Regia: Peter Jackson
Origine: Nuova Zelanda, USA
Anno: 2014
Durata: 144'
La trama (con parole mie): alle pendici di Erebor si prepara uno scontro
di proporzioni epiche. Smaug, il drago liberato dai nani guidati da
Thorin Scudodiquercia, è finalmente libero e pronto ad assaltare gli
uomini che diedero asilo proprio alla compagnia alla quale si è
aggregato Bilbo Baggins, mentre gli orchi preparano un'offensiva da due
fronti attratti dai tesori della montagna.
Gli elfi, dal canto loro, paiono pronti a tutto per avere una parte del bottino, mentre nell'ombra Sauron, l'Oscuro Signore, prepara il suo ritorno trovandosi opposto alle forze congiunte di Saruman, Gandalf e Galadriel.
Gli elfi, dal canto loro, paiono pronti a tutto per avere una parte del bottino, mentre nell'ombra Sauron, l'Oscuro Signore, prepara il suo ritorno trovandosi opposto alle forze congiunte di Saruman, Gandalf e Galadriel.
La battaglia
ai piedi della montagna sacra dei nani si concluderà con un massacro
o Thorin rinsavirà in tempo dalla sua sete di ricchezze per salvare il
proprio mondo, e forse la Terra di mezzo?
E quale sarà, in tutto questo, il ruolo di Bilbo?
Erano i primi anni novanta e facevo le medie quando conobbi Peter Jackson ed il suo Cinema oltre ogni misura grazie a quella chicca che è ancora oggi Splatters - Gli schizzacervelli.
Venne poi il tempo di Creature del cielo - forse, ad oggi, il suo film effettivamente più completo - dei primi ingaggi americani e de Il signore degli anelli, che in un primo momento osteggiai e dunque finii per considerare l'equivalente moderno di Star Wars: e quell'ex paffuto regista neozelandese divenne, di fatto, una stella.
L'operazione legata ad una seconda trilogia ispirata a Lo hobbit, fin dal principio giudicata come una sorta di maxi marchetta, invece, finì per istillare il dubbio - ancor prima che nel sottoscritto - nei fan più hardcore del buon Peter, contraddetti da un primo capitolo assolutamente all'altezza ed un secondo meno efficace ma comunque valido se non altro grazie al contributo fondamentale del charachter di Smaug, reso magistralmente.
Con La battaglia delle cinque armate Jackson era dunque chiamato a dimostrare che questo suo secondo e certo non fortunato esperimento - la regia era stata destinata, di fatto, a Guillermo Del Toro, che abbandonò il progetto in corso d'opera - non fosse una semplice operazione commerciale, ma un'opera magica e coinvolgente quanto quella che l'ha preceduta: da questo punto di vista, e purtroppo, il risultato è stato senza dubbio fallimentare, figlio di una prima parte troppo raffazzonata e confusionaria, con Smaug relegato ad una decina di minuti di soli effetti speciali ed una coesione non pervenuta, quasi come se la vicenda di Thorin e della compagnia, quella degli umani, di Galadriel e soci intenti a contenere Sauron, degli orchi e degli elfi fossero entità distinte, ed il loro rispondere all'appello del regista fosse solo un mero compitino da portare a casa per conquistare una pagnotta decisamente ricca e saporita.
Con l'evoluzione della vicenda e della battaglia le cose finiscono per migliorare, dando vita ad una parte finale intensa e coinvolgente come avrebbe dovuto essere l'intero film, senza pensare a dover forzare necessariamente un legame con la precedente trilogia - inutile, in questo senso, ad esempio, il riferimento ad Aragorn - e valorizzando sia i personaggi legati all'opera letteraria - Thorin su tutti -, sia quelli inventati a favore del pubblico - l'elfa Tauriel -: la parte dei leoni spetta, paradossalmente, agli orchi di Manu Bennet e soci e ad un Legolas in piena forma action anni ottanta, così come ad un finale in bilico tra malinconia e ricordo dell'ineguagliabile precedente trilogia.
Ma non basta una mezzora di fuoco a ribaltare le sorti di quello che è senza dubbio il capitolo meno soddisfacente dell'intero affresco tolkeniano di Jackson, un'opera che resta valida ed ottima per l'intrattenimento ma che, di fatto, continuerà a rappresentare il rimpianto di qualcosa rimasto di traverso al pubblico come ai suoi autori, un'entità scomoda, più che un veicolo pronto a trasportare audience e non solo in direzione della magia che solo il Cinema può regalare.
Un plauso va, invece, alla chiusura decisamente decisa e tagliata con l'accetta, pronta a creare un legame con il principio de La compagnia dell'anello, lontana dai "duecento finali" che resero noto il pur riuscitissimo Il ritorno del re: onestamente, superata una prima parte in grado di mettere a dura prova dopo una giornata di lavoro, ammetto di essermi comunque molto divertito, e di aver goduto quantomeno delle parti migliori di quello che resta un giocattolone ed uno sfizio - forse inutile, va ammesso - per gli amanti di Tolkien e del fantasy, ma anche della settima arte nella sua accezione più legata all'intrattenimento ed all'utilizzo delle nuove tecnologie.
L'importante è che l'avidità, come insegna Thorin, non entri in gioco.
Perchè in quel caso, si continuerà a perdere tutti, inesorabilmente.
MrFord
"I'll give you all I got to give if you say you'll love me too
I may not have a lot to give but what I got I'll give to you
I don't care too much for money, money can't buy me love."
The Beatles - "Can't buy me love" -
Hai centrato in pieno.
RispondiEliminaLa penso esattamente come te!
Sopratutto credo una cosa: questo film con conclude una nuova trilogia, ma una grande esalogia.
Peccato, però, che non la concluda al meglio!
EliminaIo mi sono rifiutato di vederlo. Sinceramente non ne posso più di elfi, nani, orchi e chincaglieria assortita. Sarà per l'età che avanza, sarà forse che considero esaustivo e definitivo "Il Signore degli Anelli", ma questo (e avendo visti i primi due episodi) mi è sembrato da subito un giocattolone. A proposito di giocattoloni aspetto al varco la Disney con il settimo ep. di Star Wars, da fan della serie spero che abbiano fatto un buon lavoro, altrimenti mi divertirò a sputtanarli per mari e monti.
RispondiEliminaHarmonica, bentornato!
EliminaCapisco il punto di vista, ma avendo visto tutti gli altri, almeno per dovere di cronaca dovresti schiaffarti anche questo! ;)
Con molto rammarico, mi vedo costretta ad essere completamente d'accordo con te.
RispondiEliminaI primi due episodi a me erano piaciuti, ma quest'ultimo è stata una delusione enorme. Non capisco davvero come un regista come Peter, con quei titoli alle spalle, si sia potuto permettere di prendere sottogamba quest'ultimo importante capitolo!
Anche io avevo apprezzato molto anche i primi due capitoli di questa seconda trilogia: peccato che questo non sia decisamente all'altezza!
Eliminae dire che rispetto a me ci sei andato decisamente morbido. Io l'ho fatto praticamente a fettine, come film è davvero insalvabile.
RispondiEliminaSecondo me i film insalvabili sono altri, ma considerato il tuo legame con la saga, posso capire.
EliminaSPOILER
RispondiEliminaQuando hanno ucciso Smaug ho guardato l'orologio e ho pensato "oh merda, mancano ancora due ore alla fine".
Ammetto di averlo pensato anche io.
EliminaEddire che sono un completista Jacksonino ed un Tolkeniano di ferro...mA GNAPOSSOFAA...
RispondiEliminaSe hai visto gli altri, per completezza, dovresti comunque vedere questo. Sorry.
Eliminail capitolo meno soddisfacente?
RispondiEliminaper quanto mi riguarda già il primo era una schifezzuola e il secondo era così inguardabile che ho dovuto abbandonare la visione...
da questo girerò allora al largo, quasi come se si trattasse di uno degli action da te consigliati ahah :D
Mi sa che fai bene: sempre che, da scarso intenditore, non rischi di finire per essere il tuo preferito della seconda trilogia! ;)
EliminaIo avevo già mollato dopo il primo (cioè il quarto)... e per dirla con Maccio Capatonda: "Mobbasta veramente pero!"
RispondiEliminaAdesso, in un modo o nell'altro, è finita! ;)
EliminaIo da fantasy nerd sfegatata lo guarderò a prescindere,ma questi stanno alla trilogia di LOTR come i 3 Star Wars moderni stanno alla trilogia "classica".Si fanno guardare,ma c'era tutto un altro succo,negli altri tre film.
RispondiEliminaConcordo in pieno.
EliminaPeccato che la seconda trilogia di Star Wars sia iniziata malissimo e finita bene, mentre per Lo Hobbit è stato esattamente l'opposto!
Niente, io ci ho rinunciato. Ho aspettato tanto che l'hanno tolto, lo recupererò nei prossimi mesi che già partivo poco convinta...
RispondiEliminaSe hai visto tutti gli altri, ci sta.
EliminaAnche se tra i sei film è senza dubbio il peggiore.
Visto e Piaciuto.
RispondiEliminasono amante di Tolkien ma tutta la saga dello hobbit, secondo me, deve essere visionata con lo scopo del puro divertimento. La battaglia delle 5 armate mi ha divertito. hanno tagliato almeno 20 minuti di film. il finale è tronco.
Suara, anche io mi sono divertito, senza dubbio.
EliminaMa resta davvero molto indietro rispetto sia ai due Hobbit precedenti, sia a Il signore degli anelli, che sta davvero su un altro pianeta.