martedì 7 settembre 2010

Shrek - E vissero felici e contenti

Mettiamo da subito in chiaro una cosa: con buona pace del grande pubblico, di chi non ama e non s'intende davvero di animazione, con i suoi personaggi "family friendly" la Dreamworks, attualmente, è lontana dalla Pixar per qualità dei prodotti almeno quanto l'Old Cellar del discount o dei baracchini all'aperto dal Lagavulin.
Detto questo, vedere uno qualsiasi dei capitoli della saga dedicata all'orco più famoso del grande schermo è sempre divertente e permette di passare quell'oretta e mezza scarsa di sano intrattenimento senza pretese, esempio perfetto del popcorn movie da sabato pomeriggio.
Ieri non era sabato, e purtroppo neppure pomeriggio, ma la serata al termine di una giornata più stancante di quello che avrei creduto: eppure, con Julez, un ottimo Brugal e relax pre-dormita ho addirittura pensato che quest'ultimo (?) capitolo di Shrek fosse anche migliore del precedente.
L'idea di base, in tutto e per tutto debitrice al Cinema classico, del paradosso temporale che diviene lezione per il protagonista e spinta ad abbracciare ed apprezzare la propria vita così come viene, è già vista e sentita, e neppure il tentativo di restyling dei protagonisti riesce a renderla particolarmente accattivante, eppure il film scorre tranquillo, divertendo per quanto possa una serie ormai giunta - stancamente, oserei dire - al quarto capitolo, ben lontano dai fasti del primo lungometraggio, l'unico davvero in possesso di uno script almeno parzialmente solido.
Ammetto di aver apprezzato il Gatto con gli stivali in versione pantofolaio obeso, così come il "sicario" Pifferaio magico e il suo strumento multifunzione, a seconda delle vittime designate: ma in tutto questo, Shrek risulta ancora un protagonista non abbastanza carismatico, peraltro sostenuto da una spalla - Ciuchino - più irritante che non realmente divertente.
Detto così potrebbe sembrare che la visione sia risultata una vera tortura, mentre invece questo non è altro che disappunto di uno spettatore che avrebbe voluto - e tifato, sostenuto, esultato per - un antagonista vero che non fosse l'ormai classicissimo Maestro Miyazaki allo strapotere Pixar nell'ambito del Cinema d'animazione.
Stento davvero a credere che ci sia qualcuno ancora in grado di pensare che capolavori come Up e Toy story 3 possano essere messi sullo stesso piano di Shrek, sotto ogni punto di vista.
Più giusto immaginare il nostro amico verde e solo apparentemente malvagio - no, non è Hulk - come un simpatico intervallo tra un colpo magico e l'altro di Lasseter e soci.

MrFord

P.S. Bellissima, ad ogni modo, la versione "alternativa" di Fiona, tosta e piena di risorse come ogni donna in grado di sopportare l'orco che si è scelta. Il vero colpo di genio della pellicola.

"But an unexpected way
on this unexpected day
could it mean this is where I belong
it is you I have loved all along."
Dana Glover - "It is you (I have loved)"

12 commenti:

  1. Hai dimenticato il più grande, l'inarrivabile., Wall-e. Abissi separano la Pixar dalla Dreamworks, anche qui, come nella discussione sotto, è questione di anima e no.

    Però in questo caso, a differenza che con Nightmare, non dobbiamo scomodare il penombroso orifizio, direi che una (la Pixar) usa cuore e testa, l'altra soltanto la testa.

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  2. Beh, la Pixar è sempre grande.
    Anche se i due inarrivabili per me sono Up e Monsters&Co.
    Ma tutti gli altri stanno giusto un pelo sotto.

    Niente orifizio per la Dreamworks, anche se occorre ammettere che la differenza con i colleghi "disneyani" è davvero abissale. I prodotti Pixar sono film in tutto e per tutto, quelli Dreamworks una sequenza spesso slegata di singole scene che punta tutto sulla presa dei personaggi sul pubblico.

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  3. Ponyo Ponyo Ponyo pesciolina tu!
    Dal mare tutto azzurro sei giunta fin quaggiù!
    Ponyo Ponyo Ponyo sofficiosa tu!
    Pancino tondo tondo bambina tu!

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  4. Che bello! Abbiamo postato il commento nello stesso momento, mia piccola Ponyo!
    Che roba! Una di quelle ficate che rendono più belle le giornate!

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  5. Eccomi caro Ford.
    Su Shrek non saprei cosa dire, ho visto solo il primo.
    Volevo invece ringraziarti per avermi consigliato di vedere Hot fuzz.Incredibile.
    Una sceneggiatura fantastica con delle trovate originalissime.
    E gli ultimi 20 minuti sono davvero fantastici.

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  6. mhm, James Ford come Sawyer di Lost? ;D a parte la divagazione telefilmica, Pixar non si batte! Up è meraviglioso e anche toy story 3 mi è piaciuto da morire, facciamo un po' di posto per Shreck (il gatto mi fa schiantare) a proposito, piacere di fare la tua conoscenza, sono passata a salutare anche la consorte, come avevi suggerito! alla prossima :)

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  7. Dembo: sempre il benvenuto, amigo.
    Hot fuzz è magico, e ho sempre i brividi pensando alla citazione di Point break.
    Per non parlare del calcio volante alla vecchia.
    Queen: Proprio come Sawyer di Lost. E' un pò il mio alter ego di riferimento. Concordo sul gatto come colonna portante della serie di Shrek, anche se la Pixar, i nostri amichetti Dreamworks, non la vedono neppure con il telescopio Hubble.

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  8. la scena copiata pari pari da Point break è una delle cose più belle viste recentemente.
    Mitico Hot fuzz!

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  9. Qualche giorno fa ho rivisto Point break, e penso che si potrebbe organizzare una visione pomeridiana, tanto per rispolverare un pò di testosterone.

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  10. Ragazzi, basta con i pompini a vicenda... Siete più innamorati di Ranatan e Demetan!
    Sono in mood cartoni animati anni '80 per il mio nuovo post-pagina

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  11. Forse abbiamo visto Pulp fiction qualche volta di troppo!

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  12. Si potrebbe fare.
    (La visione di point break, non i pompini.)

    Si Julez, ora la smettiam..ptuh..coff..coff..
    (Scusa, mi era rimasto un peletto in gola...)

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