Regia: Jim Sharman
Origine: USA, UK
Anno: 1975
Durata: 100'
Anno: 1975
Durata: 100'
La trama (con parole mie): Brad e Janet, reduci da un matrimonio, decidono di dare finalmente libero sfogo ai loro sentimenti e di sposarsi a loro volta. Quando, però, sulla strada del ritorno a casa, un violento temporale li costringe a chiedere aiuto agli occupanti di un castello visto in lontananza, le loro vite cambiano. Quella cui si trovano a bussare è infatti la dimora di Frank 'N Further, venuto dal lontano pianeta Transylvania per portare l'assoluta libertà nel sesso e nei costumi sulla Terra, dedito ad esperimenti e feste decisamente lontani dagli standard dei futuri sposini.
Accompagnati da personaggi inquietanti e grotteschi come Riff Raff, i due giovani finiranno prede del vortice di libidine orchestrato dallo stesso Frank, in attesa di rivelare quella che dovrebbe essere la sua più grande creazione - Rocky - senza sapere che l'intervento dell'ingestibile Eddie e le macchinazioni di alcuni suoi conterranei potrebbero mescolare completamente le carte in tavola.
La mia prima volta come spettatore del Rocky Horror Picture Show fu la migliore che si potrebbe chiedere ad un cult assoluto ed indimenticabile come il musical firmato da Richard O'Brien divenuto negli anni un fenomeno di massa planetario con schiere di fan incalliti di Frank 'N Further e soci: ero all'inizio dell'ultimo anno delle superiori, ed una sera fui portato da un gruppo di amici già appassionati al Cinema Mexico di Milano, locale storico che, da trent'anni, propone ogni settimana la versione cinematografica delle disavventure di Brad e Janet parallelamente ad una live con attori e partecipazione attiva - molto, molto attiva - del pubblico.
Per quanto, senza dubbio, il Ford di allora finì per divertirsi e lasciarsi andare in misura molto minore di quanto non farebbe il Ford attuale, quell'esperienza fu una delle più incredibili che la settima arte ed il potere che la stessa genera sarebbe stata in grado di farmi provare sulla pelle - in molti sensi -: e senza dubbio contribuirono alla creazione di questo ricordo gli amici che erano con me, l'atmosfera splendida del Mexico, il riso lanciato, l'acqua e i balli scatenati.
Ma nulla sarebbe stato lo stesso, senza il Rocky Horror.
Per quanto abbia amato, nel corso della mia successiva carriera di spettatore, musical meravigliosi come West Side Story - forse il mio preferito di sempre -, Cats o Hedwig, nessuno nel mio cuore avrà infatti mai la considerazione, l'amore e la capacità di farmi godere più della strampalata, caotica, travestita, ribollente, creatura di Jim Sharman, un affresco tra i più divertenti, sexy ed allo stesso tempo clamorosamente impacciati e grotteschi di sempre condito da una colonna sonora ed una selezione musicale praticamente perfette: eppure, nonostante gli innumerevoli pregi di questo affresco decisamente sopra le righe, niente potrebbe prendersi il merito della sua affermazione quanto la clamorosa galleria del cast of charachters, dall'indimenticabile Frank 'N Further, paladino della libertà di esprimere se stessi e del sesso sfrenato fino all'irrefrenabile Eddie, passando da Riff Raff e Magenta fino ai già citati quanto improbabili Brad e Janet.
Un gruppo variegato ed indimenticabile, in grado di fornire al pubblico tutte le differenze e diverse più o meno umanità in modo da stabilire da subito un contatto molto stretto - quasi quasi carnale - con i propri preferiti, sfruttando un meccanismo che, anni dopo, avrebbe reso così importante un lavoro come Lost, imitato alle feste e da una parte e dall'altra dello schermo praticamente fin dai primi giorni della sua uscita nelle sale: avremo dunque chi si immedesimerà in Brad e Janet, progressivamente conquistati e, chissà, per una certa morale, "corrotti", chi si crogiolerà nei panni dell'incontenibile Frank - che, considerati i Gallagher, pare fare del suo nome una sorta di garanzia -, chi si godrà semplicemente Magenta, altri che perderanno il sonno nel tentativo di spiegare il curioso e mellifluo Riff Raff, e ci sarà chi verrà travolto dall'istinto puro come Eddie o, semplicemente, finirà per chiedersi stranito cosa sta accadendo accanto a lui come Rocky.
Ed è profondamente giusto così.
Il Rocky Horror è infatti uno dei più importanti inni alla diversità positiva del Cinema, e se fosse possibile, sarebbe bello che ognuno di noi lo leggesse - o rileggesse - in maniera nuova e sorprendente, diametralmente opposta a tutte le altre: non che questo voglia necessariamente significare essere eccentrici o sopra le righe a tutti i costi, quanto un appello a chiunque ha tenuto tra le mutande ed in tutte le sue zone erogene la carica giusta per sorprendere la vita almeno quanto la stessa sorprese anche me al Cinema Mexico ormai quasi vent'anni fa.
Liberatevi di tutto, dal raziocinio al buon senso, e tuffatevi.
Sarà una delle prime volte più goduriose che possiate immaginare.
Che siate dalla parte di chi la sperimenta, o da quella di chi la insegna.
Per quanto, senza dubbio, il Ford di allora finì per divertirsi e lasciarsi andare in misura molto minore di quanto non farebbe il Ford attuale, quell'esperienza fu una delle più incredibili che la settima arte ed il potere che la stessa genera sarebbe stata in grado di farmi provare sulla pelle - in molti sensi -: e senza dubbio contribuirono alla creazione di questo ricordo gli amici che erano con me, l'atmosfera splendida del Mexico, il riso lanciato, l'acqua e i balli scatenati.
Ma nulla sarebbe stato lo stesso, senza il Rocky Horror.
Per quanto abbia amato, nel corso della mia successiva carriera di spettatore, musical meravigliosi come West Side Story - forse il mio preferito di sempre -, Cats o Hedwig, nessuno nel mio cuore avrà infatti mai la considerazione, l'amore e la capacità di farmi godere più della strampalata, caotica, travestita, ribollente, creatura di Jim Sharman, un affresco tra i più divertenti, sexy ed allo stesso tempo clamorosamente impacciati e grotteschi di sempre condito da una colonna sonora ed una selezione musicale praticamente perfette: eppure, nonostante gli innumerevoli pregi di questo affresco decisamente sopra le righe, niente potrebbe prendersi il merito della sua affermazione quanto la clamorosa galleria del cast of charachters, dall'indimenticabile Frank 'N Further, paladino della libertà di esprimere se stessi e del sesso sfrenato fino all'irrefrenabile Eddie, passando da Riff Raff e Magenta fino ai già citati quanto improbabili Brad e Janet.
Un gruppo variegato ed indimenticabile, in grado di fornire al pubblico tutte le differenze e diverse più o meno umanità in modo da stabilire da subito un contatto molto stretto - quasi quasi carnale - con i propri preferiti, sfruttando un meccanismo che, anni dopo, avrebbe reso così importante un lavoro come Lost, imitato alle feste e da una parte e dall'altra dello schermo praticamente fin dai primi giorni della sua uscita nelle sale: avremo dunque chi si immedesimerà in Brad e Janet, progressivamente conquistati e, chissà, per una certa morale, "corrotti", chi si crogiolerà nei panni dell'incontenibile Frank - che, considerati i Gallagher, pare fare del suo nome una sorta di garanzia -, chi si godrà semplicemente Magenta, altri che perderanno il sonno nel tentativo di spiegare il curioso e mellifluo Riff Raff, e ci sarà chi verrà travolto dall'istinto puro come Eddie o, semplicemente, finirà per chiedersi stranito cosa sta accadendo accanto a lui come Rocky.
Ed è profondamente giusto così.
Il Rocky Horror è infatti uno dei più importanti inni alla diversità positiva del Cinema, e se fosse possibile, sarebbe bello che ognuno di noi lo leggesse - o rileggesse - in maniera nuova e sorprendente, diametralmente opposta a tutte le altre: non che questo voglia necessariamente significare essere eccentrici o sopra le righe a tutti i costi, quanto un appello a chiunque ha tenuto tra le mutande ed in tutte le sue zone erogene la carica giusta per sorprendere la vita almeno quanto la stessa sorprese anche me al Cinema Mexico ormai quasi vent'anni fa.
Liberatevi di tutto, dal raziocinio al buon senso, e tuffatevi.
Sarà una delle prime volte più goduriose che possiate immaginare.
Che siate dalla parte di chi la sperimenta, o da quella di chi la insegna.
MrFord
"Don't get strung out
by the way I look
don't judge a book by its cover
I'm not much of a man
by the light of day
but by night I'm one hell of a lover
I'm just a sweet transvestite
from Transexual, Transylvania."
by the way I look
don't judge a book by its cover
I'm not much of a man
by the light of day
but by night I'm one hell of a lover
I'm just a sweet transvestite
from Transexual, Transylvania."
Richard O'Brien - "Sweet transvestite" -
Ho un adorazione assoluta,totale,sfrenata,per il Rocky Horror,sia per il film che per la versione teatrale,che ho visto un paio di volte ma conto di rivedere quanto più possibile!Tim Curry,nonostante(diciamolo)quella pettinatura ridicola,riesce ad essere,per me, una delle cose + sexy che sia mai passata sullo schermo.Consiglio a chiunque ami questo musical la lettura di questo libro(ne parlavo già altrove qui su WR ma lo riporto per chi se lo fosse perso) http://www.amazon.it/horror-picture-Erotic-nightmare-commentati/dp/8862310897 ,straripa di aneddoti interessanti a riguardo!
RispondiEliminaQuanto all'immedesimazione,essendo una persona che non di pone limiti di alcun genere(nè di genere),non ho alcun dubbio.
Io sono Frank! ;)
Questo è uno dei cult da adorazione per eccellenza, capace di scatenare vere e proprie febbri.
EliminaIo penso di essere più tra Eddy e Rocky, ma Frank è uno dei charachters più indimenticabili della Storia dei Musical, e non solo!
ma quattro bicchierucci no? per me merita il massimo dei voti...
RispondiEliminaMi sarei sentito troppo largo. Secondo me è un supercult totale, ma non un Capolavoro.
EliminaDiciamolo,è che sei il solito braccino corto XD
EliminaDipende: quando si tratta di bottigliare, non mi risparmio! ;)
Eliminawest side story il tuo musical preferito?
RispondiEliminaio sto ancora sbadigliando al ricordo della visione che avevo fatto proprio durante una blog war... :)
il rocky horror invece è mitico.
e mi unisco al tuo coro: liberatevi di tutto, soprattutto di WhiteRussian uahah :D
Questo perchè tu non capisci un cazzo di Cinema prima ancora che di musical! ;)
EliminaE di te, invece, non mi libero: altrimenti chi prendo a bottigliate prima di tutti!? ;)
No va beh, il mito. Il mio Tim Curry preferito, e sì, anche più di It!
RispondiEliminaSenza se e senza ma.
EliminaQuello di Legend gli fa una bella concorrenza,però ;)
EliminaAnche questo è vero. :)
Eliminal'unico musical che sono riuscito a vedere fino alla fine, carino e godibile ma non è esattamente il mio genere...
RispondiEliminaSo che non sei avvezzo al genere, Fratello, ma questo spacca davvero.
Eliminaqua sei stato un po stretto.
RispondiEliminanonostante gli errori del film, tutti i limiti della regia sceneggiatura ecc ecc
è uno stracult e merita per questo un paio di bicchieri in più.
Consiglio il Musical a teatro.
Stracult assoluto, che amo alla follia.
EliminaMa come scrivevo sopra, non un Capolavoro.
Per questo sono stato un pò stretto. ;)
In effetti anche secondo me meriterebbe 4 bicchieri, proprio in virtù del fatto che è un cultissimo ed è entrato nella storia del cinema a tutti gli effetti. Forse il mio musical preferito... lo so a memoria!! Personalmente mi rivedo in Janet, in pochi anni sono passata dal "I've never kissed before" al talvolta "I wanna be dirty"! aahahhhh. Nel frattempo buon anno Ford, visto che il mio primo commento del 2015.
RispondiEliminaBuon anno anche a te, e a parte la questione del voto, concordo: un supercult che riesce a coinvolgere con tutte le sue diversità ognuno di noi con le sue. :)
EliminaDivertentissimo! Una delle mie colonne sonore preferite di sempre :D poi è anche il film che mi fece conoscere Meat Loaf!
RispondiEliminaUn Meat Loaf d'eccezione, questo! Eddie rules!
EliminaMeat Liaf è stato scritturato come Eddie la prima volta nell'allestimento teatrale del "74 a Los Angeles,la prima volta che ha visto entrare Tim Curry in scena vestito da Frank,alle prove,è scappato dal teatro con una specie di attacco di panico!Aveva paura di essere finito in un qualcosa che gli avrebbe rovinato la carriera.....adesso sappiamo che è andata ben diversamente ;)
Elimina*meat loaf* maledetto telefono XD
EliminaPer fortuna - sua e nostra - non ha rinunciato: probabilmente Eddie e la sua carriera sarebbero stati molto diversi!
EliminaVisto per cultura personale... Lo adoro, per quanto non ami i musical!
RispondiEliminaNon si può non adorarlo! :)
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