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giovedì 13 aprile 2017

Thursday's child







E finalmente, dopo quasi un mese di poco o nulla, si avvicina un fine settimana che promette scintille in sala, almeno per quanto riguarda il sottoscritto e l'hype per il nuovo capitolo di uno dei brand più fordiani al momento in circolazione, Fast and Furious.
La speranza è che, con il ritorno di Vin Diesel e soci, torni a ravvivarsi la rivalità spentissima tra il sottoscritto e Cannibal Kid.


"E così quelli sono Ford e Cannibal: chissà cosa accadrebbe se si scambiassero loro i corpi!?"


Fast & Furious 8

"A Cannibal potrebbe piacere questo film? Cos'è, uno scherzo!?"

Cannibal dice: Saga automobilistica iniziata come cannibale e poi diventata sempre più una fordianata action trash, ma avendo già visto tutti gli altri episodi non mi perderò nemmeno questo. Sebbene le quasi 3 ore di durata mi sembrino un pochino esagerate. Soprattutto per un film che dovrebbe essere fast...
Ford dice: curioso quanto una saga nata sotto una cattivissima stella molto cannibalesca sia divenuta, capitolo dopo capitolo, il volto dell'action trash più figo del Nuovo Millennio fordiano, complici inserimenti di lusso - Statham e The Rock - ed un livello di tamarraggine elevatissimo.
Inutile dire che dalla visione del trailer sono esaltatissimo, e l'hype è a mille. Speriamo bene.

 

Moglie e marito

"Forse lo scambio di corpi tra Ford e Cannibal è troppo eccessivo perfino per un horror."

Cannibal dice: Commedia italiana sullo scambio di corpi che fa molto commedia americana alla Freaky Friday/Tale padre tale figlio, con in più due validi protagonisti come Pierfrancesco Favino e Kasia Smutniak: direi che una visione ci sta tutta. Sperando che non mi capiti mai di scambiare il corpo con Mr. Ford.
Ford dice: le commedie sullo scambio di corpo sono da sempre piuttosto divertenti. Riuscirà ad esserlo anche un prodotto italiano, almeno per gli occupanti del Saloon? Sinceramente, spero di sì. Anche se non ho troppa fiducia.

 

Lasciati andare

"Mi sa tanto che la prossima volta che Ford mi invita fuori a bere farò meglio a declinare."

Cannibal dice: Toni Servillo in un film non diretto da Paolo Sorrentino e che per di più è una commedia? Questa sì che è una cosa inaspettata. Quasi come se Ford si perdesse un Wrestlemania.
Ford dice: Servillo senza Sorrentino ed impegnato in una commedia? Questa storia pare più strana di Cannibal che si guarda Wrestlemania.

 

Personal Shopper

"Sarò abbastanza sobria per uscire a bere con Ford!?"

Cannibal dice: La nuova collaborazione di Olivier Assayas con l'ormai sempre più indie Kristen Stewart promette assai bene, dopo il notevole Sils Maria. Sembra inoltre uno di quei film senza senso e sperimentali che Ford non capirà mai...
Ford dice: Assayas è un regista molto interessante, e che mi è sempre piaciuto, nonostante mi sia perso - almeno per il momento - Sils Maria. Che sia giunto il tempo del recupero per veicolare questa nuova visione e scoprirmi purtroppo di nuovo d'accordo con il mio rivale?

 

Planetarium

"Fuma, fuma: è l'unico modo per sopportare che Cannibal venga a fare il bagno con noi."

Cannibal dice: Singolare pellicola su due (finte?) spiritiste interpretate da Natalie Portman e Lily-Rose Depp, a Venezia non è che avesse scatenato particolari entusiasmi. Però le sue due protagoniste e il suo alone radical-chic capace di tenere lontano Ford lo rendono comunque una visione da affrontare.


Ford dice: cannibalata selvaggia che, nonostante il periodo di incredibile non belligeranza tra noi non me la sento proprio di affrontare. Anche perché, dovesse piacermi questo, la situazione prenderebbe una piega ancora più brutta di quanto già non abbia fatto in questi mesi.

 

Mal di pietra

"E così alla fine Ford non ha resistito, e ha fatto secco Cannibal. Poveretto."

Cannibal dice: Altro film promettente più che altro per la sua protagonista femminile, la (quasi) sempre ottima Marion Cotillard. Peccato che l'ambientazione agricolo/fordiana non mi esalti molto...
Ford dice: film incognita della settimana. Fordianata d'autore o cannibalata da evitare? Sperando che non combacino, inizia la caccia per sperare di recuperarlo.

 

Mothers

E pensare che, un tempo, era un highlander.

Cannibal dice: Film con Remo Girone e... Christopher Lambert?!? Ma questo giusto Ford se lo può guardare.
Ford dice: Remo Girone e Christopher Lambert. E purtroppo non siamo più negli anni ottanta. E non si tratta di un action.

 

giovedì 2 giugno 2016

Carlos - Il film

Regia: Oliver Assayas
Origine: Francia, Germania
Anno: 2010
Durata: 160'







La trama (con parole mie): assistiamo alla vicenda che vide, tra il settantaquattro ed il novantaquattro, Ilich Ramirez Sanchez, detto Carlos, divenire uno dei ricercati più pericolosi - o ritenuti tali - del mondo, una sorta di rockstar della lotta armata e dei tentativi di rivoluzione che tra Europa, Medio Oriente, Africa e Sud America ai tempi mischiavano ideali e crudeltà.
Uomo di punta a Londra per i gruppi palestinesi in lotta con il Mossad a seguito dell'attentato alle Olimpiadi di Monaco del settanta, dunque leader del raid al raduno dell'Opec a Vienna nel settantacinque prima di divenire un fuggitivo ed un cane sciolto, seguiamo il percorso che trasformò Carlos non solo in un criminale temuto in ogni continente, ma anche una risorsa per governi, aspiranti terroristi, dittatori e chiunque necessitasse di una consulenza e disponesse dei fondi per sostenerla.











L'ambientazione anni settanta mescolata al crime è stata una delle grandi traghettatrici del sottoscritto nei primi anni dell'amore per il Cinema autoriale, da Scorsese a Cimino, passando per Coppola e tutta la grande produzione americana figlia del periodo della New Hollywood ma lontana dalla stessa spesso e volentieri per idee politiche e potenza - intesa come violenza - della messa in scena.
Il segno di quelle visioni, unito alla sempre grande passione per il crime e le storie vere - anche quando romanzate ad uso e consumo dei prodotti di fiction -, rende oggi magnetiche le proposte che, almeno sulla carta, sono in grado di ricordarle, anche quando i risultati non sono clamorosi o esaltanti come ai bei tempi - e mi tornano in mente i recenti Legend, Black mass e Iceman -: Carlos, produzione targata HBO vincitrice del Globe nel duemilaundici come miglior miniserie firmata dall'ottimo Olivier Assayas - autore di Clean e Sils Maria -, è indubbiamente parte della categoria, e da un paio d'anni, ormai, mi attendeva in bluray dopo un acquisto - ormai sono sempre più rari - a scatola chiusa giunto a causa di un'offerta "che non potevo rifiutare" - due euro, il prezzo definitivo per tutti gli appassionati -, in attesa del tempo e della freschezza necessari per approcciarla.
Approffitando, in questo senso, delle tre settimane di ferie prese a cavallo della nascita della Fordina, ho finalmente potuto colmare una delle pochissime lacune rispetto alla mia videoteca "fisica" - che vede, sui penso duemila titoli presenti, direi una quindicina che ancora non sono effettivamente passati dal lettore - confidando nella recensione entusiastica che Bradipo fece di questo titolo qualche anno fa: peccato che, a conti fatti, la versione in mio possesso - quella distribuita a livello cinematografico - perda davvero tantissimo rispetto a quella integrale premiata, per l'appunto, con il Globe e legata al piccolo schermo, risultando non solo troppo patinata - benchè ben realizzata - ma tagliata con l'accetta a tal punto da disorientare lo spettatore ed irritare l'appassionato, concedendo uno spazio spropositato alla prima parte della narrazione - che vede la presentazione del personaggio di Carlos ed il resoconto delle sue prime imprese a Londra e Parigi - per poi sforbiciare sempre più minuto dopo minuto, tanto da sconvolgere per l'appiattimento dell'intera seconda parte, quella che racconta da vicino la lenta caduta - o quantomeno, lo scivolare nel dimenticatoio soprattutto dell'opinione pubblica - di un terrorista divenuto una sorta di rockstar nel corso degli anni settanta, un uomo fuori dal tempo incapace di accettarsi per quello che era stato ed era diventato.
La sensazione, in questo senso - e con le dovute proporzioni - è stata la stessa provata di fronte all'edizione in dvd de I cancelli del cielo di Cimino - che ho prontamente recuperato nella sua quasi versione integrale grazie alla rete, e della quale spero di poter presto scrivere -: un'opera monca, dimezzata rispetto alla sua effettiva struttura e poco incisiva proprio a causa dei tagli operati per poterla presentare anche in sala come fosse un lungometraggio.
Un vero peccato, perchè se distribuita in due parti Carlos avrebbe potuto, di fatto, divenire la sorella gemella dell'ottimo Nemico pubblico dedicato alla figura di Jacques Mesrine, altro personaggio di spicco della criminalità del periodo che vide l'ascesa di questo terrorista così attento al suo successo da risultare quasi in aperto contrasto con la parte più radicale della sua indole.
Ottimo, comunque, il protagonista Edgar Ramirez, pronto a cambiamenti fisici importanti - il passaggio dalla sua versione gonfia e sovrappeso a quella perfettamente in forma è davvero notevole - così come la sensazione di inesorabile e lento tramonto pronto ad abbracciare anche chi è abituato a vivere al massimo perchè nato, cresciuto e formato all'interno di situazioni che non prevedono cali di adrenalina di nessun genere.
Un titolo, dunque, che un appassionato del genere non può perdere, ma che è obbligato, proprio perchè appassionato, a recuperare nella sua versione integrale.
Perchè non farlo sarebbe come non avere un piano di fuga pronto nel momento in cui si prepara un colpo destinato a restare nella memoria.





MrFord





"Through sixty-six and seven they fought the Congo war
with their fingers on their triggers, knee-deep in gore
for days and nights they battled the Bantu to their knees
they killed to earn their living and to help out the Congolese."
Warren Zevon - "Roland the headless thompson gunner" -





giovedì 17 gennaio 2013

Thursday's child

La trama (con parole mie): questo 2013 iniziato sorprendentemente bene pare continuare su binari ancora migliori, dato che siamo ai nastri di partenza di una settimana senza alcun titolo italiano distribuito - miracolo! - ed impreziosita dai ritorni di Tarantino - doppio miracolo! - e di Tim Burton - speriamo in un miracolo! - così come dalla presenza di Olivier Assayas e di una commedia alternativa che si prospetta niente male.
Insomma, un weekend che pare un sogno.
Certo, il Cannibale ha confermato la sua presenza, ma non si può avere tutto, in fondo.

"E questo è quello che succederà al Cannibale, se tornerà a mostrare il suo brutto muso al Saloon!"
Django Unchained di Quentin Tarantino


Il consiglio di Cannibal: Cannibal e Django scatenati, Ford incatenato, per favore!
Non c’è curiosità intorno al nuovo film del regista più figo del mondo. È solo la pellicola più attesa degli ultimi 3 anni, 3 mesi e 12 giorni, ovvero dall’uscita di Bastardi senza gloria, ma chi sta a contare i giorni?
Tarantino è tornato ed è pronto a spazzare via tutte le ondate di film new age degli ultimi tempi, ma sarà all’altezza della sua fama? Deluderà, non deluderà? Avrà realizzato il miglior western della storia? Dopo averlo visto Cannibal comincerà a indossare cappelli da cowboy come Matthew McConaughey e Mr. Ford? Comincerà pure a fare gli occhi dolci ai cavalli come il protagonista di War Horse e sempre Mr. Ford?
Lo scopriremo forse nel suo post sul film, o anche no, si spera che parli di cinema e non di cavolate come al solito…
Il consiglio di Ford: Ford unchained, Cannibal no.
Nonostante le divergenze in grado di fare in modo che il primo il vero Tarantino da anni a questa parte - escluso quello delle origini - sia considerato quello di Bastardi senza gloria e non quello di Death
proof - rispettivamente osannati dal vecchio Ford e dal giovane Cannibale - credo che Django unchained sia attesissimo da entrambi i rivali più acerrimi della blogosfera.
Questo perché, con i suoi alti e i suoi bassi, il buon Quentin resta uno dei registi più importanti del passato recente del Cinema, e anche perché roba western fatta come si deve ormai non se ne vede più molta, dunque è il momento che le cose cambino.
Senza dubbio l'uscita della settimana. E senza dubbio uno dei film più attesi dell'anno.

"Hey Ford, vuoi dare una bottarella al Cannibale anche tu?"
Frankenweenie di Tim Burton


Il consiglio di Cannibal: rivivisci, Tim Burton, rivivisci!
Tim Burton è tornato a fare un grande film?
Ve lo dico nella mia recensione in arrivo nei prossimi giorni.
Per il momento consiglio a tutti di vederlo, anche a Mr. Ford che ultimamente mi sembra persino più scoppiato del solito. Mi manca quasi il vecchio Ford pane e salame di una volta. Il Santone new age in cui si è trasformato negli ultimi tempi fa andare giù le mutande…
E chissà se Tarantino e Burton riusciranno nell’impresa di mettere per una volta d’accordo i due blogger cinematografici più rivali di Internet?
Il consiglio di Ford: FrankenFord
Tim Burton, dopo aver realizzato il suo Capolavoro Big fish, è sprofondato in un oblio completo che l'ha portato a realizzare una schifezzina dietro l'altra - su tutte Alice in wonderland -. Non ho ancora visto questo Frankenweenie - ma non temete, visione e recensione arriveranno a brevissimo -, ma il fatto che il regista di Edward mani di forbice sia andato a ripescare un suo corto – peraltro molto bello - dei tempi della Disney mi fa pensare che le idee ormai scarseggino.
La fiducia è poca, ma del resto se ogni settimana do credito al Cannibale per questa rubrica, posso anche concedere allo spompato Tim per un'oretta e mezza della mia vita di spettatore.

"Non preoccuparti, Cannibal: un paio di fulmini e tornerai come nuovo!"
Cercasi amore per la fine del mondo di Lorene Scafaria


Il consiglio di Cannibal: cercasi fine del mondo per Ford
Una bella commedia sulla fine del mondo. Una pellicola molto carina che vi consiglio e di cui potete anche recuperare la mia recensione qui
http://pensiericannibali.blogspot.it/2012/12/le-parole-che-non-leggerete-mai-se.html
Come al solito la programmazione italiana è casuale, quando avrebbero potuto farlo uscire a dicembre e sfruttare la scia delle assurdità dei Maya, che con la fine del mondo l’hanno sparata più grossa di Ford in una qualunque sua recensione cinematografica (e non) media.
Il consiglio di Ford: cercasi Ford per porre fine al mondo del Cannibale.
Di questa commedia ho sentito parlare - anche dal mio antagonista, non lo nego - discretamente bene, e nonostante di norma mi tenga ben lontano dai titoli sponsorizzati proprio dal mio rivale, devo dire che non mi sento così a disagio all'idea di concedere una visione al lavoro di Lorene Scafaria. In fondo, quando l'aura del Cinema indipendente riesce a sposarsi bene con il panesalamismo, tendenzialmente non si resta delusi.

"Ti ho portato la posta del Cannibale: per un pò credo che non potrà ritirarla!"
Qualcosa nell’aria di Olivier Assayas


Il consiglio di Cannibal: qualcosa nell’aria? Speriamo Ford non l’abbia sganciata…
In una settimana cinematografica clamorosa, arriva anche il film premiato per la miglior sceneggiatura all’ultimo Festival di Venezia. La pellicola è ambientata a Parigi negli anni ’70 ma rientra nel grande periodo di forma del cinema francese attuale ed è diretta da Olivier Assayas, di cui ho visto solo l’ottimo Demonlover ma di cui dovrei recuperarmi anche altri films.
Qualcosa nell’aria? Sì, questa settimana tira aria di grande Cinema. Respira a pieni polmoni, Ford, che male non può farti!
Il consiglio di Ford: Qualcosa nell'aria? Dev'essere il nuovo profumo della piccola Katniss Kid!
Assayas, figlio di un certo Cinema francese tendente al radicalchicchismo, in realtà è un signor regista che qualche anno fa mi colpì con il bellissimo Clean, pellicola che spinse il sottoscritto a dare un'occhiata più approfondita ai suoi lavori: il risultato fu una netta promozione, così per quanto potrà suonare strano detto da un fautore della parte di settima arte più becera e casinara, vi dico che, senza dubbio, questo titolo varrà assolutamente una visione.

"Scappiamo ragazzi! Il nuovo profumo di Katniss Kid è terrificante!"
Ghost Movie di Michael Tiddes
 

Il consiglio di Cannibal: meglio di Ghost Ford, ormai la parodia di se stesso.
I film parodia sono un mio guilty pleasure, lo ammetto. Anche se so già saranno delle schifezze, devo vederli. Purtroppo, è da parecchio che non ne vedo uno decente, forse dai tempi dei primi 3 esilaranti Scary Movie, ovvero dai tempi in cui Ford era già vecchio, ma non decrepito come adesso.
In attesa che arrivi Scary Movie 5, ecco un altro film che prende di mira gli horror e in particolare Paranormal Activity. So che sarà una robetta, però due risate spero le farà fare. Alla faccia di chi prende sempre tutto troppo sul serio, come Serious Ford.
Il consiglio di Ford: se avete tempo da perdere come Donnie Kid ed i suoi compagnucci di scuola.
Ennesima inutile parodia di una saga altrettanto inutile - Paranormal activity, nello specifico - che in questi giorni è pompatissima in tv con un bombardamento di trailer su tutti i canali, questa schifezza va giusto bene per i giovani scavezzacollo come il mio rivale che il pomeriggio non hanno nient'altro da fare se non chiudersi con i loro amichetti in una stanza a mangiare cibo spazzatura, ridere alle battute volgari di questi film spazzatura e toccarsi a vicenda per poi nascondere le prove nella spazzatura.
Fate voi se sia conveniente cimentarsi in una visione simile.

"O mio dio, cos'è quello!?" "E' Cannibal Kid, ti abbiamo chiamato per esorcizzare il radicalchicchismo dalla sua anima!"
Rec 3 - La genesi di Paco Plaza


Il consiglio di Cannibal: Rec? Preferisco la focaccia di Recco.
Mmm… non so. Con Rec sono in crisi. Il primo avevo iniziato a vederlo, ma mi è sembrato il solito horrorino mockumentary e l’ho mollato lì senza nemmeno finirlo. Visto che il film era firmato da Paco Plaza ma pure da Jaume Balagurò, quest’ultimo autore del recente interessante thriller Bed Time, potrei anche fare uno sforzo e recuperarlo, e poi magari pure il sequel. Anche se, viste le altre ben più interessanti uscite della settimana, recuperare la saga di Rec non è la mia priorità assoluta. Così come non lo è recuperare alcuna serie di alcun eroe action consigliata da alcun Ford.
Il consiglio di Ford: più che la genesi del Cannibale, bisognerebbe concentrarsi sulla sua fine! Ahahahahahaha!
Il primo Rec, uscito ormai qualche anno fa spinto da una delle stagioni migliori del Cinema iberico, fu una piacevole sorpresa che nonostante un finale non eccezionale riuscì perlomeno a rendere interessante un'idea già comunque molto sfruttata. Del secondo ricordo davvero poco o nulla.
Del terzo - che troverete recensito a brevissimo qui al Saloon - non posso che dire male. Un film inutile ed inutilmente citazionista, privo del mordente della paura e dell'ironia della parodia. Insomma, un quasi inutile ibrido ed una quasi inutile visione. Un po’ come il Cannibale, che nonostante abbia superato ampiamente i trenta non riesce ancora a trovare una collocazione che sia fuori dal mondo della scuola superiore.

"Katniss Kid, non avrai mai mio marito!"
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