martedì 7 febbraio 2012

Millennium - Uomini che odiano le donne

Regia: David Fincher
Origine: Usa
Anno: 2011
Durata: 158'



La trama (con parole mie): Mikael Blomqvist è un giornalista investigativo d'assalto che con la sua rivista, Millennium, punta a portare a galla il marcio dei pezzi grossi. 
L'uomo e la sua creatura cartacea vivono un momento di crisi a causa dell'accusa di diffamazione mossa grazie ad un astuto trabocchetto dall'industriale Wennerstrom, quando il patriarca di una famiglia tra le più ricche di Svezia, Henrik Vanger, si offre di fornire un paracadute economico e morale allo stesso Blomqvist in cambio di un'indagine volta a scoprire la causa della scomparsa e della morte della giovane nipote, un fatto che sconvolse la famiglia nei lontani anni sessanta e che continua ancora a tormentarlo.
A dare un supporto al giornalista è chiamata la giovane Lisbeth Salander, sopravvissuta ad un passato e ad un presente di lotta per la sua stessa vita, intelligentissima ed acuta hacker dalla memoria fotografica, che proprio a seguito del caso Wennerstrom aveva indagato sulla vita di Mikael Blomqvist.
I due scopriranno che gli armadi della potente famiglia Vanger nascondono più scheletri di quanti non se ne potessero pensare di trovare.





Ci sono sempre diversi modi di vedere le cose.
Prendiamo, ad esempio, quest'ultimo lavoro di Fincher.
Palesemente realizzato su commissione, ispirato ad una trilogia letteraria - che, in realtà, non fosse stato per la morte del suo autore, sarebbe divenuta una serie di dieci - di recente trasposta al Cinema da una produzione svedese, algido e freddo come il clima che in questi giorni allieta i nostri spostamenti, confezionato impeccabilmente, questa versione made in Usa di Uomini che odiano le donne correva il rischio di risultare vuota, sterile, inutile.
Eppure, c'è qualcosa: come la traccia lasciata da un assassino, l'idea fulminante che coglie l'investigatore, il grido di rabbia di una ragazza costretta per tutta la vita a diventare una sorta di istrice elettrica isolata dal mondo, l'esperienza di un uomo che conosce la vita e le sue protagoniste e tutta la violenza - fisica e mentale - di altri, che per quelle stesse donne non provano che un profondo disprezzo.
C'è qualcosa, sotto tutta questa neve.
Un cuore caldo e pulsante, catrame e metallo liquido roventi che piovono sui nostri volti a partire dai roboanti titoli di testa ritmati dai Led Zeppelin e dalla mano di Trent Reznor e Atticus Ross.
Una rivolta di forza, che aguzza l'ingegno e stringe i pugni come la giovane Lisbeth, che segna il suo corpo perchè disposta a tracciare solchi su quelli di chi se lo merita, che ringhia e si contorce senza chiedere il permesso, e poi spiazza con una frase da bambina: "Posso ucciderlo?"
Un'esperienza costruita inseguendo qualcosa che non c'è, danza macabra nella vita di un uomo solitario per scelta e non per indole come Blomqvist, perso tra le sue conquiste.
Un odio scellerato che si rifugia dietro facciate ben costruite di esemplari borghesi, e si consuma nel sangue di vittime sacrificali da furore religioso, o stupri legalizzati che passano attraverso il commercio di un silenzio che è una condanna ancora peggiore.
La scomparsa di Anita, la doccia purificatrice di Lisbeth.
Intorno, tanti uomini.
Troppi.
Ma anche un film che è una meraviglia per gli occhi, scritto e diretto con una precisione chirurgica, interpretato alla grande - Craig è un Blomqvist finalmente credibile rispetto al personaggio dei romanzi, Plummer giganteggia nel ruolo del vecchio patriarca, e poi lei, la mia personale vincitrice dell'Oscar come migliore attrice, Rooney Mara, la nuova star rock-fordiana del prossimo futuro - e decisamente tridimensionale rispetto al suo corrispettivo europeo - non si può parlare di remake, quanto di visioni parallele della stessa opera -.
Eppure tutto appare superfluo, di fronte non tanto ad un'indagine complessa e scabrosa, una sorta di versione sanguinaria di quelle che furono le indagini interiori tra le mura domestiche del Maestro Bergman, quanto alla visione della sua indiscussa protagonista: una ragazza così sola da essersi costruita una corazza impenetrabile attorno, letale quanto fragile, arrabbiata quanto bisognosa di un amore che bruciò con il padre, alimentantosi con gli scacchi e l'idea di un altro genitore, quel Blomqvist sul quale non c'è ricerca in grado di trovare nulla di quello che normalmente gli altri uomini celerebbero e che potrebbe essere un amante attento e protettivo, quell'uomo così perfetto per lei eppure tremendamente distante, come fosse già rassegnato all'idea di non poter costruire niente se non un incontro casuale, un'intesa quasi perfetta.
Lisbeth è una donna da tanto tempo, eppure cos'ha, quella bionda al suo fianco, che lei non può avere?
Il tempo? Quello è tutto dalla sua.
La bellezza? Lei è sicura di poter scopare decisamente meglio.
La presenza? Sarebbe crudele, proprio ora che lei ha deciso di aprirsi.
La verità è che non c'è una risposta, per Lisbeth.
Perchè Lisbeth è fuori tempo massimo.
Nonostante sia intelligente, giovane, sveglia, letale, e corra con la moto come un'eroina d'altri tempi, un fantasma fatto di pece rovente e vendetta.
La Lady Vendetta del Vecchio Continente.
La Sposa europea alla ricerca dei tanti Bill da togliere di mezzo.
Lisbeth è fuori tempo massimo, e potrà solo lottare per sopravvivere.
Perchè è una preda divenuta cacciatrice, e non potrà mai pensare di prendersi un minuto per respirare.
Fortunatamente, David Fincher questo lo sa.
Altrimenti non avrebbe potuto costruire, su commissione, un film così straordinariamente potente.


MrFord


"Piansi anch’io la prima volta
stretta a un angolo e sconfitta
lui faceva e non capiva
perché stavo ferma e zitta
ma ho scoperto con il tempo
e diventando un po’ più dura
che se l’uomo in gruppo è più cattivo
quando è solo ha più paura."
Mia Martini - "Gli uomini non cambiano" - 

38 commenti:

  1. Okay, si sa, Fincher è bravo. Ma, tolte le considerazioni di natura economica, c'era (davvero) un bisogno cinematografico di questo remake?

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    1. Marziano, come ho scritto anche nel post, in realtà non si tratta di un remake. E' una rilettura dello stesso romanzo con alcuni elementi completamente assenti dalla versione europea.
      Ma a parte questi pipponi, che dire!?
      Il film è davvero tosto, quindi ben venga. :)

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  2. io non ho letto i romanzi e ho visto solo il primo film della trilogia svedese... che mi aveva lasciato un po' così (del tipo carino ma niente più)

    ora voglio vedere se fincher riesce a convincermi e dopo le tue parole son più fiducioso ;)

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    1. Frank, questo al film svedese - che pure era non male ed il migliore dei tre - mangia in testa alla grande.
      Daje sotto con Fincher!

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  3. dopo questo tuo giudizio positivo, lo guarderò con grande sospetto uahahah :)

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    1. Cannibale, non potevo aspettarmi nient'altro! Ahahahahaah!

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  4. Boh. Ovvio che, visto che c'è di mezzo Fincher, lo guarderò, ma non riesco a concepire la nascita di questo film - remake o rilettura poco importa, se non ci fosse stato l'ottimo film svedese a uscire nei cinema non ci sarebbe stato nemmeno questo. Non dubito che possa essere una buona pellicola, come dici, ma resto comunque scettico, perché il romanzo, e il film originale, poggiano molto sulle atmosfere scandinave, e l'idea di una storia svedese (o anche solo europea) fatta in America mi fa francamente cagare (un po' come il remake di Lasciami entrare).

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    1. Simone, a dire il vero il film svedese - che è carino, più che ottimo - taglia alcune parti del romanzo che qui hanno una tridimensionalità totale, così come il Blomqvist di Craig riesce a centrare il bersaglio molto più di quello dell'insipido Nyqvist.
      Oltretutto, è stato girato completamente in Svezia, quindi direi che è una vera e propria rilettura delle opere di Larsson, e se queste sono le premesse, ben vengano anche i due successivi!

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  5. dela trilogia svedese ne avevo sentito parlare anche se mi sembrava la solita puttanata simile alla twilight maniera, non sò sono tentatissimo di vederlo solo per Fincher alla regia, per il resto può andare nel dimenticatoio..

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    1. Lorant, con Twilight questa roba non c'entra nulla: è un noir violento e spietato, che ti consiglio sia come romanzo che come film.
      La trilogia svedese è tutta nel primo film, questo invece è davvero una bomba. Vedrai!

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  6. "Potente", ecco l'aggettivo che mancava per la mia lista di film visti. Peccato che dopo i libri e la versione svedese lo sapessi a memoria e perciò non me lo sono goduto. L'ho visto solo per Fincher, uno dei migliori registi attualmente in circolazione.

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    1. Lucien, posso capire cosa intendi: eppure la tridimensionalità data da Fincher a Blomqvist e Lisbeth è molto maggiore rispetto a quelle della controparte svedese, e la regia è uno spettacolo!

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  7. Io ho un problema serio con questo soggetto. Nel senso che voglio leggere i libri prima e non mi decido a vedere i film, ma forse desisterò...

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    1. Elio, posso capire.
      Resta il fatto che, se vorrai vederlo anche prima di leggere i libri, questo sia un gran film.

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  8. Mmmmm... Quindi in fincho ha fatto un bel film ma anche un mezzo pazzume... perfetto, adesso mi tocca di vederlo!!

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    1. Cosa intendi con mezzo pazzume, Eddy!??!
      Per me è tostissimo, vale assolutamente una bella visione!

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    2. Nel senso di "commercialone".

      Ogni tanto mi scappa qualche termine da ggggiovane.
      O forse me lo sono inventato. LOL

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    3. Ti scappa perchè sei ggggiovane, no!? ;)
      In fondo, quelli come noi non invecchiano mai!

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  9. gli americani lo ri-fanno meglio. Concordo in pieno. Anche io sono stata molto colpita, sin dai titoli di testa. Il libro di Larson rende mooooooolto meglio al cinema a mio avviso, dal momento che ricordo che lo Stieg si dilungava molto in pagine che allentavano la tensione, rendendoo pesante la lettura, (soprattutto la parte dell'epilogo).
    Bravo Mr Ford, questa recensione m'è proprio piaciuta!

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    1. Crespa, muchas gracias! :)
      Dai titoli di testa in avanti, questo film è davvero una piccola bomba.
      Peccato che, venendo a così poca distanza dalla trilogia svedese, il suo valore sarà sminuito dai più: un errore, perchè è davvero un prodotto di ottimo livello.

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  10. Mah, a questo punto sono davvero curioso, anche se non mi dispiacerebbe leggere prima i romanzi...

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    1. Ottimista, fossi in te mi butterei a capofitto in questo film. Non avendo letto i romanzi, potresti gustartelo perfino di più!

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  11. Bene, sono felice di leggere questa tua recensione. Fincher finora non mi ha mai delusa e sembrerebbe che anche con questo non mi deluderà. Staremo a vedere :D

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    1. Vedrai che anche stavolta resterai colpita dal suo lavoro. Appena puoi recuperalo!

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  12. Mannaggia Ford, non avevo intenzione di vederlo dato che ho letto la trilogia e avevo visto quello svedese, ma mi hai troppo incuriosito!!

    Nell'originale c'era una Noomi Rapace che era perfetta nel ruolo di Lisbeth, voglio vedere se Rooney Mara è davvero all'altezza!

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    1. Iaia, ti assicuro che questo mangia in testa alla versione svedese, e Rooney Mara è fenomenale!
      Guardalo se ti capita!

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  13. Questa settimana è andata così ma la prossima, sempre se lo tengono, vado a vederlo di sicuro.
    Già ero ispirata, anche se Daniel Craig non mi piace molto come attore, e leggendo la tua recensione so che vado a colpo sicuro!!

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    1. Babol, lo terranno di sicuro. E' abbastanza "noto" come titolo per durare una settimana soltanto.
      E tranquilla: è un colpo sicuro!

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  14. Non vedo l'ora di vederlo! Dopo la tua recensione, ancor di più!

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  15. Stargirl, secondo me è davvero ottimo.
    Bisognerebbe vederlo senza pensare agli altri, per apprezzarlo ancora di più, ma resta un thriller di livello altissimo con una protagonista incredibile!

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  16. Io non ho letto il libro, però la Lisbeth Noomi Rapace mi sembra veramente fuori personaggio...è troppo gitana per sembrare anche lontanamente svedese...troppo incazzata e rude...La nuova versione mi sembra su un altro livello!

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    1. Squalo, a me la Lisbeth della Rapace era piaciuta molto, ma Rooney Mara fa decisamente meglio!
      Questa versione è superiore in tutto!

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  17. Io ho visto solo questo e devo dire che mi è piaciuto.
    Non so come se la siano cavati gli svedesi ma la regia di Fincher e la grande interpretazione della Mara sono davvero notevoli.

    :)

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    1. Val, il primo dei film svedesi era più che discreto, il secondo decisamente mediocre e il terzo una via di mezzo.
      Questo, tra Fincher e la Mara, è su un altro pianeta. :)

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  18. Dopo i giudizi contrastanti posso finalmente dire: gran film. Chi si aspetta una trascrizione pedissequa dell'avvincente indagine del libro rimarrà certamente deluso, ed è meglio che si rivolga alla versione svedese, ben fatta ma impersonale, didascalica. Ficher sceglie con coraggio di sviluppare i personaggi. E per quanto mi riguarda stravince.

    Un'ultima cosa: colonna sonora mostruosa, ma non avevo dubbi. Insomma, la classe non è acqua, a partire dagli strepitosi titoli di testa.

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    1. Alessandro, sottoscrivo in pieno.
      L'attenzione rivolta ai personaggi li rende molto più interessanti delle loro controparti svedesi, e dai titoli di testa all'ultima sequenza tutto funziona alla grande.
      Ottimo film davvero.

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  19. Bellissimo. Visto ieri sera e lo vorrei rivedere da capo.

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