroppo, anche delusioni.


MrFord



SCRUBS - STAGIONE 4 (ABC, USA, 2004)

Scrubs: Medici ai primi ferri Poster

Prosegue il recupero di casa Ford dell'ormai classicissima Scrubs, che nonostante il tempo che passa continua a risultare divertente e fresca, pronta ad allietare pranzi e cene facendo impazzire perfino i Fordini. Nel corso della quarta stagione, oltre alle vicissitudini sentimentali sia della solidissima coppia Turk/Carla, si assiste al passaggio professionale dei ragazzi una volta terminato il periodo di praticantato, senza che questo però limiti le pressioni ricevute dal mitico Kelso e dall'ancor più mitico Cox, che resta uno dei charachters più azzeccati di sempre.




STAR WARS EPISODIO IX - L'ASCESA DI SKYWALKER (J.J. Abrams, USA, 2019, 142')

Star Wars: L'ascesa di Skywalker Poster

Ricordo bene l'esaltazione che provai quando vidi per la prima volta il trailer di quello che, almeno sulla carta, dovrebbe o avrebbe dovuto essere l'ultimo capitolo della saga di Star Wars: considerata la qualità dell'Episodio VII e, seppur con un calo, dell'VIII, speravo in una chiusura davvero col botto per la terza trilogia, in barba all'altalenante seconda.
Purtroppo, però, le aspettative sono state deluse a seguito di un film davvero poco memorabile, che alterna poche buone idee e momenti da pathos figlio di un ultimo capitolo a lunghi minuti di ordinaria amministrazione e scelte discutibili - era davvero necessario il ritorno di Palpatine? -: un vero peccato, perchè se, con tutti i suoi punti deboli, la già citata seconda trilogia era partita malissimo per chiudersi molto bene - La vendetta dei Sith è un gran film che andrebbe rivalutato - questa ha imboccato il percorso inverso, e considerato come era iniziata, non può che essere una perdita per tutti i fan di questo universo così ricco e mitico.




THE WITCHER - STAGIONE 1 (Netflix, USA, 2019)

The Witcher Poster

Tanto Star Wars è stata la sorpresa in negativo delle Feste, quanto The Witcher è stata quella in positivo: tratta da un popolare videogioco ed interpretata da Henry Cavill - che non mi aveva mai convinto -, pensavo che si sarebbe rivelata una mezza porcata da abbandonare dopo il primo episodio. Al contrario, invece, non solo il protagonista funziona molto meglio da Geralt di Rivia che da Superman, ma gli autori sono riusciti a trovare il giusto mezzo tra la tamarrata, l'opera pulp violenta ed ironica, l'iconografia nerd da giocatori di ruolo e l'atmosfera giusta per conquistare il pubblico a più livelli - si pensi solo alla coppia formata dal Witcher e il bardo, perfetto nel diventare la sua spalla comica - costruendo un giocattolone piacevole e divertente, che mi ha fatto venire una gran voglia di provare la versione videoludica ed alimentato l'hype per la seconda stagione, prevista per il duemilaventuno.
Sinceramente, dono molto volentieri il soldo al mio Witcher.


giovedì 8 novembre 2018

Thursday's child finally in the right time






Per la prima volta dopo settimane, incredibilmente, riesco a pubblicare il post legato alla rubrica delle uscite in orario. Già questo potrebbe essere un grande avvenimento. Un altro potrebbe essere l'abbandono della blogosfera e del Cinema da parte del mio rivale Cannibal Kid, ma purtroppo pare essere intenzionato a rimanere da queste parti ancora. Fortunatamente - più o meno - questa settimana a fare da cuscinetto giunge addirittura un suo contatto diretto, Federico Vascotto, pronto a commentare con noi quello che ci attende in sala nel weekend imminente.


"Non guardare, cara: c'è Cannibal Kid."

Notti magiche

"Cannibal, mi meraviglio di te! Perfino io, il vecchio professor Ford, ho smesso di usare il cartaceo!"

Federico: Innanzitutto permettemi di dire quale onore sia essere stato invitato in queste pagine virtuali... comincerò col ringraziare Cannibal Kid... dalla regia mi dicono che abbiamo i minuti contati come alle premiazioni degli Oscar, quindi come direbbe Carlo Cracco “Veloce!”
Virzì fa un film su tre sceneggiatori spiantati che vorrebbero realizzare il proprio sogno artistico, il tutto sullo sfondo dei mondiali di calcio Italia '90. Paolino a me emoziona sempre coi suoi film, la scrittura in simbiosi con la Archibugi ne La Pazza Gioia mi era piaciuta, il poster sembra “Ovosodo” quasi ad omaggiare i suoi esordi nel cinema... tutto mi fa ben sperare, ma il rischio porcata è dietro l'angolo dati i rimaneggiamenti di sceneggiatore e produzioni subiti. Il risultato saranno notti magiche o notti tragicamente inguardabili?
Cannibal Kid: A mia volta faccio che ringraziare Federico per aver accettato l'ospitata e poi la finisco qui, perché se no Ford si ingelosisce, ahahah!
Pure io ho un buon rapporto con Paolo Virzì, a parte la tremenda recente incursione in terra americana, con Ella & John, uno di quei film sulla senilità buoni giusto per i nonnetti ultracentenari come Mr. Ford. In questo caso però, oltre al ritorno in Italia, si respira pure aria di ritorno ai suoi primi lavori e agli anni '90, il decennio più amato da me e più odiato dal mio rivale, quindi io sto già cantando come un pazzo: “Notti magicheee, inseguendo un Ford!”.
Ford: come purtroppo il mio rivale ed il suo compagno di merende Federico che non mi ha neppure ringraziato e verrà bottigliato, anch'io ho sempre avuto un buon rapporto con Virzì, e considerato che il Mondiale del '90 lo ricordo molto bene, spero che questo film mi faccia rivivere quelle emozioni e atmosfere, e si riveli un gioiellino come Ovosodo o La prima cosa bella. In quel caso, sarei perfino disposto a sotterrare per il momento l'ascia di guerra con Peppa Kid.

Tutti lo sanno

L'espressione di chi sale in macchina con Ford.

Federico: Ha aperto Cannes 2018, è diretto dal Premio Oscar iraniano Asghar Farhadi e ha come protagonisti la coppia anche nella vita Javier Bardem e Penelope Cruz. Tutti elementi per renderlo un film d'elite e di conseguenza di nicchia e per una ristretta cerchia di appassionati. O forse no? Io ancora non ho deciso.
Cannibal Kid: Sono un radical-chic, tutti lo sanno. Quindi attendo con grande curiosità questa pellicola, che tra l'altro tratta pure uno dei miei argomenti preferiti, quello del ritorno a casa, di recente proposto pure nel pregevole Disobedience. Stranamente poi l'iraniano Asghar Farhadi è un regista che piace pure a Ford... Stranamente mica tanto, visto che lui è il vero re dei radical-chic, tutti lo sanno anche questo.
Ford: Fahradi mi è sempre piaciuto, e di norma è garanzia di grande qualità. In questo caso, però, i protagonisti e la produzione più "globale" non mi fanno sperare bene come in altre occasioni. Spero di essere smentito, ovviamente. Non può essere smentita, invece, la posizione di radical chic di Cannibal.


La scuola serale

"Continua così e sarai costretto a ripetere l'anno accanto a quei tre presunti esperti cinefili!"

Federico: Commedia all black su un gruppo di adulti costretti a frequentare le scuole serali per ottenere un diploma. A parte che Immaturi e mille altre storie hanno già proposto questo soggetto, non è che se lo condiamo di spirito black siamo fedeli ai tempi che corrono. Siamo solo dimenticabili tra le fila delle fin troppe commedie che si realizzano oggi, in Italia come all'estero.
Cannibal Kid: La scuola serale saprà sì di minchiatina tardo-adolescenziale in stile Immaturi, e quindi già solo per questo è il tipo di commedia che fa al caso mio e che fa irritare Ford. Se a ciò aggiungiamo che la protagonista femminile è Tiffany Haddish, idola dalla comicità esplosiva del recente Il viaggio delle ragazze, potrei aver trovato uno dei miei titoli guilty pleasure dell'anno!



Ford: in questo periodo, e il Bulletin lo dimostra, sto seguendo il Cinema davvero poco, e la mia lista di arretrati si ingigantisce sempre di più. Inutile dire che non faccio certo sforzi a scartare questa commediola apparentemente inutile, un po' come a non considerare le scelte assurde del sempre assurdo Cucciolo Eroico.

Senza lasciare traccia

"Hai visto quanto si sta bene a passare un bel weekend fordiano?" "Vuoi scherzare, papà? Io sono una giovane cannibale!"

Federico: Un thriller che potrebbe essere innovativo così come piatto e noioso. Ma mi sento di dare fiducia al cast semi-sconosciuto e allo sguardo femminile della regista perché potrebbe essere uno di quei film che stupisce e sorprende e si ricava un posticino fra le piccole perle che ancora il grande schermo sa regalare.
Cannibal Kid: Speravo proprio fosse “uno di quei film che stupisce e sorprende e si ricava un posticino fra le piccole perle che ancora il grande schermo sa regalare” [Federico Vascotto cit.]. E invece l'ho già visto, spinto dal fatto che fosse il nuovo lavoro della regista dello splendido Un gelido inverno, Debra Granik, e purtroppo devo dire che personalmente è una visione che è proceduta un po' noiosetta e alla fine si è chiusa... senza lasciare traccia. Nomen omen.
Ford: Un gelido inverno, qualche anno fa, non solo aveva avuto il merito di lanciare Jennifer Lawrence, ma si era rivelata una di quelle visioni in grado di stupire, o una "piccola perla" per citare anche io Federico. Non l'ho ancora visto, ma sinceramente spero di non trovarmi per nulla d'accordo con Cannibal.


Hunter Killer - Caccia negli abissi

"Ford è alla guida del sottomarino? Tutti ai moduli di salvataggio!"

Federico: Un Caccia a ottobre rosso dei giorni nostri, una Guerra Fredda che potrebbe causare la Terza Guerra Mondiale, protagonisti l'oramai fedele al genere Gerard Butler e il trasformista Gary Oldman, al centro un sottomarino in un thriller che promette di essere claustrofobico. Ci sentiremo sul filo dell'alta tensione oppure moriremo asfissiati per la noia? Temo che sarà più la seconda.
Cannibal Kid: Ford probabilmente si sentirà sul filo dell'alta tensione, e pianterà pure qualche gridolino da groupie alla vista di Gerard Butler. Io di certo sprofonderò giù nei più profondi abissi della noia.
Ford: ho visto il trailer sperando di trovarmi di fronte un bell'action fordiano old school. Mi è parso, purtroppo, solo una gran baracconata. Neanche fossi il più radical dei Cannibal.

Overlord

"La caccia al Cucciolo Eroico è davvero un gran bello sport."

Federico: J.J.Abrams produce un film. Molti oramai lo odiano e quindi al solo nome divengono istintivamente detrattori. Io tutto il contrario. Seconda Guerra Mondiale. Sicuramente misteri, colpi di scena e giochi con l'attenzione dello spettatore. Nel cast c'è pure Iain De Castecker, ovvero l'adorabile Fitz di Agents of S.H.I.E.L.D. Già così sono curioso di vederlo... se poi Felicity... ehm Keri Russell fa un cameo a sorpresa ciliegina sulla torta!
Cannibal Kid: J.J. Abrams di cose ne produce parecchie. Qualche serie porcatona, o semplicemente evitabile, nel suo curriculum la “vanta” anche. In linea di massima comunque sono più le sue cose che mi piacciono di quelle che mi fanno schifo come un film consigliato da Ford, quindi una possibilità a questo Overlord la potrei anche dare e potrei pure restare positivamente sorpreso.

Ford: ad Abrams sarò per sempre grato per Lost, e continuo a pensare che il vecchio J. J. sia tuttora ancora troppo sottovalutato. Una visione ci potrebbe stare, senza però fare conto su aspettative troppo alte. La delusione, del resto, è sempre dietro l'angolo. O di fronte a noi, se si tratta dell'opinione di un certo Marco Goi.


Il ragazzo più felice del mondo

Cannibal, Ford e Federico nel corso della realizzazione di questa puntata della rubrica.

Federico: Questo film l'ho visto a Venezia e, per quanto un po' ripetitivo e ridondante sul meta-cinema che racconta, è dolcissimo e con un gran bel messaggio di fondo, ovvero quello dello storytelling con cui a GIPI piace giocare anche nei suoi fumetti. Se siete nerd lo adorerete, ma in ogni caso non potrà non strapparvi un pizzico di incredibile scioglievolezza... altrimenti vuol dire che siete pronti per far compagnia alla Regina di Ghiaccio!
Cannibal Kid: Regina di Ghiaccio è il mio secondo nome... intendevo dire: Re di Ghiaccio. Re. Gipi personalmente non lo conosco come fumettista. In compenso avevo visto il suo film d'esordio, L'ultimo terrestre, e mi era decisamente piaciuto. Al punto che si era conquistato un posticino persino nella mia Top 40 dei migliori film del 2011 (http://www.pensiericannibali.com/2012/01/oscar-cannibali-2011.html). Se questa sua opera seconda non è troppo melensa, ruffiana e quindi fordiana, potrebbe conquistarmi di nuovo.
Ford: conosco Gipi solo di fama e non ho ancora visto il suo primo film, ma di certo posso dire che, nel caso di delusione, potrei derubare Katniss Kid dello scettro di regina di ghiaccio e scagliare la furia delle mie bottigliate sull'ennesimo film d'autore ruffiano. Ovviamente, spero di sbagliare. Al contrario del mio rivale, che convinto dal suo ego pensa di non essere avvezzo all'errore. Ahahahahahaha!

giovedì 31 dicembre 2015

Ford Awards 2015: i film (N°10-1)

La trama (con parole mie): ed eccoci, dunque, alla fine del viaggio. I dieci migliori film di questo pronto a salutare tutti noi duemilaquindici pronti a darsi battaglia per guadagnare il gradino più alto del podio fordiano. Ritorni, conferme, magie ed emozioni che hanno conquistato il cuore del sottoscritto a pieni voti o quasi e che, senza dubbio, saranno ricordati anche negli anni a venire, se non altro qui al Saloon.
Ancora una volta, la varietà farà da padrona, con proposte molto diverse l'una dall'altra, che ognuna a suo modo sono riuscite a trovare la via migliore per rimanere impresse nella memoria.
Chi raccoglierà, alla fine, il testimone di The Wolf of Wall Street?


N°10: VIZIO DI FORMA di PAUL THOMAS ANDERSON



Paul Thomas Anderson è senza dubbio una delle realtà "giovani" più interessanti del panorama statunitense, e fin dai tempi di Boogie Nights è uno dei protetti assoluti del Saloon.
Vizio di forma, tratto da un romanzo cult che ho adorato, è un viaggione allucinato, allucinante, grottesco e divertente che richiama Il grande Lebowski e i noir vecchia scuola, pronto a lasciarvi a bocca aperta per lo stupore o il livello di alcool e droghe. 

N°9: YOUTH di PAOLO SORRENTINO



Paolo Sorrentino è forse il regista italiano attuale che preferisco.
Da Il divo a L'uomo in più, passando per La grande bellezza, il cineasta partenopeo non sbaglia un colpo - o quasi -, e di norma il suo nome finisce sempre nella top ten fordiana dell'anno.
Questo Youth, riflessione magica sul Tempo e sulla vecchiaia, nonostante un paio di passaggi un pò troppo radical, colpisce, e a fondo.
Soprattutto un "vecchio" come me.

N°8: FOXCATCHER - UNA STORIA AMERICANA di BENNETT MILLER



Bennett Miller, che qualche anno giunse ad un passo dalla vetta della classifica con l'ottimo Moneyball, torna a fare capolino tra i migliori grazie ad un racconto dolente e solo apparentemente glaciale - in realtà, di grande, grande pancia - ispirato ad una drammatica storia vera.
Il confronto con se stessi ed il Potere, la solitudine, la ricchezza che non può comprare l'amore: tutto in una pellicola "sportiva" che si rivela ad altissima tensione emotiva.

N°7: AMERICAN SNIPER di CLINT EASTWOOD



Clint Eastwood è sempre Clint Eastwood.
Ispirandosi all'autobiografia ed alla vita di Chris Kyle, il cecchino più letale della Storia dell'Esercito americano, il mio nonno cinematografico sforna un film di rara potenza, tecnicamente perfetto ed emotivamente come una bomba pronta ad esplodere.
Ricordo l'ingresso in sala con molti esaltati da Paintball pronti ad inneggiare alla guerra e l'uscita, con la gente tutta in silenzio.
Una delle riflessioni più acute del passato recente sulla grande piaga della Guerra.




La sorpresa più gradita dell'anno, ed il regalo di Natale definitivo gentilmente offerto da J.J. Abrams.
Dopo aver rivitalizzato Star Trek, il creatore di Lost spolvera spirito e personaggi della prima, indimenticabile trilogia di Star Wars consegnando alle nuove generazioni non solo il film che ne è l'erede legittimo, ma anche, forse, il migliore dai tempi de L'impero colpisce ancora.
Visivamente sontuoso, personaggi azzeccati, ritmo indiavolato, divertimento e grande epica.
Imperdibile.

N°5: KREUZWEG - LE STAZIONI DELLA FEDE di DIETRICH BRUGGERMANN



Da ateo miscredente quale sono, i film legati al concetto di Fede finiscono sempre per stimolarmi, e non poco. Kreuzweg, costruito sull'idea della Via Crucis e figlio di lunghi piani sequenza ed inquadrature fisse, è una delle riflessioni più drammatiche, profonde ad importanti - ma anche attuali - che il Cinema potesse regalare al suo pubblico.
Un crescendo pazzesco che segna uno standard che non sarà facile superare. 

N°4: MAD MAX - FURY ROAD di GEORGE MILLER



Il ritorno sul grande schermo di Mad Max rappresentava senza dubbio un evento, ma anche una grande incognita.
George Miller, già regista dei precedenti capitoli delle avventure dell'ex poliziotto perso nel mondo post-apocalittico del deserto australiano, fuga qualsiasi dubbio confezionando una vera e propria corsa all'ultimo fotogramma tra le più serrate che ricordi, una sorta di concentrato di Red Bull in forma di settima arte, tratteggiando per l'occasione anche uno dei charachters più importanti dell'anno, Furiosa.

N°3: BLACKHAT di MICHAEL MANN



Michael Mann è da sempre uno dei registi di riferimento del sottoscritto, in grado di mescolare il Cinema di Hong Kong, con i suoi lampi di crudeltà circondati da una calma apparente, e lo spettacolo pirotecnico delle stelle e strisce.
Blackhat, come sempre per i nuovi lavori del Maestro accolto tiepidamente, è l'ennesima conferma del talento straordinario di uno dei tecnici più specializzati del Cinema, che come i buoni alcolici sedimenta e si lascia scoprire un passo alla volta, senza fretta.
E poi, di colpo, in un fotogramma si scova tutta la sua grandezza.

N°2: SICARIO di DENIS VILLENEUVE



Denis Villeneuve spacca, e su questo non ho mai avuto dubbi.
Certo, con Enemy un brivido di terrore aveva percorso la mia schiena, ma il regista canadese ha tenuto subito a precisare di che pasta sia fatto.
E ha scelto di farlo con Sicario, pellicola enorme per potenza e realizzazione che pare Zero Dark Thirty mescolato a Il potere del cane.
Mica roba da poco.

N°1: INSIDE OUT di PETE DOCTER e RONALDO DEL CARMEN



Ed eccolo, il film dell'anno per White Russian.
Se non ricordo male, è la prima volta dalla creazione del Saloon che a trionfare ai Ford Awards è una pellicola d'animazione: qualche anno fa l'impresa era quasi riuscita ad Up!, giunto alle spalle di Gran Torino, e mi pare quasi la chiusura di un cerchio vedere lo stesso regista occupare il gradino più alto del podio a questo giro di giostra.
Inside out è magia, poesia, innocenza e divertimento, una gioia per gli occhi e per il cuore.
E' puro Cinema. E da queste parti, di fronte al puro Cinema, ci si leva il cappello.

I PREMI

Miglior regia: Michael Mann per Blackhat

Miglior attore: Jake Gyllenhaal per Southpaw e Vincent Lindon per La legge del mercato
Miglior attrice: Lea Van Hacken, Kreuzweg
Scena cult: l'addio di Bing Bong, Inside Out
Miglior colonna sonora: Vizio di forma

Premio "leggenda fordiana": Furiosa, Mad Max - Fury Road
Oggetto di culto: la spada laser con l'elsa, Star Wars Episodio VII - Il risveglio della Forza
Premio metamorfosi: Jake Gyllenhaal per Southpaw
Premio "start the party": il primo sangue di Chris Kyle, American Sniper
Premio "be there": la Frontiera USA/Messico, Sicario


MrFord

lunedì 21 dicembre 2015

Star Wars Episodio VII - Il risveglio della forza

Regia: J. J. Abrams
Origine: USA
Anno:
2015
Durata:
135'







La trama (con parole mie): sono passati più di trent'anni dalla sconfitta dell'Impero, e parallelamente alla stabilità formata dalla Repubblica, si è progressivamente formato e costituito un nuovo gruppo pronto a seguire le orme del fu Imperatore e di Darth Vader, il Primo Ordine, guidato dal misterioso Supremo Leader Snoke e dai suoi luogotenenti Kylo Ren e Hux.
Proprio il Primo Ordine, così come i leader della Resistenza, sono alla ricerca dello scomparso Luke Skywalker, ultimo dei Jedi, che anni prima ha deciso, a seguito della ribellione di uno dei suoi allievi, di abbandonare il mondo conosciuto: quando parte della mappa legata alla posizione di Skywalker, contenuta nella memoria di un piccolo droide denominato BB-8 di proprietà del miglior pilota della Resistenza, Poe Dameron, diviene il premio più ambito per ogni membro del Primo Ordine e mercenario disposto a venderlo, l'intervento involontario di una mercante di rottami chiamata Rey e di un assaltatore ribelle ribattezzato Finn finisce per diventare l'ago della bilancia per una lotta che si prospetta sempre più fondamentale per la pace nella Galassia.
Proprio per aiutare i due improvvisati eroi, scenderanno in campo i paladini di decenni prima, Han Solo e Chewbacca, pronti a tornare in campo e a svelare i segreti dietro la sparizione di Luke ed il sorgere del Primo Ordine.













L'infanzia - a prescindere dall'età all'interno della quale la si vuole collocare - è davvero qualcosa di magico.
Ricordo ancora bene quando, ai tempi, mi capitava di vedere un film - a casa con mio fratello, al Cinema, con mio padre prima e con gli amici poi - e, visione alle spalle, rimanere in una sorta di stato di esaltazione che mi faceva pensare di trovarmi ancora all'interno del mondo magico ed incredibile che avevo appena visitato: pensandola oggi, potrei associare la sensazione a quella del primo stadio della sbronza, quando ti senti ad un metro da terra, quasi invincibile, pronto a compiere qualsiasi impresa.
E ricordo altrettanto bene quando, dopo aver visto e rivisto allo sfinimento la prima trilogia di Star Wars, sul finire dell'adolescenza, mi trovai con alcuni amici all'appuntamento con La minaccia fantasma, tra i film della Saga senza dubbio e di gran lunga il peggiore: era una delle prime volte in cui, tristemente, guardavo allo schermo con la consapevolezza e, in una qualche misura, la supponenza dell'adulto che abbandona la meraviglia. 
Certo, la delusione non mi impedì di gustarmi - ed apprezzare, soprattutto per quanto riguarda La vendetta dei Sith, davvero un ottimo prodotto - l'incarnazione moderna delle Guerre Stellari che avevano fatto impazzire prima i miei e dunque il sottoscritto, eppure sentivo che qualcosa mancava, all'equazione: quasi come se, alla suddetta meraviglia, fosse stato fatto un torto.
E neppure di quelli da poco.
Fortunatamente, insieme al creatore di questo meraviglioso circo George Lucas, ha finito per metterci lo zampino J. J. Abrams, uno degli idoli incontrastati del Saloon, considerati i suoi trascorsi sul piccolo - Lost, che altro aggiungere!? - e grande schermo - Super 8, la rivitalizzazione di Star Trek -: e all'uscita dalla sala, ieri, mi è parso proprio di tornare bambino.
A dire il vero, mi è parso fin dalla prima sequenza di questo tanto pubblicizzato quanto rischioso Il risveglio della forza.
Perchè Lucas, Abrams e soci non solo hanno aggiustato ed azzeccato alla grande il tiro rispetto alla seconda trilogia, ma anche ritmo - indiavolato, con due ore e un quarto che, letteralmente, volano lasciando inchiodati alla poltrona -, cast - perfetti i nuovi volti John Boyega e Daisy Ridley, che si condenderà il ruolo di eroina dell'anno con la Furiosa di Fury Road - e rispetto per lo spirito dei primi tre, indimenticabili film della Saga: dunque, accanto ad effetti speciali, momenti di grande epicità - si vedano il confronto tra Han Solo e Kylo Ren sulla passerella o il finale -, si colgono a piene mani ironia e voglia di divertirsi neanche fossimo nel cuore di una pellicola pronta a traghettarci dagli anni settanta agli ottanta, che mescola la Frontiera alla guasconeria, la lacrima al divertimento sfrenato, la coscienza di una Storia che non avrà mai fine - quella del confronto tra Bene e Male - all'incoscienza del buttarsi a capofitto, l'equilibrio della Forza alla passione incontrollata del Lato Oscuro.
Ed il bello è proprio questo: prendere qualcosa che tutti noi conosciamo nel profondo - il confronto ed il conflitto quasi naturale tra padri e figli, la lotta tra quello che è giusto e quello che, semplicemente, sentiamo di fare, per istinto o per volontà - e trasformarlo in uno spettacolo emozionante e meraviglioso, divertente - è già cult la sequenza del movimento del mento di Solo pronto a suscitare l'irritazione di Finn, charachter letteralmente perfetto nell'equilibrio tra outsider e potenziale paladino - e magico, pronto a tradurre in immagini quella che è la meraviglia della settima arte, nata per raccontare storie avvenute "tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana" in grado di adattarsi perfettamente a quello che viviamo ogni giorno, nella nostra vita e sul nostro mondo.
Questo perchè ognuno, o almeno tutti quelli che, tra noi, vivono a fondo le proprie passioni, conoscono o hanno conosciuto sulla pelle e nel cuore la Forza ed il Lato Oscuro, a prescindere da quale dei due abbiano scelto di seguire, o di come abbiano deciso, in egual misura, di rimanere a cavarsela nel mezzo, come Solo e Chewbacca - a tal proposito, un plauso alla produzione per aver inserito come comparsa Iko Uwais nel confronto con i due mitici contrabbandieri all'interno del loro mercantile, quasi a regalare un omaggio ai due The Raid -: non occorre troppa fantascienza, in fondo, per comprendere il cuore dell'Uomo.
Ma il bello della stessa, e delle storie, e della settima arte, è proprio pensare di stare assistendo ad uno spettacolo lontano lontano.
Per non pensare troppo alle battaglie che finiamo a combattere qui.
E questo Lucas l'aveva capito, ai tempi.
E Abrams pare averlo capito anche di più, oggi.





MrFord





"So keep me awake for every moment
give us more time to be this way
we can't stay like this forever
but I can have you next to me today."
Josh Groban - "Awake" - 






 

mercoledì 16 dicembre 2015

Wednesday's child

La trama (con parole mie): ed eccoci giunti, ormai alla vigilia della schiera di classificoni che intaserà la blogosfera fino alla fine dell'anno, all'ultimo appuntamento del duemilaquindici con la rubrica condotta dal sottoscritto e dal pusillanime per eccellenza della rete, il lato oscuro della Forza Cannibal Kid.
Ultimo appuntamento non tanto perchè quest'ultimo abbia deciso di ritirarsi ufficialmente - decisione che sosterrei senza dubbio alcuno -, quanto perchè si è deciso di raggruppare le poche ma - almeno in alcuni casi - significative uscite che troveranno spazio in sala prima dei festeggiamenti per l'arrivo del duemilasedici.
Sperando, dunque, che il nuovo anno porti un pò di sanità mentale al mio rivale per i suoi giudizi, ecco cosa ci aspetta.



"Fatti sotto, Cannibal The Hutt!"


Star Wars: Episodio VII - Il risveglio della Forza
(dal 16 dicembre)

"Dannazione, come si guida questo coso!? E' più vecchio di Ford!" "L'importante è non chiamare lui: ci terrei a non schiantarmi."
Cannibal dice: È finalmente arrivato il nuovo tanto atteso episodio di Star Wars. Tanto atteso, ma non da me che di questa saga me ne sbatto altamente. Nonostante questo, pure su Pensieri Cannibali ci sarà modo di parlare più approfonditamente delle vecchie puntate. Riguardo a questo nuovo capitolo, sono moderatamente curioso giusto di scoprire se potrà rappresentare davvero un risveglio per la serie, o se sarà una boiata stile La merdaccia fantasma. Di certo però non ci perderò il sonno a pensarci, come invece farà il superfan Harrison James Ford.
Ford dice: ho sempre amato la saga di Star Wars, e sono riuscito a perdonare a Lucas anche cose decisamente lontane dall'essere esaltanti come La minaccia fantasma, eppure di norma sono piuttosto cauto quando vengono attivate operazioni come quella de Il risveglio della forza, che pare più marketing che altro. Eppure, Abrams con Star Trek ha fatto un lavoro egregio, ed il fascino della Saga resta invariato: fiducioso, io mercoledì sarò in sala. Che la Forza sia con me.



Il ponte delle spie
(dal 16 dicembre)

"Quel Cannibal Kid continua a seguirmi su ogni set: non si sarà mica preso una cotta!?"
Cannibal dice: Il nuovo di Steven Spielberg con Tom Hanks negli Usa ha ricevuto un'accoglienza da parte di pubblico e critica piuttosto tiepidina. Un modo gentile per dire che è passato parecchio inosservato. Considerando che Mr. Hanks mi sta simpatico quasi quanto Mr. Ford e che gli ultimi lavori di Spielberg mi hanno fatto pena quasi quanto un film medio consigliato sempre da Ford, di certo non sto certo a dispiacermi troppo per loro.
Ford dice: oltre a Star Wars, voglio bene anche a Spielberg, anche se, per dirla tutta, questo Il ponte delle spie già dal trailer mi sa di porcata distante un paio di miglia. Sarei lieto di essere smentito, ma purtroppo prevedo un massacro in stereo come fu ai tempi di War Horse, che mise d'accordo in negativo perfino me e quel cavallo goloso di Peppa.



Irrational Man
(dal 16 dicembre)

"Sei uscita con Cannibal? Allora, ragazza mia, puoi scordarti che ti sfiori anche da sbronzo."
Cannibal dice: Woody Allen mi fa un po' lo stesso effetto di Star Wars. Non rientro tra quelli che impazziscono per lui, però un minimo di curiosità per vedere ciò che combina c'è lo stesso. Irrational Man vanta poi un super cast capitanato da Joaquin Phoenix, Emma Stone e dalla sempre sottovalutata e sottoutilizzata Parker Posey, quindi la curiosità è pure più alta del solito. Dubito comunque che questo Irrational Man riuscirà a trasformarmi in un fan di Allen, come dubito che mai diventerò un fan di Ford.
Ford dice: Allen è sempre una scommessa, considerato che riesce a sfornare grandi cose come schifezze subumane, al contrario del Cucciolo eroico che, nel novantanove per cento dei casi, è in grado di consigliare sempre schifezze.
Un tentativo, non fosse altro che per Joaquin Phoenix, si farà, ma con l'asticella dell'hype giustamente bassa.



Vacanze ai Caraibi - Il film di Natale
(dal 16 dicembre)

"Cannibal, Ford, complimenti! Il prossimo anno i protagonisti del Cinepanettone sarete voi due!"
Cannibal dice: Insieme a Star Wars, torna pure il cinepanettone. Io avrei anche fatto volentieri a meno di entrambi, ma il richiamo del denaro è troppo forte e quindi, quando una cosa funziona, si tende a replicarla all'infinito. Unica cosa: siamo sicuri che il cinepanettone sia una ricetta che funziona ancora?
Ford dice: ho sempre evitato i Cinepanettoni quanto e più di Cannibal, e non comincerò certo ora ad invertire la tendenza.



Natale col boss
(dal 16 dicembre)

"Hai poco da baciare le mani: mi sa tanto che con Ford finirà a pistolettate!"
Cannibal dice: Attenzione perché questo potrebbe non essere il tipico cinepanettone. Potrebbe essere persino peggio! Anche perché al peggio - e ne ho conferma tutti i giorni quando vado a visitare WhiteRussian - non c'è mai fine.
Ford dice: come il Cinepanettone, peggio del Cinepanettone. Il trailer, oltretutto, fa davvero vomitare il culo. Basta con questa roba. Davvero.



Francofonia - Il Louvre sotto occupazione
(dal 17 dicembre)

"Quelli sono Ford e Cannibal: arrestateli immediatamente e trasferiteli nel campo più inospitale e lontano da qui."

Cannibal dice: Non sono fan di Star Wars, né di Spielberg, né di Allen, né dei cinepanettoni, né tanto meno di Aleksandr Sokurov, uno dei registi più noiosi del mondo. Non a caso è amato da Mr. James Boring. E il bello è che questo film si preannuncia ancora più soporifero del solito...
Le probabilità che lo guardi di mia spontanea volontà sono quindi le stesse che questo film ha di superare Star Wars nella classifica degli incassi.
Ford dice: tecnicamente e visivamente parlando, Sokurov è un genio come pochi ne esistono attualmente, al mondo, parlando di Cinema. Peccato che, di norma, risulti quantomeno ostico al grande pubblico ed ai finti intenditori di Cinema come Cannibal, che di fronte a proposte davvero con le palle di norma finiscono per fuggire come un branco di lepri davanti alla volpe.
Personalmente, spero garantisca come al solito meraviglia.



Alvin Superstar - Nessuno ci può fermare
(dal 23 dicembre)

"Ragazzi, ve l'avevo detto di non far guidare Ford, maledizione!"
Cannibal dice: Per completare la serie di pellicole di cui non sono fan in arrivo in queste festività natalizie ci sono pure le bambinate d'animazione. Come Ford, purtroppo nessuno le può fermare.
Ford dice: di Alvin ricordo visioni da bambino del cartone animato, che pure non mi faceva impazzire, ed i primi esperimenti fatti con il fast forward per imitare le voci dei Chipmunks sullo stereo. Per il resto, ho sempre ignorato la loro presenza al Cinema quasi più di quella di Peppa Kid nella blogosfera. E mi sento bene a continuare così.



Masha e Orso - Amici per sempre
(dal 23 dicembre)

Katniss Kid e Ford alle prese con la stesura di questa rubrica.

Cannibal dice: Per 'sta roba credo che ormai persino i miei nipotini siano troppo grandi. Il mio blogger rivale invece mi sa di no...
Io preferisco andare a vedere Cannibal e Ford - Nemici per sempre.
Ford dice: il Fordino adora Masha e Orso, ma per l'esperienza in sala preferisco aspettare primavera e Kung Fu Panda 3.
Per il momento, continueremo con la visione degli episodi in tv.



Franny
(dal 23 dicembre)

"Mi sa tanto che prima di vestirmi ho esagerato con i White Russian."
Cannibal dice: Pellicola con Richard Gere che puzza di buonismo natalizio lontano un miglio. Ma spero di sbagliarmi. Su Ford invece non mi sbaglio: lui ormai è più buono e buonista di Fabio Fazio e Babbo Natale messi insieme. Detto questo, buon Natale, dannato Ford!
Ford dice: le pellicole natalizie, di norma, finiscono per infastidirmi più di quanto non faccia nel resto dell'anno Cannibal.
Lascio dunque Richard Gere alla sua dorata pensione e mi preparo a combattere con il mio rivale anche per tutto il duemilasedici.
Nel frattempo mi tocca augurare Buon Natale e Buon Anno perfino a lui.


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