mercoledì 26 ottobre 2011

Super

Regia: James Gunn
Origine: Usa
Anno: 2010
Durata: 96'



La trama (con parole mie): Frank Darbo è un uomo finalmente felice. Dopo una vita da sfigato ai margini, infatti, ha trovato la sua anima gemella - la bella Sarah - ed è convolato a nozze, ed ora può alzarsi ogni mattina pensando e ripensando al giorno del fatidico "sì" e a quando aiutò un poliziotto a dare la caccia ad un borseggiatore.
Peccato che, dietro l'angolo, il destino sia pronto a riservare un tiro mancino al nostro: il piccolo criminale locale Jacques, infatti, seduce Sarah e scrive la parola fine al matrimonio di Frank, che, abbattuto e deluso, si rifugia nel fumetto e nel progetto di darsi al supereroismo elaborando l'identità di Crimson Bolt, il nuovo paladino della giustizia armato di chiave inglese.
Con difficoltà più o meno sormontabili, l'uomo comincia a farsi un nome per le strade della città, fino a quando la giovane commessa della fumetteria Libby non scopre la sua identità e decide di diventarne la spalla: a quel punto i due alleati saranno costretti a dare fondo a tutte le loro risorse per affrontare Jacques e i suoi scagnozzi.



Ormai una cinquantina e più d'anni fa, Stan Lee rivoluzionò il mondo del fumetto introducendo la caratteristica che sarebbe divenuta la chiave di volta di questa parte del mondo delle nuvole parlanti: quello del "supereroe con superproblemi". 
Dall'Uomo Ragno agli X-Men, nacquero così uno dopo l'altro personaggi che, per la prima volta, non erano schiacciasassi tutti d'un pezzo come Superman, bensì uomini e donne comuni d'improvviso alle prese con problematiche legate ad una natura in grado di renderli unici e, in una certa pericolosa misura, speciali.
Allora l'idea di una trasposizione cinematografica di uno qualsiasi di questi charachters era praticamente impensabile, e forse neppure lo stesso Lee pensava che scelte come quella di Peter Parker di lasciar fuggire il rapinatore che avrebbe poi tolto la vita al suo adorato Zio Ben avrebbero costituito uno standard con il quale ogni supereroe avrebbe dovuto confrontarsi: il tempo è passato, con gli anni abbiamo assistito ad avvenimenti da restare a bocca aperta - la morte e la resurrezione di Superman, le molteplici vicissitudini di Batman, il clone dell'Uomo Ragno - e visto passare sul grande schermo versioni finalmente degne di questo nome delle avventure degli eroi in calzamaglia che nel corso della nostra - o almeno mia - storia di lettori di fumetti abbiamo immaginato migliaia di volte di vedere resi anche in sala. 
Tanto da giungere ad una sorta di eccesso dalla parte opposta.
Così, ai tradizionali "supereroi con superproblemi" si sono aggiunti quelli improvvisati, capeggiati dall'ottimo Kick Ass, una delle cose migliori che il genere abbia riservato al pubblico negli ultimi anni.
Tutto questo, per arrivare a Super.
Onestamente, ho sempre pensato che James Gunn fosse un regista poco più che insulso - nonostante la fama consolidata che lo stesso mantiene rispetto al pubblico di nicchia - e quando sentii parlare di questo film pensai che si sarebbe rivelata la versione scopiazzata ed imbolsita dell'appena citato Kick Ass.
Al contrario di ogni mia nefasta previsione, invece, il lavoro con protagonisti gli ottimi Rainn Wilson ed Ellen Page - senza dimenticare Kevin Bacon - risulta una delle sorprese migliori dell'ultimo periodo, partendo neanche fossimo nel pieno dell'atmosfera grottesca di Scott Pilgrim per poi scivolare lentamente in una sorta di versione coloratissima da allucinogeno di un noir senza speranze, violento e terribile, e virare clamorosamente nel melò con una delle conclusioni più belle che un film di questo tipo abbia mai regalato all'audience.
La mia potrebbe sembrare una posizione addirittura esagerata, eppure non riesco davvero a non premiare il coraggio mostrato da Gunn portando sullo schermo uno sfigato totale che decide, tramite la maschera di Crimson Bolt, di applicare la vendetta personale alla giustizia nel senso "fumettistico" del termine, arrivando a tratti ad essere addirittura eccessivo in senso opposto, se non quasi psicopatico - l'aggressione al tizio che salta la fila al Cinema, o quella ai danni del giovane forse colpevole di aver rigato la macchina di un'amica della sua spalla Libby, interpretato dal Matt Saracen di Friday Night Lights -, per non parlare del rapporto tra Frank e la suddetta Libby, che porta a galla quelle che furono, ai tempi, le ipotetiche tensioni sessuali rispetto al rapporto tra Batman e Robin nel pieno dell'epoca maccartista.
Inoltre, le numerose riflessioni suscitate e mosse dal concetto del supereroe assumono dimensioni differenti e sempre più profonde con il passare dei minuti, passando dalle risate quasi di compatimento della prima parte alla silenziosa commozione del finale, una perfetta sintesi dell'accettazione della perdita emotiva - e fisica - di una persona amata nonchè una sorta di elogio del "molto piccolo", che potenzialmente potrebbe crescere e diventare qualcosa di clamorosamente grande ed unico per il mondo come una nuova vita - e più - consegnata alla Storia.
Perchè, in fondo, cos'è un eroe? Chi è che si nasconde dietro la maschera ed il costume sgargiante?
La fortuna degli Spider Man di allora fu data, di fatto, proprio dal loro essere umani ed imperfetti, tanto da stimolare la curiosità dei lettori rispetto a quello che accadeva quando il costume finiva sotto i vestiti civili, o "tra una vignetta e l'altra" l'eroe di turno aveva tutto il tempo di annoiarsi nell'attesa che un crimine potesse essere sventato.
Perchè cos'è, in fondo, un eroe? Per Sarah ed il suo futuro sarà Frank, molto prima e molto più di Crimson Bolt. 
La stessa Libby, anche in costume, non esiterà neppure un secondo a continuare a chiamarlo proprio Frank.
Essere un eroe non significa essere perfetti.
Essere un eroe non significa essere giusti.
Essere un eroe significa fare il più perfettamente possibile quello che crediamo potrà essere giusto.
Non necessariamente per noi, e sempre con l'idea che possa esserlo per le persone per cui lo facciamo.
In questo senso, Frank diventa il padre di quelli che potranno essere tutti i figli di Sarah.
In questo senso, gli eroi che ci formano, ci salvano e ci consegnano il futuro, superproblemi ed imperfezioni comprese, sono proprio i genitori.
Che fanno di tutto perchè noi, un giorno o l'altro, si possa essere eroi anche più grandi di loro.

MrFord

"I, I will be King
and you, you will be Queen
though nothing will drive them away
we can be heroes just for one day
we can be us just for one day."
David Bowie - "Heroes" -


25 commenti:

  1. Questo lo vedrò. interessanti i film che trattano i real superheroes, oltre a kick-ass, un capolavoro, da segnalare anche l'ottimo Defendor con Woody Harrelson.

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  2. Defendor vedrò di postarlo prossimamente, e di certo film come Super o Kick Ass reinventano un genere che ci è più vicino di quanto non si creda.

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  3. la sua bellezza sta anche nella capacità di saper tirare fuori diverse emozioni dello spettatore. come hai detto si ride e ci si commuove, ma non solo. nel vederlo si prova pietà per crimson e si prova dolore. si prova empatia e lo si spalleggia quando pesta il tipo che salta la linea, per poi vergognarci e provare disgusto. e così per tutto quello che succede! un film che è molto più profondo e reale di quanto sembri.

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  4. oooooooh e tu sei il secondo che lo consigli, sai che faccio? Me lo segno ;)

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  5. Parole sante, Frank.
    Parole sante.

    Arwen, straconsigliato. Un piccolo, potentissimo film.

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  6. l'ho già detto. non ho riso nel modo più assoluto. questo è un film drammatico al 100%. solitudini che si incontrano, follia, emozioni portate all'estremo (la prima scena in cui usa la chiave inglese mi ha lasciata a bocca aperta)... è un film che non ho trovato perfetto ma che riesce a scuotere, stordire, spiazzare. wilson e bacon bravissimi. bravetta pure la page ma non al loro livello, secondo me.

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  7. Mio! Sempre belle le tue riflessioni sul supereroismo... mi ci trovo proprio. Sono il valore aggiunto a queste letture mattutine.

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  8. e figuriamoci se 'sta merdata del tutto non riuscita non ti piaceva...
    hai davvero il gusto per il brutto

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  9. Ciku, io qualche risata me la sono fatta, ma resta il fatto che questo sia un film profondamente drammatico. Non perfetto, assolutamente. Ma la sua forza sta anche in quello.

    Gae, il supereroismo ha un sacco di risvolti, e da ormai ex sceneggiatore di fumetti non posso che approfondire ogni volta che posso la questione! ;)

    Cannibale, sento come se ti bruciasse ancora per le bastonate che ho dato a quella merdata di Melancholia: che fai, compensi come il tuo amichetto Von Trier!?!? ;)

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  10. ne ho sentito parlare benissimo. Vediam se riesco a convincere qualcuno ad accompagnarmi. Dopo "Juno" poi ho scoperto di adorare Ellen Paige..vedremo, altrimenti, al solito, aspetteremo sky.

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  11. ecco, adesso voglio assolutamente vederlo. Come la mettiamo?

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  12. Mi piace molto James Gunn: considero la sua sceneggiatura di Tromeo and Juliet un piccolo capolavoro di ironia in rima, e Slither mi ha divertito parecchio perché è un simpatico omaggio ai b-movie, molto riuscito.

    Al contrario, odio tutti i film sui supereroi, escluso i Batman noliani e l'Hulk di Ang Lee, ho trovato Kick-Ass ridicolo, infantile e offensivo, oltre che uguale a mille altre storie, mentre Defendor tutto sommato mi è piaciucchiato, per quanto poco credibile, stupido e fatto da gente che non ha la minima idea di cosa sia la disabilità.

    Detto questo, il trailer di Super è agghiacciante, ma lo vedrò comunque perché è di Gunn, e spero in un po' di intelligenza. :)

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  13. grandissimo film, una sorpresona.
    Wilson è semplicemente perfetto, ma la cosa che più mi è piaciuta sono gli inserti pseudo-onirici in cui vede dio, semplicemente straordinari.
    gran bella rece, James!

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  14. Newmoon, trova qualcuno e vai. Non sarà il film dell'anno, ma certamente una bella visione la vale tutta.

    Bert, semplice: guardalo! :)

    Simone, noto che, per gioia delle mie bottigliate, sfoderi gusti quasi peggiori di quelli di Cannibale! :)

    Einzige, muchas gracias.
    Concordo in pieno con il tuo punto di vista.
    Una sorpresa davvero ottima.
    E gli inserti con dio sono spettacolari.

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  15. Le tue parole mi onorano :D
    Ma d'altronde a te piace Refn, mica puoi essere perfetto come me. XDXDXD

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  16. Me ne avevano già parlato benissimo, ora non vedo l'ora di vederlo. ;)
    Slither poi mi era piaciuto molto.

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  17. Simone, devo avvisare Cannibale che ha un nuovo, agguerrito avversario dall'ego smisurato: e non è Lars Von Trier! ;)

    Ottimista, Slither a me non era piaciuto affatto, ma questo mi ha fatto completamente rivalutare Gunn. Aspetto di sapere che ne pensi!

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  18. Me lo ricordavo, avevo anche lasciato un commento nel tuo post sul film se non sbaglio. :D
    Ti farò sapere.

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  19. Ottimista, attendo il tuo responso, dunque.
    E buona visione! :)

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  20. dopo aver letto la recensione di cannibal kid - con tutto il rispetto, eh :D - dovevo leggere qualcosa di positivo su questo film!
    a me non importa quanto possa essere apparentemente "sgradevole" la visione, sotto certi asetti, il complesso (soprattutto grazie al bellissimo finale, davvero commovente: dall'assalto alla casa degli sacciatori in poi) è perfetto, mi è rimasto davvero impresso.
    Poi leggere le tue conclusioni canticchiando heroes di bowie davvero fantastico *_*

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  21. Simona, purtroppo Cannibale non ha colto tutta la forza del messaggio di questo film, davvero intenso, a tratti sgradevole ed assolutamente commovente nel crescendo finale.
    Heroes ci stava da dio. ;)

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  22. Tu guarda, ho appena litigato col Cannibale circa questo film XP per me molto bello, molto meglio sviluppato di quel (gradevole) film acchiappanerd che è "Kick-ass" e con un finale bellissimo e toccante.
    La schizofrenia del protagonista mette a disagio ma dimostra un'intelligenza di scrittura non da poco

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    1. Film davvero profondo ed intelligente, che soltanto quel tordo del Cannibale poteva criticare! ;)

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    2. dai, si dice il peccato ma non il peccatore u.u

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    3. Con il Cannibale - e soprattutto contro di lui - si può dire tutto! ;)

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