mercoledì 18 settembre 2019

Wednesday's child Special Edition - Quentin is back

Quentin Tarantino Picture

Avevamo promesso che saremmo tornati, ed infatti ecco il qui presente vecchio cowboy ed il suo acerrimo rivale Cannibal Kid pronti a presentare una speciale carrellata dedicata alla filmografia di Quentin Tarantino, pronto a fare capolino nelle sale con la sua nuova fatica, nonché uno dei pochissimi registi in grado di mettere d'accordo - più o meno - perfino i due nemici più nemici della blogosfera.
Pronti per un bel tuffo nei ricordi legati al ragazzaccio di Knoxville?


MrFord



Le iene (1992)

Le iene Poster

Cannibal Kid: Dirò un parere impopolare, giusto per iniziare bene, ma a me Le iene un pochino aveva deluso. Il fatto è che arrivavo dalla visione sconvolgente di Pulp Fiction, un film che mi aveva fatto saltare per aria la testa. Intendo in senso positivo, non come le opinioni di Ford che mi provocano solo un gran mal di testa. Dopo che Pulp Fiction era diventato il mio film preferito, titolo che ancora oggi si gioca, se non altro a pari merito con pochi altri titoli, sono andato a recuperarmi l'esordio di Quentin e mi era sembrato ancora un pochino acerbo. Una pellicola con dialoghi strepitosi, su tutti quello su Like a Virgin, e scene pazzesche, per carità. A livello emotivo e personale non mi aveva però sconvolto allo stesso modo di Pulp Fiction. Se avessi guardato prima Le iene e poi Pulp Fiction le cose sarebbero potute andare diversamente. Solo che all'epoca ero giovanissimo, avevo appena 10 anni, mica come Ford che faceva già domanda per la pensione, e allora guardavo Holly & Benji. Che comunque un certo tiro epico tarantiniano lo possedeva.
(voto 8/10)
Ford: anche io all'epoca vidi prima Pulp Fiction e qualcosa come il giorno successivo Le iene, ma trovo che l'esordio di Tarantino sia uno dei più strepitosi della Storia recente del Cinema. Dialoghi pazzeschi, personaggi e scene cult, risate e lacrime, battute e stronzate a raffica alternate a momenti di incredibile violenza, un finale degno di una tragedia shakespeariana ed un cast praticamente perfetto. Certo, non è Pulp Fiction, ma è il suo trampolino. Ancora oggi, rompe il culo a un sacco di roba che pensa di essere tosta.
(voto 9/10)


Pulp Fiction (1994)

Pulp Fiction Poster

Cannibal Kid: Il Capolavoro supremo. Di Tarantino, e del Cinema tutto. Quando l'ho visto per la prima volta in VHS avevo 13/14 anni e non ero ancora un patito cinematografico. Pulp Fiction mi ha (john) travolto in pieno, come probabilmente Ford la prima volta che ha visto Sylvester Stallone. È stato il film giusto al momento giusto. Senza Pulp Fiction, oggi forse non me ne fregherebbe un granché del cinema e forse nemmeno della scrittura e forse Pensieri Cannibali non esisterebbe proprio. Al termine della visione non ho potuto fare a meno di dire per tipo un'ora: “cazzo che botta!, che botta cazzo! Cazzo che botta!”.
(voto 10/10)
Ford: per una volta il Cucciolo Eroico sfodera un'opinione sensata - un vero miracolo, statisticamente parlando -. Pulp Fiction ha cambiato la sua e la mia vita di spettatore cinematografico, era qualcosa di mai visto prima e, in un certo senso, lo è ancora oggi. Un film esagerato, cultissimo dall'inizio alla fine, immenso pur essendo fatto, più che "della materia di cui sono fatti i sogni", di "sangue e merda".
Quello che si può scrivere e pensare a proposito di dialoghi, interpretazioni e situazioni da un estremo all'altro de Le iene qui è portato ad un livello ancora più alto, e rappresenta senza dubbio una visione che, la prima volta, ha il potere di sconvolgerti la vita: non a caso fu riconosciuto e premiato a Cannes con la Palma d'oro da una giuria presieduta da un Maestro che, probabilmente, ci vide ben più lungo di tanti altri. Un certo Clint Eastwood.
(voto 10/10)


Jackie Brown (1997)

Jackie Brown Poster

Cannibal Kid: Dopo il clamore suscitato da Pulp Fiction, era inevitabile che Jackie Brown venisse accolto in maniera più tiepida. A lungo è però stato troppo ingiustamente sottovalutato. L'effetto che fa non è lo stesso del suo lavoro precedente, okay, eppure non delude. Mette in mostra un Tarantino più maturo, più consapevole dei suoi mezzi, e che comunque per fortuna rimane sempre un cazzone totale. Jackie Brown è un film stilosissimo, ma anche profondo e per la prima volta Quentin lascia intravedere di avere un animo un minimo sentimentale. Il mio consiglio è: riguardatelo e rivalutatelo.
(voto 9/10)
Ford: e per la seconda volta in poche righe Cannibal tira fuori un'opinione sensata. Un vero miracolo. Jackie Brown, all'epoca dell'uscita bersagliato da chi si aspettava un Pulp Fiction 2, è un film stiloso, profondo e drammatico, probabilmente il più sottovalutato di Tarantino.
Senza dubbio è il suo lavoro meno cazzone e più "serio", quello più intenso da gestire - non dev'essere un caso che si tratta del suo film che ho rivisto meno volte -, ma anche in questo caso parliamo di un'opera che fa mangiare la polvere a molte, molte altre venute prima e dopo e spacciate per chissà cosa.
(voto 8,5/10)


Kill Bill: Volume 1 (2003) + Kill Bill: Volume 2 (2004)

Kill Bill - Volume 1 Poster

Kill Bill - Volume 2 Poster


Cannibal Kid: La doppia visione dei due capitoli di Kill Bill uno dopo l'altro – per altro era la prima volta che mi gustavo il cinema di Tarantino al cinema – è stata una nuova esperienza mistica. Ai livelli di Pulp Fiction, o quasi. Dentro questi 10 capitoli c'ho trovato un sacco di inventiva, come se fossero 10 film differenti. Per carità, molte idee il buon Quentin le prende da altre pellicole, però come copia e ricicla il materiale altrui e lo fa suo lui, nessuno mai.
Non date quindi retta a quello che vi dirà Ford. Kill Bill è il (doppio) film action più figo ed esaltante che potrete mai vedere in vista vostra. Altroché le merde secche con Van Damme o Schwarzenegger che tanto piacciono a lui.
(voto 10/10)
Ford: anche per me la doppia visione di Kill Bill fu la prima in sala di Tarantino, che fino a quel tempo avevo assaporato esclusivamente in vhs. Senza dubbio ci troviamo di fronte ad un lavoro tecnicamente perfetto, stilosissimo e vario, con una colonna sonora pazzesca, un fumettone che porta sullo schermo tutta la passione del vecchio Quentin per Cinema, fumetti, sottocultura pop, arti marziali e un po' di nerditudine. Probabilmente è il suo film più divertente, e paradossalmente quello con Pulp Fiction che rivedo più volentieri, ma in un certo senso per me è stato come vedere Cristiano Ronaldo giocare in porta. Fare i cazzoni e divertirsi è fondamentale, e più invecchio più me ne accorgo, ma con un talento come il suo, solo questo non mi basta. Nonostante il charachter assolutamente fordiano del fratello di Bill.
(voto 7,5/10)


Grindhouse - A prova di morte (2007)

Grindhouse - A prova di morte Poster


Cannibal Kid: Il film più sottovalutato nella carriera di Tarantino, pure da lui stesso. Prima della svolta “storica” dei suoi progetti successivi, qui Quentin si è concesso un autentico divertissement. Una pellicola che non si prende sul serio, che gioca con lo spettatore in maniera fenomenale, e in cui il regista mostra tutta la sua passione per il cinema, anche e soprattutto per i B-movies, per le donne e in particolare per i piedi femminili. A pubblico e critica non è piaciuto un granché, io invece lo adoro incondizionatamente!
(voto 9/10)
Ford: l'unica vera delusione che Tarantino mi ha riservato negli anni. Dopo il divertissement che fu Kill Bill mi aspettavo un ritorno del Tarantino "vero", e invece il Quentin di noi tutti concede al suo cervello una vacanza e, pur portando sullo schermo un Kurt Russell mitico ed uno stile sempre unico, finisce per non dare assolutamente nulla al pubblico. Ricordo che, così come con Pulp Fiction uscii sconvolto dalla prima visione, al termine di A prova di morte non mi rimase nulla se non la voglia di farmi stampare una maglietta con il logo - bellissimo - della macchina del già citato Russell.
Ancora una volta, troppo poco per Quentin.
(Voto 6/10)


Bastardi senza gloria (2009)

Bastardi senza gloria Poster

Cannibal Kid: Per alcuni è il Capolavoro di Tarantino. Forse per lui stesso, come lascia intuire la frase pronunciata verso la fine da Brad Pitt. Per me no. Intendiamoci: anche in questo caso Quentin è riuscito a mettere la zampata geniale. Ha letteralmente riscritto la Storia a suo piacimento. Tanto di cappello. Solo perché qui parla di nazismo e Seconda Guerra Mondiale, mentre i suoi altri film trattano in genere temi più leggeri e da cazzone, non significa comunque in automatico che sia il meglio che ha fatto. È il suo lavoro più impegnato e ambizioso, ma a mio avviso non il suo più riuscito. A tratti è un po' lento e macchinoso, volutamente, per far crescere la tensione con calma, però rispetto ad altre tarantinate ha fatto più fatica a conquistarmi. Cosa che comunque è riuscito a fare pure questa volta, grazie all'infuocata parte finale.
(voto 8/10)
Ford: Bastardi senza gloria, per quanto mi riguarda, è stato un bentornato al Tarantino che avevo amato alla follia fino a Jackie Brown. Con ironia e spietata cattiveria, il ragazzaccio di Knoxville riscrive la storia in modo beffardo e geniale, forse non realizzando "il suo Capolavoro", ma consegnando al pubblico una gemma che, almeno per quanto mi riguarda, lo ha riportato al posto che gli compete nella Storia del Cinema, americano e non solo.
Anche in questo caso, non si contano le scene cult, e Christoph Waltz dovrà ringraziare a vita per la parte che gli ha consegnato la gloria, la fama e la carriera.

Finale a parte, la sequenza delle carte nel pub resta una delle più potenti che Quentin abbia portato sullo schermo dai tempi de Le iene. Una bomba.
(Voto 9/10)


Django Unchained (2012)

Django Unchained Poster


Cannibal Kid: Temevo molto l'incursione di Tarantino nel western, un genere amato giusto da lui, da Mr. James Ford e da persone con più di 100 anni d'età. Eppure, anche questa volta m'ha fregato. Tarantino, intendo, mica Ford. Pur non rientrando tra i miei preferiti in assoluto, Django Unchained mi ha divertito, gasato, intrattenuto come nessun altro western prima. E credo mai più in futuro. Quando un regista riesce a farti adorare persino un'opera (almeno apparentemente) così lontana dai tuoi gusti, capisci che è davvero un fuoriclasse. Il tuo fuoriclasse.
(voto 8,5/10)
Ford: Tarantino e Western, direi che per me di meglio poteva esserci solo Clint Eastwood e Western. Django, che ricorderò per sempre perchè visto la sera precedente la nascita del Fordino, rivisita non solo la Frontiera, ma anche la Storia americana ed il conflitto razziale in pieno stile quentiniano. Anche in questo caso, un lavoro potente, sporco, cattivo, con un protagonista che attraversa il film come una spada ed un antagonista da antologia, per quella che, a mio parere, doveva essere la parte che avrebbe consegnato a Di Caprio l'Oscar.
Il tutto senza contare stile, omaggi, cult a profusione e la convinzione che, con Django, Tarantino sia stato più "black" di Spike Lee.
(Voto 9/10)


The Hateful Eight (2015)

The Hateful Eight Poster


Cannibal Kid: Prima o poi doveva succedere e – ahimé – alla fine è successo. C'è un film di Tarantino che non mi ha convinto. O se non altro che mi ha convinto solamente in piccola parte. The Hateful Eight per me è il suo titolo peggiore. Ok, all'interno della filmografia di registi tanto celebrati da Ford come James Cameron o Clint Eastwood figurerebbe ancora tra i migliori, ma in quella di Quentin appare come un'opera minore. Scritta, girata, interpretata e musicata alla grande, per carità, solo che mi ha fatto l'impressione di un esecizio di stile. E inoltre va bene una volta il western, caro Quentin, però poi basta! Un suggerimento di cui pure Ford dovrebbe far tesoro.
(voto 7-/10)
Ford: ancora Western, ancora Tarantino. Che porta nel vecchio West - e qui la Frontiera c'è tutta - in una dimensione teatrale simile a quella che lo aveva portato alla ribalta con Le iene. al contrario di quanto possa affermare il mio rivale, ho trovato assolutamente profondo un film che, a prescindere dalla violenza e dai fiumi di parole, analizza una volta ancora tutto il sangue versato nel nome di quello che dovrebbe essere il posto più libero, mitico e sognato al mondo, quel calderone incasinatissimo che sono gli USA.
Trovo che insegni più la Storia delle stelle e strisce un'opera come questa di mille Lincoln impolverati ed accademici.
(voto 9/10)


C'era una volta a... Hollywood (2019)

C'era una volta a... Hollywood Poster


Cannibal Kid: Aspettative alle stelle per un film con un cast stellare, ambientato a Hollywood e per di più negli anni '60. Un periodo che, a sentire le colonne sonore dei suoi precedenti lavori, credo stia particolarmente a cuore a Tarantino. Le premesse perché questo film possa rientrare nella mia Top 3 tarantiniana di tutti i tempi sembrano quindi esserci tutte. L'unico problema sembra essere quello di cui parlavo all'inizio: le aspettative alle stelle, talmente alle stelle che potrebbero portare a una delusione, totale o anche solo parziale. Ma spero non sia così. Nonostante il mezzo passo falso compiuto con The Hateful Eight, di Quentin mi fido ancora. Di Ford invece no. D'altra parte quella è una cosa non ho mai fatto.
Ford: aspettative alle stelle anche da queste parti, senza dubbio perchè Quentin negli ultimi anni pare tornato alla forma migliore, dunque per cast, musica, setting, voglia di raccontare una storia che affonda nel Cinema e sfocia nella follia - sono più che curioso di scoprire la versione tarantiniana di Manson e della sua famiglia -: le premesse per diventare l'ennesimo cult ci sono tutte, gli ingredienti anche. Speriamo solo che si tratti di una di quelle pellicole in grado di compiere il miracolo di mettere d'accordo perfino me e la mia controfigura Peppa Kid, piuttosto che una delusione anche solo per uno dei due.

11 commenti:

  1. Anch'io ho visto Le Iene dopo Pulp Fiction e mi è piaciuto di meno. Poi però Bastardi e Hateful hanno risollevato Le Iene. Non che siano due brutti film, ma non hanno lasciato il segno. Mentre Django e Kill Bill altroché se hanno lasciato il segno. Jackie Brown non male con qualche tocco geniale, specie nella scena ripetuta più volte secondo i vari punti di vista, e Grindhouse invece non l'ho mai visto (ho visto solo Planet Terror che in origine era in accoppiata). E ora attendiamo il nuovo.

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    1. Secondo me, tolti A prova di morte e Kill Bill - per motivi diversi -, il buon Quentin è sempre stato ben oltre il livello della maggior parte dei registi americani moderni.

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  2. Non potevate pensare ritorno alle Blog Wars migliore!
    La voglia di rivedere tutto Tarantino c'è, e a sorpresa sto più dalle parti dei voti di Ford che non del Cannibale (Kill Bill a parte, sia mai)... rivisto tutto a distanza di anni la penserò allo stesso modo?
    E soprattutto, la penseremo uguale con questa nuova/vecchia Hollywood?

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    1. Hollywood non l'ho ancora potuta visitare, purtroppo, ma sono contento di saperti dalle mie parti più che da quelle dello spompatissimo Cannibal! Ahahahahah!

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  3. Tutti i giudizi sono rispettabili, ma ovviamente sui film di Tarantino ho ragione io e tu hai torto. :D

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    1. Ahahaha questo nel mondo delle favole in cui Tarantino pensa tu sia un recensore serio! ;)

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  4. A promuovere "A prova di morte" bisogna essere dei fanboy, però 😅

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