Visualizzazione post con etichetta Oscar. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Oscar. Mostra tutti i post

lunedì 17 febbraio 2020

White Russian's Bulletin


Alle spalle la Notte degli Oscar ed il mancato post di commento alla stessa - quest'anno, devo dire, è andata di gran lusso grazie a Parasite -, torna il Bulletin nella sua formula tradizionale e legato almeno in parte ai titoli che hanno preso parte alla cerimonia più nota dell'anno cinematografico. Accanto a loro il Saloon ritrova un trio di vecchi amici che si erano perduti e prosegue nel recupero di una serie divenuta ormai un cult, paradossalmente, per i più piccoli di casa Ford.


MrFord



1917 (Sam Mendes, USA/UK/India/Spagna/Canada, 2019, 119')

1917 Poster


Il grande favorito - ed il grande deluso - degli Oscar 2020, è giunto sugli schermi del Saloon qualche giorno prima della Notte, rafforzando l'impressione - fortunatamente sbagliata - che si sarebbe giocato l'incetta delle statuette con Joker, considerata l'abilità di entrambe le pellicole di risultare ad un tempo autoriali e profondamente pop.
Sam Mendes, che non è proprio l'ultimo arrivato, gira con grande tecnica una storia bellica che pare shakerare Dunkirk e Salvate il soldato Ryan, formalmente ineccepibile, arricchita da un paio di twist molto interessanti ma, a conti fatti, priva del cuore che ci si aspetterebbe da un titolo di questo genere.
Si lascia guardare, alimenta molto bene la tensione, rende molto bene le potenzialità dei mezzi tecnici che il Cinema oggi offre, eppure manca la scintilla che rende un buon film qualcosa di davvero memorabile, o che, nonostante sia stato ispirato dai racconti del nonno del regista, reduce della Seconda Guerra Mondiale, il regista avesse davvero la necessità di raccontare.





ODIO L'ESTATE (Massimo Venier, Italia, 2020, 110')

Odio l'estate Poster

Ricordo benissimo gli esordi televisivi di Aldo, Giovanni e Giacomo, così come la loro esplosione ai tempi di Mai dire gol e de I corti in teatro. Divenuti campioni d'incassi con il loro primo film Tre uomini e una gamba, ebbero il grande merito di far riscoprire una comicità all'italiana leggera e mai volgare, che fino a Chiedimi se sono felice - a mio parere il loro lavoro migliore - ed in parte a Tu la conosci Claudia? riuscirono a mantenere a livelli interessanti. 
Poi, come spesso accade per i comici consolidati, finirono vittime di loro stessi attraversando un decennio totalmente da dimenticare sia in televisione che al Cinema, finendo per allontanarsi da quello che era stato lo spirito del loro inizio: fortunatamente, ricongiuntisi con il vecchio amico Massimo Venier, i tre paiono aver ritrovato proprio quello spirito in Odio l'estate, dai tempi del già citato Chiedimi se sono felice di gran lunga la loro produzione migliore.
Forse parzialmente telefonato, ma genuino e piacevole, questo nuovo film porta con sé la malinconia che, a fine estate, rapisce da bambini così come da adulti, con la sensazione che la stagione delle vacanze e degli amori effimeri sia ad un tempo il momento più bello e più terribile dell'anno, perchè così come in grado di regalare magie, spietatamente giunge al termine sempre troppo presto.
Un pò come la vita. Ed è bello che Aldo, Giovanni e Giacomo non solo se ne siano ricordati, ma siano riusciti a raccontarlo quasi al loro meglio.




SCRUBS - STAGIONE 6 (ABC, USA, 2007)

Scrubs: Medici ai primi ferri Poster

Prosegue il recupero dell'intera cavalcata di Scrubs, ai tempi seguita saltuariamente dal vecchio cowboy e divenuta a scoppio ritardato uno dei cult del Saloon soprattutto grazie alla presa avuta sui Fordini ed alla presenza di un idolo totale come il dottor Cox.
Al sesto giro di giostra i medici del Sacro Cuore mostrano i primi segnali di stanca tipici delle produzioni lunghe, ed un mordente che non pare più quello degli esordi nonostante i numerosi avvenimenti importanti della stagione - il consolidamento del matrimonio di Turk e Carla, il secondo nato in casa Cox, il matrimonio di Elliot, il figlio di J.D. -: Scrubs è sempre piacevolissimo da vedere e per accompagnare i sempre più incasinati pasti di Casa Ford è perfetto, eppure in cuor mio spero, con la settima stagione, di poter assistere ad un colpo di coda che mi permetta di affrontare le ultime tre annate al meglio, e non con l'impressione che avrebbero dovuto chiudere prima.




JOJO RABBIT (Taika Waititi, Nuova Zelanda/Repubblica Ceca/USA, 2019, 108')

Jojo Rabbit Poster


L'appuntamento con Jojo Rabbit, uno dei titoli più recensiti anche qui nella blogosfera nel periodo precedente la Notte degli Oscar, è stato tra i più assurdi della mia vita recente di spettatore: tra lavoro, palestra, ritmi incalzanti e circo dei Fordini, nell'ultimo anno ho diminuito molto la mia percentuale di film visti alla sera, ma mai come nel giorno di Jojo Rabbit ho avuto un tracollo clamoroso.
Dei venti minuti scarsi visti a pezzi a fronte dei quasi centodieci complessivi, devo ammettere che il lavoro di Taika Waikiki mi è parso interessante ed emotivamente pronto a colpire - al contrario, ad esempio, di 1917 -, un pò come se avessero mescolato Wes Anderson ad una commediaccia tamarra ma dal cuore d'oro.
Sospendo il parere sul voto, e mi riprometto un recupero in tempi non sospetti, magari nel weekend, decisamente più lontano dal rischio crollo che ormai è un must della settimana lavorativa.

lunedì 10 febbraio 2020

White Russian's Bulletin - Oscars Edition

Risultato immagini per oscars 2020


A poche ore dalla notte con la risonanza mediatica maggiore della settima arte, il Bulletin si presenta con una puntata speciale dedicata ai pronostici ed alle speranze riposte in una delle edizioni della Notte degli Oscar approcciata con meno partecipazione di sempre dal sottoscritto: la vita e gli impegni, oltre al tramonto dell'epoca dei blog, spesso e volentieri portano via il tempo dedicato, negli anni addietro, ad uno degli appuntamenti più divertenti e chiacchierati del Saloon.
Ma dato che non sono il tipo che molla, anche a questo giro di giostra torno alla carica dando il mio contributo al grande circo delle predizioni.


MrFord


Miglior film1917The IrishmanPiccole donneJojo RabbitJokerStoria di un matrimonioC’era una volta… a HollywoodParasiteLe Mans 66 – La grande sfida
Quest'anno arrivo clamorosamente impreparato, avendo visto soltanto sei dei nove candidati al miglior film. Tra questi sei, personalmente premierei Parasite, che difficilmente vincerà, o C'era una volta a Hollywood, ma con ogni probabilità si giocheranno la statuetta Joker e 1917.
Saloon: Parasite
Academy: Joker
Miglior regiaMartin Scorsese per The IrishmanSam Mendes per 1917Quentin Tarantino per C’era una volta… a HollywoodBong Joon Ho per ParasiteTodd Phillips per Joker
Vale lo stesso discorso fatto per il miglior film: Bong e Tarantino scelte personali, facilmente vincerà Mendes.
Saloon: Bong Joon Ho
Academy: Sam Mendes
Miglior attore protagonistaJoaquin Phoenix per JokerAdam Driver per Storia di un matrimonioLeonardo DiCaprio per C’era una volta… a HollywoodJonathan Pryce per I due papiAntonio Banderas per Dolor y Gloria
Statuetta praticamente già assegnata, che nonostante tutto mi trova d'accordo. Phoenix ha indubbiamente svolto un grandissimo lavoro.
Saloon: Joaquin Phoenix
Academy: Joaquin Phoenix
Miglior attrice protagonistaScarlett Johansson per Storia di un matrimonioSaorsie Ronan per Piccole donneCharlize Theron per BombshellRenee Zellweger per JudyCynthia Erivo per Harriett
Qui inizia il disastro, non ne ho visto uno. Con ogni probabilità se la giocheranno la Johansson e la Zellweger, personalmente io tifo a priori per Charlize Theron.
Saloon: Charlize Theron
Academy: Renee Zellweger
Miglior attore non protagonistaTom Hanks per Un amico straordinarioAnthony Hopkins per I due papiAl Pacino per The IrishmanJoe Pesci per The IrishmanBrad Pitt per C’era una volta… a Hollywood
Anche in questo caso, come per la statuetta per l'attore protagonista, spero ci siano ben pochi dubbi. Non ho visto I due papi e Un amico straordinario, ma sinceramente parliamo di una delle categorie che dovrebbe essere più "già decisa" della cerimonia.
Saloon: Brad Pitt
Academy: Brad Pitt
Miglior attrice non protagonistaLaura Dern per Storia di un matrimonioScarlett Johansson per Jojo RabbitMargot Robbie per BombshellKathy Bates per Richard JewellFlorence Pugh per Piccole donne
Anche in questo caso arrivo poco preparato, avendo visto solo Richard Jewell, e anche in questo caso la Johansson probabilmente se la giocherà con la Dern. Personalmente, a simpatia vado per Florence Pugh.
Saloon: Florence Pugh
Academy: Laura Dern
Miglior sceneggiatura originaleC’era una volta… a HollywoodStoria di un matrimonioParasiteCena con delitto – Knives Out1917
Incredibilmente qui piazzo un quattro su cinque, e resto sulla stessa linea di film e regia. Prima scelta Parasite, tallonato da Tarantino.
Saloon: Parasite
Academy: C'era una volta a Hollywood
Miglior sceneggiatura non originaleJojo RabbitJokerPiccole donneThe IrishmanI due papi
Anche in questo caso le lacune sono parecchie, dato che all'appello rispondono soltanto The Irishman e Joker per il momento, ma penso saranno proprio loro a giocarsi la vittoria.
Saloon: Joker
Academy: Joker
Miglior film di animazioneDov’è il mio corpo?KlausDragon Trainer – Il mondo nascostoToy Story 4Missing Link
Anche in questo caso arrivo all'appuntamento con all'attivo soltanto i due titoli mainstream, e per quanto i Globes abbiano dichiarato un vincitore che non mi aspettavo, continuo a puntare sulla cara, vecchia Pixar.
Saloon: Toy Story 4
Academy: Missing Link
Migliore film stranieroLes Misérables (Francia)Honeyland (Macedonia del Nord)Corpus Christi (Polonia)Parasite (Corea del Sud)Dolor y Gloria (Spagna)
Anche in questo caso totalizzo un due su cinque, ma pur non avendo visto tutto, credo che il vincitore, a parte clamorosi ribaltoni dell'ultimo minuto, sia già annunciato.
Saloon: Parasite
Academy: Parasite
Miglior documentarioAmerican FactoryThe CaveThe Edge of DemocracyFor SamaHoneyland
Miglior cortometraggio documentarioIn the AbsenceLearning to Skateboard in a Warzone (Id You’re a Girl)Life Overtakes MeSt. Louis SupermanWalk Run Cha-Cha
Miglior cortometraggioBrotherhoodNefta Football ClubThe Neighbor’s WidowSariaA Sister
Miglior cortometraggio animatoDceraHair LoveKitbullMemorableSister
Sull'intero blocco dei corti non mi esprimo, avendo visto soltanto il bellissimo Hair love, così come sui documentari, a questo giro clamorosamente a secco. Diciamo che spero che le proposte più interessanti arrivino ad essere distribuite adeguatamente.
Migliore colonna sonoraJokerPiccole DonneStoria di un matrimonio1917Star Wars: L’ascesa di Skywalker
Non ricordo in modo particolare 1917 e Star Wars, dunque in questo caso vado di default con Joker. Anche se, in tutta onestà, non penso che la statuetta in questione sposterà troppo gli equilibri.
Saloon: Joker
Academy: 1917
Migliore canzone originale“I’m Standing With You” da Atto di fede“Into the Unknown” da Frozen II – Il segreto di Arendelle“Stand Up” da Harriet“(I’m Gonna) Love Me Again” da Rocketman“I Can’t Let You Throw Yourself Away” da Toy Story 4
A prescindere da chi vincerà questa categoria, non posso non prendere le parti della Fordina e tifare forte per Into the unknown, considerato che Elsa è il primo idolo totale della più piccola del Saloon.
Saloon: Into the Unknown
Academy: (I'm gonna) Love me again
Miglior fotografia1917C’era una volta… a HollywoodJokerThe IrishmanThe Lighthouse
La carrellata dei premi tecnici, probabilmente, sarà a senso unico o quasi. In questo caso, mi sento di andare leggermente contro corrente, pur rimanendo dalla parte del secondo titolo favorito.
Saloon: Joker
Academy: 1917
Migliori effetti speciali (“visual effects”)
Avengers: EndgameThe IrishmanIl re leone1917Star Wars: L’ascesa di Skywalker
Vale il discorso fatto poco sopra. Vittoria probabilmente annunciata, pronostico del vecchio cowboy sempre contro.
Saloon: Avengers Endgame
Academy: 1917
Migliori trucco e acconciatureBombshellJokerJudyMaleficent – Signora del Male1917
Uno dei pochi duelli incerti, per quanto riguarda il comparto tecnico, rispetto alla tempesta che scatenerà 1917. Speriamo bene.
Saloon: Joker
Academy: Joker
Migliore scenografiaThe Irishman1917C’era una volta… a HollywoodParasiteJojo Rabbit
Anche in questo caso vincitore annunciato, e anche in questo caso speranza di sorpresa da parte mia.
Saloon: C'era una volta a Hollywood
Academy: 1917
Migliori costumiJokerPiccole donneC’era una volta… a Hollywood
The Irishman
Jojo Rabbit
Altro premio tecnico che nasconde un mondo ma che storicamente non è tra i miei favoriti. A mio avviso se la giocano in due, poi si vedrà.
Saloon: Joker
Academy: Piccole donne
Miglior montaggioLe Mans 66 – La grande sfidaThe IrishmanParasiteJojo RabbitJoker
In questo caso si prospetta un bel duello, forse tra i più incerti e interessanti della serata.
Saloon: Parasite
Academy: Joker
Miglior sonoro (“sound editing”)1917Le Mans 66 – La grande sfida
JokerC’era una volta… a HollywoodStar Wars: L’ascesa di Skywalker
Poche storie, sulla parte tecnica degli Oscar tecnici non ci sarà storia.
Saloon: Le Mans 66
Academy: 1917
Miglior montaggio sonoro (“sound mixing”)1917Le Mans 66 – La grande sfida
Joker
C’era una volta… a HollywoodAd Astra
Vale la categoria precedente.
Saloon: Le Mans 66
Academy: 1917

lunedì 25 febbraio 2019

White Russian's Bulletin - Oscars Edition



Edizione particolare per il Bulletin, che approfittando della Notte degli Oscar come ogni anno porta il Saloon alla più nota ed importante manifestazione cinematografica che si ricordi e conosca anche al di fuori di quella che è la cerchia più o meno ristretta degli amanti della settima arte.
Chi vincerà? Dalla parte di chi il vecchio cowboy si schiererà in quella che fino ad ora è una delle più criticate e discusse edizioni della kermesse di sempre? E soprattutto, l'Academy riuscirà ad indispettirmi come lo scorso anno con la vittoria del sopravvalutatissimo La forma dell'acqua?


Risultati immagini per oscars 2019


Partiamo dal Miglior Film, una delle categorie più discusse di questa Edizione 2019, con titoli che probabilmente in altre annate più ricche non si sarebbero neppure avvicinati a fare da spalla a pellicole davvero degne di nota: mi manca ancora La favorita, e nonostante tra gli altri abbia davvero apprezzato molto ROMA, che probabilmente vincerà - a meno che non sorprenda Bohemian Rhapsody -, mi piacerebbe che a trionfare fosse Green Book, che per molti sarà stato anche un film "da Oscar" ma che a conti fatti è una pellicola davvero in grado di toccare qualsiasi fetta di pubblico, che si fa voler bene e fa stare bene, interpretata davvero alla grande.
Come Migliore Attore facilmente Rami Malek, ottimo nel ruolo di Freddy Mercury, si porterà a casa la statuetta, anche se meriterebbero considerazione Christian Bale e Viggo Mortensen, strepitoso nel già citato Green Book e mio personale preferito.
Rispetto alla controparte femminile della Migliore Attrice, invece, nonostante i pronostici della vigilia puntino tutti sulla Close, penso l'Academy sorprenderà con Lady Gaga, mentre io propenderei per Melissa McCarthy, ma questa è un'altra storia.
Per quanto riguarda l'Attore non protagonista resto fedele a Green Book e a Mahershala Ali, ma ammetto che non mi dispiacerebbe neppure veder premiato Richard E. Grant. L'importante, e non me ne voglia da lebowskiano, è che non si porti a casa la statuetta Sam Elliot.
La categoria Attrice non protagonista si porta una bella fetta de La favorita in dote, dunque mi trova abbastanza impreparato: per quello che ho visto, punterei - come credo farà l'Academy - su Regina King, ottima in Se la strada potesse parlare.
Alfonso Cuaron vincerà facile la statuetta come Migliore regista, anche se non sfigurerebbero affatto Pawlikowski e Lee, per quella che forse è la cinquina più "tecnica" degli Oscar di quest'anno, decisamente lontani dalle migliori annate.
ROMA probabilmente scriverà il suo nome anche nella categoria della Migliore sceneggiatura originale, anche se, in questo caso, per me il riconoscimento dovrebbe andare a Vice, davvero notevole in questo senso.
Copia originale, invece, nonostante il curioso gioco di parole con il suo titolo, è il mio favorito per la statuetta della Migliore sceneggiatura non originale, categoria per la quale mi basta non vinca il sopravvalutatissimo A star is born.
La Fotografia vedrà il testa a testa tra ROMA e Cold War, con il primo favorito sul secondo, mentre il Montaggio - rientrato con la suddetta Fotografia tra i premi a furor di popolo - potrebbe premiare Bohemian Rhapsody, mentre anche in questo caso la mia preferenza sarebbe per Vice.
Production Design, Trucco e Costumi, invece, da premi tecnici, fungeranno da consolazione per pellicole inserite per motivi sociali e non cinematografici come Black Panther, mentre per quanto mi riguarda dovrebbero rispettivamente andare a ROMA, La favorita e Vice.
La Musica, purtroppo, rischia di veder vincere Il ritorno di Mary Poppins, quando invece preferirei che ad essere premiati fossero Blackkklansman o, ancora meglio, Se la strada potesse parlare.
Sulla Canzone, invece, pochi dubbi: trionferà Shallow, con tanto di live performance di Lady Gaga e Bradley Cooper.
Sonoro e Montaggio sonoro, lo spero, saranno tutti per Bohemian Rhapsody, anche se in questo caso potrebbero risultare outsiders insidiosi sia Black Panther che Il primo uomo.
Gli Effetti speciali dovrebbero veder premiato l'altro grande blockbuster Marvel, Infinity War, mentre l'Animazione confermerà il Globe a Spider Man: Un nuovo universo, che non ho ancora visto e dunque non posso ancora pensare di mettere sopra o sotto gli altri titoli.
Su Documentari e Corti non mi pronuncio se non per la speranza che Bao, bellissimo opener de Gli incredibili 2, possa celebrare la nottata con la statuetta.
Non resta ora che armarsi di alcool e vettovaglie di vario genere e buttarsi nella notte cinematograficamente più lunga dell'anno, sperando che le aspettative basse e le polemiche possano portare, contrariamente alle previsioni, ad un evento da ricordare.



MrFord

lunedì 4 febbraio 2019

White Russian's Bulletin



Nuova settimana e, stranamente rispetto agli ultimi mesi, un Saloon sintonizzato quasi in tempo reale con le uscite in sala. Sarà la Notte degli Oscar che si avvicina, saranno titoli che finalmente dopo settimane di quasi nulla cominciano a stuzzicare le corde giuste, ma è stato un piacere, pur centellinandolo, dedicare il tempo alla cara, vecchia, settima arte.


MrFord



VICE - L'UOMO NELL'OMBRA (Adam McKay, USA, 2018, 132')

Vice - L'uomo nell'ombra Poster

L'avevo già intuito ai tempi dell'ottimo La grande scommessa. Adam McKay, incensato da una gran parte della critica - a dire il vero, più in Europa che negli USA -, non mi sta particolarmente simpatico. Non trovo i suoi film così freschi e veloci come alcuni dicono, e penso che il suo approccio sia solo superficialmente "pane e salame".
Eppure, come per La grande scommessa, a dispetto dell'antipatia confeziona una pellicola notevole, recitata alla grande - Christian Bale è all'ennesima conferma delle sue doti - ed in grado di portare sullo schermo un personaggio grigio e poco appassionante come Dick Cheney, eminenza grigia dei mandati di George W. Bush: la cosa sconvolgente è che, a dispetto delle critiche e delle posizioni politiche, il risultato sia stato una comprensione umana, nel grigiore stesso dell'umanità e delle sue sfumature, della figura di una persona disposta a qualsiasi cosa pur di gestire il potere - pur senza manifestarlo "pubblicamente" - e portare - pur senza clamori mediatici - il potere stesso alla sua Famiglia. Un ritratto tanto inquietante quanto clamorosamente reale, inquietante soprattutto per mostrare Dick Cheney esattamente come uno qualsiasi di noi.




DRAGON TRAINER - IL MONDO NASCOSTO (Dean DeBlois, USA, 2019, 104')

Dragon Trainer - Il mondo nascosto Poster

Preso al volo sfruttando la passione sviluppata dai Fordini per uno dei brand extra-Pixar meglio realizzati degli ultimi dieci anni, Dragon Trainer - Il mondo nascosto ha confermato la validità di una storia e di un prodotto che non ha fatto altro che consolidare e rendere sempre più vivi i suoi protagonisti: visivamente splendido - la scoperta del Mondo Nascosto è una meraviglia per gli occhi, e patisce solo il fatto di essere giunta un anno in ritardo rispetto al mondo dei morti di Coco -, divertente quanto emozionante, introduce un tema già trattato anche nell'animazione - quello della separazione come parte integrante dell'amore - in modo intelligente e sentito, chiudendo di fatto il franchise grazie ad un finale in grado di toccare grandi e piccini. 
E dalla Fordina che applaude a scena aperta al primo "incontro amoroso" di Sdentato con la Furia Chiara alla presa di coscienza di Hiccup, passando attraverso gli abbracci dei figli ai genitori in sala e ai perfettamente riusciti charachters di supporto, tutto trova la collocazione giusta.
Perchè la verità è che, pur crescendo, restiamo bambini. E quando guardiamo un film con i nostri figli, siamo sempre più emozionati di loro. Soprattutto perchè loro lo scopriranno in tempi non sospetti, e noi lo sappiamo già da ora.




GREEN BOOK (Peter Farrelly, USA, 2018, 130')

Green Book Poster


Ammettiamolo, sulla carta Green Book è il classico film da periodo di Notte degli Oscar.
Per scelte stilistiche, vicende narrate, tematiche, interpretazioni.
Con ogni probabilità, potrebbe essere la tipica produzione invisa ai radical chic di qualsiasi genere.
Per quanto mi riguarda, Oscar oppure no, è uno di quei film con il potere di incollarti al divano quando capita di incrociarlo alla tv, o che non ti stancheresti mai di rivedere, fosse la seconda o la centesima volta. Mortensen e Ali sono fenomenali nel portare in scena due personaggi scritti alla grande ed estremamente reali e definiti, a prescindere dal fatto che possano essere stati ispirati da storie vere.
Green Book non è tanto un film a tematica razziale, quanto umana: allo stesso modo del "grigio Cheney" di Vice, Tony e Don sono espressioni agli antipodi - e non parlo di differenze di pigmentazione - di come si possa intendere la vita: da una parte il genio inarrivabile e solitario, dall'altra l'uomo del popolo che vive al massimo e non si preoccupa troppo della propria ignoranza. Due punti di vista, due direzioni, due volontà che scoprono di avere in comune un desiderio che, a conti fatti, è il più giusto che si possa pensare di portare nel proprio bagaglio: vivere.
Questo film racconta con il cuore cosa significhi vivere, sia che lo si faccia bevendo una bottiglia a sera da soli, per dimenticare la tristezza, sia condividendo i brindisi con parenti, amici, chiunque si trovi lungo la strada. Sia che lo si faccia per dignità, sia per volontà. Sia mostrando le proprie ragioni a parole, sia con i pugni.
Perchè il linguaggio di certi sentimenti va oltre qualsiasi estremo. E anche oltre il grigio.


martedì 6 marzo 2018

Oscars 2018: la forma dell'Academy



Si è chiusa dunque la novantesima edizione della Festa per eccellenza del mondo del Cinema, la notte degli Oscar, premi decisamente pop ma in grado di dare la gloria ai loro vincitori, meritati o no che siano: probabilmente quella appena trascorsa verrà ricordata come una delle più prevedibili, considerato che quasi tutti quelli che erano dati per vincitori alla vigilia hanno alla fine portato a casa la statuetta, e forse, proprio per questo, non sono neppure così deluso.
Resta giusto l'interrogativo sul perchè un film già visto e melenso come La forma dell'acqua abbia ottenuto un successo così clamoroso.




Miglior film

Academy: La forma dell'acqua
Ford: Tre manifesti a Ebbing, Missouri

Vincitore: La forma dell'acqua

Pronosticabilissima statuetta per quello che, insieme a The Post - pur se per diverse ragioni - consideravo il film peggiore della decina. Delusione talmente telefonata che quasi non mi ha infastidito.

 

Migliore regia

  • Paul Thomas Anderson - Il filo nascosto
  • Guillermo del Toro - La forma dell'acqua - The Shape of Water
  • Greta Gerwig - Lady Bird
  • Christopher Nolan - Dunkirk
  • Jordan Peele - Scappa - Get Out 
Academy: Guillermo Del Toro
Ford: Paul Thomas Anderson





Vincitore: Guillermo Del Toro



Copia incolla del discorso fatto per il film. Secondo pronostico azzeccato e seconda delusione talmente attesa da non fare neppure male.

 

Migliore attore protagonista

  • Timothée Chalamet - Chiamami col tuo nome
  • Daniel Day-Lewis - Il filo nascosto
  • Daniel Kaluuya - Scappa - Get Out
  • Gary Oldman - L'ora più buia
  • Denzel Washington - Roman J. Israel, Esq.
Academy: Gary Oldman
Ford: Timothée Chalamet

Vincitore: Gary Oldman

Tre su tre. Praticamente devo fare l'oracolo dell'Academy. Bravissimo Oldman, niente da dire, ma come spesso accade coraggio zero dell'Academy.


 

Migliore attrice protagonista

  • Sally Hawkins - La forma dell'acqua - The Shape of Water
  • Frances McDormand - Tre manifesti a Ebbing, Missouri
  • Margot Robbie - Tonya
  • Saoirse Ronan - Lady Bird
  • Meryl Streep - The Post
Academy: Frances McDormand
Ford: Margot Robbie

Vincitrice: Frances McDormand

Sarò stato io troppo acuto o l'Academy troppo scontata!? La McDormand bravissima, ma anche qui, poco coraggio nel non tentare la strada "giovane".

 

Migliore attore non protagonista

  • Willem Dafoe - Un sogno chiamato Florida
  • Woody Harrelson - Tre manifesti a Ebbing, Missouri
  • Richard Jenkins - La forma dell'acqua - The Shape of Water
  • Christopher Plummer - Tutti i soldi del mondo
  • Sam Rockwell - Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Academy: Christopher Plummer
Ford: Sam Rockwell

Vincitore: Sam Rockwell

Una delle poche sorprese positive della serata. Se non altro, l'Academy non si mostra ipocrita come temevo. Bravo Sam.


Migliore attrice non protagonista

  • Mary J. Blige - Mudbound
  • Allison Janney - Tonya
  • Lesley Manville - Il filo nascosto
  • Laurie Metcalf - Lady Bird
  • Octavia Spencer - La forma dell'acqua - The Shape of Water
Academy: Allison Janney
Ford: Laurie Metcalf

Vincitrice: Allison Janney 

Una delle "non sorprese" che ho gradito di più. Bravissima davvero la Janney, premio tra i più meritati per un film che avrebbe dovuto raccogliere decisamente di più.


Migliore sceneggiatura originale

  • Guillermo del Toro e Vanessa Taylor - La forma dell'acqua - The Shape of Water
  • Greta Gerwig - Lady Bird
  • Emily V. Gordon e Kumail Nanjiani - The Big Sick - Il matrimonio si può evitare... l'amore no
  • Martin McDonagh - Tre manifesti a Ebbing, Missouri
  • Jordan Peele - Scappa - Get Out
Academy: Guillermo Del Toro
Ford: Martin McDonagh

Vincitore: Jordan Peele

L'Oscar che, credo, nessuno si sarebbe aspettato. Peccato che sia anche forse uno dei meno meritati.

 

Migliore sceneggiatura non originale

  • Scott Frank, James Mangold e Michael Green - Logan - The Wolverine
  • James Ivory - Chiamami col tuo nome
  • Scott Neustadter e Michael H. Weber - The Disaster Artist
  • Dee Rees e Virgil Williams - Mudbound
  • Aaron Sorkin - Molly's Game
Academy: James Ivory
Ford: Aaron Sorkin

Vincitore: James Ivory

Contento per Ivory e soprattutto per Chiamami col tuo nome, ma sinceramente avrei preferito di gran lunga un riconoscimento a Sorkin e il premio come miglior film a Guadagnino.


Miglior film straniero

  • Corpo e anima, regia di Ildikó Enyedi (Ungheria)
  • Una donna fantastica, regia di Sebastián Lelio (Cile)
  • L'insulto, regia di Ziad Doueiri (Libano)
  • Loveless, regia di Andrej Zvjagincev (Russia)
  • The Square, regia di Ruben Östlund (Svezia)    
Academy: Una donna fantastica
Ford: L'insulto

Vincitore: Una donna fantastica

Non ne ho ancora visto neppure uno, ma anche in questo caso, sono riuscito tranquillamente a prevedere la prevedibile Academy.


Miglior film d'animazione

  • Baby Boss (The Boss Baby), regia di Tom McGrath
  • The Breadwinner, regia di Nora Twomey
  • Coco, regia di Lee Unkrich e Adrian Molina
  • Ferdinand, regia di Carlos Saldanha
  • Loving Vincent, regia di Dorota Kobiela e Hugh Welchman
Academy: Coco
Ford: Coco


Vincitore: Coco

I radical rosicano per il mancato premio a Loving Vincent e poi esultano per Del Toro, che ha portato sullo schermo una versione dark neppure tanto bella del più prevedibile film Disney.
Io, intanto, mi godo Coco.


Migliore fotografia

  • Roger A. Deakins - Blade Runner 2049
  • Bruno Delbonnel - L'ora più buia
  • Hoyte Van Hoytema - Dunkirk
  • Rachel Morrison - Mudbound
  • Dan Laustsen - La forma dell'acqua - The Shape of Water
Academy: La forma dell'acqua
Ford: Blade Runner 2049 

Vincitore: Blade Runner 2049 


Miglior montaggio

  • Jon Gregory - Tre manifesti a Ebbing, Missouri 
  • Paul Machliss e Jonathan Amos - Baby Driver - Il genio della fuga
  • Tatiana S. Riegel - Tonya
  • Lee Smith - Dunkirk
  • Sidney Wolinsky - La forma dell'acqua - The Shape of Water
Academy: Dunkirk
Ford: Tonya

Vincitore: Dunkirk 


Migliore scenografia

  • Paul Denham Austerberry, Shane Vieau e Jeff Melvin - La forma dell'acqua - The Shape of Water
  • Nathan Crowley e Gary Fettis - Dunkirk
  • Dennis Gassner e Alessandra Querzola - Blade Runner 2049
  • Sarah Greenwood e Katie Spencer - La bella e la bestia
  • Sarah Greenwood e Katie Spencer - L'ora più buia
Academy: La forma dell'acqua
Ford: Blade Runner 2049

Vincitore: La forma dell'acqua


Migliore colonna sonora

  • Carter Burwell - Tre manifesti a Ebbing, Missouri
  • Alexandre Desplat - La forma dell'acqua - The Shape of Water
  • Jonny Greenwood - Il filo nascosto
  • John Williams - Star Wars: Gli ultimi Jedi
  • Hans Zimmer - Dunkirk
Academy: La forma dell'acqua
Ford: Il filo nascosto

Vincitore: La forma dell'acqua 


Migliore canzone

  • Mighty River (musica e testi di Mary J. Blige, Raphael Saadiq e Taura Stinson) - Mudbound
  • Mystery of Love (musica e testi di Sufjan Stevens) - Chiamami col tuo nome
  • Remember Me (musica e testi di Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez) - Coco
  • Stand Up For Something (musica di Diane Warren, testi di Diane Warren e Lonnie Lynn) - Marcia per la libertà
  • This is Me (musica e testi di Benj Pasek e Justin Paul) - The Greatest Showman
Academy: The Greatest Showman
Ford: Chiamami col tuo nome

Vincitore: Coco 


Migliori effetti speciali

  • Joe Letteri, Daniel Barrett, Dan Lemmon e Joel Whist - The War - Il pianeta delle scimmie (War for the Planet of the Apes)
  • Ben Morris, Mike Mulholland, Neal Scanlan e Chris Corbould - Star Wars: Gli ultimi Jedi (Star Wars: The Last Jedi)
  • John Nelson, Gerd Nefzer, Paul Lambert e Richard R. Hoover - Blade Runner 2049
  • Stephen Rosenbaum, Jeff White, Scott Benza e Mike Meinardus - Kong: Skull Island
  • Christopher Townsend, Guy Williams, Jonathan Fawkner e Dan Sudick - Guardiani della Galassia Vol. 2 
Academy: Star Wars - Gli ultimi Jedi
Ford: Guardiani della Galassia Vol. 2

Vincitore: Blade Runner 2049 


Miglior sonoro

  • Ron Bartlett, Doug Hemphill e Mac Ruth - Blade Runner 2049
  • Christian Cooke, Brad Zoern e Glen Gauthier - La forma dell'acqua - The Shape of Water
  • David Parker, Michael Semanick, Ren Klyce e Stuart Wilson - Star Wars: Gli ultimi Jedi
  • Julian Slater, Tim Cavagin e Mary H. Ellis - Baby Driver - Il genio della fuga
  • Mark Weingarten, Gregg Landaker e Gary A. Rizzo - Dunkirk
Academy: La forma dell'acqua
Ford: Baby Driver - Il genio della fuga

Vincitore: Dunkirk 


Miglior montaggio sonoro

  • Richard King e Alex Gibson - Dunkirk
  • Mark Mangini e Theo Green - Blade Runner 2049
  • Nathan Robitaille e Nelson Ferreira - La forma dell'acqua - The Shape of Water
  • Julian Slater - Baby Driver - Il genio della fuga
  • Matthew Wood e Ren Klyce - Star Wars: Gli ultimi Jedi
Academy: La forma dell'acqua
Ford: Baby Driver - Il genio della fuga

Vincitore: Dunkirk 

Migliori costumi

  • Consolata Boyle - Vittoria e Abdul
  • Mark Bridges - Il filo nascosto
  • Jacqueline Durran - La bella e la bestia
  • Jacqueline Durran - L'ora più buia
  • Luis Sequeira - La forma dell'acqua - The Shape of Water
Academy: La forma dell'acqua
Ford: Il filo nascosto

Vincitore: Il filo nascosto 

Miglior trucco e acconciatura

  • Daniel Phillips e Lou Sheppard - Vittoria e Abdul
  • Arjen Tuiten - Wonder
  • Kazuhiro Tsuji, David Malinowski e Lucy Sibbick - L'ora più buia
Academy: L'ora più buia
Ford: L'ora più buia

Vincitore: L'ora più buia 


A conti fatti, credo sia stata l'edizione della Notte degli Oscar in cui ho avuto lo score più alto rispetto ai pronostici azzeccati. E non so se preoccuparmi più per me o per l'Academy.


MrFord



Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...