Buongiorno,
Ford, e bentornato. Allora, partiamo dall'inizio. Cioè, non dall'inizio
inizio. Non devi raccontarci tutta la tua vita da quando sei nato,
anche perché ormai hai una certa età e quindi ci vorrebbe troppo tempo, e
poi chissenefrega. Cominciamo dal momento in cui hai deciso di smettere
di scrivere sul tuo popolare (si fa per dire) blog WhiteRussian, più di
quattro anni fa. Come mai hai deciso di privarci del tuo prezioso (si
fa sempre per dire) contributo al mondo del web?
Buongiorno
a te, Cannibal. Che inizio educato, questo. Siamo proprio lontani dai
tempi delle Blog Wars, quando tu non eri ancora un quarantenne senza
ritorno e, incredibile, neanche io.
Dunque,
partendo dall'inizio, ovvero dalla mia "sparizione" dalla blogosfera,
posso solo dirti che i cambiamenti nella mia vita privata e la mia nuova
vita mi hanno reso felice, e dunque ho deciso di dedicare il mio tempo
proprio a questa nuova vita, piuttosto che al blog. Una spiegazione
molto più semplice di quanto non si possa pensare.
Cos'hai
fatto in tutti questi anni lontano da WhiteRussian? Io mi sono
immaginato che ti abbiano rinchiuso o in galera, o all'ospizio. C'ho
preso?
Purtroppo
per te nessuna delle due: come ti dicevo sopra, direi che mi sono
goduto la vita, come se quello che prima cercavo nei film, o nei
romanzi, o nella musica avesse trovato una dimensione nella vita di
tutti i giorni. E il mio tempo e le mie energie sono andati tutti
felicemente a dedicarsi a quello.
Come
mai ora hai deciso di fare ritorno? Ah, già. Come tutte le star che
spariscono nelle loro megaville di lusso e poi si fanno vive soltanto
per promuovere qualcosa, tu hai da promuovere un libro. Il tuo libro.
Dai tuoi addetti stampa ho scoperto che è intitolato “Lungo il confine”.
Se proprio devi, vuoi raccontarci un po' di cosa parla?
Hai
fatto molto bene i compiti, Peppa. Dopo anni di silenzio, la scorsa
estate ho deciso d'istinto di girare il manoscritto di Lungo il confine a
Bookabook, dove fortunatamente lavorano persone con gusti migliori dei
tuoi, e ho passato la selezione che mi permetteva di accedere alla
campagna di crowdfunding per la pubblicazione del romanzo: se entro la
fine di febbraio avrò raccolto 200 preordini sarò pubblicato e
distribuito, in caso contrario le persone che hanno ordinato il libro
avranno la loro copia e finirà tutto lì.
Ma
di cosa parla Lungo il confine? Ovviamente si tratta di un western,
anche se la cornice non è propriamente classica, ma più simile al
Tarantino di Django e Hateful Eight o a Lansdale e McCarthy: è la storia
di un gruppo di giovani banditi che (soprav)vivono tra gli Stati Uniti e
il Canada, famosi dalle loro parti ma sconosciuti al resto del paese,
che cercano la gloria accettando di fare da appoggio al colpo di un
rapinatore spietato e ricercato ad ogni latitudine. Ovviamente le cose,
complici il Destino, la Natura e le scelte umane, non andranno
propriamente come sognavano alcuni di loro.
Ok,
molto interessante. Per chi apprezza questo genere di vicende western.
Quindi non io. Vuoi anche dirci cosa ti ispirato a scrivere questo
libro, oltre alla volontà di torturarmi in una maniera così sadica con
una storia così lontana dai miei interessi?
Come
purtroppo per te ben sai, il Western è da sempre uno dei miei
riferimenti più importanti, dunque quando ho avuto l'idea di partenza
della storia, si è materializzata automaticamente la cornice della
Frontiera, un luogo in cui, più che vivere, si sopravviveva, e in cui
dovevi avere le spalle larghe per resistere sia alla Natura che, in
misura anche maggiore, all'Uomo. Ma è una vicenda che non è dipendente
dalla cornice, e volendo anche tu potresti farne un remake ambientandola
in qualsiasi altra epoca o paese: del resto, parla di persone che
cercano la loro strada.
Dove
possiamo trovare il tuo libro, a parte lungo il confine? Che poi, quale
confine? Quello tra la sanità mentale e la follia che ti ha portato a
scrivere un romanzo del genere?
Quello
tra sanità mentale e follia è un confine che entrambi abbiamo varcato
da tempo, mi pare. A parte quello, potete trovare e preordinare Lungo il
confine a questo indirizzo:
https://bookabook.it/libro/lungo-il-confine/Sia
che venga preordinata la copia digitale che cartacea, a prescindere dal
risultato della campagna chi ha partecipato avrà la sua copia, ma
l'obiettivo è ovviamente quello di raggiungere la quota e venire
distribuito, non fosse altro che per dare fastidio al Cannibale.
Chiusa
questa parentesi promozionale, visto che sei stato assente dal tuo blog
per qualcosa tipo quattro anni e passa, c'è qualche film o serie (che
probabilmente a me farà schifo) che ti ha colpito in maniera particolare
tra quelli usciti in tutto questo tempo?
In
realtà ho continuato a vedere (e rivedere) film e serie, ma con la
libertà di non rimanere per forza e continuamente aggiornato con le
uscite, i Festival e quant'altro. Posso dirti, però, e so che ti darà
fastidio, di aver trovato Povere creature! uno dei film più
sopravvalutati, inutili e vuoti dai tempi de La forma dell'acqua.