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domenica 21 luglio 2019

Thursday's child in late but not so much


A ridosso del post in clamoroso ritardo dedicato a Spider Man - Far from home, ecco quello non troppo in ritardo a proposito delle uscite del weekend appena conclusosi, tornato nella sua classica formula "a tre" e caratterizzato da un ritorno di una vecchia conoscenza, Stephania, alla quale poco sotto cedo volentieri la parola per l'intro, che molti di noi vecchi navigatori della blogosfera ricorderanno. 
Al suo fianco, come al solito, il qui presente Ford ed il suo arcinemico, il non più giovane Cannibal Kid.


Intro di Deliria: Sa, sa... prova. Si sente? Salve a tutti, è davvero un onore essere qui. Vorrei innanzitutto ringraziare i miei ospiti, il Ministro al Radical Chic con delega al Cucciolo Eroico, Dottor Cannibal Kid, ed il Ministro alle Mazzate (senza portafoglio, ma con la chitarra), Mister James Ford. Ovviamente un grazie anche a tutti voi, giovani cannibali e avventori del saloon, e dato che ci sono, grazie alle mie fonti di ispirazione: la birra rossa, il Crystal Ball e Paolo Sorrentino. Mi spiace solo che - almeno a livello di uscite in sala - questa sia la settimana fiacca tra le settimane fiacche. Pazienza, cerchiamo di battere insieme questa fiacca.


"Vorresti dire che dovrei mangiare quei quattro pescetti buoni giusto per Pusillanime Kid? Adesso pesco uno squalo fordiano come si deve!"

Edison - L’uomo che illuminò il mondo

"Questa rubrica è così in ritardo che non solo sono in due film a distanza di pochi minuti di pubblicazione, ma mi ha fatto anche tornare indietro nel tempo!"
Deliria: Cominciamo con il film "cool cast" della settimana: Benedetto Cumberbaccio, Spiderman, Mr Darcy, Michael Shannon e Nicholas Hoult. Il film è in realtà è del 2017, ma è rimasto impantanato nel pasticciaccio Weinstein ed è stato distribuito ed iperpubblicizzato solo adesso, in concomitanza con il blackout a New York. Il titolo originale, The Current War, è un chiaro riferimento all'epoca della "guerra delle correnti", durante la quale Edison ed il suo ex-pupillo Nikolino Tesla hanno dato vita ad un'accesa (ahah!) diatriba su vantaggi e svantaggi di corrente continua e alternata. Per dimostrare la pericolosità di quella alternata, il nostro Tommasino Edison ha costruito la sedia elettrica e ci ha fulminato un bel po' di animali, per dire. Elettrizzante? Mmm, no.
Cannibal Kid: Quindi il blackout di New York City è stata una trovata pubblicitaria per promuovere il film?
Geniale! Il film mi sa invece che potrebbe essere un po' meno geniale e si potrebbe/dovrebbe trattare del solito classico biopic tradizionale, conservatore, superato. In una parola sola: fordiano. Cosa che non esclude una sua visione, magari quando non c'è nient'altro di meglio da vedere/da fare.
Ford: mondo affascinante, quello di Edison e Tesla. Un pò meno pare invece questo film che pare più classico dei classici e che trovo strano abbia trovato una distribuzione solo in estate, considerato che mi pare un titolo buono più per il rientro dell'autunno dopo le ferie. Nel frattempo fortunatamente Deliria illumina questa rubrica spazzando via l'oscurità cannibalesca.

Serenity - L’isola dell’inganno

"Per un cannibale come me finire su un'isola così fordiana è assolutamente terribile!"
Deliria: Secondo film "cool cast" della settimana, con Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Diane Lane e quel ciocco di Jason Clarke. McConaughey interpreta un pescatore che deve fare i conti con una ex che gli chiede di accopparle il marito violento. Ho una notizia buona e una cattiva: la buona è che Clarke potrebbe avere un minutaggio limitato; la brutta è che nonostante il McCoso desnudo sin dal trailer potrebbe valere la pena dare una possibilità a 'sto Serenity, dato che a scrivere e dirigere c'è Steven Knight, il pazzo che ha scritto Eastern Promises e diretto Locke.
Cannibal Kid: Thrillerino scemo dell'estate, o piccola incompresa genialata dell'estate?
In entrambi i casi, direi che è da vedere. Il fatto che l'inespressivo Jason Clarke sia poco presente è una buona, buonissima notizia. Grazie alla delirante Deliria per avercela data. McCoso invece negli ultimi tempi è un po' un incognita, ma nella sua ultima versione estiva proposta in The Beach Bum ci sta dentro un casino – espressione che andava un casino quando Ford era ggiovane – e quindi in fin dei conti mi sa che prima o poi me lo guarderò serenamente.
Ford: McCoso è sempre stato un fordiano ad honorem, Knight ha a priori la mia fiducia, spero solo che quella che potrebbe essere la visione della settimana non si riveli essere un buco nell'acqua, o il più classico degli scarponi presi all'amo dai pescatori inesperti. In quel caso, sarò lieto di tirarlo nella nuca di Peppa Kid.

Skate Kitchen

"Yo, quel Cannibal dice di voler entrare nel nostro gruppo." "Ma è impazzito!? Non si è reso conto che ormai è un vecchio quasi quarantenne!?"
Deliria: Camille è un'adolescente con una madre come quella di Carrie, alla quale, dopo un incidente con lo skateboard, promette di non fare più skate. Nemmeno il tempo di finire la frase che entra a far parte di un gruppo di skateboarders newyorchesi. Da qui i litigi: con la madre per lo skate, con le skaters per i ragazzi, con i ragazzi per il figlio di Will Smith e tuuutte le combinazioni possibili. Temo che alla fine Camille non scateni un poltergeist trucidando tutti, però il film più bistrattato e sundanciano della settimana potrebbe invece rivelarsi una robetta interessante. Potrebbe.
Cannibal Kid: Una pellicola adolescenziale, tra skate e Sundance?
In un'annata finora ben poco cannibale, almeno al cinema, potrebbe rivelarsi il film cannibale della settimana, del mese, dell'estate, dell'anno, e uno dei più odiati da Ford di tutti i tempi. Potrebbe.
Ford: dai tempi di Dogtown - il documentario, non il filmetto - il fascino dello skate e del mondo simil alternativo buono per lo stile Sundance mi ha sempre affascinato, quindi attenzione attenzione perchè, con tutti i rischi del caso, questa potrebbe essere la seconda sorpresa della settimana, superata solo dalla rivelazione di Cannibal se dovesse decidere finalmente di abbandonare le scene della blogosfera.

Il mangiatore di pietre

"Guardi bene questa foto: è l'ultima scattata a Cannibal prima che andasse nel bosco in cerca di Ford."
Deliria: Finalmente una commediola italiana leggera leggera, adatta alla stagione: uno spallone appena uscito di galera scopre che il suo amico e rivale è stato ucciso. Determinato a scoprire l'accaduto, si ritrova ancora una volta a scortare clandestini oltre il confine. Uno spasso, vero? E aspetta, ancora non sai che il protagonista è Luigi Lo Cascio! Risate assicurate! Baggianate a parte, a dirigere c'è un bravo documentarista, Nicola Bellucci, ed il noir all'italiana quando riesce, riesce bene. Il guaio è che il film potrebbe rimanere sullo stomaco (come le pietre) e quelli invece dicono di mangiare tanta frutta e verdura.
Cannibal Kid: Questo film mi sta già sullo stomaco come un qualsiasi titolo promosso a pieni voti su WhiteRussian. Per quanto possa essere masochista, non credo quindi che me lo mangerò... volevo dire guarderò.
Ford: le pietre non rientrano nella mia dieta, e penso non vadano giù troppo bene neppure con litri di alcool, dunque penso le conserverò per tirarle dietro al Cucciolo Eroico insieme allo scarpone pescato da McCoso. Per quanto riguarda il film, non mi avvicino neanche per sbaglio.

Birba - Micio combinaguai

"Secondo te siamo cucciolosi come Cannibal e Ford?" "Difficile. Quei due sono davvero cucciolosissimi insieme."
Deliria: La storia del gattino domestico che scappa da casa alla ricerca di Miciolandia e del gattone papone che va a cercarlo assieme ad un pappagallo è un big, big, big no. Sarà perché ho ancora negli occhi e nel cuore Toy Story 4, sarà perché quando la mia gatta scappa divento peggio di Guardia Nazionale, SWAT e Avengers messi assieme, ma il micetto cinese animato non fa per me. Grazie lo stesso.
Cannibal Kid: Questo film dev'essere una porcheria totale, una di quelle che manco Ford nelle sue più assurde bambinesche celebrazioni del cinema d'animazione si sognerebbe di vedere mai. A me però fa venire le lacrime agli occhi, perché mi ricorda i miei due gatti: Birba, per il nome, e Pancho, perché ogni tanto scappava, più che altro in maniera involontaria. Entrambi ormai non ci sono più. E con questa parentesi di allegria, auguro una buona estate a tutti!
Ford: se con questa parentesi felina malinconica Cannibal spera di addolcirmi e che gli risparmi la mia presenza o qualche mossa di wrestling si sbaglia di grosso. Quindi, appurato che il film sarà saltato a piè pari, spero raccolga quantomeno il suggerimento di Deliria e recuperi alla svelta Toy Story 4, che è il vero film d'animazione dell'anno.


martedì 8 maggio 2018

The big sick (Michael Showalter, USA, 2017, 120')




Indubbiamente, l'amore è una delle cose più complicate che si possano incontrare nella vita.
Anzi, la più complicata, senza mezzi termini.
Di mezzo ci sono i sentimenti, il sesso, la fatica, gli sforzi, i tentativi, la comprensione, il perdono, e tutto quello che, di norma, non concediamo al mondo se non a chi, per l'appunto, decidiamo o scopriamo di amare.
L'amore ha anche diverse forme e incarnazioni, da quello che proviamo verso i genitori, fatto di gratitudine - a volte -, rancori e qualcosa che non si potrà spezzare mai davvero, ai fratelli, che condividono con noi la crescita, e ci conosceranno a fondo anche quando crederemo di no, alle compagne o ai compagni di vita, che sceglieremo perchè quella fatica la vogliamo vivere accanto a loro, indipendentemente da tutto, ai figli, che sono forse l'espressione più pura di quello stesso amore.
Complici la distribuzione - come al solito fuori luogo - italiana, il clan di Apatow alle spalle in fase di produzione e la prima parte, pensavo che The big sick si sarebbe rivelata la tipica commedia goliardica buona per rilassarsi in una serata senza impegno realizzata meglio dello standard del genere, ma davvero non pensavo si sarebbe rivelata una delle romcom più emozionanti e belle degli ultimi anni, un piccolo ed imperfetto - in termini temporali viene gestito non benissimo, soprattutto nella seconda parte - gioiellino che non sfigura accanto ad alcune delle migliori pellicole che il romanticismo indie abbia regalato al pubblico nel corso degli Anni Zero in cui grazie a tutti gli dei sono state sdoganate le risate nel sesso e nell'amore, l'ironia pungente, la sincerità, la cacca che fanno anche le donne, e via discorrendo.
Anzi, come se tutto questo non bastasse, ammetto senza alcun ritegno che, in alcuni passaggi, mi è quasi parso di ritrovarmi all'interno di un episodio da sala di This is us, quando le parti da genitori e da figli si mescolano, l'amore diviene la medicina peggiore ed il rimedio migliore per la vita, gli errori di chi amiamo il centro di gravità per il sentimento che proviamo per loro.
Non è facile, del resto, affrontare la vita e l'amore, così come non è facile affrontare un post come questo, con la stanchezza che incombe al termine di una giornata di impegni di lavoro, famiglia, palestra e chi più ne ha, più ne metta, o legati al desiderio di poter continuare a scrivere come l'opera meriterebbe ma sentirsi soli o quasi predicare nel deserto che è diventata la blogosfera: non è facile affrontare una cultura millenaria, e non è facile cercare di costruire la propria libertà.
Perchè a volte, combattere il "sistema" è una scappatoia, rispetto a crearne uno con le proprie mani.
E riderci sopra è senza dubbio più difficile che piangersi addosso.
The big sick racconta di tutto questo e molto altro, grazie ad una storia sentita e sincera, una Zoe Kazan che ancora una volta tira fuori il suo meglio, coppie di genitori agli antipodi eppure così vicine da fare quasi paura, il percorso ad ostacoli che è necessario percorrere se si vuole davvero provare l'emozione, la magia, l'unicità di una storia, di quelle vere.
Perchè le storie uniche, vere, d'amore, sono come un undici settembre: impediscono le battute, inibiscono il sonno e ci portano a compiere gesti inaspettati, istintivi, folli, scombinati.
Ma soprattutto, a dispetto delle ferite, dei massacri, delle sconfitte, della rabbia, della voglia di rialzarsi ad ogni colpo, c'è il desiderio di sentire cosa ci attende dall'altra parte, anche se non in termini di fede, o di lotta: c'è il desiderio di un barbarico YAWP che interrompa il monologo di un comico, spezzi l'incantesimo di una malattia, superi i pregiudizi interni ed esterni, compia il miracolo che ci aspettiamo dalla religione o dalla scienza, e dimostri non tanto che possa esistere altro oltre questa vita, ma che questa vita, da par suo, è miracolosa.
E che quel miracolo è tale perchè clamorosamente semplice e vero.
E a tratti banale.
Come un nome scritto su un tovagliolo in una lingua che non si conosce.
Ma che sappiamo già cosa porterà.



MrFord



giovedì 5 aprile 2018

Thursday's child



Bentornati alla rubrica dedicata alle uscite in sala più in voga della blogosfera - o almeno così piacerebbe a questo vecchio cowboy ed al suo rivale, Cannibal Kid -, che a questo giro di giostra ospita il misterioso Sgrunt, personaggio che è stato in grado di regalare qualche chicca degna della rivalità ormai pluriennale tra i due bloggers cinefili più vecchi della rete.
E quali effetti avrà provocato? Lo scoprirete proprio qui sotto!


"Sono una capra nei giudizi cinematografici, ma mai quanto Cannibal!"

I SEGRETI DI WIND RIVER

"Ma lo sai che non so chi di noi due è più fordiano, conciati come siamo!?"

sgrunt: I SEGRETI DI WIND RIVER piacerà sicuramente a Ford. C'è l'Eroe senzapaura nei grandi spazi delle Rocky Mountains: osa, avanza e spakka. C'è Elisabeth Olsen, apparentemente una gnappetta (traduco, una che non ci scommetteresti due soldi) ma capace di sfidare Ercole a braccio di ferro. Concludo citando il poeta che scrisse "lassù nel Wyoming tra vacche e montoni c'è sempre qualcuno che rompe i coglioni".
Cannibal Kid: Wind River è un film ormai vecchissimo per noi popolo della rete, ma finalmente viene distribuito anche in sala, con il solito titolo anticipato da “I segreti di...”, come “I segreti di Twin Peaks”, “I segreti di Wisteria Lane” o “I segreti di Brokeback Mountain”. In pratica, quando i nostri distributori non sanno che titolo mettergli, e lasciare l'originale gli sembra una cosa che non s'ha da fare, decidono così. Un po' come Ford che, quando non sa cosa dire su un film, tira fuori un aneddoto dal suo passato, in genere dal XVIII secolo, e così ha sfornato un nuovo post. Sgrunt comunque non sbaglia sul mio nemico, che ha ovviamente apprezzato questo thriller fordianissimo. La sorpresa è che questo film apparentemente gelido ma in realtà molto emozionante è piaciuto anche e forse pure più a me (http://www.pensiericannibali.com/2017/10/wind-river-il-film-che-metterebbe-i.html).
Ford: film, come scrive giustamente - assurdo che una frase del genere sia concepita dalla mia mente - il mio rivale ormai "vecchio" per il popolo della rete, ma decisamente intenso, valido e molto fordiano. Non fosse per il terribile adattamento italiano e l'uscita alle porte della primavera per un film decisamente invernale, sarebbe da correre in sala. Ad ogni modo, uno dei film migliori distribuiti nell'ultimo periodo, che trovate recensito qui: http://whiterussiancinema.blogspot.it/2017/10/wind-river-taylor-sheridan-ukcanadausa.html.

THE WICKED GIFT

"Marco Goi, ora ti faccio vedere io chi è il vero Cannibal!"

sgrunt: THE WICKED GIFT piacerà a Cannibal Kid. Qui i cannibali ci sono davvero (non ditelo in giro). Ma io preferisco le lasagne e non lo vedrò. Quanto ad Annamaria Lorusso recita bene quando dimentica i vestiti nell'armadio. Ma stavolta li indossa.
Cannibal Kid: Ecco, stavolta sgrunt non c'ha preso. Ci saranno anche i cannibali, ma The Wicked Gift si preannuncia non solo tra i peggiori film dell'anno, ma tra i più ridicoli dell'intero decennio. Il regista, sceneggiatore e protagonista è Roberto D'Antona, anche noto come il Tommy Wiseau italiano. Uno che continua a realizzare serie e film a ripetizione e non si sa come li finanzi. Anche se sospetto che possano essere girati con un budget massimo di 10 mila lire. Basta guardare il trailer (https://youtu.be/yUmT8507a1E) per capire che ci troviamo di fronte a un nuovo scult assicurato.
Ford: nonostante la sua conclamata follia ed il pessimo gusto cinematografico, credo che neanche il Cannibale potrebbe apprezzare una roba del genere, che non augurerei neppure, per l'appunto, al mio peggior nemico. Sgrunt, secondo me qui c'è da stare più lontani che dai cannibali!

QUANTO BASTA

"Mi dispiace, è rimasta solo acqua. La vodka se l'è finita tutta Ford."

sgrunt: QUANTO BASTA parla di cuochi e credo che nessun argomento sia inflazionato più di questo, a parte la fregna. Valeria Solarino me la farei volent... ehm, è una brava attrice (ve la ricordate in SMETTO QUANDO VOGLIO?). Però non basta da sola a reggere la baracca.
Cannibal Kid: Più che il buon cibo, il junk food dalle mie parti è sempre gradito, così come la fregna. Valeria Solarino però non è che mi faccia particolarmente sangue e i film sui cuochi sono proprio un sottogenere che non sopporto. Come Ford tra i fornelli, o con una penna in mano. Quanto basta per renderla una pellicola che non guarderò mai.
Ford: i film italiani a caso e la Solarino mi sono sempre stati sul cazzo. Preferisco scrivere o mettermi ai fornelli, alla facciazza di Cannibal Kid.

IL MISTERO DI DONALD C.

"Stai tranquilla Rachel, dopo un paio di white russian di Ford accetterai il fatto di essere sposata con me."

sgrunt: Ci sono 2 categorie di persone a cui può piacere IL MISTERO DI DONALD DUCK (in realtà si chiamava Donald Crowhurst, ma era sponsorizzato dalla Disney). La prima comprende i fanatici della vela, la seconda quelli che ci godono a vedere Colin Firth nei guai. Credo che il Cannibale appartenga alla seconda.
Cannibal Kid: Chissà come ha fatto sgrunt a indovinare?
Firth è un attore che sopporto ben poco, quindi vederlo nei guai è un guilty pleasure a cui potrei abbandonarmi. Considerando però che si tratta della storia di un uomo che vuole compiere una regata in solitaria intorno al mondo senza scalo, questo si preannuncia come il più noioso tra i film della sua noiosa carriera. Lascio quindi il “piacere” a Ford che lui con 'sti inguardabili storie in stile All Is Lost ci sguazza alla grande.
Ford: Firth non è tra i miei preferiti, e nonostante avesse qualcosa di buono, non ho amato particolarmente neppure All is lost. Dunque, preferisco in solitaria guardarmi uno di quei film fordiani autoriali che fanno impazzire Peppa Kid piuttosto che tentare un'impresa come questa.

IL GIOVANE KARL MARX

"Ford ha finito la vodka. Praticamente ci ha fatto scacco matto."

sgrunt: E' nato 200 anni fa, ha scritto Das Kapital e gli piaceva la topa (il film illustra questa ultima affermazione). Vogliamo dargliela un po' di popolarità al povero Karl? Dico "povero" perché è nato in un secolo pieno di star più brillanti: Lincoln, Garibaldi, Nietzsche, Oscar Wilde ecc. Ve l'ho già detto che gli piaceva la topa?
Cannibal Kid: Berlusconi lo sa che a Karl Marx piaceva la topa? È un fattore che potrebbe farlo convertire al comunismo, anche perché ormai a destra tutti i voti glieli sta rubando Salvini e quindi mi sa che gli conviene cambiare barricata.
A vedere il trailer del film comunque non mi sembra ci sia tutta 'sta topa. L'unica tipa è Vicky Krieps, quella odiosa de Il filo nascosto, non esattamente un'olgettina... La pellicola è da vedere per farsi una cultura, ma per vedere della topa mi sa che è meglio aspettare Loro 1 e Loro 2 di Sorrentino.
Ford: per la cultura e per le donne si fa di tutto, ma onestamente non penso di dare una possibilità a questo film. A meno che non si tratti di una di quelle visioni che si interrompono sul divano per finire a letto in altro e più piacevole modo. Mi consulterò con Julez.

NELLA TANA DEI LUPI

"Sgrunt è finito nella tana dei lupi. Dobbiamo salvarlo prima che Cannibal e Ford lo portino sulla cattiva strada!"

sgrunt: Con NELLA TERRA DEI LUPI messer Geraldo Butler può guadagnare un Razzie Award (l'ha sfiorato con l'inguardabile GOD OF EGYPT e stavolta può centrare il bersaglio).
Ormai siamo nella stagione semiestiva in cui le fetecchie americane sbarcano sulla spiaggia di Azio e non trovano ostacoli. Giudizio sintetico: CKCLV (Col Kazzo Che Lo Vedo)
Cannibal Kid: Generalmente scanserei un film con Gerard Butler quasi quanto uno con Stallone/Van Damme/Schwarzenegger/Lundgren e qualsiasi altro action hero amato dal mio blogger nemico. Dopo aver visto quella figata di serie spagnola La casa de papel, devo però dire che le storie di ladri e rapine mi intrigano come non mai e quindi potrei persino avventurarmi nella tana dei lupi fordiani.
Ford: ovviamente questa tamarrata fordiana è la mia scelta della settimana avendo già visto Wind River. Rapine in banca, Gerardone Butler, approccio sopra le righe rendono Nella tana dei lupi un titolo fondamentale per iniziare bene la bella stagione.

A QUIET PLACE – UN POSTO TRANQUILLO

"Fai silenzio! Non vorrei che quei bloggers ci sentissero!"

sgrunt: A QUIET PLACE non me lo perdo. Dicono che sia un horror di quelli tosti. E c'è Emily Blunt che, dopo SICARIO, rischia di diventare l'attrice più migliore dell'ultima generazione (almeno nei ruoli drammatici).
Cannibal Kid: Dissento fortemente da sgrunt. Questo film mi sembra la solita porcheruola horror-survival con tanti finti brividi e manco mezza idea originale, e la novella Mary Poppins Emily Blunt rischia di essere una delle attrici meno interessanti e più sopravvalutate dell'ultima generazione. Meglio se me ne vado a cercare un posto tranquillo, lontano da Ford, da sgrunt, dalla Blunt e da film come questo.
Ford: film horror che pare essere il tipico fenomeno da distribuzione tutto pubblicità e niente arrosto. Potrei vedero giusto per stroncarlo o tenerlo buono per la decina del peggio dell'anno, ma sinceramente non ne ho tutta questa voglia. Dunque cercherò un posto tranquillo anch'io, spero non vicino a quello scelto da Cannibal.

SUCCEDE

"Ma davvero quei vecchi blog sono visibili anche sullo smartphone!?"

sgrunt: Volete farvi del male? Volete soffrire tanto ma davvero tanto? SUCCEDE è il vostro film. Ho cercato notizie della regista Francesca Mazzoleni: tutto quello che se ne sa è che ha diretto SUCCEDE. Quanto all'attrice Matilde Passera ho trovato solo battute abbastanza prevedibili. Bah, magari è la reincarnazione di Greta Garbo. Nel dubbio, evitate con cura questo teen filmazzo.
Cannibal Kid: sgrunt credo che faccia parte di una generazione antecedente persino a quella di Ford, quindi non può sapere che questo film è tratto dal libro omonimo best seller da oltre 100 mila copie vendute scritto da Sofia Viscardi, una giovane web star diventata famosa su YouTube. Predersela contro di lei è facile quanto sparare sulla Croce Rossa o su Mr. Ford, io invece preferisco prenderla come esempio da seguire. Non sarebbe male espandersi dal web al mondo dell'editoria e pure a quello del cinema come sta facendo lei. Il risultato poi è tutto da verificare, si veda il ridicolo Addio fottuti musi verdi dei The Jackal, ma io un'occhiata curiosa gliela darò volentieri. È pure una roba teen, quindi cosa posso chiedere di più?
Ford: roba italiana, roba teen, roba da giovani. Direi che se ne può occupare tranquillamente Cannibal, anche se giovane non è più da un bel pezzo.

LOVERS

"Questa collana costa più degli stipendi di Ford, Sgrunt e Cannibal insieme." "Allora ne compro due, alla faccia loro."

sgrunt: L'altra notte ho sognato che nell'appartamento accanto al mio stavano girando dei video pornazzi, tipo stepmother seduces daughter, stepdaughter seduces dad e via così. Nel sogno ho sentito i gemiti di Ivano Marescotti, Margherita Mannino e Antonietta Bello impegnati in un threesome: il pornazzo era intitolato LOVERS... Beh, era solo un sogno. LOVERS è molto molto casto. Dopo non dite che non vi avevo avvertito.
Cannibal Kid: La versione sognata da sgrunt potrebbe essere interessante. Quella in arrivo nei 2 o 3 cinema che avranno il coraggio di trasmettere Lovers sembra invece esserlo molto meno.
Ford: considerata la qualità di certe proposte, forse un paio di serate trascorse dedicandosi al porno non sono poi una brutta idea.

CHARLEY THOMPSON

"Andiamo, Cavallo Goloso. Mostriamo a Ford che non è l'unico cowboy."

sgrunt: CHARLEY THOMPSON è un ragazzo che vaga nella solitudine americana con un cavallo destinato a diventare un hamburger. Può piacervi se vi piacciono i cavalli, se vi piacciono i ragazzi che amano i cavalli e se siete un cavallo. Se vi piacciono gli hamburger di vero manzo non vi piacerà questo film (oltretutto è interminabile).
Cannibal Kid: Ragazzini & animali sono un'accoppiata micidiale. Se poi penso ai film con i cavalli mi viene in mente War Horse e sto male. Questo però si preannuncia come un lavoro indie Cannibal style, e anche molto on the road e retrò Ford style, quindi credo che per noi due potrebbe essere la piccola grande sorpresa della settimana. E niente impedisce la visione accompagnata da un buon hamburger, a parte qualche senso di colpa, perciò pure sgrunt potrebbe trovare il modo di assaporarsi a modo suo questo Charley Thompson.
Ford: io adoro la carne di cavallo, e la carne in generale. E tendenzialmente non provo alcun senso di colpa per questo, pur rispettando chi, la contrario, sceglie l'opposto. Forse proprio per questo quasi varrebbe una scommessa su Charley Thompson, sperando che non si riveli il classico film radical chic finto indie che tanto fa impazzire Cannibal.
Quello che è certo, è che in caso mi gusterò la visione con birra e hamburger.

BOB & MARYS – CRIMINALI A DOMICILIO

"Laura, non farti venire crisi isteriche. Quei bloggers tanto non capiscono proprio niente."

sgrunt: Laura Morante di professione fa la moglie. E' stata la moglie di Verdone, Castellitto, Marcorè, Giallini ecc. Stavolta si ritrova Papaleo come marito. Potrebbe, ripeto potrebbe, essere la bella sorpresa della settimana. Perché allora una voce risuona nella mia testa: "non ci andare, non ci andare..."
Cannibal Kid: Laura Morante e Rocco Papaleo insieme nello stesso film?
Ma che mi volete vedere morto stecchito subito?
Ford, lo so che la tua risposta è sì.
Non dico che Bob & Marys potrebbe essere la brutta sorpresa della settimana solo perché è una schifezza garantita, quindi non ci sarà alcuna sorpresa.
Ford: Sgrunt, non so cosa ti sei sparato per avere anche un solo dubbio, ma qui siamo di fronte ad una delle potenziali schifezze dell'anno, con protagonisti due degli attori che meno sopporto del mondo. E se perfino Cannibal concorda, non si scappa.

THE CONSTITUTION – DUE STORIE D'AMORE

"Ho provato a dire a Ford che non volevo vedere Wrestlemania la prossima settimana, e questo è il risultato."

sgrunt: THE CONSTITUTION. Quando sento "è una storia d'amore" mi tocco gli zebedei. Le storie d'amore in genere finiscono in tragedia (Giulietta e Romeo, Cime tempestose, Love story, Titanic e via tragediando). In più qui siamo in area balcanica, dove piangono anche quando vincono alla lotteria.
Magari è bellissimo. Ma io torno a toccarmeli.
Cannibal Kid: Ahahah, sgrunt ha ragione. E, considerando che qui si parla di due storie d'amore, gli zebedei tocca toccarseli doppiamente!
Ford: io, dato che non c'è due senza tre, mi accodo e giro al largo. Non si sa mai cosa possa riservare ancora la distribuzione.

giovedì 22 marzo 2018

Thursday's child



Nuovo appuntamento con la rubrica a tre più famigerata della blogosfera e, nonostante non si parli di una di quelle settimane da segnare sull'agenda per quanto riguarda le uscite in sala, vede il ritorno, accanto a questo vecchio cowboy e al suo rivale Cannibal Kid, di uno dei bloggers che più mancano nel giro dei cinefili della rete: Bradipo.
Nella speranza che quest'ultimo torni a scrivere come un tempo, ecco a voi i film che ci attendono per il weekend imminente.


"Maledetto Schwarzenegger! Vuole rubarmi spazio come figlio celebre della settimana!"


IL SOLE A MEZZANOTTE

"Vieni con me, Bella. Navighiamo lontani da quei bloggers dalla dubbia fama."
 
Bradipo: voce fuori campo sussurrata, musica finto indie rock al saccarosio, colori autunnali per un film che si presenta devastante fin dal trailer. In senso negativo. Ha l’aria di una di quelle minchiatine che piacciono tanto al Cannibale noto appassionato di faiga (in idioma yankee). Sembra anche una di quelle storielle strappalacrime che Ford detesta ma la ragazza, bona, con la chitarra, potrebbe pure indurmi in errore. Vaccinato dai tempi di Love Story, questa storia d’amore ha la sola novità di infiltrarsi nel territorio di una malattia strana. E poi c’è pure il figlio di Schwarzy. Il vampirismo? Anche no.
Cannibal Kid: La penna del Bradipo è assente dalla blogosfera da parecchio tempo, ma noto con piacere che non ci ha persi di vista. Io resto sempre un noto appassionato di... minchiatine come questa, che potrebbe essere il mio film guilty pleasure dell'anno. Sembra la copia di Noi siamo tutto, come protagonista c'è Bella Thorne che di solito fa la parte della Bella stronza, mentre qui è in cerca di riabilitazione in quella della Bella in fin di vita, e potrebbe essere il nuovo Colpa delle stelle. Io non me lo perdo proprio, ma scommetto che pure il veterinario Bradipo, tra una visita a un cucciolo eroico e una a un Ford, gli darà una possibilità, mentre il mio blogger rivale, che lo vedrà con gli occhi a forma di cuore nei confronti di Schwarzenegger Jr., si commuoverà come successo con Io prima di te. Garantito.
Ford: questa roba puzza così tanto di cannibalata - in senso negativo - che neppure se ci fosse Schwarzenegger Senior potrei riuscire ad essere positivo. Giusto Bella Thorne potrebbe convincermi a compiere il passo, anche se la preferisco di gran lunga Bella stronza che non Bella in fin di vita. Ad ogni modo, penso passerò a farmi un White Russian di mezzanotte, e a nanna tranquillo.

PACIFIC RIM – LA RIVOLTA

"Ti rendi conto che siamo vestiti peggio di Ford!?"

Bradipo: un sequel che porta praticamente lo stesso titolo del suo predecessore. Però prima c’era Guillermo del Toro, ora c’è un carneade qualsiasi. Pacific Rim mi ha gasato non poco al cinema , questo mi sgasa fin dal trailer in cui ai robottoni giganti che si davano mazzate cecate si sostituisce un’estetica da videogioco che sarebbe meglio lasciare su una Playstation. La vedo dura anche per il Cannibale e per il suo acerrimo rivale, l’ottimo Ford. Meglio recuperare un Godzilla a caso.
Cannibal Kid: Io ho odiato il primo Pacific Rim. Un film tremendo e noiosissimo, a meno che non si sia fan dei robottoni, o si abbiano meno di 5 anni. Questo sequel quindi me lo risparmio senza alcun problema. Chissà invece che Ford, diventato di recente il nemico pubblico numero 1 di del Toro, non approfitti dell'assenza del messicano alla regia per esaltare il suo successore, Steven S. DeKnight, il creatore della fordianissima serie Spartacus.
Ford: il primo Pacific Rim era stato il primo segnale di banalizzazione di Del Toro, e nonostante i mostri giganti e i robottoni non mi aveva affatto convinto. Figurarsi dunque un inutile sequel che già dal trailer puzza di baracconata lontano un miglio. L'ottimo Bradipo ha ragione: questo film metterà in difficoltà sia me che Peppa Kid.

HOSTILES – OSTILI

"Se provi ancora a parlare male dell'abbigliamento di Ford ti faccio lo scalpo, amico."

Bradipo: E qui sento già il rumore delle cornate che si daranno i due più grandi nemici della blogosfera. Questo film è da James Ford tutta la vita mentre già vedo il Cannibale a sbuffare come una locomotiva per tre quarti di proiezione. Anche se c’è quel bel donnino della Pike. Cooper non sarà mai Eastwood ma Bale è sempre Bale e fargli recitare la parte di una specie di redneck antelitteram è stuzzicante. Per tuffarsi nel passato e in un mare di retorica yankee. O no?
Cannibal Kid: Si chiamerà anche Bradipo, ma non è certo lento. Anzi, è più sveglio di altri colleghi blogger. Tipo Ford, tanto per menzionare un nome a caso. Ha già detto tutto lui, quindi che posso aggiungere? Dico solo che nemmeno la presenza di Bale & Pike potrebbe convincermi a vedere questo ennesimo western giunto fuori tempo massimo. Ma giusto di quei 100 anni, o giù di lì.
Ford: non ci troveremo di fronte ad un supercult, ma ho come l'impressione che Hostiles potrebbe rivelarsi la fordianata della settimana, alla facciazza di Cannibal che vorrei tanto vedere alle prese con questo titolo che nonostante la presenza di Bale, da sempre uno dei suoi favoriti, potrebbe davvero farlo uscire di testa. Ben più di quanto già non sia.

PETER RABBIT

"Secondo te, Domnhall, sono più cuccioloso del Cucciolo Eroico?" "Impossibile, caro Bradipo Rabbit!"

Bradipo: Io ero rimasto a Roger Rabbit e alla sua parte migliore Jessica. Ora mi ritrovo questo roditore barricadero che mi sta simpatico come un riccio di mare nelle mutande. Il posto giusto per questo coniglio è una bella padella con olio aglio e rosmarino per farlo alla cacciatora. E ve lo dice uno che non mangia coniglio da oltre 20 anni… da quando li cura. E voi amici di blogosfera che dite: lo cuciniamo il lagomorfo o lo andiamo a vedere al cinema?
Cannibal Kid: Ahahah, ma se un veterinario dice così, io allora non posso che sentirmi autorizzato ad appoggiarlo. Da buon fan di Donnie Darko quale sono, non ho mai mangiato carne di coniglio in vita mia. Questa volta potrei però fare un'eccezione e accettare persino di partecipare a una serata col Bradipo e col Ford per gustarci tutti insieme questo Peter Rabbit. Alla griglia, mica al cinema.
Ford: se Cannibal accetta un invito ad una grigliata rompendo la coltre di mistero che lo avvolge, è un avvenimento così importante che neppure comparissero in una sequenza Jennifer Lawrence e Jessica Chastain nude limonando duro potrei decidere di andare in sala. Beh, magari forse in quel caso sì.

UN SOGNO CHIAMATO FLORIDA

"Mamma, stiamo cercando di imitare i Gallagher?" "No, stiamo cercando di imitare i Ford!"

Bradipo: Questo ha le carte in regola per essere un piccolo cult…certo magari ci si poteva risparmiare un riferimento così evidente al cantore dei bambini al cinema ma bisognerà attirare qualche spettatore in più e per questo si può perdonare. Potrebbe essere il film che riscrive la storia. La storica riappacificazione del Cannibale e di Ford. Storia del cinema e storia della blogosfera.
Cannibal Kid: Non credo che questo film ci riappacificherà. Anzi. L'ho già visto e mi è risultato così indifferente che manco ho trovato la voglia di recensirlo. Per una volta ho preferito fare come il Bradipo, e restare lontano dal blog e dalla scrittura. Ma tranquilli, io non mi metterò a curare animali. Una pellicoletta mediocre, inspiegabilmente osannata da tutta la critica radical-chic che in genere condivido, solo non in questo caso. Mi è sembrata una versione infantile e ruffiana dei lavori ben superiori, di Larry Clark, Harmony Korine e Gregg Araki, con una bimbetta protagonista odiosa come poche e una fotografia patinata in stile videoclip dei Red Hot Chili Peppers. Ford e pure il Bradipo (se prima o poi tornerà a vedere film e magari anche a parlarne) si allineeranno alla critica fighetta e lo osanneranno?
Ford: ho letto benissimo in giro di questo film, che sulla carta dovrebbe essere uno di quei titoli indie in grado di mettere d'accordo tutti, perfino gente come me e Cannibal. Scopro ora che ha deluso il mio rivale, dunque corro al recupero sperando si riveli uno dei cult del Saloon di quest'anno e lasciando a lui robette come La forma dell'acqua. Dovessi invece bocciarlo, allora si verificherebbe un fenomeno come quello che vide, al contrario, questo vecchio cowboy ed il Cucciolo Eroico unici baluardi a difendere Spring Breakers.

FOXTROT - LA DANZA DEL DESTINO

"Bradipo è tornato dall'oblio! Festeggiamo con i botti!"

Bradipo: Già da solo il trailer mi ha trasmesso ansia e sensazione di soffocamento… figuriamoci andarlo a vedere in sala… in quei due o tre cinema che avranno l’ardire di proiettarlo. Polpettone fintoautoriale o nonsense megagalattico? Ai postumi l’ardua sentenza. E voi Cannibale e Mr Ford che ne dite? Lo andiamo a vedere o lo evitiamo come la peste?
Cannibal Kid: Film israeliano che all'ultimo Festival di Venezia ha ricevuto parecchi consensi, è la classica visione da affrontare coi piedi di piombo e al momento giusto, per poterlo apprezzare. Altrimenti il rischio polpettone fordiano è praticamente assicurato.
Ford: questo è il tipico titolo sul filo del rasoio. Polpettone autoriale applaudito solo dai più radical o sorpresa della settimana? Spero nella seconda, temo fortemente la prima.

UNA FESTA ESAGERATA

"E questo cos'è!? Non sarà un white russian di quelli che prepara Ford!?"

Bradipo: Salemme? Cioè Salemme ancora fa film? Sarà anche un simpatico guaglione ma non basta per sbagliare sistematicamente tutti i film che ha fatto…. o quasi. Qui lo spunto è anche stuzzicante, la mania tipicamente meridionale che organizzare feste senza il minimo senso della misura ma conoscendo Vincenzino sono sicuro che lo spunto sarà banalizzato di sicuro. Altro film che metterà sicuramente d’accordo i due più grandi nemici della blogosfera: il Cannibale e Mr Ford sono troppo cispadani per lasciarsi convincere da Salemme e dalla pletora di caratteristi che qui compare.
Cannibal Kid: Sarò anche cispadano, ma non leghista, e Salemme non lo sopporto non perché è meridionale, ma perché è... Salemme. Cioè, dai, non è simpatico manco per sbaglio e poi di film ne gira persino più di Woody Allen e Steven Spielberg messi insieme e, se già quelli ormai è una fatica seguirli, figuriamoci questo qua.
Ford: guarda cosa mi tocca fare. Dare ragione a Cannibal su tutta la linea. Quasi peggio di mettersi a votare la Lega.

8 MINUTI

"E dopo questo film, il Cinema italiano può fare le valigie."

Bradipo: No, no e poi ancora no. La tragedia di Rigopiano è avvenuta ad un tiro di schioppo da me, ancora oggi sono a contatto con questa tragedia sentendo di persona i racconti di chi è stato colpito negli affetti più cari... Questo film ha la faccia del classico instant movie impreciso e retorico con un aspetto da fiction di canalecinque (il minuscolo è del tutto voluto, commisurato al livello qualitativo delle suddette produzioni televisive). Tanto cinema italiano di qualità non viene distribuito e queste porcate immonde sembrano avere la corsia preferenziale per andare su grande schermo. Da evitare.
Cannibal Kid: Da evitare? No, Bradipo, questa volta non sono d'accordo. Questo rischia di essere lo scult trash dell'anno, forse del secolo. Guardate il trailer (https://youtu.be/06U_MFIkkIo): che capolavoro! Manco Maccio Capatonda è mai arrivato a tanto. Il regista Dado Martino è il nuovo Tommy Wiseau?
Ford: solo il trailer mi fa pensare che, forse, tutti questi anni di battaglie contro un certo Cinema italiano hanno avuto senso. Terribile.
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