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lunedì 16 dicembre 2019

White Russian's Bulletin



Altra settimana di transizione, per il Bulletin, figlio dell'ormai stanchezza da divano che mi coglie inesorabilmente la sera, degli impegni in famiglia, al lavoro e con la palestra che portano via gran parte delle energie mentali e fisiche: prima, però, di avventurarci nelle classifiche di fine anno, sono riuscito comunque a portare a casa un altro sabato sera Cinema con i Fordini, una serie e una novità da sala. Di questi tempi, direi un bottino abbastanza importante.


MrFord



LE MANS '66 - LA GRANDE SFIDA (James Mangold, USA/Francia, 2019, 152')

Le Mans '66 - La grande sfida Poster


Come chi mi conosce o frequenta il Saloon da un pò di tempo ben sa, il mio rapporto con i motori non è esattamente idilliaco: anzi, per usare un eufemismo, direi che meno sto con le mani su un volante e meglio sto. Eppure, paradossalmente, fin da bambino sono sempre stato affascinato dalle storie legate ai grandi piloti - soprattutto di Formula Uno -, associando le stesse alle imprese sportive che, probabilmente per merito della passione di mio padre per lo sport in genere, sono state parte di una mitologia domestica importante negli anni della mia formazione.
James Mangold, ottimo artigiano del Cinema che negli anni mi ha regalato piccole gioie come Identità o Walk the line, porta sullo schermo una vicenda che non conoscevo, quella della storica edizione del sessantasei della ventiquattro ore di Le Mans, una delle gare automobilistiche con maggior fama e memoria storica di sempre: in particolare, quell'edizione portò a confronto i due colossi Ford e Ferrari, e a collaborare l'ex asso del volante Carroll Shelby ed il meccanico e spigoloso pilota Ken Miles. Mangold, sfruttando una struttura molto classica ed appoggiandosi a due certezze come Damon e Bale - e devo ammettere che, nonostante il talento, in questo caso ho apprezzato di più il primo -, porta in scena il classico racconto in pieno stile Oscar che coinvolge ed emoziona, una sorta di versione old school di Rush cui manca forse l'impatto di una rivalità effettiva - di fatto, è la storia di un'amicizia - ma riesce comunque a raccontare una storia e ad emozionare.
Curiosa l'interpretazione macchiettistica del team Ferrari, sempre "troppo italiano", o quantomeno italiano visto da occhi a stelle e strisce, ma è un peccato veniale all'interno di un lavoro sicuramente ben strutturato.




JACK RYAN - STAGIONE 1 (Prime Video, USA, 2018)

Jack Ryan Poster

Pescato dal catalogo Prime, che ultimamente in casa Ford sta facendo da concorrente a Netflix, e giunto più in sordina del previsto da queste parti - in fondo si parla di territori molto fordiani -, la versione da piccolo schermo di Jack Ryan, eroe nato dalla penna di Tom Clancy, ha portato una ventata di action spionistica quasi più cinematografica che seriale, convincendo episodio dopo episodio portando in scena una vicenda dal sapore di primi Anni Zero senza per questo sembrare datata o fuori tempo massimo, risultando solida sia per quanto riguarda il comparto tecnico che per il cast - e pensare che non sono un fan di John Krasinski e Abbie Cornish - ed alimentando una tensione che con gli ultimi episodi cresce con buona intensità.
Un prodotto dunque interessante che potrebbe raccogliere il testimone dell'ormai classico 24 regalandone però al pubblico una versione più realistica e meno da fumetto, legata a tematiche importanti come la guerra al terrorismo e rappresentata da un main charachter che unisce la componente fisica dell'eroe di genere ad una mentale che, in questi casi, non ci si aspetta proprio.




STAR WARS EPISODIO IV - UNA NUOVA SPERANZA (George Lucas, USA, 1977, 121')

Guerre stellari Poster

Il sabato sera Cinema dei Fordini questa settimana ha iniziato uno dei percorsi più importanti per un cinefilo, anticipato rispetto a quanto pensassi dall'esaltazione mostrata soprattutto dalla Fordina per il trailer del nono e ultimo capitolo della Saga, motivata principalmente da Chewbacca, diventato l'idolo della più piccola del Saloon.
A fronte, dunque, degli oltre quarant'anni dall'uscita e della stanchezza, sono rimasto sorpreso di quanto bene abbiano preso questo cult i ragazzi, incuriositi da particolari e personaggi differenti - uno tutto per i droidi, l'altra tutta per Chewbacca, uniti contro un Darth Vader che ancora vedono come il Male assoluto - ed ora curiosi di proseguire nel cammino delle avventure di Luke Skywalker e soci: senza ombra di dubbio Una nuova speranza resta una pietra miliare del genere e non solo, capace di raccontare una storia universale trasformandola in un giocattolone magico che colpisce ad ogni età e a prescindere dai propri gusti in fatto di strade da percorrere.
E' forse il film simbolo ed il più completo della Saga, quello che giustamente viene preso come modello e riferimento, è sempre una pacchia da guardare e nonostante gli anni invecchia alla grandissima: non è il mio favorito - e sono curioso di scoprire come prenderanno i Fordini L'impero colpisce ancora, a questo proposito -, ma indubbiamente è un titolo che non può mancare nella formazione di un amante della settima arte.
Che la Forza sia con noi.

lunedì 25 febbraio 2019

White Russian's Bulletin - Oscars Edition



Edizione particolare per il Bulletin, che approfittando della Notte degli Oscar come ogni anno porta il Saloon alla più nota ed importante manifestazione cinematografica che si ricordi e conosca anche al di fuori di quella che è la cerchia più o meno ristretta degli amanti della settima arte.
Chi vincerà? Dalla parte di chi il vecchio cowboy si schiererà in quella che fino ad ora è una delle più criticate e discusse edizioni della kermesse di sempre? E soprattutto, l'Academy riuscirà ad indispettirmi come lo scorso anno con la vittoria del sopravvalutatissimo La forma dell'acqua?


Risultati immagini per oscars 2019


Partiamo dal Miglior Film, una delle categorie più discusse di questa Edizione 2019, con titoli che probabilmente in altre annate più ricche non si sarebbero neppure avvicinati a fare da spalla a pellicole davvero degne di nota: mi manca ancora La favorita, e nonostante tra gli altri abbia davvero apprezzato molto ROMA, che probabilmente vincerà - a meno che non sorprenda Bohemian Rhapsody -, mi piacerebbe che a trionfare fosse Green Book, che per molti sarà stato anche un film "da Oscar" ma che a conti fatti è una pellicola davvero in grado di toccare qualsiasi fetta di pubblico, che si fa voler bene e fa stare bene, interpretata davvero alla grande.
Come Migliore Attore facilmente Rami Malek, ottimo nel ruolo di Freddy Mercury, si porterà a casa la statuetta, anche se meriterebbero considerazione Christian Bale e Viggo Mortensen, strepitoso nel già citato Green Book e mio personale preferito.
Rispetto alla controparte femminile della Migliore Attrice, invece, nonostante i pronostici della vigilia puntino tutti sulla Close, penso l'Academy sorprenderà con Lady Gaga, mentre io propenderei per Melissa McCarthy, ma questa è un'altra storia.
Per quanto riguarda l'Attore non protagonista resto fedele a Green Book e a Mahershala Ali, ma ammetto che non mi dispiacerebbe neppure veder premiato Richard E. Grant. L'importante, e non me ne voglia da lebowskiano, è che non si porti a casa la statuetta Sam Elliot.
La categoria Attrice non protagonista si porta una bella fetta de La favorita in dote, dunque mi trova abbastanza impreparato: per quello che ho visto, punterei - come credo farà l'Academy - su Regina King, ottima in Se la strada potesse parlare.
Alfonso Cuaron vincerà facile la statuetta come Migliore regista, anche se non sfigurerebbero affatto Pawlikowski e Lee, per quella che forse è la cinquina più "tecnica" degli Oscar di quest'anno, decisamente lontani dalle migliori annate.
ROMA probabilmente scriverà il suo nome anche nella categoria della Migliore sceneggiatura originale, anche se, in questo caso, per me il riconoscimento dovrebbe andare a Vice, davvero notevole in questo senso.
Copia originale, invece, nonostante il curioso gioco di parole con il suo titolo, è il mio favorito per la statuetta della Migliore sceneggiatura non originale, categoria per la quale mi basta non vinca il sopravvalutatissimo A star is born.
La Fotografia vedrà il testa a testa tra ROMA e Cold War, con il primo favorito sul secondo, mentre il Montaggio - rientrato con la suddetta Fotografia tra i premi a furor di popolo - potrebbe premiare Bohemian Rhapsody, mentre anche in questo caso la mia preferenza sarebbe per Vice.
Production Design, Trucco e Costumi, invece, da premi tecnici, fungeranno da consolazione per pellicole inserite per motivi sociali e non cinematografici come Black Panther, mentre per quanto mi riguarda dovrebbero rispettivamente andare a ROMA, La favorita e Vice.
La Musica, purtroppo, rischia di veder vincere Il ritorno di Mary Poppins, quando invece preferirei che ad essere premiati fossero Blackkklansman o, ancora meglio, Se la strada potesse parlare.
Sulla Canzone, invece, pochi dubbi: trionferà Shallow, con tanto di live performance di Lady Gaga e Bradley Cooper.
Sonoro e Montaggio sonoro, lo spero, saranno tutti per Bohemian Rhapsody, anche se in questo caso potrebbero risultare outsiders insidiosi sia Black Panther che Il primo uomo.
Gli Effetti speciali dovrebbero veder premiato l'altro grande blockbuster Marvel, Infinity War, mentre l'Animazione confermerà il Globe a Spider Man: Un nuovo universo, che non ho ancora visto e dunque non posso ancora pensare di mettere sopra o sotto gli altri titoli.
Su Documentari e Corti non mi pronuncio se non per la speranza che Bao, bellissimo opener de Gli incredibili 2, possa celebrare la nottata con la statuetta.
Non resta ora che armarsi di alcool e vettovaglie di vario genere e buttarsi nella notte cinematograficamente più lunga dell'anno, sperando che le aspettative basse e le polemiche possano portare, contrariamente alle previsioni, ad un evento da ricordare.



MrFord

lunedì 4 febbraio 2019

White Russian's Bulletin



Nuova settimana e, stranamente rispetto agli ultimi mesi, un Saloon sintonizzato quasi in tempo reale con le uscite in sala. Sarà la Notte degli Oscar che si avvicina, saranno titoli che finalmente dopo settimane di quasi nulla cominciano a stuzzicare le corde giuste, ma è stato un piacere, pur centellinandolo, dedicare il tempo alla cara, vecchia, settima arte.


MrFord



VICE - L'UOMO NELL'OMBRA (Adam McKay, USA, 2018, 132')

Vice - L'uomo nell'ombra Poster

L'avevo già intuito ai tempi dell'ottimo La grande scommessa. Adam McKay, incensato da una gran parte della critica - a dire il vero, più in Europa che negli USA -, non mi sta particolarmente simpatico. Non trovo i suoi film così freschi e veloci come alcuni dicono, e penso che il suo approccio sia solo superficialmente "pane e salame".
Eppure, come per La grande scommessa, a dispetto dell'antipatia confeziona una pellicola notevole, recitata alla grande - Christian Bale è all'ennesima conferma delle sue doti - ed in grado di portare sullo schermo un personaggio grigio e poco appassionante come Dick Cheney, eminenza grigia dei mandati di George W. Bush: la cosa sconvolgente è che, a dispetto delle critiche e delle posizioni politiche, il risultato sia stato una comprensione umana, nel grigiore stesso dell'umanità e delle sue sfumature, della figura di una persona disposta a qualsiasi cosa pur di gestire il potere - pur senza manifestarlo "pubblicamente" - e portare - pur senza clamori mediatici - il potere stesso alla sua Famiglia. Un ritratto tanto inquietante quanto clamorosamente reale, inquietante soprattutto per mostrare Dick Cheney esattamente come uno qualsiasi di noi.




DRAGON TRAINER - IL MONDO NASCOSTO (Dean DeBlois, USA, 2019, 104')

Dragon Trainer - Il mondo nascosto Poster

Preso al volo sfruttando la passione sviluppata dai Fordini per uno dei brand extra-Pixar meglio realizzati degli ultimi dieci anni, Dragon Trainer - Il mondo nascosto ha confermato la validità di una storia e di un prodotto che non ha fatto altro che consolidare e rendere sempre più vivi i suoi protagonisti: visivamente splendido - la scoperta del Mondo Nascosto è una meraviglia per gli occhi, e patisce solo il fatto di essere giunta un anno in ritardo rispetto al mondo dei morti di Coco -, divertente quanto emozionante, introduce un tema già trattato anche nell'animazione - quello della separazione come parte integrante dell'amore - in modo intelligente e sentito, chiudendo di fatto il franchise grazie ad un finale in grado di toccare grandi e piccini. 
E dalla Fordina che applaude a scena aperta al primo "incontro amoroso" di Sdentato con la Furia Chiara alla presa di coscienza di Hiccup, passando attraverso gli abbracci dei figli ai genitori in sala e ai perfettamente riusciti charachters di supporto, tutto trova la collocazione giusta.
Perchè la verità è che, pur crescendo, restiamo bambini. E quando guardiamo un film con i nostri figli, siamo sempre più emozionati di loro. Soprattutto perchè loro lo scopriranno in tempi non sospetti, e noi lo sappiamo già da ora.




GREEN BOOK (Peter Farrelly, USA, 2018, 130')

Green Book Poster


Ammettiamolo, sulla carta Green Book è il classico film da periodo di Notte degli Oscar.
Per scelte stilistiche, vicende narrate, tematiche, interpretazioni.
Con ogni probabilità, potrebbe essere la tipica produzione invisa ai radical chic di qualsiasi genere.
Per quanto mi riguarda, Oscar oppure no, è uno di quei film con il potere di incollarti al divano quando capita di incrociarlo alla tv, o che non ti stancheresti mai di rivedere, fosse la seconda o la centesima volta. Mortensen e Ali sono fenomenali nel portare in scena due personaggi scritti alla grande ed estremamente reali e definiti, a prescindere dal fatto che possano essere stati ispirati da storie vere.
Green Book non è tanto un film a tematica razziale, quanto umana: allo stesso modo del "grigio Cheney" di Vice, Tony e Don sono espressioni agli antipodi - e non parlo di differenze di pigmentazione - di come si possa intendere la vita: da una parte il genio inarrivabile e solitario, dall'altra l'uomo del popolo che vive al massimo e non si preoccupa troppo della propria ignoranza. Due punti di vista, due direzioni, due volontà che scoprono di avere in comune un desiderio che, a conti fatti, è il più giusto che si possa pensare di portare nel proprio bagaglio: vivere.
Questo film racconta con il cuore cosa significhi vivere, sia che lo si faccia bevendo una bottiglia a sera da soli, per dimenticare la tristezza, sia condividendo i brindisi con parenti, amici, chiunque si trovi lungo la strada. Sia che lo si faccia per dignità, sia per volontà. Sia mostrando le proprie ragioni a parole, sia con i pugni.
Perchè il linguaggio di certi sentimenti va oltre qualsiasi estremo. E anche oltre il grigio.


sabato 22 dicembre 2018

Thursday's child in very late Christmas Edition



In occasione delle Feste e prima di lasciare spazio alle consuete classifiche di fine anno, la rubrica dedicata alle uscite cinematografiche condotta da questo vecchio cowboy e dal finto giovane Cannibal Kid torna a festeggiare il Natale in casa Ford come lo scorso anno nientemeno che con la signora Ford in persona, Julez: un triangolo "perfetto" per pranzi e cenone con fuochi d'artificio assicurati.
Intanto, auguri a tutti e a risentirci con questa rubrica nel duemiladiciannove!


"Non riesco a capire di quale Mary Poppins stiano parlando questi bloggers."
Amici come prima (dal 19 dicembre)

"Non vedo neppure un White Russian, razza di finto giovane: se non vuoi essere licenziato, procuramene subito uno!"
JZ – “Amici come prima, mi costa una fortuna riuscire ad ammettere che… è stato solo un gioco, un affare da poco, ma sono innamorato di te”. Ecco il film delle feste per Ford e Cannibal. Sarà la volta buona che trasformeranno questo loro sodalizio artistico in qualcosa di più? Io sono pronta alla famiglia allargata, a patto che Cannibal faccia i mestieri di casa al posto mio.
Cannibal Kid: Cara JuleZ, l'unico compito che posso fare in casa è quello del Massimo Boldi di turno, ovvero scorreggiare. Il “film” comunque pare che sia ispirato al rapporto di nemicamicizia tra me e Ford, quindi se incassa bene dovremmo chiedergli una parte dei profitti. Io spero comunque che non vada a vederlo nessuno.
Ford: purtroppo mi trovo d'accordo con Cannibal e spero anch'io che nessuno vada a vedere questa roba fuori tempo massimo. Molto più divertente una bella fiera delle gag per un'ipotetica cena di Natale con i Ford tutti e Cannibal solo.

Il ritorno di Mary Poppins (dal 20 dicembre)

"Evvai! Ho trovato qualcuno più vecchio di me: è Ford!"
JZ – mi pareva di aver già visto questo film su Pornhub, ma poi Cannibal e Ford mi hanno fatto notare che non c’era la M tra la o e la p. Peccato. Sarebbe stato di sicuro molto più interessante di questa roba che ha tutta l’aria di essere “una cagata pazzesca”.
Cannibal Kid: Il film su PornHub è imperdibile. Riguardo a quello della Disney invece ho un solo dubbio: lo odierò quanto o ancora di più dell'insopportabile originale degli anni '60? E lo odierò persino più di Ford? Ho l'impressione che non basterà un poco di zucchero per mandare giù questa visione amara.
Ford: considerato come sono andati questi ultimi mesi di uscite cinematografiche, ho come l'impressione che Pornhub scalzerà presto Netflix, mentre è quasi impossibile che questo inutile sequel o reboot o qualunque cosa possa essere riesca nell'impresa di convincermi a concedere più di trenta secondi di visione. Neanche fosse un film di Von Trier o un titolo d'autore consigliato da Cannibal.

Bumblebee (dal 20 dicembre)

Il trasformer Fordot discute di Cinema con il Cucciolo Eroico.
JZ – stavo per parlarne male (così a priori), ma mi si è risvegliata l’ormonella. Dylan O’Brien e Justin Theroux, una combo più che soddisfacente per me.
Cannibal Kid: Calmo subito i bollori della Signora Ford, evidentemente poco soddisfatta dalla prestazioni del maritino troppo impegnato a giocare a Red Dead Redemption II, dicendo che Dylan O'Brien presta qui la voce al Maggiolone giallo e quindi non compare sul grande schermo. Inoltre in Italia sarà doppiato dal campione di volley Ivan Zaytsev, perciò non sentiremo manco la sua voce. Poco male per me, comunque, visto che Hailee Steinfeld e l'ambientazione anni '80 sono due motivi più che sufficienti per renderlo a priori il miglior film della saga dei Transformers.
Ford: la saga dei Transformers al Cinema mi ha sempre fatto cagare, e questo film non mi pare possa aggiungere davvero qualcosa. Certo, gli anni ottanta ed Hailee Steinfeld potrebbero essere validi motivi, ma penso che, piuttosto, dedicherò un bel paio d'ore a Red Dead Redemption II.


Old Man & the Gun (dal 20 dicembre)

"Posso abbattere il Cannibale anche sparando a salve con le dita."
JZ – la vera storia di Mister James Ford: Robert Redford ha pagato fior di soldi per poterlo interpretare sugli schermi. Ora infatti abbiamo una villa alle Bahamas.
Cannibal Kid: Che fai, JuleZ, mi rubi le battute? Non è che pure tu sei ai ferri corti con il tuo (ormai quasi ex?) marito?
Ford: finchè abbiamo la villa alle Bahamas, Cannibal, direi che sto in una botte di ferro grazie a RedDeadFord che ha promesso anche di finanziare personalmente tutta la campagna promozionale del prossimo romanzo di Julez.

Cold War (dal 20 dicembre)

"Questo paesaggio è una tristezza." "Già. Pare di stare a Lodi, o a Casale Monferrato."
JZ – film in bianco e nero, amore impossibile, osannato dalla critica. Spero non mi faccia incazzare, perché in realtà mi ispira parecchio.
Cannibal Kid: Film che da buon radical-chic ho già visto. Esteticamente è uno dei lavori migliori dell'anno. A livello emotivo invece è un po' freddino. D'altronde aspettarsi qualcosa di diverso da una pellicola polacca intitolata Cold War sarebbe come aspettarsi la pace tra me e Ford.
Ford: da non radical chic ma amante del Cinema d'autore fatto bene, questo Cold War potrebbe essere uno dei titoli più importanti di quest'anno scialbissimo. Senza contare che il regista è lo stesso di Ida, che riuscì a mettere d'accordo perfino due più o meno nemici come Cannibal e il sottoscritto. Se poi fosse un pretesto per convincere Julez a tentare una visione "d'essai", tanto di guadagnato.

Ben Is Back (dal 20 dicembre)

"Non mi frega nulla di Julia Roberts! Anche io volevo passare il Natale in casa Ford, proprio come Cannibal!"
JZ – buoni sentimenti, lacrimoni faciloni, retorica all’ammmericana, tutto condito con feste di Natale. Mancano giusto le bestemmie per renderlo un cult. Quelle, alle feste, le porto io insieme al panettone. Non c’è niente da temere.
Cannibal Kid: Spero proprio che JuleZ abbia descritto il Natale in casa Ford e non il film.
Ford: Cannibal, fai un salto a Milano il 25 e potrai vivere l'esperienza live del vero Natale in casa Ford. In caso fammi sapere per tempo, così preparo un bel ring.

Capri-Revolution (dal 20 dicembre)

Tipica immagine molto radical chic di stampo cannibalesco.
JZ – con un titolo così mi aspettavo una merda. Invece la trama è interessante e Martone non è proprio l’ultimo dei fessi. Non dico che è il primo nella “to watch list”, ma ci entra di soppiatto.
Cannibal Kid: Ed ecco che JuleZ si scopre radical-chic. Come, e forse persino di più, del suo consorte. Hey, chi l'avrebbe detto?
Ford: questa non me l'aspettavo neanche io da Julez. Che sia una sorpresa di Natale legata ad un aperitivo di festeggiamento? Ora mi aspetto solo che Cannibal dica di amare il wrestling e poi posso ritirarmi felicemente nel lungo tunnel alcolico delle feste. Ci rivediamo a gennaio.

Spider-Man – Un nuovo universo (dal 25 dicembre)

"Non ci saranno un pò troppi supereroi, oltre che a troppi Spider Man?"
JZ – io capisco benissimo (e subisco) il fascino dei supereroi e di Spider-man. Però avete rotto il cazzo eh!
Cannibal Kid: Io non ho mai capito né tantomeno mai subito il fascino dei supereroi come JuleZ. D'altra parte lei è rimasta affascinata persino da uno come James Ford, e quindi che le vuoi dire?
Se però hanno rotto il cazzo (i supereroi e sospetto anche Ford) pure a lei, figuriamoci a me.
Ford: io rompo il cazzo per contratto, ma oggettivamente i supereroi - e Spidey è uno dei miei favoriti - stanno facendo perfino peggio.

La Befana vien di notte (dal 27 dicembre)

"Certo che questi bloggers prendono molto sul serio le loro delusioni cinematografiche!"
JZ – io amo Paola Cortellesi. Tanto che vorrei essere lei. Però sto film. EDDAI! Ma che davero davero? Ma perché? Ma perché? La befana. Ma perché? Nel trailer giusto due battute simpatiche (probabilmente le uniche del film). Non ci punterei due soldi.
Cannibal Kid: Paola Cortellesi mi sta simpatica e come attrice non se la cava niente male. Considerata l'approvazione sia su Pensieri Cannibali che su WhiteRussian del recente Come un gatto in tangenziale, mi sa che questa Befana sarà tra le poche pellicole del periodo a fare visita sia nella mia lussosa dimora, che nella capanna dei Ford ahahah
Ford: nella capanna dei Ford, invece, penso ci sarà spazio per il consueto ed intramontabile Una poltrona per due, e che la Befana dovrà passare solo per offrirmi un paio di settimane di detox dai festeggiamenti. La Cortellesi mi sta simpatica ed è anche brava, ma questo film mi attrae meno di Cannibal che volteggia vestito da strega su una scopa volante il sei gennaio.

Moschettieri del re – La penultima missione (dal 27 dicembre)

"Ragazzi, ho bisogno che mi copriate le spalle: se Ford mi mette le mani addosso, mi riduce peggio di Cannibal Kid."

JZ – Stavo per massacrarlo, immaginandolo una di quelle trashate italiane che mi fanno venire l’ulcera. Ma il trailer mi ha fatto ridere per cui. Vada per la penultima missione. E speriamo che non sia l’ultima spiaggia.
Cannibal Kid: Io rimango dell'idea che sia una trashata clamorosa. E poi io le storie di Dumas, davvero troppo fordiane per me, non le ho mai sopportate. Nemmeno La maschera di ferro. E considerando che lì c'era l'idolo DiCaprio e qui c'è il sanremese Favino, fate voi...
Ford: potrà aver fatto ridere la signora Ford, ma la presenza di Papaleo renderebbe per me indigesto perfino un film di Kubrick. Neanche fosse Ceccherini.

Suspiria (dall'1 gennaio)

Il regalo di Natale di Ford per Cannibal.
JZ – cinquanta sfumature di Argento. Non so cosa aspettarmi da questo remake, ma c’è da dire che Guadagnino ha mantenuto intatta l’atmosfera anni ’70 del primo film. Per sicurezza lo vedrò, con Ford da una parte e Cannibal dall’altra, sul nostro divano allargato da famiglia allargata.
Cannibal Kid: Questo film lo attendo così tanto che sarei disposto a vederlo addirittura in casa Ford...
Quale ambientazione più horror di quella?
Ford: Cannibal, casa Ford è sempre aperta per una visione interessante. Molto meno interessante il fatto che questo film potrebbe perfino metterci d'accordo.

Ralph spacca internet (dall'1 gennaio)

"Ragazze, ma tra voi principesse manca Katniss Kid! E' inaccettabile!"
JZ – che me ne faccio di Ralph quando ho già Ford spacca palle e Cannibal spacca famiglie?
Cannibal Kid: Ford, ma che stai combinando in questo periodo per farti odiare da JuleZ ancora più che da me? Le hai proposto una delle tue mortali rassegne cinematografiche? Tra i personaggi Disney recenti, in ogni caso, Ralph e la mitica Vanellope sono tra i miei preferiti, quindi se proprio devo vedermi una bambinata, punto su questa.
Ford: Ralph e Vanellope sono un pò come me e Cannibal, dunque nel nome della famiglia allargata direi che questo potrebbe essere il film delle Feste da vedere con i Fordini.

Aquaman (dall'1 gennaio)

"Il modello di Ford per quanto riguarda l'essere tamarro sono io, non The Rock!"
JZ – so già cosa succederà durante la visione di questo film. Ci sarà molta, molta, moltissima acqua in casa Ford. Uno tsunami. (Lo vedrò rigorosamente da sola)
Cannibal Kid: Jason Momoa scatena l'ormone di JuleZ. Certo che le piacciono proprio i tamarri scatenati!
Ford: se non le fossero piaciuti non sarebbe finita con un tamarro della mia specie. Vorrà dire, comunque, dato che mi ispira poco e niente, che mentre lei si dedicherà allo tsunami io rivolgerò la mia attenzione al Mary Poppins giusto.

Van Gogh – Sulla soglia dell'eternità (dal 3 gennaio)

"Amico, tu sei pazzo, mica Van Gogh!"
JZ – tu sei pazzo, mica Van Gogh, se pensi che guarderò questo film. Già i biopic non sono il mio genere preferito, poi da quando ho visto Antichrist di Von Trier Willem Defoe non lo tollero più. Piuttosto mi taglio un orecchio e lo servo per cena a Ford e Cannibal (che di regola dovrebbe apprezzare).
Cannibal Kid: Adoro i film biopic, ho amato il recente geniale Loving Vincent, quindi mi guarderò anche questo nuovo lavoro su Van Gogh. Sgranocchiando durante la visione qualche pop-corn e l'orecchio gentilmente offerto da JuleZ.
Ford: tu sei pazzo, mica Van Gogh, se pensi che mi faccia contagiare dal radicalchicchismo di Cannibal. In realtà adoro anch'io i biopic e Van Gogh, e nonostante l'antipatico Defoe questo lavoro pare interessante. Ma dato che non voglio essere troppo d'accordo con il mio rivale, attenderò di leggere la sua recensione per poi decidere di snobbarlo o sperare di massacrarlo.

Il gioco delle coppie (dal 3 gennaio)

"C'è poco da ridere, bello mio: se non mi servi un White Russian ti faccio fare la fine che Ford fa fare al Cannibale ad ogni Blog War."
JZ – film francese con Juliette Binoche sulla crisi di mezza età. Ciaone. Starò ancora asciugando a terra il disastro combinato con Aquaman.
Cannibal Kid: Capolavoro annunciato del radical-chicchismo francese, potrebbe avere su di me lo stesso effetto che Aquaman avrà su JuleZ. E manco l'osceno titolo italiano che richiama alla mente un programma che davano quando io ero un bambino, e Ford era già un anziano, riuscirà a farmi desistere dal guardarlo.
Ford: Assayas è un regista interessante da sempre, ma questo film pare una radicalchiccata davvero eccessiva per questo vecchio cowboy. Meglio spassarsela con un bell'action che aiuti il già citato detox del post festività.

Vice – L'uomo nell'ombra (dal 3 gennaio)

E' Dick Chaney l'uomo dietro alla misteriosa pace natalizia tra Ford e Cannibal!?
JZ – finalmente un film che mi sembra interessante. Un cast all star, una storia vera, una regia che pare bella tensiva come piace a me. Christian Bale irriconoscibile, Sam Rockwell (che adoro) e Steve Carell. Mi aspetto molto da questa pellicola. Forse l’unica che potrebbe mettere d’accordo la nuova famiglia Ford/Cannibal.
Cannibal Kid: Il regista de La grande scommessa torna a collaborare con l'eroe cannibale Christian Bale in quello che si preannuncia come uno dei filmoni del 2019. Su questo tutti d'accordo e così chiudiamo quest'ultimo appuntamento con la rubrica sulle uscite cinematografiche del 2018 in stile volemose bene disneyano. Mi viene da vomitare e lo farò rigorosamente addosso a Mr. James Ford. Questo è il mio regalo di Natale per te, mio caro.
Ford: una chiusura disneyana in pieno stile fordiano e alla facciazza di Cannibal per un film che probabilmente farà iniziare con il botto il duemiladiciannove, che si spera possa rivelarsi cinematograficamente migliore dello scialbo diciotto. La grande scommessa, del resto, aveva messo pienamente d'accordo i due rivali per antonomasia della blogosfera, e qui ci sono tutte le premesse perché la cosa si verifichi di nuovo. Non accadrà due volte, invece, che il Cucciolo possa vomitarmi addosso, perché sarà impegnato a contare i lividi provocati da una serie pressochè infinita di People's Elbow. E questo è il mio regalo di Natale per te, caro mio.

giovedì 22 marzo 2018

Thursday's child



Nuovo appuntamento con la rubrica a tre più famigerata della blogosfera e, nonostante non si parli di una di quelle settimane da segnare sull'agenda per quanto riguarda le uscite in sala, vede il ritorno, accanto a questo vecchio cowboy e al suo rivale Cannibal Kid, di uno dei bloggers che più mancano nel giro dei cinefili della rete: Bradipo.
Nella speranza che quest'ultimo torni a scrivere come un tempo, ecco a voi i film che ci attendono per il weekend imminente.


"Maledetto Schwarzenegger! Vuole rubarmi spazio come figlio celebre della settimana!"


IL SOLE A MEZZANOTTE

"Vieni con me, Bella. Navighiamo lontani da quei bloggers dalla dubbia fama."
 
Bradipo: voce fuori campo sussurrata, musica finto indie rock al saccarosio, colori autunnali per un film che si presenta devastante fin dal trailer. In senso negativo. Ha l’aria di una di quelle minchiatine che piacciono tanto al Cannibale noto appassionato di faiga (in idioma yankee). Sembra anche una di quelle storielle strappalacrime che Ford detesta ma la ragazza, bona, con la chitarra, potrebbe pure indurmi in errore. Vaccinato dai tempi di Love Story, questa storia d’amore ha la sola novità di infiltrarsi nel territorio di una malattia strana. E poi c’è pure il figlio di Schwarzy. Il vampirismo? Anche no.
Cannibal Kid: La penna del Bradipo è assente dalla blogosfera da parecchio tempo, ma noto con piacere che non ci ha persi di vista. Io resto sempre un noto appassionato di... minchiatine come questa, che potrebbe essere il mio film guilty pleasure dell'anno. Sembra la copia di Noi siamo tutto, come protagonista c'è Bella Thorne che di solito fa la parte della Bella stronza, mentre qui è in cerca di riabilitazione in quella della Bella in fin di vita, e potrebbe essere il nuovo Colpa delle stelle. Io non me lo perdo proprio, ma scommetto che pure il veterinario Bradipo, tra una visita a un cucciolo eroico e una a un Ford, gli darà una possibilità, mentre il mio blogger rivale, che lo vedrà con gli occhi a forma di cuore nei confronti di Schwarzenegger Jr., si commuoverà come successo con Io prima di te. Garantito.
Ford: questa roba puzza così tanto di cannibalata - in senso negativo - che neppure se ci fosse Schwarzenegger Senior potrei riuscire ad essere positivo. Giusto Bella Thorne potrebbe convincermi a compiere il passo, anche se la preferisco di gran lunga Bella stronza che non Bella in fin di vita. Ad ogni modo, penso passerò a farmi un White Russian di mezzanotte, e a nanna tranquillo.

PACIFIC RIM – LA RIVOLTA

"Ti rendi conto che siamo vestiti peggio di Ford!?"

Bradipo: un sequel che porta praticamente lo stesso titolo del suo predecessore. Però prima c’era Guillermo del Toro, ora c’è un carneade qualsiasi. Pacific Rim mi ha gasato non poco al cinema , questo mi sgasa fin dal trailer in cui ai robottoni giganti che si davano mazzate cecate si sostituisce un’estetica da videogioco che sarebbe meglio lasciare su una Playstation. La vedo dura anche per il Cannibale e per il suo acerrimo rivale, l’ottimo Ford. Meglio recuperare un Godzilla a caso.
Cannibal Kid: Io ho odiato il primo Pacific Rim. Un film tremendo e noiosissimo, a meno che non si sia fan dei robottoni, o si abbiano meno di 5 anni. Questo sequel quindi me lo risparmio senza alcun problema. Chissà invece che Ford, diventato di recente il nemico pubblico numero 1 di del Toro, non approfitti dell'assenza del messicano alla regia per esaltare il suo successore, Steven S. DeKnight, il creatore della fordianissima serie Spartacus.
Ford: il primo Pacific Rim era stato il primo segnale di banalizzazione di Del Toro, e nonostante i mostri giganti e i robottoni non mi aveva affatto convinto. Figurarsi dunque un inutile sequel che già dal trailer puzza di baracconata lontano un miglio. L'ottimo Bradipo ha ragione: questo film metterà in difficoltà sia me che Peppa Kid.

HOSTILES – OSTILI

"Se provi ancora a parlare male dell'abbigliamento di Ford ti faccio lo scalpo, amico."

Bradipo: E qui sento già il rumore delle cornate che si daranno i due più grandi nemici della blogosfera. Questo film è da James Ford tutta la vita mentre già vedo il Cannibale a sbuffare come una locomotiva per tre quarti di proiezione. Anche se c’è quel bel donnino della Pike. Cooper non sarà mai Eastwood ma Bale è sempre Bale e fargli recitare la parte di una specie di redneck antelitteram è stuzzicante. Per tuffarsi nel passato e in un mare di retorica yankee. O no?
Cannibal Kid: Si chiamerà anche Bradipo, ma non è certo lento. Anzi, è più sveglio di altri colleghi blogger. Tipo Ford, tanto per menzionare un nome a caso. Ha già detto tutto lui, quindi che posso aggiungere? Dico solo che nemmeno la presenza di Bale & Pike potrebbe convincermi a vedere questo ennesimo western giunto fuori tempo massimo. Ma giusto di quei 100 anni, o giù di lì.
Ford: non ci troveremo di fronte ad un supercult, ma ho come l'impressione che Hostiles potrebbe rivelarsi la fordianata della settimana, alla facciazza di Cannibal che vorrei tanto vedere alle prese con questo titolo che nonostante la presenza di Bale, da sempre uno dei suoi favoriti, potrebbe davvero farlo uscire di testa. Ben più di quanto già non sia.

PETER RABBIT

"Secondo te, Domnhall, sono più cuccioloso del Cucciolo Eroico?" "Impossibile, caro Bradipo Rabbit!"

Bradipo: Io ero rimasto a Roger Rabbit e alla sua parte migliore Jessica. Ora mi ritrovo questo roditore barricadero che mi sta simpatico come un riccio di mare nelle mutande. Il posto giusto per questo coniglio è una bella padella con olio aglio e rosmarino per farlo alla cacciatora. E ve lo dice uno che non mangia coniglio da oltre 20 anni… da quando li cura. E voi amici di blogosfera che dite: lo cuciniamo il lagomorfo o lo andiamo a vedere al cinema?
Cannibal Kid: Ahahah, ma se un veterinario dice così, io allora non posso che sentirmi autorizzato ad appoggiarlo. Da buon fan di Donnie Darko quale sono, non ho mai mangiato carne di coniglio in vita mia. Questa volta potrei però fare un'eccezione e accettare persino di partecipare a una serata col Bradipo e col Ford per gustarci tutti insieme questo Peter Rabbit. Alla griglia, mica al cinema.
Ford: se Cannibal accetta un invito ad una grigliata rompendo la coltre di mistero che lo avvolge, è un avvenimento così importante che neppure comparissero in una sequenza Jennifer Lawrence e Jessica Chastain nude limonando duro potrei decidere di andare in sala. Beh, magari forse in quel caso sì.

UN SOGNO CHIAMATO FLORIDA

"Mamma, stiamo cercando di imitare i Gallagher?" "No, stiamo cercando di imitare i Ford!"

Bradipo: Questo ha le carte in regola per essere un piccolo cult…certo magari ci si poteva risparmiare un riferimento così evidente al cantore dei bambini al cinema ma bisognerà attirare qualche spettatore in più e per questo si può perdonare. Potrebbe essere il film che riscrive la storia. La storica riappacificazione del Cannibale e di Ford. Storia del cinema e storia della blogosfera.
Cannibal Kid: Non credo che questo film ci riappacificherà. Anzi. L'ho già visto e mi è risultato così indifferente che manco ho trovato la voglia di recensirlo. Per una volta ho preferito fare come il Bradipo, e restare lontano dal blog e dalla scrittura. Ma tranquilli, io non mi metterò a curare animali. Una pellicoletta mediocre, inspiegabilmente osannata da tutta la critica radical-chic che in genere condivido, solo non in questo caso. Mi è sembrata una versione infantile e ruffiana dei lavori ben superiori, di Larry Clark, Harmony Korine e Gregg Araki, con una bimbetta protagonista odiosa come poche e una fotografia patinata in stile videoclip dei Red Hot Chili Peppers. Ford e pure il Bradipo (se prima o poi tornerà a vedere film e magari anche a parlarne) si allineeranno alla critica fighetta e lo osanneranno?
Ford: ho letto benissimo in giro di questo film, che sulla carta dovrebbe essere uno di quei titoli indie in grado di mettere d'accordo tutti, perfino gente come me e Cannibal. Scopro ora che ha deluso il mio rivale, dunque corro al recupero sperando si riveli uno dei cult del Saloon di quest'anno e lasciando a lui robette come La forma dell'acqua. Dovessi invece bocciarlo, allora si verificherebbe un fenomeno come quello che vide, al contrario, questo vecchio cowboy ed il Cucciolo Eroico unici baluardi a difendere Spring Breakers.

FOXTROT - LA DANZA DEL DESTINO

"Bradipo è tornato dall'oblio! Festeggiamo con i botti!"

Bradipo: Già da solo il trailer mi ha trasmesso ansia e sensazione di soffocamento… figuriamoci andarlo a vedere in sala… in quei due o tre cinema che avranno l’ardire di proiettarlo. Polpettone fintoautoriale o nonsense megagalattico? Ai postumi l’ardua sentenza. E voi Cannibale e Mr Ford che ne dite? Lo andiamo a vedere o lo evitiamo come la peste?
Cannibal Kid: Film israeliano che all'ultimo Festival di Venezia ha ricevuto parecchi consensi, è la classica visione da affrontare coi piedi di piombo e al momento giusto, per poterlo apprezzare. Altrimenti il rischio polpettone fordiano è praticamente assicurato.
Ford: questo è il tipico titolo sul filo del rasoio. Polpettone autoriale applaudito solo dai più radical o sorpresa della settimana? Spero nella seconda, temo fortemente la prima.

UNA FESTA ESAGERATA

"E questo cos'è!? Non sarà un white russian di quelli che prepara Ford!?"

Bradipo: Salemme? Cioè Salemme ancora fa film? Sarà anche un simpatico guaglione ma non basta per sbagliare sistematicamente tutti i film che ha fatto…. o quasi. Qui lo spunto è anche stuzzicante, la mania tipicamente meridionale che organizzare feste senza il minimo senso della misura ma conoscendo Vincenzino sono sicuro che lo spunto sarà banalizzato di sicuro. Altro film che metterà sicuramente d’accordo i due più grandi nemici della blogosfera: il Cannibale e Mr Ford sono troppo cispadani per lasciarsi convincere da Salemme e dalla pletora di caratteristi che qui compare.
Cannibal Kid: Sarò anche cispadano, ma non leghista, e Salemme non lo sopporto non perché è meridionale, ma perché è... Salemme. Cioè, dai, non è simpatico manco per sbaglio e poi di film ne gira persino più di Woody Allen e Steven Spielberg messi insieme e, se già quelli ormai è una fatica seguirli, figuriamoci questo qua.
Ford: guarda cosa mi tocca fare. Dare ragione a Cannibal su tutta la linea. Quasi peggio di mettersi a votare la Lega.

8 MINUTI

"E dopo questo film, il Cinema italiano può fare le valigie."

Bradipo: No, no e poi ancora no. La tragedia di Rigopiano è avvenuta ad un tiro di schioppo da me, ancora oggi sono a contatto con questa tragedia sentendo di persona i racconti di chi è stato colpito negli affetti più cari... Questo film ha la faccia del classico instant movie impreciso e retorico con un aspetto da fiction di canalecinque (il minuscolo è del tutto voluto, commisurato al livello qualitativo delle suddette produzioni televisive). Tanto cinema italiano di qualità non viene distribuito e queste porcate immonde sembrano avere la corsia preferenziale per andare su grande schermo. Da evitare.
Cannibal Kid: Da evitare? No, Bradipo, questa volta non sono d'accordo. Questo rischia di essere lo scult trash dell'anno, forse del secolo. Guardate il trailer (https://youtu.be/06U_MFIkkIo): che capolavoro! Manco Maccio Capatonda è mai arrivato a tanto. Il regista Dado Martino è il nuovo Tommy Wiseau?
Ford: solo il trailer mi fa pensare che, forse, tutti questi anni di battaglie contro un certo Cinema italiano hanno avuto senso. Terribile.
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