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giovedì 27 dicembre 2018

Ford . Awards 2018: del peggio del nostro peggio



Come ogni anno, inizia nel pieno delle Feste la carrellata dei Ford Awards, che dai tempi dell'apertura del Saloon ha perso per strada un paio di categorie - videogiochi e libri, che per questioni di tempo purtroppo ora hanno molto meno spazio a causa degli impegni che si moltiplicano - e a questo giro di giostra si presenta in una versione sicuramente più ridotta, complice il fatto che, soprattutto negli ultimi sei mesi, tra famiglia, lavoro e palestra - ed uscite non proprio esaltanti - il Cinema ha subito una forte ridimensionata nelle gerarchie di casa Ford.
Non potevo comunque mancare un appuntamento cui tengo particolarmente, e sperando di essere più presente nel duemiladiciannove inizio come di consueto dalla categoria del peggio, quest'anno dedicata - per carenza di candidati particolarmente brutti - più alle delusioni che non a titoli effettivamente ed oggettivamente brutti. 
Con ogni probabilità, date le scelte, questa potrebbe essere la classifica potenzialmente più chiacchierata.


MrFord


N°10: HELL FEST

Hell Fest Poster

Apre la carrellata Hell Fest, visto in una serata relativamente di recente ed emblema di quelli che possono essere considerati film brutti ed inutili incapaci di lasciare il segno anche in termini di incazzatura. Di norma questa decina sarebbe infarcita di cosette come questa, ma quest'anno, complice anche il ristretto numero di visioni, sono mancate anche loro. E poco male.


N°9: JUSTICE LEAGUE

Justice League Poster

Ennesima dimostrazione che i tentativi cinematografici di casa DC non sono neppure lontanamente all'altezza di quelli Marvel e del suo Cinematic Universe giunge la risposta della scuderia di Superman agli Avengers, pessima praticamente sotto ogni punto di vista se non per la presenza della Wonder Woman di Gal Gadot, unica a salvarsi dal tracollo. 


N°8: THE GREATEST SHOWMAN

The Greatest Showman Poster

Presentato neanche fosse una sorta di novello Moulin Rouge!, la storia di Barnum e della nascita del suo circo è un "abile" mix di tutto il peggio che ci si possa aspettare da una produzione su larga scala: retorica, forzature, luoghi comuni e chi più ne ha, più ne metta. 
E meno male che, sulla carta, si dovrebbero esaltare la diversità ed il suo fascino.


N°7: JURASSIC WORLD - IL REGNO DISTRUTTO

Jurassic World - Il regno distrutto Poster

Tanto mi aveva sorpreso e divertito il rilancio del brand di Jurassic Park qualche anno fa, tanto è suonato inutile e deludente questo sequel: serioso e troppo poco fracassone, ambientato sulla terraferma e non sulla classica isola tropicale che ospita il parco dal quale inesorabilmente fuoriescono dinosauri come se piovesse, mi ha colpito in negativo soprattutto per la firma di Bayona, che usciva dal bellissimo Sette minuti dopo la mezzanotte dello scorso anno. Uno spreco.


N°6: END OF JUSTICE - NESSUNO E' INNOCENTE

End of Justice - Nessuno è innocente Poster

Altro titolo, altro regista promettente clamorosamente scivolato: Gilroy, autore dell'ottimo The Jackal, affronta un legal drama supportato dal mitico Denzellone risultando più che altro tronfio e freddo, presentando uno script che ha moltissime lacune ed un prodotto patinato ma assolutamente incapace di emozionare, far riflettere o, molto più banalmente, mostrarsi come un bel film.


N°5: IL GIUSTIZIERE DELLA NOTTE

Il giustiziere della notte Poster

Inutile, potenzialmente dannoso, prevedibile ed implausibile.
Il remake del classico con Charles Bronson firmato da Eli Roth ed interpretato da Bruce Willis - pure due fordiani ad honorem - delude sotto tutti i punti di vista, e rappresenta una delle visioni più dimenticabili dell'anno, oltre che pericolosa rispetto ad un certo tipo di pubblico influenzabile e sensibile - per così dire - a determinati temi "giustizialisti".


N°4: A BEAUTIFUL DAY 

A Beautiful Day - You Were Never Really Here Poster

"Ora cominciano gli incontri seri", si recitava in Senza esclusione di colpi.
A beautiful day, osannato dalla critica ed accolto come una sorta di manna dal cielo da molti appassionati, è stato per me uno dei film più sbagliati dell'anno: a partire dal titolo italiano - in inglese ed assolutamente inutile - fino ad un ritmo che definire soporifero è un eufemismo, si salva solo per la consueta ottima interpretazione di Joaquin Phoenix. 
Per il resto, un'accozzaglia di belle immagini che lo qualifica in tutto e per tutto come il Drive dei wannabe cult.


N°3: HEREDITARY - LE RADICI DEL MALE

Hereditary: Le radici del male Poster

Avrei potuto fare copia/incolla delle righe scritte per A beautiful day cambiando il nome di Joaquin Phoenix con quello di Toni Collette e non sarebbe cambiato praticamente nulla.
Ottimo prodotto, buone idee, un paio di sequenze notevoli, sulla carta un potenziale cult e poi tutto che scompare come una bolla di sapone minuto dopo minuto, vanificando speranze e aspettative: questo, probabilmente, passerà alla storia del Saloon come l'anno in cui mi sono trovato più contro all'opinione della critica dai tempi del mio massacro a The tree of life.


N°2: A STAR IS BORN

A Star Is Born Poster

Ecco un altro titolo che, potenzialmente, sulla carta avrebbe potuto dimostrarsi come uno dei più fordiani dell'anno: musica a partire dal country, alcool, storia d'amore tormentata, il testimone passato da Eastwood a Bradley Cooper. Insomma, un mix da cocktail indimenticabile.
E invece la versione di A star is born firmata dal Cooperone all'esordio in regia è un vero e proprio concentrato di drammi sparati ad alto volume neanche fossimo dentro a Studio Aperto, in un crescendo che rende il tutto fastidioso ed eccessivo.
Neppure Lady Gaga, tanto esaltata, mi è parsa così incredibile. E lo dico da fan del suo lavoro come cantante.


N°1: LA FORMA DELL'ACQUA

La forma dell'acqua Poster

Non poteva esserci altro titolo in cima alla classifica del mio personale peggio del duemiladiciotto: il film di Del Toro non è certo brutto, è ottimamente realizzato e portato in scena, e cattura l'attenzione dall'inizio alla fine. Peccato che sia smielato, derivativo, retorico, fastidioso: una sorta di versione fantasy di Amelie fuori tempo massimo.
Incredibile quanto, considerati tutti questi difetti, sia riuscito nell'impresa di raggirare un sacco di quei cinefili "duri e puri" che, di norma, con le storie d'amore strappalacrime sono sempre pronti a prodigarsi in fiumi di insulti: ogni volta che ripenso a quella visione, mi sento come Michael Shannon nel film, unico, peraltro, a rivelarsi interessante.


I PREMI

Peggior regista: J. A. Bayona per Jurassic World - Il regno distrutto
Peggior attore: uno qualsiasi dei protagonisti maschili, Hell Fest
Peggior attrice: Amy Forsyth per Hell Fest
Premio "parrucchino di Nicholas Cage" per il personaggio trash: il cyborg di Justice League
Effetti "discount": Hell Fest
Premio "dolcetto o scherzetto" per il costume più agghiacciante: il cyborg di Justice League
Stile de paura: Lynne Ramsey per A beautiful day
Premio "veline": Lady Gaga per A star is born
Peggior scena d'amore: una qualsiasi tra quelle de La forma dell'acqua
Premio "pizza, spaghetti e mandolino": la masturbazione nella vasca da bagno, La forma dell'acqua

sabato 3 novembre 2018

Saturday's child almost Sunday in fuckin' late since Halloween



In sempre più clamoroso ritardo, ecco i commenti alle uscite settimanali orchestrati dalla consueta e scombinata accoppiata formata da questo vecchio cowboy ed il suo rivale Cannibal Kid, per l'occasioni spalleggiati da Marcello. Halloween ed i festeggiamenti prolungati per il mio compleanno hanno portato ad un ritardo "spaziale".


"Finalmente ho distrutto il rifugio segreto del Cucciolo Eroico. Ora la mia missione è conclusa."


First Man - Il primo uomo

"Speriamo che spedendolo sulla Luna, Cannibal sia al sicuro da Ford."

Marcello: Il ritorno di Chazelle dopo La La Land (che ho amato e canticchiato) è una storia che cerca forse di allontanarsi dalla rutilante musica del film che l’ha preceduto. Lo andrò a vedere, nonostante Gosling (che a me continua a non convincere e vedo sempre nei panni del giovane Hercules). La storia del primo uomo sulla luna, nonostante ciò che pensino i complottisti, è un punto altissimo della nostra storia.
Cannibal Kid: Anche io ho amato La La Land, ma per rispetto nei confronti dell'opera ho preferito non canticchiare le sue canzoni. Spero non l'abbia fatto nemmeno Ford. Non so quale sia la sua voce, ma se è direttamente proporzionale ai suoi pareri cinematografici, allora dev'essere più fastidiosa di quella di Giusy Ferreri in calore. Quanto a First Man, confesso di temerlo molto. La storia – vera o presunta – del primo uomo sulla Luna sarà anche un punto altissimo della nostra Storia, ma temo che per Damien Chazelle e Ryan Gosling possa rappresentare un passo indietro nella loro carriera. Un po' perché le storie degli astronauti per me di solito non sono poi così spaziali, e poi soprattutto perché più in alto di La La Land è impossibile andare.
Ford: La La Land è stato senza dubbio uno dei filmoni dello scorso anno, e Chazelle e Gosling una coppia ormai rodata. Eppure nutro parecchi dubbi rispetto a questo First Man neanche fosse un titolo consigliato con fervore da Cannibal: la vicenda è affascinante ma ad altissimo rischio retorica, l'assenza dell'elemento musicale dei precedenti lavori del regista potrebbe risultare un "trauma", l'operazione pare più una strizzata d'occhio all'Academy.
Poi, ben lieto di essere smentito. Tranne che da Cannibal.

Millennium - Quello che non uccide

"Questa è un'immagine di Peppa Kid. E come puoi vedere, io sono messa molto meglio."

Marcello: I Reboot o remake o come diamine vogliono chiamarli a me hanno sempre fatto l’effetto che sono finito per ignorarli completamente. Riuscita la regina Elisabetta della famosa serie a farmi cambiare idea? Dubito.
Cannibal Kid: Ho seguito le vicende di Lisbeth Salander e della saga svedese di Millennium con un buon interesse iniziale ai tempi del primo Uomini che odiano le donne, diventato poi calante con i sequel e con il poco necessario remake ammeregano. Sono però piuttosto curioso di vedere questa nuova incarnazione del personaggio. Dopo le ottime Noomi Rapace e Rooney Mara, è il turno di una delle migliori attrici oggi in circolazione: Claire Foy, questa settimana nei cinema anche come moglie di Ryan Gosling in First Man. Due parti con cui farà dimenticare la Regina Elisabetta interpretata in The Crown?
Ford: la saga di Millennium mi ha sempre attratto, così come il personaggio di Lisbeth Salander, passato attraverso la trilogia nordica - interessante ma poco incisiva - ed il forse non necessario ma bellissimo Uomini che odiano le donne di Fincher. La Rapace e la Mara hanno reso in modo diverso un personaggio già cult, riuscirà nell'impresa Claire Foy? Personalmente spero di sì, razionalmente i dubbi sono tanti quanti quelli nutriti per First Man.



La diseducazione di Cameron Post

"Dici che è il caso di invitare Katniss Kid al nostro pigiama party?"

Marcello: Il film perfetto col quale invitare al cinema Giovanardi. Cameron Post è una ragazza omosessuale cresciuta da una zia convinta che questa sia una malattia. E quindi una volta scopertala la manda in un istituto rieducativo diretto da Maria De Filippi. Insomma potrebbe interessarmi.
Cannibal Kid: E se, in mezzo alle uscite più pompate, il vero filmone della settimana fosse questo? Atmosfera da Sundance, una storia potente, un ottimo cast di ggiovani star. Per La diseducazione di Cameron Post prevedo un'educata promozione nel mio Post. E prevedo anche che il Post di Ford farà... schifo. Se solo ne facesse ancora di Post veri, anziché limitarsi ai suoi striminziti bulletins.
Ford: questo è il tipico titolo in bilico. Potrebbe rivelarsi una chicca stile Sundance fordiana oppure un'inutile e pretenziosa supercazzola radical pronta per essere esaltata da Cannibal. Non so voi, ma io preferirei senza dubbio si rivelasse la prima.

Hell Fest

"Questi sono peggio di quei due bloggers che mi perseguitano!"

Marcello: Oh ragazzi io ve lo dico, l’horror, a parte qualche episodio alto proprio non mi avvince. E questo film ambientato in un parco giochi horror a me ha ricordato i ragazzi che finivano nel paese dei balocchi. Sarò malato io. Che non si fa per non vedere un film che non ti attira, si tirano fuori pure citazioni colte.
Cannibal Kid: Io con l'horror ho un rapporto complicato. Come genere in sé mi piace, ma la maggior parte degli horror che guardo si rivelano o delle porcherie clamorose, o comunque delle mezze delusioni. Per questo Hell Fest le aspettative non sono altissime, ma un'occhiatina credo gliela darò comunque, che non si sa mai.
Ford: sempre amato l'horror - lo testimonia la collaborazione degli ultimi anni con Cannibal - e sempre stato un fan del genere, pur consapevole del fatto che, spesso e volentieri, produca schifezze atomiche. Speriamo non sia questo il caso.

Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni

"Katniss Kid ti fa un baffo, piccola. Sarai la reginetta della blogosfera!"

Marcello: Una giovane ragazza viene trasportata in un mondo magico, dove incontra soldati fatti di pan di zenzero e un esercito di topi. Sembra la storia di Virginia Raggi ma è la trama del nuovo film fantastico che rivisita un classico della letteratura. Credo passerò.
Cannibal Kid: Ecco la disneyata buonista per fare contenti i Ford di turno. Io lo vedrei solo se ci fosse veramente la Raggi, nei cui confronti nutro un'insospettabile attrazione. Sessuale, non politica.
Ford: alla visione del trailer sono stato colto dal desiderio di vomitare. Tipica cartoonata buonista da weekend al multisala che snobbo volentieri e senza pensieri.



Il mistero della casa del tempo

"Se Lynch scopre che mi sono ridotto così, al prossimo Twin Peaks mi darà la parte del Cucciolo Eroico!"

Marcello: Il nuovo film di Eli Roth ha dalla sua almeno tre cose che mi porteranno a vederlo: 1. Jack Black. 2. Cate Blanchett. 3. Lo vuole vedere mio figlio Enea e quindi. Lo vedrò e mi lascerò conquistare come un bimbetto.
Cannibal Kid: Tra Marcello che ha un figlio e Ford che ne ha – se non ho perso il conto – credo 12, io sono ben felice di non averne. Perché odio i bambini? Ma no, ma che dite? È solo che in genere odio i loro gusti cinematografici. E in questo film l'unico mistero presente mi pare: perché uno come Eli Roth ha ceduto a girare una bambinata simile? Soltanto per amore dei soldi?
Ford: fortunatamente i Fordini sono entrati nel trip del "periodo The Rock", e dunque non vedono l'ora di vedere e rivedere Jumanji o A testa alta, ed io sono felice di accontentarli. Credo dunque eviterò per tempo questo mistero della casa del tempo, attendendo il momento in cui potrò mostrare ai piccoli Ford l'intera saga di Rocky.

Il presidente

"Non salirò mai più su un aereo guidato da Ford."

Marcello: Ricardo Darin ha una presenza scenica superiore a quella di molti presidenti, il film di Mitre è molto “attuale”. Un presidente del popolo che i suoi colleghi credono di poter manovrare senza troppi problemi. No, non è basato sulla storia del premier Conte, quello i fili li ha davvero. Lo potrei vedere perché il Sud America su di me ha sempre un ascendente importante.
Cannibal Kid: I film politici sulla carta non mi attirano per niente. Devo però riconoscere che la politica – per quanto la odi – sia uno degli argomenti maggiormente in grado di farmi incazzare e discutere. Quindi una bella discussione incazzosa con Ford, su questo film o su qualsiasi altra cosa, credo potrebbe farmi bene.
Ford: Darin grande spessore, film potenzialmente interessante in una settimana che, inspiegabilmente, pare dare una scossa alla noia accumulata negli ultimi mesi. Speriamo solo che non sia un fuoco di paglia.


Museo - Folle rapina a Città del Messico

"Se non sei Ford, non bere un White Russian di troppo."

Marcello: Basato su una storia vera, due studenti rubarono oltre un centinaio di opere dal museo di antropologia di Città del Messico, ha vinto premi a Berlino e vanta uno degli attori latini che più amo: Gael Garcia Bernal. Nsomma, anche stavolta Vuelvo al Sur!
Cannibal Kid: Va bene Ricardo Darin, va ancora meglio Gael Garcia Bernal, però, caro Marcello, se adesso la tua passione per il Sud America sfocia anche in una lode della musica reggaeton, qui abbiamo un serio problema.
Ford: ma questo titolo non era già dato in uscita il mese scorso!? Cannibal si sarà fatto un white russian di troppo prima di buttare giù i commenti alle uscite, o la distribuzione nostrana lavora senza capo ne coda proprio come il signor Goi?

Ti presento Sofia

"Quei tre bloggers ne dicono di stronzate, eh!?"

Marcello: Lo vedrò, per motivi vari. Sono un papà single, come De Luigi confido di incontrare prima o poi una gnocca come Micaela Ramazzotti, ma a differenza del nostro le direi subito: bella de Marcello tuo, sai quei puzzle di Yokai Watch che ci sono per casa? Non sono evidenti manifestazioni della mia infantilità latente, appartengono ad un ometto che mi piacerebbe farti incontrare davanti ad una pizza ed un film coi Minions! Bananaaaaa
Cannibal Kid: Come mi hanno fatto notare di recente, quando in un film c'è Micaela Ramazzotti, tendo a esaltarlo oltre ogni misura. E pensare che a me la Ramazzotti non è che entusiasmi poi così tanto. Di solito la considero brava soprattutto a scegliere i film giusti. Ma questo non mi sembra proprio il caso.
Ford: devo ammettere che mi ha interessato più la storia personale di Marcello che non la trama di questo film, che sinceramente appare inutile. Donne, intanto, perchè non vi siete ancora messe a fare la fila per contendervelo?

lunedì 28 maggio 2018

Il giustiziere della notte (Eli Roth, USA, 2018, 107')







Il fatto che a Hollywood vada di moda il riciclo delle idee è ormai purtroppo chiaro a molti appassionati, in un'epoca in cui remake, reboot e via discorrendo hanno un ruolo sempre più importante nell'economia delle grandi case di distribuzione: uno degli "ultimi arrivati" in questa purtroppo sempre più nutrita famiglia è il remake de Il giustiziere della notte, cult anni settanta con Charles Bronson, diretto da Eli Roth ed interpretato da Bruce Willis, che senza dubbio appare molto più credibile nella versione Giustiziere - che strizza l'occhio al look di Unbreakable - che non in quella di chirurgo.
Peccato che l'intera operazione risulti inutile e vuota fin dal principio, priva dell'elemento più interessante della versione originale - Bronson era un obiettore di coscienza -, fortemente edulcorata - l'aggressione è davvero blanda, la violenza nascosta o resa quasi grottesca - e nonostante la firma sulla locandina caratterizzata dall'impapabile mano di un Eli Roth probabilmente molto limitato dalla produzione e quasi non pervenuto in termini di stile personale: se, dunque, questo Il giustiziere della notte doveva invertire la tendenza e mostrare, per una volta, un remake con un senso ed uno spessore, l'occasione è stata clamorosamente perduta, scivolando nel banale e nell'inutile nonostante, a conti fatti, non si tratti di un brutto film, quanto di uno uguale a molti altri.
Da una coppia come quella formata da Willis e Roth era lecito aspettarsi davvero molto di più, specialmente ora che, con Trump alla Casa Bianca, la questione delle armi e della "giustizia privata" ha di nuovo assunto grande rilevanza mediatica: invece tutto scorre neanche fossimo all'interno del più scontato degli action movies, non pervengono domande etiche rispetto ad una storia che dovrebbe basarsi proprio su quelle e ci si trascina già consci di quello che accadrà al finale.
Il vero peccato di film come questi è la sensazione di nulla che lasciano una volta conclusi, destinati al dimenticatoio per una questione di carattere assente e pigrizia nel non cercare nuove soluzioni per poi affidarsi a vecchie storie efficaci riuscendo quasi sempre - come in questo caso - a banalizzarle e renderle meno interessanti.
A distanza di qualche giorno, infatti, non solo è difficile trovare argomenti anche vagamente significativi per mettere insieme un post decente, ma anche ricordare passaggi che possano essere davvero degni di menzione, nella peggior tradizione dei titoli non tanto pessimi, quanto clamorosamente inutili.
Personalmente, considerato che sia Willis che Roth mi stanno molto simpatici, spero che questa per loro sia solo una battuta d'arresto momentanea, e che entrambi tornino a far meglio quello che sanno fare meglio, magari regalando agli appassionati titoli che, anche se non cult, possano quantomeno meritare di essere ricordati.
Perchè questo Giustiziere non rende giustizia a nessuno.
Autori e soprattutto spettatori compresi.




MrFord




 

giovedì 8 marzo 2018

Thursday's child


Torna, dopo la consueta bufera della Notte degli Oscar, la rubrica dedicata alle uscite in sala più a tre della rete, questa settimana con un'ospite speciale, Nancy Aiello, che ben sapendo quanto sfaticati sappiamo essere io e Cannibal Kid è stata così gentile da scrivere non solo una intro, ma anche una outro.



Intro di Nancy: Quando Cannibal Kid mi ha invitata a commentare le uscite di questo giovedì insieme ad un altro mostro sacro della blogsfera (Mr. Ford) il mio primo pensiero è stato “omg, ma davvero sti due matti mi vogliono sul loro blog?”. Vi preannuncio quindi che si tratta di un contributo di cui avreste fatto volentieri a meno, ma ora sono qui e mi prendo i miei 15 minuti di gloria! La seconda cosa a cui ho pensato, invece è che sti due simpaticoni mi vogliono davvero male. Per chi non lo sapesse vivo in Spagna e le uscite in sala non coincidono quasi mai...quelle di questo giovedì fanno scendere il latte alle ginocchia; forse sono solo titoli mal tradotti? Vediamo insieme.



"Cosa cazzo devo fare da queste parti per avere un White Russian!?"


Il giustiziere della notte

"Ora ricordo a Cannibal come funziona il Ford-Style."

Nancy: Sarò onesta, questo è il classico film che evito fin dal titolo, sono prevenuta lo so, ma resisterei 5 minuti prima di iniziare a russare. Questione di gusti. Poi scopro che è un remake e i remake sono sempre una pessima idea. E per finire scopro che c’è Willis ed è subito Die Hard. Per me è no.
Ford: da buon tamarro, ho ovviamente visto più di una volta l'originale Il giustiziere della notte, che ai tempi fece da apripista agli action tamarri anni ottanta, e più di recente ispirò cose decisamente meno esaltanti come la saga di Taken. Nonostante Willis, non ho davvero gran voglia di vederlo.

Cannibal Kid: Fin dal fordianissimo titolo, un film da evitare di giorno e di notte. Già l'originale non mi ha mai ispirato, le storie di gente che si fa giustizia da sola mi fanno venire in mente episodi di cronaca recente tutt'altro che lieti e i film di questo tipo non li sopporto, Kill Bill e poche altre eccezioni a parte. Sì, ok, c'è Bruce Willis, uno dei pochi action hero che riesco a tollerare, ma non è abbastanza. Soprattutto negli ultimi tempi. E se manco Ford ha voglia di vederlo, chi cacchio la andrà a vedere 'sta roba e perché hanno avuto l'idea di girare un remake così?

Nico, 1988

"Ora a questa Nancy Aiello le canto per benino."

Nancy: Un film su un personaggio musicale potrebbe essere una delle poche cose che mi convincerebbe a spostare il sedere dal divano fino alla poltroncina del cinema. Nico, ovvero Christa Päffgen, è stata musa di Warhol, cantante dei The Velvet Underground, e poi ha girato l’Europa con un tour solista. Davvero, vi serve altro? Ok, allora vi dirò che il film è di una giovane regista italiana che qualche anno fa ci regalò il piacevolissimo (almeno per me) Cosmonauta. Confido in voi chicos, non mi massacrate la Nicchiarelli!
Ford: di norma sono piuttosto refrattario ai tentativi di autorialità italiana, ma questo film mi incuriosice. In fondo, credo che Nico e i Velvet Underground siano una delle poche cose esistenti in grado di mettere d'accordo me, Cannibal e perfino la nostra ospite settimanale in diretta dalla Spagna, con grande invidia del sottoscritto.
Cannibal Kid: Il film assolutamente da vedere della settimana! Le storie di cantanti e musicisti mi esaltano quasi sempre, qui poi si tratta di Nico, che a livello musicale mi è sempre piaciuta parecchio ma di cui a livello personale so pochino e sono molto curioso di scoprirne di più. Quindi ben venga questo film radical-chic e di nicchia-relli.

The Lodgers – Non infrangere le regole

"E così questo è il maniero dove si rifugia Ford la Bestia!"

Nancy: E qui mi tiro proprio indietro e vi risparmio qualsiasi commento/cazzata. Non riesco a vedere i film horror, non posso. Lascio la parola a voi chicos, ho chiuso il trailer prima ancora di arrivare a metà. Potrebbe piacere a Ford, forse?
Ford: nonostante l'ambientazione irish ho come l'impressione che si tratti dell'ennesimo horrorino da niente che non farebbe paura neppure a Nancy o, peggio, a Katniss Kid. Passo senza paura.
Cannibal Kid: Nancy non guarda gli horror per paura, o perché le fanno schifo?
Un mistero destinato a essere più appassionante di questa robetta, che si preannuncia come l'ennesima storiella gotica su una casa più o meno infestata. Ma anche basta!

Ricomincio da noi

"Ti stai bevendo un White Russian!? Chi ti credi di essere, Ford!?"

Nancy: Ed eccoci al primo di una lunga seria di film dai titoli diabetici. Un film sulla terza età, o meglio, sulla rinascita di una donna durante la terza età grazie al ricongiungimento con la sorella. Una di quelle cose di cui avremmo fatto volentieri a meno, e sono certa che Cannibal dall’alto dei suoi 18 anni la penserà come. Forse siamo semplicemente troppo giovani caro mio. Ford, mandiamo te al cinema?
Ford: cara Nancy, se vuoi andare incontro al destino amaro del finto giovane Cannibal e rischiare un paio di mosse di wrestling sei sulla strada buona. E dato che non avete rispetto per i più anziani, in sala a vedere questa roba spedisco voi due.
Cannibal Kid: Così si fa, Nancy. Al diavolo, anzi all'ospizio, il vecchio Ford e i suoi soporiferi film di e per nonnini!

Anche senza di te

"Vi prego, aiutatemi! Questi vogliono farmi sposare con Cannibal!"

Nancy: Un titolo che auto recensisce il film: sì, anche senza di te, andavamo avanti benissimo. E invece no, ci tocca sorbire l’ennesima commedia d’amore con un improbabile Vaporidis (davvero recita ancora?) e la Catania. Che bello vivere in Spagna, tutta vostra sta commedia Ford e Cannibal!
Ford: secondo me film come questo sono un ottimo motivo per espatriare. Oltre alla presenza di Cannibal sulla Penisola. Ahahahahah!
Cannibal Kid: La gran parte dei film in uscita questa settimana in effetti fanno venire voglia di espatriare. Considerando però che in Spagna hanno fatto un remake di Tre metri sopra il cielo, Tres metros sobre el cielo, forse però Nancy avrebbe dovuto scegliere un altro paese in cui andare, uahahah!

Vengo anch’io

"Siete sicuri che non guidi Ford!? Perchè altrimenti non salgo neanche se mi drogate pesante!"

Nancy: Quello che urleranno Ford e Cannibal dopo aver visto il film di Bonelli! No, torniamo un attimo seri, anche se suona ossimorico, visto che stiamo per parlare di una commedia di due comici di Zelig. A me il trailer ha strappato più di una risata, sono certa che dissentirete, eppure io gli darei una possibilità.
Ford: no, io no. Evidentemente la settimana post-Oscar è stata sacrificata sull'altare delle uscite inutili. Senza contare che i film con i comici di Zelig e affini li ho sempre sopportati meno di Peppa Kid. Che è tutto dire.
Cannibal Kid: Comici di Zelig? Perché, come Vaporidis, esistono ancora? E gli fanno pure fare dei film? Lo siento, Nancy, pero esta película es pura mierda.

Nome di donna

"Mettete via tutta quest'acqua: stasera White Russian per tutte!"

Nancy: Non me ne voglia Marco Tullio Giordana, ma questo titolo non si può sentire! La Capotondi per anni l’ho adorata, poi però me la sono ritrovata sulla tv spagnola in un film di quelli che piazza Antena 3 dopo pranzo, che per la cronaca sono come i film tedeschi che spara la Rai nei dopo pranzi estivi..lì ho capito che forse forse non era sta grande attrice. Gli diamo una possibilità per la tematica?
Ford: vorrò sempre bene a Giordana per La meglio gioventù, ma onestamente comincio a fare fatica a fronteggiare questo bombardamento di potenziali schifezze italiane. Quasi quasi pianifico una vacanza a scrocco in Spagna da Nancy portandomi dietro l'intero clan dei Ford.
Cannibal Kid: Secondo film della settimana da vedere. Almeno per me. Tematica più che mai attuale, quella delle molestie sul lavoro, un regista che non seguo dal capolavoro La meglio gioventù (sul serio è piaciuto pure a te Ford? Sono sotto shock!) ma che ho voglia di riscoprire, e un'attrice muy bonita che ha dimostrato di saper recitare persino al fianco di Vaporidis, e non è da tutti. Sì, il titolo sembra quello di una nuova rivista diretta da Alfonso Signorini, però mi sembra anche una delle pellicole italiane più promettenti di quest'ultimo spento periodo.
Nancy, se per un po' ci levi dalle scatole e dall'Italia Ford siamo solo contenti. Ti avverto però che devi possedere almeno un hotel per ospitare tutto il suo clan, visto che quello ha qualcosa come 14 figli, almeno così mi pare l'ultima volta che ho provato a contarli.

Eterno Femminile

"Questo Wild Lake pare proprio interessante. Molto più delle stronzate che sparano Ford e Cannibal ogni settimana."

Nancy: Un film messicano, e il Messico, Oscar docet, vince a mani bassi da un bel po’ di anni e lo fa perché lo merita. E chi sono io per contraddire l’Academy?? Nessuno! Eterno Femminile (tradotto, ovviamente, a cazzum) racconta la storia di Rosario Castellanos, una delle più grandi scrittrici messicane dello scorso secolo, e a me ha convinto già così e non sono ironica. Confido in Ford perché so già che per Cannibal è un no secco.
Ford: confidi bene, Nancy. Questa potrebbe essere la sorpresa della settimana, sempre sperando che non si riveli una schifezza sopravvalutata come La forma dell'acqua, che da queste parti ha preso una forma davvero meno piacevole. In ogni caso, qui il beneficio del dubbio ci sta.
Cannibal Kid: Ford di recente pare più anti-messicano di Trump, visto che è in pratica l'unico al mondo ad aver parlato male de La forma dell'acqua. Quanto a me, no lo se. Potrebbe essere un film interessante, ma il rischio noia è dietro l'angolo.

Benvenuti a casa mia

"Così tu non servi White Russian!? Si vede che non siamo in casa Ford!"

Nancy: Ma è davvero necessario infilare il benvenuti ovunque? No spiegatemi, davvero. Sorvoliamo per un attimo sul discutibile adattamento del titolo e soffermiamoci sulla commedia dei cugini. Vale la pena vederla? Beh, il regista è lo stesso di Non sposate le mie figlie, uno dei film con cui ho più riso negli ultimi anni; anche il protagonista è lo stesso, un volto noto in Francia e non solo, il bravissimo Christian Clavier; e poi si parla di accoglienza e di rom, e che fate, vi perdete un film che potrebbe far incazzare Salvini? Potrei quasi tornare, è una giusta causa.
Ford: Non sposate le mie figlie mi aveva divertito di brutto e mi era parsa una di quelle proposte francesci non radical che apprezzo molto. Poi, se si può ironizzare alla facciazza di certe facce che girano in Italia - e non sto ovviamente parlando degli immigrati, ma di chi li vorrebbe buttare a mare -, il gioco è fatto.
Cannibal Kid: Benvenuta in questa rubrica, cara Nancy. Vedi, un benvenuto non si nega a nessuno. :)
Nemmeno a questo film. Io ho una passione inspiegabile e irrefrenabile per le commedie francesi. Di recente sono riuscito ad apprezzare persino una porcata come Alibi.com, quindi benvenuti a 'sti filmoni!

Chiusura di Nancy: Che dire, grazie per questi 15 minuti di gloria, felicissima di essere stata vostra ospite. Ora vi aspetto sulla Costa del sol, però venite in settimane diverse che non sono pronta ad affrontare un Cannibal vs Ford fuori dal web!
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