martedì 12 luglio 2011

Adventureland

La trama (con parole mie): James Brennan, terminato il liceo, sogna di andare in Europa con gli amici e di tornare pronto ad iniziare l'avventura universitaria a New York, alla Columbia.
Peccato che, a causa di una retrocessione lavorativa del padre, si ritroverà non solo bloccato nel suo paese d'origine, ma anche costretto a rinunciare al Vecchio Continente e costretto a trovarsi un lavoro per finanziare almeno l'inizio della sua avventura nella Grande Mela.
L'impiego è dei peggiori: addetto ai banchetti dei giochi ad Adventureland, il parco tematico della città: ma non tutto il male viene per nuocere, e l'estate di quel fatidico 1987 porterà a James anche il primo, vero, grande amore.

Occorre ammetterlo: i film di formazione, specie quelli in grado di fare leva su esperienze personali simili alle nostre, su una colonna sonora o un atmosfera in qualche modo in grado di entrare in risonanza con le vite dell'audience hanno una corsia preferenziale già pronta ad essere percorsa che porta dritta al cuore dello spettatore.
Basti pensare a Stand by me, I Goonies, Y tu mama tambien, Quasi famosi, La mia vita a Garden State, Fandango, per avere esempi perfetti di pellicole generazionali che, indipendentemente dall'età in cui le si guarderà ancora, ed ancora, ed ancora, continueranno in qualche modo a commuoverci come un ricordo dei tempi d'oro.
Così è, a suo modo, per Adventureland, diretto dallo stesso Mottola del cult SuXbad e del meno incisivo Paul, idealmente perfetto a metà tra i due film appena citati: perchè se da un lato non posso che rimanere ammirato dalla sincerità con la quale la storia è raccontata - pur nella sua ingenuità - o conquistato dalla strepitosa colonna sonora, dall'altro ho sentito - e molto - la mancanza di una vera operazione vintage proprio rispetto ai due protagonisti, decisamente più simili a quelli delle pellicole di genere anni novanta che non al decennio che in questo caso si vorrebbe omaggiare e di un pò di cattiveria in più, specialmente sul finale.
Ma poco importa.
In fondo, Adventureland è stato una visione divertente e perfetta per un pomeriggio estivo come ne facevo ai tempi, lontano dai pensieri di conti, lavoro e quant'altro e concentrato, eventualmente, solo sul cosa avrei fatto la sera: come in una versione adolescente di Alta fedeltà, mi ha riportato alla mente situazioni, errori, struggimenti ed esaltazioni tipiche di una parte della vita in cui si è in bilico ma senza saperlo davvero, in cui tutto il peggio - la scuola - pare alle spalle ed il futuro si dipinge come possibile in ogni sua incarnazione, specialmente quelle da noi desiderate.
Eppure, dietro una facciata d'innocenza e sane goliardate, cominciano già a delinearsi ruoli che saranno decisivi per ognuno dei protagonisti, spesso influenzati nelle loro scelte e nei destini dal ruolo dei genitori e dalle possibilità economiche degli stessi, oppure segnati da esperienze che costringono a scontrarsi in anticipo forse eccessivo con le realtà della vita adulta - la storia tra Emily e Connell ne è l'esempio lampante -.
Una commedia dolceamara, dunque, ben lontana dalla demenzialità sfrenata del già citato SuXbad, ma ugualmente interessante e coinvolgente, forte di una struttura che porta ad un'immediata familiarità con i protagonisti, caratterizzati senza eccessivo spessore eppure facilmente riconoscibili dal pubblico.
James e la crescita legata al lavoro ad Adventureland entrano facilmente nel cuore di ogni (ex) adolescente che abbia passato almeno qualche mese in una situazione simile, magari davvero riuscendo a trovare la prima, vera, storia importante o gli amici che sarebbero durati una vita, venendo travolto dalla prima sbronza, abbagliato dall'ammirazione per qualcuno che poi, col tempo, si scoprirà non essere tutto questo granchè, preso nel mezzo di qualche non voluto triangolo amoroso o, semplicemente, divertitosi quanto più possibile, conscio che prima o poi tutto sarebbe finito.
In particolare, il dialogo sulla collina tra James, Joel e Frigo è una delle scene più profonde, divertenti e toste della pellicola, e a mio parere l'ideale conclusione che Mottola avrebbe potuto - dovuto? - disegnare per una vicenda che, in quel modo, avrebbe lasciato la sensazione dolceamara perfetta.
Ma ancora una volta poco importa, se il film non si sia chiuso come avrei voluto: me lo sono goduto e questo basta e avanza, per un amarcord piccolo piccolo - ma assolutamente gradevole - come questo.
Se, inoltre, Bill Hader impazza dispensando una perla dietro l'altra, anche qualche piccolo scivolone ci può stare: di tanto in tanto, è un piacere tornare a quei tempi magici in cui si pensava che tutto sarebbe potuto accadere.

MrFord

"Sometimes I feel so happy,
sometimes I feel so sad.
Sometimes I feel so happy,
but mostly you just make me mad.
Baby, you just make me mad.
Linger on, your pale blue eyes.
Linger on, your pale blue eyes."
Velvet Underground - "Pale blue eyes" -

15 commenti:

  1. Sì, l'ho visto un po' di tempo fa su Sky. Mah, un film che non dispiace, mettiamola così, anche se c'è stata una cosa non mi è proprio andata giù: Kristen Stewart! Ti giuro non riesco a sopportarla, è estremamente fastidiosa.

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  2. Anch'io me l'ero goduto parecchio. È come dici tu: niente di speciale, ma molto carino.
    Bellissimo Y tu mamà tambien! :D

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  3. Film piacevole, per passare un pomeriggio spensierato.

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  4. concordo in pieno. mi è piaciuto soprattutto per la sua genuinità, nel suo non esaltare fino all'inverosimile l'essere ambientato negli anni'80.
    Pale Blue Eyes è una canzone per me strepitosa... calcola che è stata la prima canzone ho imparato a suonare alla chitarra (tutt'ora la suono ancora come quella prima volta :P)

    mi hai riportato alla mente anche il bellissimo Fandango ;)

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  5. Pesa, il film è molto carinoo, la Stewart a me resta tutto sommato indifferente: in fondo fa sempre la stessa parte. Basta abituarsi. ;)

    Ottimista, mi ricordo che Y tu mama tambien lo vidi la prima volta d'estate, e sognai un viaggio di formazione in compagnia, io che quel genere di cose le ho sempre fatte per i fatti miei.

    Over, concordo in pieno. :)

    Frank, l'atmosfera eighties è mitica, mi ha fatto tornare in mente cose come il primo Karate kid, e i bei tempi di quando ero bambino.
    Pale blue eyes è stupenda: non mi sono mai cimentato in una versione by Ford con la chitarra, ora che me parli tenterò, anche se non è che io sia quello che si definisce un asso delle sei corde! ;)
    Fandango davvero mitico!

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  6. rispecchia in maniera onesta quella fase tanto difficile, anche un'ambientazione fascinosa...

    Il tipo che fuma la pipa è un radical chic?? cmq è uno dei personaggi più interessanti del film :|

    Non ho visto Y tu mama tambien, è consigliato?

    zozzamiseria non riesco a citare Rocky sta volta...
    ... mi consolo con le note di Lou Reed :)

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  7. sì, carino. ma non m'ha lasciato grandi ricordi. (a me sta sulle balle invece reynolds)

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  8. Vincent, direi che il tipo che fuma la pipa è nerd, più che radical chic, e sta simpatico anche a me! ;)
    Y tu mama tambien è un buon film di formazione, dipende molto dal contesto e dall'età in cui viene visto, secondo me, ma è sicuramente una visione piacevole.
    Per quanto riguarda Rocky, facciamo così: la prossima volta lo citi due volte! :)

    Ciku, il personaggio di Reynolds è pessimo, effettivamente. E a me non piace neppure lui come attore, fai te. Ma il film è carino, senza dubbio.

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  9. non era facile, ma sei riuscito a rendere pesante persino un post su un film così leggero, gradevole e spettacolare!!

    parli proprio come un vecchio sul letto di morte, ford
    buahaahahahah

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  10. Cannibale, proprio non ce la fai, a rilassarti, vero!? ;)
    Anche quando parlo bene dei film che ti piacciono ti inacidisci, sei peggio di una vecchia zitella! Ahahahahaahahh!

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  11. ot: Pale Blue Eyes è molto facile da suonare. considera che anche io sono di uno scarso esemplare alle sei corde, indegno anche dei falò più miseri. quindi vai tranquillo ;)

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  12. È proprio il genere di film da sera d'estate o da pomeriggio piovoso. Si guarda sempre volentieri.

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  13. Frank, appena ho un attimo di tempo la provo. E chissà che prima o poi non si riesca a suonare insieme? Tiriamo su una session degna dei Ramones! ;)

    Gae, concordo in pieno. E già che ci siamo, tu potresti fare la chitarra solista del nostro gruppo, dato che invece tu suoni bene!

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  14. Film bello e sincero che scorre via benissimo, certo un po' di cinismo in più non avrebbe guastato.

    Bill Hader nell'olimpo dei caratteristi.

    Ho visto i primi due episodi di Oz.
    Bombissima.

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  15. Dembo, Bill Hader un mito incontrastato. :)
    Oz bombissima. Te l'avevamo detto!

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