sabato 15 marzo 2014

La promessa dell'assassino

Regia: David Cronenberg
Origine: Canada, USA, UK
Anno: 2007
Durata: 100'





La trama (con parole mie): Anna, un'ostetrica di origini russe nata e cresciuta a Londra, una notte assiste alla morte durante il parto che porta alla luce la piccola Christina della giovanissima prostituta Tatiana, e dal diario di quest'ultima viene in contatto con i segreti di una famiglia di spicco della Vory V Zakone, la mala sovietica legata ad una lunga tradizione costruita su onore, silenzio e lealtà assoluta tracciate sul corpo di ogni membro grazie a tatuaggi che ne raccontano la vita e le gesta.
Semyon, proprietario di un ristorante e capofamiglia, comincerà ad incombere, dunque, sulla donna, in modo da proteggere i suoi interessi e quelli del decisamente poco equilibrato figlio Kirill, spesso e volentieri tenuto al sicuro dall'autista e cane da guardia Nikolai, che attende le stelle pronte a renderlo un membro effettivo della Famiglia.
Quando il rapporto tra Anna e Nikolai si fa più profondo e le mosse di Semyon più avventate, le vite di tutti loro potrebbero di fatto cambiare, e proprio grazie alla piccola Christina.








Questo post partecipa, con inchiostro e sangue, al David Cronenberg Day.





"Non posso prendere il posto del re, se il re è ancora al suo posto": così Nikolai risponde laconicamente ad Anna, ostetrica sconfitta dalla vita e ritrovatasi al centro di un intrigo di sangue e morte tipico delle famiglie criminali al culmine di una delle sequenze più intense che il Cinema degli Anni Zero abbia fino ad ora regalato al suo pubblico, una Pietà moderna che stringe gli uni agli altri un assassino membro della Vory V Zakone, una bimba appena nata dallo stupro di una prostituta quattordicenne ed una donna piegata da una relazione naufragata proprio a seguito di un aborto.
E quella frase, tagliente e dura, pesante come un macigno, è un monito in grado di assumere connotati da visione quasi mistica, interpretazione della vita e dei suoi massimi sistemi, estremizzazione del contesto e del conflitto quasi naturale tra padri e figli, vissuto a più livelli da Semyon e Kirill, Kirill e Nikolai, Nikolai e Semyon.
Ed è anche una promessa, quella pronunciata dall'autista dai più volti giunto come un oscuro salvatore a cambiare la vita di Anna: una promessa diversa da quella che da il titolo ad uno dei vertici assoluti della carriera di David Cronenberg - nonchè l'ultimo suo lavoro davvero degno di nota -, gemello dell'altrettanto grande A history of violence, ad una sceneggiatura da manuale, un vero colpo di pistola, firmata Stephen Knight, regista dei recenti Redemption e Locke.
Una promessa che passa dalla violenza, ma conduce alla salvezza, al contrario di tutte quelle che la speranza strappa a ragazze figlie della campagna dell'ex URSS per condurle a quello che dovrebbe essere il sogno del benessere occidentale, spesso finito in qualche bordello più o meno di lusso, e consumato nello scorrere di giorni resi sopportabili soltanto grazie alla droga.
Raramente, e non solo nella Storia recente della settima arte, si è incontrato un tale concentrato di tensione, calor bianco e velocità all'interno di una vicenda in realtà complessa e stratificata, resa da regista e sceneggiatore all'osso, all'essenziale, all'assoluto delle questioni che porta come un pesante fardello sulle spalle e nel cuore dello spettatore: un Mystic river del crimine organizzato, una favola nerissima che percorre la strada di un protagonista tra i più incredibili del genere e non solo.
Nikolai, uomo d'acciaio forgiato da una vita di violenza, pare essere in grado di uno dei miracoli più incredibili che l'Uomo possa portare a compimento: mostrare, ad un tempo, la selvaggia ferocia del predatore e la pietà quasi religiosa del santo. 
Dallo sguardo spiritato e la sigaretta spenta sulla lingua a quel "resta viva" all'indirizzo della prostituta ucraina, passando attraverso due sequenze che da sole varrebbero il Capolavoro - il riconoscimento delle agognate stelle e la lotta senza quartiere con i ceceni nella sauna -, Nikolai - grazie ad uno straordinario Viggo Mortensen - conduce lo spettatore attraverso una vera e propria valle di lacrime ed una Londra fumosa e grigia come avrebbe potuto essere quella della Whitechapel di Jack lo squartatore, o dell'Elephant man di Lynch, lasciando che gli spicchi di luce e colore delle celebrazioni natalizie e dei costumi russi non siano altro che visionari lampi all'interno di questo determinante passo nella ricerca di Cronenberg rispetto alle mutazioni ed alle trasformazioni, fisiche e mentali, cui siamo sottoposti per necessità, istinto o volontà.
Dalle gole tagliate alle placente rotte sgorga dunque a fiotti il sangue, pronto a tramutarsi nell'inchiostro dei tatuaggi che segnano la storia di chi li porta come ricordi troppo ingombranti, o promesse che soltanto nel profondo sapremo se potremo davvero mantenere.
Ed anche mantenute, una volta rimasti soli con noi stessi, non è detto che non lascino dietro di loro cicatrici anche più profonde di quanto l'ago potrà mai celare con i suoi articolati disegni: perchè se Christina ed Anna sono la luce e la speranza, resta comunque un abisso pronto a ricambiare gli sguardi di chi lo sfida, e che richiederà sempre e comunque la sua eredità di buio profondo.
Lo stesso che porta, nel vestito e nell'anima, Nikolai.




MrFord




Partecipano alle celebrazioni i colleghi bloggers:
http://scrivenny-dennyb.blogspot.com/2014/03/david-cronenberg-day-history-of-violence.html
http://incentralperk.blogspot.com/2014/03/david-cronenberg-day-crash.html
http://pensiericannibali.blogspot.com/2014/03/viaggio-existenziale-nel-cinema-di.html
http://hovogliadicinema.blogspot.com/2014/03/david-cronenberg-day-cosmopolis.html
http://nonceparagone.blogspot.com/2014/03/david-cronenberg-day-rabid-sete-di.html
http://recensioniribelli.blogspot.com/2014/03/david-cronenberg-day-existenz.html
http://directorcult.blogspot.com/2014/03/david-cronenberg-day-inseparabili.html
http://combinazionecasuale.blogspot.com/2014/03/david-cronenberg-day-videodrome-1983.html
http://bollalmanacco.blogspot.com/2014/03/david-cronenberg-day-my-life-in.html


"Oh oh oh oh oh oh
all the promises we made
promises we made
all the meaningless and empty words I broke
broke broooke."
The Cranberries - "Promises" - 



19 commenti:

  1. Non so se questo film mi sarebbe piaciuto allo stesso modo senza la presenza di Viggo Mortensen, resta il fatto che mi era piaciuto...

    (Ford, come sai mettere i link tu, pochi altri... Ah ah ah ah! ;)

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    1. Sono il professionista dei link e della tecnologia, in effetti! ;)

      Comunque, questo è un film della madonna, e Mortensen lo rende ancora migliore!

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  2. il solito esagerato.
    un buon film, però siamo lontani dalla perfezione...

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    1. Grandissimo film, altrochè. Al tuo Exsistenz mangia in testa! ;)

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  3. Ottimissimo film, senza dubbio, ma a fine visione mi sembrava che ci mancasse qualcosina per renderlo un vero e proprio capolavoro. Però quasi quasi stasera me lo rivedo con mucho gusto!

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    1. Riguardalo pure: è sempre una goduria.
      Anche io sono rimasto indeciso fino all'ultimo, ma poi ho pensato che si tratta di uno dei miei preferiti degli Anni Zero, quindi ho voluto osare.

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  4. Ho delle grosse lacune in fatto di Cronenberg, ma le riempirò. La scena della sigaretta spenta sulla lingua chissà perché me la ricordo, pur non avendolo mai visto.

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    1. E' solo la punta dell'iceberg di una visione strepitosa.
      Recuperalo al volo!

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  5. Uff, manca anche questo, ma sto riempiendo la mia memoria esterna con i vari di David, ce lo butto e me lo recupero a breve, promesso ;)!

    Buon DCD!

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    1. Questo è da recuperare assolutamente. Per me uno dei migliori in assoluto di Cronenberg.

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  6. un grande film diretto da uno che ha dato tanto al cinema, ma ce ultimamente pare essersi bollito, aspetto con terrore il suo nuovo film Maps of star anche xkè pure sto giro ha richiamato quel mongoloide di Pattinson :-/

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    1. Assolutamente. Gli ultimi due film - in particolare Cosmopolis - sono l'ombra di quello che era Cronenberg.
      E questo è il suo ultimo - per ora - grandissimo lavoro.

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  7. Un film che amo e che, nonostante non sembri, segue la linea del cinema di Cronenberg. Anche qui la nuova carne, anche qui una finzione che diventa più reale del reale e in cui l'uomo è costretto a vivere. Buon DCD

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    1. Concordo in pieno, Frank. La nuova carne, pur se in modalità differente rispetto al passato, è presentissima anche qui.

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  8. Bello, bello, bello!!!!
    Non sono molto esperta di DC, ma questo film mi è piaciuto molto. Ho letto che ne avrebbero fatto anche un seguito...
    Buon DC day!

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    1. Spero non lo rovinino con un seguito: a me è parso fantastico così com'è.

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  9. Mamma mia se lo devo recuperare! Io al cinema ho visto solo Spider (era per Natale, sai com'è XD) e A Dangerous Method (ma solo per vedere Fassbender che prende a-a-a-sculacciate la Knigthley). Urge recupero!

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  10. P.s. il titolo del tuo blog conciato da fichetta nun se po' guardà. Cambia layout :-p

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    1. Carissima, a parte che se non si è ancora visto questo film si dovrebbe semplicemente correre a recuperarlo, questo è solo un layout di transizione in attesa di lunedì, quando cambierò in occasione del post dedicato al secondo film più bello dell'anno! ;)

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