domenica 26 febbraio 2012

Cold Case - Stagione 6

Produzione: CBS
Origine: Usa
Anno: 2009
Episodi: 23



La trama (con parole mie): siamo di nuovo alla omicidi di Philadelphia, in compagnia della squadra che si occupa dei casi irrisolti avvenuti nella "città dell'amore fraterno" dagli anni sessanta ad oggi.
A fare da parallelo alla consueta struttura da "un caso a puntata" nel corso di questa penultima stagione gli autori si sbilanciano cercando di indagare più approfonditamente sui protagonisti, dalla relazione di Scotty con la giovane esperta della scientifica Frankie alla ricerca di una nuova casa di Nick Vera, passando attraverso il tentato omicidio di Will Jeffries e la riscoperta del rapporto con il padre di Lily Rush.
Un tentativo non sempre riuscito per dare una scossa ad una serie ormai stanca.





Come ormai tutti i frequentatori abituali del saloon ben sanno, in casa Ford le serie con i morti ammazzati di mezzo - eccetto la fighetta e da noi cordialmente detestata C.S.I. in tutte le sue incarnazioni - trovano sempre terreno fertile, mettendo d'accordo il mio gusto maggiormente legato ai prodotti più realistici - I Soprano, The shield, Californication, Breaking bad, Sons of anarchy - e quello di Julez, che è di norma più attratta da titoli in grado, al contrario, di far evadere dalla quotidianità il più possibile.
Insieme a Criminal minds, Cold case è stata una delle prime serie che abbiamo iniziato a seguire consci del fatto che avrebbe trovato il compromesso giusto tra i nostri differenti approcci, divenendo di fatto una delle mascotte di casa Ford e facendo la sua regolare comparsata nei periodi di stacco da altri titoli più "forti", intrattenendoci come si conviene in attesa dei serial più attesi - in questo caso, delle seconde annate del già citato Breaking bad e del magnifico Friday night lights, prossimamente su questi schermi -: con questa sesta stagione, però, comincia a divenire evidente la stanchezza della formula e degli autori, nonostante alcuni tentativi di dare profondità e spessore ai protagonisti inserendo elementi prima sostanzialmente ignorati a proposito delle loro vite private, e, pur mancando per il momento all'appello la settima e conclusiva annata la chiusura della serie pare più che giusta.
Gli episodi - così come le colonne sonore degli stessi, piatto forte della serie soprattutto nei suoi primi anni - cominciano a diventare prevedibili e poco interessanti a meno che il coinvolgimento dei membri della squadra non divenga personale, riportando in quel caso la qualità del prodotto agli standard più alti del passato: in particolare, la puntata dedicata al tentato omicidio di Jeffries e la doppia in chiusura di stagione in cui si apre uno squarcio sul passato di Lily sono risultate le più efficaci, nonchè le uniche - o quasi - ad allontanarsi dalla consueta struttura da fumetto seriale in cui i protagonisti sono sempre uguali a se stessi e tutto quello che accade inizia e finisce nei quaranta minuti canonici senza alcuna ripercussione sul resto della storia.
D'altra parte alcune potenziali sottotrame interessanti vengono accantonate in maniera decisamente frettolosa o - peggio - ingiustificata, come la storia di Rush con l'agente della narcotici Saccardo - interpretato da Bobby Cannavale e sparito come nulla fosse da un episodio all'altro - o quella di Scotty con la giovane Frankie, portata avanti praticamente come riempitivo nei momenti di stanca di questa o quella puntata.
Certo, il risultato è comunque piacevole, il prodotto è confezionato discretamente e si lascia guardare senza fatica, ma forse, considerato l'avvicinarsi della fine del suo percorso televisivo, sarebbe stato più giusto nei confronti di un titolo comunque nel suo genere importante che gli autori si fossero impegnati maggiormente per regalare al pubblico un crescendo da cardiopalma, in modo da lasciare un ricordo davvero importante.
Staremo a vedere, dunque, con l'ultima stagione: intanto cresce un certo rimpianto per un titolo adagiatosi neanche fosse la metà stanca di una vecchia coppia.


MrFord


"You've got time, you've got time to escape
there's still time, it's no crime to escape
it's no crime to escape, it's no crime to escape
there's still time, so escape
it's no crime, crime."
Pearl Jam - "All thos yesterdays" -


 

6 commenti:

  1. Pearl Jam!! wow!
    Potrei innamorarmi di te MrJF. :p

    Eh si, ci voleva proprio passare da qui... Iniziare con queste note la domenica mi fa pensar che andrà bene la giornata. :)

    Ciao, MsJF

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    1. Assia, da quel punto di vista sono già più che sistemato con Julez.
      Per il resto, i Pearl Jam sono sempre un ottimo modo per iniziare la giornata, questo è sicuro.

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    2. Ma anche no, Assia, eh?!
      Citando Moulin Rouge "He's Mine" :)

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    3. Ops... sorry!!
      Se avessi saputo o capito non avrei (neppure) scherzato.
      Mi sono iscritta da pochi giorni, e il mio blog non ha ancora le idee chiare!! :)

      Citando Assia: He is yours!! ;) Un abbraccio a te Julez.

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  2. ancora cold case?
    ma in che fuso orario vivi? :)
    basta, l'han già chiuso da mo'...

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    1. Cannibale, la serie non mi dispiace, e una volta iniziata va finita. Resta una stagione, porta pazienza e subisci il mio jet-lag! :)

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