La trama (con parole mie): Shinzaemon Shimada, uomo di fiducia dello Shogun e del popolo, fedele servitore delllo Stato, viene chiamato da dignitari ribelli che vorrebbero la morte del fratello minore del Signore in carica, un malvagio e dispotico nobile dai metodi brutali e violenti.
L'uomo, integerrimo e tutto d'un pezzo, accetta la missione praticamente suicida una volta raccolta la testimonianza di una delle vittime del congiunto dello Shogun, e chiama a raccolta vecchi compagni d'armi e giovani spadaccini per costituire un manipolo che si possa fare carico di una responsabilità tanto grande mettendo a rischio tutto, a partire dalla vita stessa.
Takashi Miike è davvero un tipo strano.
Sforna almeno un film all'anno, neanche fosse Woody Allen, dai prodotti per la tv alle grandi produzioni cinematografiche.
Dall'horror all'azione, dalle schifezze più incredibili alle sfide a se stesso e al pubblico.
13 assassini rappresenta una di queste.
Il Miike dell'irriverenza, dello splatter a tutti i costi, dell'ultraviolenza di Ichi the killer, dell'improvvisazione quasi casuale pare lasciare spazio al taglio chirurgico di modelli quali The twilight samurai, o all'epica travolgente del capostipite del genere, I sette samurai del Maestro Kurosawa.
E la sfida, apparentemente suicida come la missione dei suoi protagonisti, è vinta e alla grande dal regista, che sforna senza dubbio uno dei suoi lavori migliori, più completi ed appassionanti, in grado di permettere al pubblico di riscoprire un genere ormai quasi perduto da noi in Occidente ed usi e costumi che non abbiamo mai conosciuto davvero fino in fondo.
13 assassini è un grande film, che come tiene a ricordare il suo solidissimo protagonista Shinzaemon citando i benefici della pazienza ai suoi impazienti uomini, rimanda alla filosofia della pesca e del gioco del go: l'attesa e la costruzione sono le chiavi di volta di ogni vittoria, ed il successo passa tutto attraverso di loro.
Così Miike, senza fretta o timore, aumenta il suo minutaggio abituale e lavora il pubblico ai fianchi ponendo ogni pezzo sulla scacchiera della battaglia finale per più di metà della pellicola, passando attraverso incastri, racconti, testimonianze, il crescendo del gruppo dei tredici valorosi dalla sua costituzione al viaggio verso il punto in cui è stato deciso di sferrare l'offensiva allo spietato signore e al suo fido servitore - che servitore si professerà fino alla fine, contribuendo alla parte prettamente politica della pellicola -.
E quando pare che tutto possa scivolare via come se niente fosse, ecco esplodere - in tutti i sensi - una delle battaglie più lunghe, elaborate e mirabolanti dai tempi de Il signore degli anelli, violentissima eppure mai davvero splatter - sono lontani gli eccessi del tarantiniano Kill Bill, ma anche il sangue digitale di Kitano in Zatoichi -, geometrica come lo Spartacus di Kubrick eppure complessa e caotica come la resa dei conti del già citato I sette samurai.
Una resa dei conti che travolge lo spettatore per quasi tre quarti d'ora, e culmina in un confronto drammatico tra il signore, il suo braccio destro e Shinzaemon.
Il samurai che dichiara che la sua stessa esistenza è data dall'obbedienza al Padrone, e quello che fiero afferma di dovere tutto al Popolo.
Sullo sfondo, il nobile schiavo del potere e dispensatore di violenza che trova nella morte e nel sacrificio di decine e decine di uomini il piacere di una guerra "che una volta entrato nel consiglio si preoccuperà di ripristinare", un bambino viziato e prepotente che non conosce la differenza tra sudore e piacere, tra dolore e sangue, e ancor peggio, non ne conosce le assonanze.
Un ritratto del potere impietoso e terribile, al quale si oppone un campionario di uomini coraggiosamente imperfetti, umilmente fieri - il cacciatore, che mi pare uno straordinario, sentito omaggio al personaggio di Mifune protagonista indiscusso sempre de I sette samurai - e stupidamente umani - il nipote di Shinzaemon ed il suo desiderio di mollare la spada, mettersi a fare il bandito e spostarsi negli Stati Uniti per scoparsi tutte le donne -.
Io, senza alcun dubbio, sto con Shinzaemon e i suoi, con la spada, i sassi, la terra, le mani e tutto quanto può essere utile per sconfiggere il proprio nemico.
E poi, sto con Shinzaemon con tutto il cuore.
Che è la parte del corpo che più conta, in situazioni come questa.
"Certo, quella e un bel paio di testicoli", come direbbe il Drugo.
Ma questa è un'altra storia.
Per il momento, godetevi 13 assassini.
Sedetevi, assaporatelo, attendete. Vi scoppierà tra le mani e dritto fin nell'anima.
Cosa aspettate, siete ancora qui!?
MrFord
"The sky is filled with good and bad
that mortals never know.
Oh, well, the night is long, The beads of time pass slow,
tired eyes on the sunrise, Waiting for the eastern glow."
Led Zeppelin - "The battle of Evermore" -
Cazzo, devo vederlo! Subito! Adesso!
RispondiEliminaè già scoppiato :D
RispondiEliminavisione incredibile e spettacolare!
Porca zozza! Me lo sono perso... vado subito, sono a credito di bottigliate...
RispondiEliminaPorca puttanfia! E lasciamelo dire!
RispondiEliminaQui da me l'hanno passato tipo due giorni al cinema, non so se rendo!
E ma mi rifaccio, altro che!
Anche le tette mi rifaccio!
a quella frase già mi vien da piangere… 'quello che fiero afferma di dovere tutto al Popolo'. Guardiamoli al cinema ché non ne esistono più! Dove sono vado ad assoldarli! 666)
RispondiEliminaSimone, guardalo! E' una bomba pazzesca!
RispondiEliminaFrank, non avevo dubbi che ti fosse piaciuto. Davvero uno dei film dell'anno finora!
Eddy, non puoi aspettare: va visto e stravisto!
Cyb, rifatti pure in scioltezza! Questo merita trucco, parrucco e pulizia dei denti! ;)
Petrolio, è senza dubbio un film molto politico, e almeno al Cinema, che possiamo, godiamoceli questi samurai tutti d'un pezzo!
Cazzo vado a recuperarlo subito!
RispondiEliminaSembra proprio una bomba come piace a noi!
Fratello, è una vera bombissima!
RispondiEliminaSono rimasto inchiodato allo schermo dall'inizio alla fine. Bellissimo.
ho in programma di vederlo
RispondiEliminaprima o poi...
Cannibale, potrebbe addirittura piacere anche a te. Pensa un pò che roba! ;)
RispondiEliminaDi Miike non ho mai visto niente! Magari inizierò proprio da questo.
RispondiEliminaOttimista, Miike ha girato un sacco di cose interessanti e completamente diverse tra loro: personalmente, oltre a questo, ti consiglio Ichi the killer e Audition.
RispondiEliminaAudition è da un po' che sono indeciso se vederlo o meno, alla fine rimando sempre. Ti farò sapere.
RispondiEliminaAttendo il tuo post in merito, dunque!
RispondiEliminaFammi sapere!
cercavo e cercavo e alla fine l'ho trovata la tua recensione sul film... ottimo pezzo!! hai messo il cuore pure nello scrivere, complimenti!
RispondiEliminaPerfetta pure The battle of Evermore (geni assoluti i Led Zeppelin e mitico il quarto album), che si riallaccia a Il signore degli anelli che citi nel pezzo.
hahaha la perla del grande Drugo ci sta tutta, sempre un maestro di vita!
Vincent, muchas gracias per i complimenti!
RispondiEliminaE' stato uno di quei film in grado di tirarmi fuori il cuore, quindi tutto a suo favore. ;)
Sicuramente sarà nella mia top 20 di quelli usciti quest'anno, a dicembre.
Sono contento anche che tu abbia apprezzato gli Zeppelin, sempre mitici.
Drugo rules. Sempre.