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giovedì 30 giugno 2016

Thursday's child

La trama (con parole mie): alle spalle alcune schizofreniche settimane di uscite più o meno di mercoledì, torniamo al formato standard di questa rubrica, tornata al giorno che le compete e, purtroppo per voi e per me, al co-conduttore che ci compete, Cannibal Kid, che come di consueto mi affiancherà con le sue solite sparate assurde per commentare i titoli in uscita per questo fine settimana.
Non che ci aspetti granchè, tra leggerezze estive e recuperi fuori tempo massimo tipici della distribuzione nostrana, ma volete sapere una cosa? Ci sono state certo settimane migliori, ma anche molte, molte, molto peggiori.
  

"Quante volte ti ho detto di non addentare i Cannibali!? Sono velenosi!"

Cattivi vicini 2

Zac Efron e Seth Rogen rispettivamente impegnati nei ruoli di Ford e Cannibal.

Cannibal dice: Odio i sequel quasi quanto odio Ford, però questo me lo sparo più che volentieri. Il primo Cattivi vicini era una pellicola divertente molto apprezzata negli Usa e molto disprezzata in Italia, tranne che da due cattivi vicini come me e Ford. Il capitolo numero 2 impreziosito dalle presenze di Chloë Grace Moretz e Selena Gomez riuscirà a metterci d'accordo anche questa volta?
Ford dice: Cattivi vicini è stato uno dei pochi film - soprattutto tra quelli privi di alcuno spessore - a mettere d'accordo due nemici acerrimi come il sottoscritto e Cannibal Kid. Riuscirà questo sequel neppure troppo atteso a replicare l'impresa?




La grande bellezza – Versione integrale

"Toni, ma quelli laggiù sono Ford e Cannibal?" "Ma chi si è permesso di invitarli?"
Cannibal dice: Il 27, 28 e 29 giugno è possibile vedere La grande bellezza nella grande versione con mezz'ora in più. La versione originale non deluxe mi era piaciuta, però non so se mi vedrò quella allungata. Ho di meglio da fare. Ad esempio insultare Ford per i suoi gusti che stanno diventando sempre più agghiaccianti ogni giorno che passa.
Ford dice: non ho mai fatto mistero della mia passione per Sorrentino e del mio sostegno per l'ottimo La grande bellezza, ma al momento mi ritrovo davvero troppo preso dai recuperi per pensare di correre in sala soltanto per rivedermi questo film in una versione di mezzora più lunga.
Ad ogni modo, se qualcuno di voi dovesse sperimentarlo, sarò ben lieto di offrire un'ospitata con recensione al Saloon.




A Girl Walks Home Alone at Night

"Cannibal, ti ho già detto mille volte di lasciarmi in pace: se non te ne torni a Casale farò emettere un'ordinanza restrittiva."

Cannibal dice: In questo inizio d'estate, nel mezzo degli Europei, ecco che la distribuzione italiana a sorpresa decide per una volta di fare una mossa intelligente – a differenza di Ford – e distribuire una singolare pellicola sul tema dei vampiri. Non un capolavoro come qualcuno l'ha definito, però a livello visivo è davvero notevole e una visione se la merita. Se vi interessa – ma non credo – ecco la mia recensione: http://www.pensiericannibali.com/2015/03/a-girl-walks-home-alone-at-night-e-non.html.
Ford dice: film che conferma la vena di recuperi fuori tempo massimo della distribuzione italiana di recente rispolverata non si sa neppure bene per quale motivo.
Questo film, visivamente interessantissimo ma ben lontano dall'essere un cult come molti radical avrebbero voluto, rappresenta comunque un'occasione di gustarsi un Cinema autoriale e lontano come raramente ce ne sono.
Qui trovate anche la mia recensione, decisamente migliore di quella del mio rivale: http://whiterussiancinema.blogspot.it/2015/05/a-girl-walks-home-alone-at-night.html




American Ultra

"Hey, Walton, tu che conosci Ford, pensavi fosse così duro recitare in un action?" "Per niente! Mi sarò abituato troppo con le buona maniere di Peppa Kid!"

Cannibal dice: Commedia spionistica con Jesse Eisenberg e Kristen Stewart che vorrebbe essere brillante e originale, ma finisce per essere giusto una robetta dimenticabile. Così inutile che non ho manco avuto la forza di scriverne la recensione, manco fosse un film consigliato da Ford.
Ford dice: commedia sciapa che potrebbe venire buona solo per i finti palati fini come Cannibal.
Non la rimanderei neppure a settembre.




Il piano di Maggie – A cosa servono gli uomini

"Non ti consiglio di uscire con quel Marco Goi: mi hanno detto che è un vero stalker."

Cannibal dice: Commedia dal super cast che comprende Greta Gerwig, Ethan Hawke e Julianne Moore, potrebbe essere la visione indie della settimana. Anche perché non è che ci sia molta altra scelta...
Ford dice: altra commedia, questa volta dal sapore autoriale. Potrebbe rivelarsi una delusione tipica da cannibalismo o una lieta sorpresa fordiana. Allo spettatore l'ardua sentenza.




My Bakery in Brooklyn – Un pasticcio in cucina

"Hai deciso di followare Pensieri Cannibali: tu nel mio locale non metti piede!"

Cannibal dice: Di solito i film che parlano di cucina mi provocano conati di vomito, come la visione di un nuovo post scritto da Ford con le sue brutte manine. Considerando però che siamo in estate e questa sembra una pellicoletta leggera leggera perfetta per la stagione e che la protagonista è Aimee Teegarden, ex Julie Taylor della serie Friday Night Lights che cresceva molto bene, quasi quasi lo potrei anche inserire sul menù dei film da gustare.
Ford dice: nonostante la presenza dell'ex Julie Taylor della splendida Friday Night Lights, questa robetta da palati delicati come quello del mio rivale finisce dritta nel dimenticatoio delle uscite estive inutili.



Ratchet & Clank

"A tutto l'equipaggio, stiamo per atterrare sul pianeta popolato solo da Ford: mantenete lo stato d'allerta massimo!"

Cannibal dice: Pellicoletta d'animazione tratta da un videogame già floppone colossale al botteghino americano che proverà a fare ancora peggio qui da noi. Dove, presumibilmente, giusto Ford potrebbe essere tentato di andare a vederlo. O forse manco lui.
Ford dice: film d'animazione pronto a raschiare il fondo del barile neanche fosse Cannibal in un salotto di super radical finti intenditori di Cinema ispirato ad un brand videoludico che, a mio parere, finirà per fare flop ancora più del mio rivale. Ed ho detto tutto.




Tokyo Love Hotel

"Questo è un regalo di Ford: ha fatto amputare un dito a Cannibal."

Cannibal dice: Film giapponese ambientato nel distretto a luci rosse di Tokyo. Potrebbe rivelarsi una visione più istruttiva e utile di qualunque guida turistica ufficiale.
Ford dice: l'argomento potrebbe essere interessante, anche se in questo momento un viaggio in Giappone risulterebbe proibitivo per una serie di motivi piuttosto lunga, che non comprende l'idea di portare Cannibal come bagaglio a mano.




La battaglia degli imperi – Dragon Blade

"Per Ford questo non è un vero action." "John, onestamente non ha tutti i torti!"

Cannibal dice: Porcheria action made in China con Jackie Chan, John Cusack e Adrien Brody. Abbiamo trovato il film dell'estate (e forse dell'anno) di WhiteRussian!
Ford dice: questa è la tipica porcheria finto action con attori finto action - Jackie Chan a parte - che purtroppo porta i radical come Cannibal contro l'action.
Dunque, a suon di calci rotanti e per l'action tutta, sarà snobbata.


domenica 24 marzo 2013

Friday night lights - Stagione 5

Produzione: NBC
Origine: USA
Anno: 2010/2011
Episodi: 13




La trama (con parole mie): Eric Taylor si appresta ad iniziare una nuova stagione alla guida degli East Dillon Lions, ormai rodati e resi ancora più forti dagli innesti fatti alla squadra dell'anno precedente che era costata ai Panthers, rivali cittadini, la qualificazione ai playoffs.
Ormai sono i ragazzi del coach la squadra da battere, e pare proprio che gli unici rivali nella strada che porta alla vittoria del campionato nazionale siano loro stessi: Vince Howard, talentuoso quarterback, è infatti influenzato dal ritorno a casa del padre dopo anni di galera; Luke Cafferty, co-capitano, dal suo rapporto con Becky, che soltanto l'anno prima abortì perchè rimasta incinta di lui; Buddy Garretty Jr dal suo legame con il padre.
Come se non bastasse, Taylor dovrà affrontare anche i problemi della figlia Julie al college, l'incombere della possibilità che l'anno successivo i Lions possano essere cancellati per motivi di bilancio e fusi con i Panthers nonchè con l'offerta che la moglie Tami dovrà valutare se trasferirsi a Philadelphia come responsabile delle ammissioni di un college locale.





Nella mia storia di fruitore di titoli legati al piccolo schermo, poche serie sono riuscite ad emozionare questo vecchio cowboy quanto Friday night lights.
Sin dal pilota, passato dalle parti del Saloon attorno all'autunno 2011, con quel "Texas per sempre" e la promessa di Tim Riggins a Jason Street di rimanere amici per sempre e giocare insieme nella NFL a questo strepitoso finale, i cuori di casa Ford hanno palpitato con quelli dei protagonisti di una delle proposte più potenti, sentite e sincere che si possa sperare di incontrare.
Perchè quei due liceali idoli del loro piccolo mondo di provincia finiranno inghiottiti da una vita che regala tanto, ma colpisce senza guardare in faccia a nessuno: perchè Jason Street, golden boy della provvidenza, finirà su una sedia a rotelle, e dopo aver sbandato scoprirà che il Texas non è la sua casa, bensì la New York degli agenti sportivi, così come una famiglia diversa da quella che si era aspettato, ma ugualmente importante.
Perchè Tim Riggins scoprirà che dopo la gloria delle scuole superiori e le ragazze tutte ai suoi piedi riuscire ad essere protagonisti anche nel mondo degli adulti è una cosa tosta, e dovrà essere il carcere ad insegnare quanto la libertà e l'amore per quella terra siano importanti.
Ma non per questo si smetterà anche solo per un momento di volere bene a loro come ad ognuno degli altri volti di questo serial, a partire dalla famiglia del coach Taylor, uomo dalle palle d'acciaio, padre ed insegnante da manuale, uno dei personaggi meglio scritti e riusciti che abbia mai incontrato nella mia carriera di spettatore, un modello di solidità come ogni uomo sogna di essere per se e per chi gli sta accanto.
Perchè Friday night lights è come una famiglia. Anzi, come il concetto stesso di Famiglia.
Osservando le storie degli abitanti di Dillon, dei ragazzi pronti a coltivare grandi sogni a partire dal campo di football, si osservano vicissitudini che hanno visto anche noi lottare per ritagliarci un posto nel mondo, che fosse attraverso qualcuno che si ama o cavalcando sogni di gloria con il pensiero che gli stessi potrebbero sempre rivelarsi come un buco nell'acqua.
Si era partiti con la gloria dei Panthers e si è giunti alla volontà dei Lions, da Jason Street sfortunato protagonista mancato e Matt Saracen timido eroe outsider a Vince Howard che se non ci fossero stati il football ed il coach Taylor sarebbe finito a marcire in gabbia come il suo vecchio, una vita spesa nei sobborghi a spacciarsi per l'ennesimo duro di periferia finito male.
E invece Vince è qui, sul campo. Accanto ad un ragazzo che più bravo non si potrebbe, quel Luke Cafferty emblema di una purezza che forse esiste in una persona su mille, e che lo condurrà nella parte del finale forse più commovente ad un destino che potrebbe essere decisamente più amaro di quello dei suoi ex compagni passati a questo o quel college o ad un nuovo anno in una super squadra destinata a rendere Dillon la capitale del Texas del football delle scuole superiori.
Ma è inutile continuare a stare ad elencare le vicende - scritte e dirette alla grande, si veda l'ultimo episodio, una chicca da manuale sotto ogni aspetto tecnico ed emozionale - dei personaggi di questo prodotto magnifico: perchè in fondo, è come se fossimo noi.
Da Eric Taylor a sua moglie Tami fino ad ogni singolo charachter del titolo sviluppato da Peter Berg, non esiste una sola traccia di posticcio nel risultato: il bello di Friday night lights è la sincerità e la passione nella narrazione, la voglia di mostrare quello che accade in casa vostra, o alla porta accanto, che voi viviate nel Texas del football e dei timorati di Dio o nel cuore di un'Italia ben lontana dalle imprese della palla ovale.
Ma poco importa.
"Occhi limpidi e cuore puro non possono perdere", recitava Eric Taylor nello spogliatoio dei suoi Panthers, campioni dello Stato nel 2006.
"Occhi limpidi e cuore puro, e per il resto ci sarà tempo", afferma con un sorriso lo stesso uomo cinque anni dopo, cresciuto con i suoi ragazzi partita dopo partita.
Nel pieno di quest'ultima stagione, il padre di Vince uscito da poco di galera, guardando negli occhi il figlio dopo una strepitosa performance di quest'ultimo sul campo, afferma "questa sera mi hai insegnato cosa significa essere orgogliosi".
Friday night lights è una serie che mi ha reso orgoglioso.
E che al solo pensiero alimenta il fuoco della passione per la vita che non ho proprio alcuna intenzione di lasciar spegnere.
Texas per sempre, Eric Taylor.
Texas per sempre, Tim Riggins.
Mi mancherete.
Ma i miei occhi ed il mio cuore non vi dimenticheranno di certo.


MrFord


"The stars at night - are big and bright
deep in the heart of Texas.
The prairie sky - is wide and high
deep in the heart of Texas.
The Sage in bloom - is like perfume
deep in the heart of Texas.
Reminds me of - the one I love
deep in the heart of Texas."
George Strait - "Deep in the heart of Texas" - 


venerdì 13 aprile 2012

Friday night lights - Stagione 2

Produzione: NBC
Origine: Usa
Anno: 2007
Episodi: 15



La trama (con parole mie):  i membri dei Dillon Panthers, freschi del titolo guadagnatosi sul campo la stagione precedente grazie alla guida del coach Eric Taylor, devono ripartire facendo i conti con tutto il peso che grava sulle spalle dei vincenti, scoprendo sulla loro pelle che, a volte, è più difficile essere in cima che non lottare per arrivarci.
Così un nuovo allenatore, le minacce di un pazzo all'indirizzo di Tyra, un nuovo possibile amore per Julie Taylor - in rotta con la madre a seguito della nascita della sorellina -, l'incostanza di Tim Riggins e l'apprensione di Smash Williams rispetto a quella che sarà la sua scelta per il college destabilizzano quella che era fino a pochi mesi prima una squadra perfetta, portando alla crisi anche gli elementi più equilibrati come Matt Saracen.
Riusciranno i Panthers a buttare il cuore oltre l'ostacolo e farcela di nuovo?



"Chi ha cuore e coraggio, non perde!"
Così gridavano i Dillon Panthers campioni del Texas alla fine della prima stagione, partiti come outsiders e sconvolti dall'incidente di Jason Street - promessa dal talento raro, capitano ed idolo della squadra - e finiti per stupire addetti ai lavori e tifosi contro tutti i pronostici della vigilia.
Ma è difficile respirare l'aria della cima.
E spesso, chi è abituato a lottare per raggiungerla, si rivela essere poco avvezzo al ruolo di primo della classe.
Così Friday night lights - serie che amo tantissimo - incappa in una seconda stagione decisamente meno avvincente e convincente della prima, che pare più una transizione verso quelli che saranno i promettenti lidi delle successive tre annate, complice anche la messa in onda avvenuta nel corso dello scellerato periodo dello sciopero degli sceneggiatori che coinvolse tutte le produzioni legate al piccolo schermo tra il 2007 e il 2008, minando le fondamenta delle serie ai margini come questa così come dei must come Lost, che ebbe il suo momento peggiore proprio con la quarta stagione, sempre nel 2008.
Nonostante, comunque, una certa debolezza nella scrittura e soprattutto nella capacità degli autori di mantenere solide e vive tutte le sottotrame, le vicende del coach Taylor, della sua famiglia e dei giocatori dei Panthers non hanno perso lo smalto dei giorni migliori, e continuano a coinvolgere ed emozionare il pubblico mostrando il fianco senza timori e tutta la loro umanità: dagli sconvolgimenti in famiglia dei Taylor - per la prima volta mostrati vulnerabili sia come singoli che nel loro rapporto con l'esterno - a quelli dei giocatori di punta dei Panthers - Smash con il suo sogno di sfruttare il college come un ponte per l'NFL, Riggins e le sue vicissitudini da "ospite indesiderato" prima in casa sua, poi da Tara, infine dal coach e Saracen con le sue pene d'amore -, senza dimenticare i personaggi apparentemente di contorno, ugualmente importanti nell'economia della serie - la stessa Tara e le minacce alla sua vita, un riscoperto Landry, Buddy Garretty ed il nuovo elemento della squadra Rodrigo, con il suo passato da criminale in erba -, la cittadina di Dillon offre di nuovo storie dall'intenso realismo, in grado di toccare il pubblico proprio perchè narrate da un punto di vista estremamente "normale", riuscendo sempre e comunque a mantenersi ben lontani dagli scivolosi terreni della retorica e del buonismo - si veda, in questo senso, l'evoluzione perfetta del personaggio di Jason Street, che apre uno scenario decisamente interessante sul finire della stagione rispetto a quello che sarà il futuro dell'ex quarterback -.
Una serie americana al cento per cento, fatta di sogni, amore e Dio nella migliore tradizione delle stelle e strisce, che trasuda mitologia da Frontiera e fatica da ogni poro, eppure perfettamente in grado di raccontare una storia - e, soprattutto, di farla vivere - anche a noi da questa parte dell'oceano, proprio grazie alla sua sincerità e al legame strettissimo con i concetti di famiglia e di lotta per costruire il proprio futuro e la propria felicità.
"Chi ha cuore e coraggio, non perde!"
Gridano i Panthers.
L'importante è non dimenticarselo mai, neppure di fronte alla sconfitta.


MrFord


"It's a long day livin' in Reseda
There's a freeway runnin' through the yard
And I'm a bad boy, 'cause I don't even miss her
I'm a bad boy for breakin' her heart.
And I'm free, I'm free fallin'."
Tom Petty - "Free falling" -


lunedì 28 novembre 2011

Friday night lights Stagione 1

Produzione: Nbc
Origine: Usa
Anno: 2006
Episodi: 22



La trama (con parole mie): a Dillon, in Texas, si vive e sopravvive come in ogni cittadina della provincia americana. La differenza la fanno i Panthers, squadra di football del liceo locale e trampolino di lancio per quelli che potrebbero essere i futuri talenti dell'Nfl.
All'esordio come allenatore c'è Eric Taylor, appena trasferitosi in città con la moglie Tami e la figlia Julie, al primo incarico come head coach di un team, sul quale pesano l'ingombrante presenza di Buddy Garretty, finanziatore principale dei Panthers, e quella dell'intera comunità, legatissima alle imprese agonistiche dei giovani giocatori.
Punto fermo per il coach è il quarterback Jason Street, praticamente il figlio che Taylor non ha mai avuto, leader in campo e fuori: con lui spiccano i runningback "Smash" Williams e Tim Riggins e la giovane riserva Matt Saracen.
Quando, alla prima della partita della stagione, Street sarà costretto ad abbandonare il campo da gioco a causa di un infortunio, toccherà proprio a Saracen prendere in mano la squadra, con la benedizione di Taylor.



Smaltita - più o meno - la delusione per American horror story, Cannibale si è clamorosamente preso la sua rivincita introducendomi - ringrazia sentitamente anche Julez - ad una serie che pare l'archetipo della materia fordiana per eccellenza, e che non era ancora entrata a far parte del novero delle preferite del sottoscritto: Friday night lights - inizialmente battezzata High school team - è stata una vera e propria bomba dall'inizio alla fine di questa più che ottima stagione d'esordio, conquistando da subito uno spazio nel mio cuore di spettatore con il suo giusto equilibrio tra drama e sport, una scrittura ed un lavoro sulla costruzione dei personaggi splendido, uno stile di ripresa che ricorda quello della mia amata The Shield ed un'ambientazione da confine che pesca nell'immaginario Usa da frontiera e losers allo sbando, grandi amori e grandi sogni accanto ad altrettanto clamorose cadute.
Ma la cosa che ha reso già dal pilota Friday night lights un cult assodato è stato l'ottimo rapporto tra l'onestà delle vicende e la capacità delle stesse di entrare in contatto con l'audience, anche grazie ad un cast semplicemente perfetto che da corpo e anima a personaggi a tutto tondo: dal solido Eric Taylor, coach duro eppure paterno alla sua inseparabile moglie Tami, dal timido Matt Saracen al potenzialmente autodistruttivo Tim Riggins - ed anche qui ho trovato il Sawyer della situazione, ovviamente il preferito del sottoscritto nonostante la cotta che Julez ha coltivato per il personaggio dall'inizio fino quasi alla conclusione della stagione -, dallo spaccone Smash al golden boy Jason Street, tutti i protagonisti risultano credibili, e crescono, con i loro errori e le loro esperienze, formandosi ed acquistando sempre più spessore episodio dopo episodio.
Non abbiamo di fronte esperienze eccezionali, storie grandiose, eppure le vicende dei membri dei Panthers e delle persone che stanno loro accanto risultano grandi proprio nel loro essere quotidiane, guadagnate, giocate sul filo e fino all'ultimo secondo come un'indimenticabile partita di football - sport che, pur non seguendo dai tempi dei Miami Dolphins di Dan Marino, mi ha sempre fatto impazzire: se non l'avete fatto, a tal proposito, concedete una visione anche al tostissimo Ogni maledetta domenica -.
Inoltre, all'emozione e all'immediatezza, la serie aggiunge quel tocco di magia che permette allo spettatore di tornare ai tempi del liceo, in cui tutto pareva possibile ed il futuro era - o si sentiva - praticamente nelle mani di chi lo costruiva giorno per giorno senza però dimenticare quanto l'esperienza della maturità possa essere fondamentale nella nostra formazione come individui - in questo senso, il coach Taylor e sua moglie risultano pressochè perfetti, quasi fossero i genitori non soltanto di Julie, ma degli altri personaggi e dell'audience stessa, che trova in loro il sostegno anche e soprattutto nei momenti di maggior tensione di questi ventidue incredibili episodi.
Certo, quest'anno ci sono state la scoperta di Misfits e l'affermazione di Game of thrones, così come l'incredibile esplosione di Romanzo criminale: eppure un insieme di emozioni costante come quello garantito da Friday night lights dalla prima all'ultima puntata non l'avevo ancora provato.
Merito, forse, di una semplicità che si avvicina più alla vita che viviamo ogni giorno, e sentiamo nostra anche quando potrebbe non piacerci, e ci spinge, in un modo o nell'altro, a lottare per lei, sempre, come in attesa di una vittoria che bramiamo, di cui abbiamo bisogno come dell'aria, per mostrare al resto del mondo che siamo qui, e siamo vivi.
"Chi ha cuore e coraggio, non perde!", è il motto dei Dillon Panthers.
Certamente a Friday night lights non mancano nè l'uno, nè l'altro.
Non mancano ad Eric Taylor, che è solido come una roccia, e sulle spalle porta tutto il peso della pressione di questa piccola, non sempre facile, città. E protegge i suoi ragazzi, come figli.
Non mancano a Tami Taylor, perchè accanto ad un grande uomo, c'è sempre una grande donna. E tutta la forza del coach passa dalla saggezza di una compagna con palle e fascino da vendere.
Non mancano a Matt Saracen, che da riserva quasi invisibile diviene la star della squadra riuscendo a mantenere la dolcezza dei campioni silenziosi. Senza contare che esce con la figlia del coach, mica roba da poco.
Non mancano a "Smash" Williams, che da fuoriclasse impara a conoscere le proprie debolezze, per maturare e diventare grande forse addirittura prima dei suoi compagni.
Non mancano a Jason Street, che da protagonista assoluto finisce a dover ripartire da zero, e reinventarsi una vita intera. E con la forza della passione per lo sport che ama, a dimenticare rabbia e frustrazione.
Non mancano a Tim Riggins, che da sbandato dedito ad alcool, botte e ragazze rinsalda il legame con il fratello e nella mancanza di una figura paterna si riscopre un futuro padre molto migliore di quanto il suo sia mai stato.
Non mancano a Dillon, che nello sperduto panorama di un Texas troppo grande, tra voci e maldicenze, amarezze e delusioni, trova nella sua squadra un simbolo, una speranza, un sogno.
"Chi ha cuore e coraggio, non perde!", è il motto dei Dillon Panthers.
E chi vince non dimentica mai quante sconfitte ci sono volute per arrivare in cima.


MrFord


"You can take me outside
you can take me apart
you can take me upstairs
you can take me to hear
you made me love you when
you thought you were so smart
don't try to stop me when
you told me to start."
Elvis Costello - "Inch by inch" -



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