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martedì 9 luglio 2019

White Russian's Bulletin



L'estate prosegue, e così le visioni del Saloon e dei suoi occupanti, tornate ad un numero quasi da tempi antichi rispetto allo standard che, negli ultimi mesi, mi ha visto sicuramente piuttosto distante sia dal piccolo che dal grande schermo: certo, l'epoca d'oro in cui non c'era giorno senza che un film - se non due - passassero da queste parti accompagnati da almeno un paio di episodi di qualche serie è lontana, ma di tanto in tanto è bello nuotare tra le onde che mi hanno portato fino a qui.


MrFord



SUBURRA - STAGIONE 2 (Netflix, Italia, 2019)

Suburra - La serie Poster


Spinti dalla curiosità e dalle impressioni positive della prima stagione - e complice Alessandro Borghi -, in casa Ford abbiamo pensato bene di metterci subito in pari con le vicende di Aureliano, Spadino e Lele, i tre giovani protagonisti di Suburra: a due anni di distanza dal primo giro di giostra i personaggi crescono e cambiano - forse troppo in fretta, considerati i tre mesi che separano nel tempo di narrazione le vicende delle due stagioni, e che rendono soprattutto i primi due episodi piuttosto spiazzanti -, cercano il tiro e lo trovano recuperando terreno andando verso un finale che apre nuovi scenari nelle lotte di potere nella Roma sotterranea, coltivano molto bene il rapporto e le profondità di Aureliano e Spadino, portano in scena tradimenti e cambi di schieramento, sacrificano - giustamente - alcune situazioni e charachters che non erano del tutto centrati.
Certo, Gomorra è ancora molto distante, e probabilmente la caratura dei due prodotti resterà sempre differente, ma energia e sforzo - oltre ai bravissimi Borghi e Ferrara - valgono quantomeno un viaggio tra le ombre criminali - e non solo - della Capitale.




TOY STORY 4 (Josh Cooley, USA, 2019, 100')

Toy Story 4 Poster

Non è affatto semplice portare avanti un brand mantenendone la qualità, ed è ancora più complicato mantenere quella stessa qualità ad un livello clamorosamente alto. Io stesso, che ho amato in crescendo i tre capitoli precedenti di Toy Story, nutrivo qualche dubbio rispetto alla realizzazione di un quarto, ora che Andy era cresciuto e la combriccola di Woody e Buzz aveva trovato una nuova casa tra le braccia della piccola Bonnie.
Eppure, quei talentuosi bastardi di casa Pixar sono riusciti a centrare ancora una volta il bersaglio: unendo come al solito alla perfezione risate e lacrime - chiedete a Julez, che ha pianto per metà film -, introducendo un personaggio all'apparenza semplice come Forky ed un altro all'apparenza stereotipato come Gabby Gabby ribaltando poi la visione di entrambi, i figli adolescenti di Mamma Disney raccontano l'evoluzione del rapporto di una coppia che esiste dal primo lungometraggio e che viene raccontata da un'altra prospettiva, in un modo che ricorda quello portato sullo schermo da Frozen con Anna e Elsa. Non sto parlando, ovviamente, di Woody e Bo Peep - fighissima in versione Mad Max -, ma di Woody e Buzz, che nei cambiamenti che vedono il primo porsi domande ed interrogativi trovano un modo commovente e magico di chiudere - e ci starebbe - il percorso di un brand che ha fatto la Storia del Cinema d'animazione.
Un'altra chicca che può essere minacciata solo dal successo che sta raccogliendo, e che potrebbe portare le esigenze di marketing ad un numero cinque: certo, se poi ad ogni capitolo le sorprese fossero queste, ben vengano altri venti Toy Story.




STRANGER THINGS - STAGIONE 3 (Netflix, USA, 2019)

Stranger Things Poster


Un paio d'anni or sono, la serie rivelazione della stagione si impose come nuovo standard rispetto al trend legato alla rivalutazione e alla riproposizione come oggetto di culto degli anni ottanta e del loro immaginario - sarà anche che registi e sceneggiatori "emergenti", tutti ragazzotti tra i trenta e i quaranta, in quell'immaginario sono cresciuti -: Stranger Things, per quanto non perfetta, trovò consensi, fan e uno spazio di rilievo, che dodici mesi fa vennero messi a dura prova dalle aspettative che, almeno in parte, viziarono la season two, realizzata forse da parte degli autori con l'ansia di non deludere.
Ansia, fortunatamente, messa da parte con questa terza stagione, che riesce a trovare un equilibrio quasi perfetto tra commedia e dramma - il momento di Neverending story è un gioiellino - e porta in scena quella che, forse, è per ora la vetta raggiunta dalla produzione, quasi come se i giovani protagonisti si fossero scrollati dalle spalle il peso di dover essere per forza qualcosa a prescindere da chi in realtà siano: e tra tormenti d'amore, battaglie da film fantasy, una buona dose di Guerra Fredda, lacrime da giovani e da adulti - bellissima la lettera di Hopper a Undi, che mi ha fatto "tornare al futuro" immaginando quando la Fordina arriverà all'adolescenza - il viaggio cui assistiamo è un mix perfetto di quello che erano, sono e saranno sempre gli anni ottanta senza che il tutto suoni come qualcosa di necessariamente nostalgico, ma apra una porta - che dovrà essere lasciata aperta dieci centimetri - per le nuove generazioni.
Perchè in fondo è giusto così. Fa parte della vita. 


giovedì 14 giugno 2018

Thursday's child







Nuova settimana di uscite e nuovo, incredibile ospite per il teatro delle schermaglie tra Ford e Cannibal: Vincenzo, che non solo ha scritto di suo pugno un intro ed un outro, ma si è proposto per la partecipazione ed ha manifestato uno spirito davvero in linea con lo spirito di questa rubrica.
Peccato che sia servito solo a farmi sentire più vicino al mio rivale. Una cosa da brividi.


Intro di Vincenzo: Me lo merito, perché del resto sono l’ultimo arrivato. La peggior settimana cinematografica dell’anno, con le peggiori uscite di sempre. Ragazzi statevene a casa, andate al mare, per i monti, per le campagne, tanto sta settimana non c’è veramente un c***o. Cioè, la settimana scorsa è uscito Jurassic World 37 e pure un film di cui avrei potuto vantare una parente nella crew (Al massimo ribasso)… e invece niente, mi è toccata la peggior settimana del 2018. Me la pagherete “CK & Ford”… che già con quei due nomi sembrate più due stilisti che due cinefili… Ma vabbè vediamo che schifezze film ci propone l’italica distribuzione questa settimana… 


"Cannibal e Ford? Non li posso proprio vedere, quei due!"



Pitch Perfect 3

"Cos'è questa roba annacquata!? Il cocktail preferito di Cannibal?"

Vincenzo: Se volete un incrocio tra La La Land, Sister Act e Spring Breakers (ma senza pseudo-pornografia) questo film fa per voi. Aggiungo soltanto che questa roba qui è arrivata al secondo sequel, come Il padrino o come Il signore degli anelli. E ho detto tutto…
Cannibal Kid: Un incrocio tra La La Land e Spring Breakers? Ma hai appena descritto il mio film ideale!
Di Sister Act invece ne faccio anche a meno. Comunque, nonostante Pitch Perfect 2 non fosse certo fenomenale ed era meno riuscito rispetto al primo simpatico capitolo, alle Barden Bellas voglio sempre bene, e in particolare ad Anna Kendrick e Hailee Steinfeld, quindi questo terzo episodio europeo del loro tour come rinfrescante visione estiva mi sembra l'ideale. Alla faccia di tutti i radical-chic come Ford che, dopo aver gradito il primo film, hanno spernacchiato il sequel. O di quelli come Vincenzo che massacrano le povere belle Bellas a priori.
Ford: benchè La La Land sia stato grandioso, e Spring Breakers assolutamente sottovalutato, non ho mai amato particolarmente Sister Act. Il primo Pitch Perfect, a sorpresa, mi aveva piuttosto divertito, finendo purtroppo per essere demolito nel ricordo da un secondo capitolo pessimo ai livelli di un 50 sfumature. Con questa premessa, la mia voglia di recuperare la versione "Tour europeo" di questo numero tre è pari a molto meno di zero, dunque per l'estate credo mi diletterò con qualche visione tamarra dei miei cari, vecchi action anni ottanta.

Ogni giorno

"Ora mando un bel selfie della buonanotte a Vincenzo!"

Vincenzo: No vabbè Maria, io esco! Per fortuna da noi la moda di Federico Moccia è passata, e probabilmente il suddetto starà buttando nell’alcool tutti i soldi guadagnati spremendo i portafogli delle quindicenni. Un altro teen movie? Non so cosa ne pensate voi ragazzacci. Quest’anno credevo che avessero già dato abbastanza tra Midnight Sun con Schwarzy Junior e quel floppaccio di Succede…
Cannibal Kid: No vabbè Maria, io questa settimana ho troppe robe da vedere. Con due pellicole teen in un solo colpo potrei andare in overdose. Checché ne dica Vincenzo, questa a me sembra una delle migliori settimane cinematografiche da parecchio tempo a questa parte. Ci vorrebbero film come questo... ogni giorno.
Ford: ogni giorno mi chiedo come cazzo viene in mente ai distributori di propinarci roba di questo tipo. Neanche fossimo tutti come Cannibal.

La stanza delle meraviglie

"E ora bambini preghiamo insieme che quella rubrica chiuda i battenti."

Vincenzo: Qui entriamo nell’ambito dell’accettabilità, pur se siamo sempre nella fascia teen (almeno per i protagonisti). C’è il metacinema alla Hugo Cabret, c’è l’adattamento da una graphic novel, che fa molto contemporaneo. E c’è Todd Haynes che ha nei miei confronti una totale apertura di credito dai tempi di I’m Not There. Quindi sapete che vi dico? Non vado a vederlo per non rovinare la stima che ho per il suddetto.
Cannibal Kid: Vincenzo, fai bene a non vederlo. Todd Haynes era un grandissimo regista, almeno fin quando tirava fuori gioielli come Velvet Goldmine, Lontano dal paradiso e il recente Carol, quindi fino a poco tempo fa. Il da te citato e sopravvalutato I'm Not There invece non mi aveva fatto impazzire. Questo poco meraviglioso La stanza delle meraviglie rappresenta nettamente il punto più basso della sua carriera, nonché una delle più grandi delusioni cinematografiche di quest'anno. Per il tuo bene, continua a evitarlo, Vincenzo. Mentre a Ford, per via del suo zuccheroso buonismo infantile, potrebbe persino piacere.
Ford: ho sempre avuto un debole per Todd Haynes, da Velvet Goldmine a I'm not there, anche se, dovendo scegliere una sua pellicola, penso opterei per Lontano dal paradiso. Questo La stanza delle meraviglie mi ispira poco ed ha il sapore di potenziale delusione, ma quando il resto è come i titoli che abbiamo visto poco sopra, mi sa tanto che c'è poco da fare gli schizzinosi.

211 - Rapina in corso

"Arrestate quest'uomo: ha un parrucchino più grande del mio!"

Vincenzo: Ecco il film che fa per la coppia CK & Ford. A voi che ve piace menarve e fare i bulli. E poi c’è Nicolas Cage, uno che io adoro. Lo adoro come adoro un dito chiuso nella portiera…
Cannibal Kid: Il film che fa per Ford, di sicuro non per me che detesto gli action. Cage invece non lo detesto, ma lo considero un grande attore di talento come considero Ford un giovane blogger di talento.
Ford: questo film sembra una merdaccia pura e fumante, anche per uno come me che adora gli action ignoranti e tamarri. Eppure voglio troppo bene a Nicholas Cage, dunque potrei anche tenerlo buono come guilty pleasure estivo, magari per una serata da sbronza.

Ulysses: A Dark Odyssey

"E a questa che è successo?" "Ha dato ascolto troppe volte ai consigli di Cannibal e Ford."

Vincenzo: Ho già capito. Questo è il The Broken Key di quest’anno. Il film che avevo definito “Il Codice Da Vinci in bagna cauda” (definizione brevettata™ e depositata®). Film italiano, diretto da ??? con protagonisti sconosciuti e alcuni pensionati celebri (Danny Glover, Udo Kier) ingaggiati solo per mettere in bella mostra il nome sulla locandina e attirare così qualche sprovveduto. Ci son cascato già l’anno scorso e stavolta non mi faccio fregare…
Cannibal Kid: Complimenti a Vincenzo per la definizione di The Broken Key. Meno complimenti a lui per esserselo visto. Cioè, mi snobba le gradevoli pellicolette teen per sorbirsi un mattonazzo con pensionati che manco Ford nell'ospizio a cinque stelle in cui sta passando gli ultimi anni della sua vita si sparerebbe?
Questo Ulysses: A Dark Odyssey in ogni caso mi incuriosisce per due ragioni: vedere come se la cava Skin degli Skunk Anansie come attrice e vedere se una trashata del genere è abbastanza una porcheria da finire nella flop 10 dei peggiori film dell'anno.
Ford: mi tengo alla larga da una robaccia epica come questa almeno quanto Cannibal dal buon Cinema. E sono ben felice così. Del resto, in estate si possono passare le serate fuori.

A Quiet Passion

"E così quello è Vincenzo?" "Sì, ha sostituito Peppa Kid nel nostro circolo del the delle cinque."

Vincenzo: Dai, questo sulla carta è l’unico che si salva. Biopic su Emily Dickinson, che è quella che diceva “Sono tutto e il contrario di tutto”. Un po’ come Ford che è il contrario di Cannibal e viceversa. Ma non è che poi siete come i poli opposti che si attraggono?
Cannibal Kid: Purtroppo siamo proprio come i poli opposti, infatti è da anni che io e Ford non riusciamo a fare a meno l'uno dell'altro...
Oddio, io ce la farei anche, però lui senza di me si sentirebbe come un cane senza padrone. O come una mosca senza merda. Ecco quest'ultimo paragone credo sia più calzante. :)
A Quiet Passion a me sembra nettamente la visione più noiosa della settimana e quindi posso affermare che Vincenzo si candida a mio nuovo opposto totale al posto del Ford. Anche perché su questo credo che lui sia d'accordo con me: è il classico film che le carampane accompagnano al tè delle 5.
Ford: ma cosa sta succedendo al mondo se mi tocca concordare con Cannibal a proposito di un film che una ventina d'anni fa avrei giudicato il più interessante di questa scialba settimana? Forse questa storia dei poli opposti ci sta facendo diventare come Daniel LaRusso e John Lawrence in Cobra Kai. Diversi, eppure uguali. E ho i brividi al pensiero.

Mary e il fiore della strega

Katniss Kid e Ford durante una lezione di giardinaggio.

Vincenzo: No vabbè ragazzi, non ci sta veramente un c***o sta settimana… potrei mettermi qui a dire che il tizio è il discepolo di Miyazaki e fingere che la cosa possa interessare a qualcuno. La verità è che questa è la settimana peggiore per le uscite cinematografiche dai tempi dell’attacco a Pearl Harbor…
Cannibal Kid: Non credo lo vedrò, ma questo anime nipponico mi sembra già più promettente di molti film d'animazione bambineschi che escono in continuazione. Insomma, a me questa settimana sembra piena di pellicole potenzialmente migliori rispetto a Pearl Harbor. Il film, intendo.
Ford: sono un'altra volta d'accordo con Cannibal!? Vincenzo, ma che combini!? Questa specie di Kiki's Delivery Service mi pare piuttosto interessante, anche se non sarà mai all'altezza dei lavori di Miyazaki. Ma la vera cosa sconvolgente continua ad essere la sintonia con Peppa Kid. Mi starò rammolendo!?

Conclusione di Vincenzo: Oh ragà non può finire così! Mi dovete reinvità (non so perché parlo in romanesco, sono di Torino). Nel frattempo me ne vado qualche giorno in Sardegna, altro che cinema :-D :-D

giovedì 1 marzo 2018

Thursday's child



Si avvicina la notte degli Oscar e, per l'occasione, si affaccia alla finestra della rubrica a tre più richiesta (!?) della blogosfera lo specialista Gabriele La Spina, che porta in campo la sua professionalità cercando di dare un equilibrio al continuo tentativo di scontro tra questo vecchio cowboy e Cannibal Kid, eterno più o meno rivale.
Quali saranno le opinioni rispetto agli ultimi titoli in uscita in sala prima della Notte più attesa del Cinema?


"Non preoccuparti: se JLaw esce con Ford ed io con Cannibal, tu hai sempre Gabriele La Spina."


Red Sparrow

"Chissà se a Ford andrò bene così chic, o se mi preferiva in versione Winter's Bone."

Gabriele La Spina: Parliamo chiaramente: a Jennifer Lawrence ultimamente non gliene va bene una. Madre! ha raccolto fischi, nonostante sia tra i sostenitori di Aronofsky, e la sua stella si sta un po’ eclissando. Quale modo migliore dunque per tornare in pista, e tra i favori degli affezionati della saga di Hunger Games, con un nuovo ruolo action? Il regista dopotutto è sempre lo stesso, Francis Lawrence (no, non si tratta di suo zio), ma in Red Sparrow, la Lawrence è una ballerina russa che diviene spia, dunque un Atomica Bionda che si prende sul serio. Si tratta di un genere un po’ demodé, che ci ricorda i vecchi fasti di Luc Besson e il suo Nikita del 1990, ed è forse per questo che negli USA non è andato poi così bene. Motivo per cui si tratta di un titolo che eviterei di vedere in sala, giusto per dire: “Provaci ancora Jen!”
Cannibal Kid: È vero che la stella di Jennifer Loverence, tanto amata sia da me che a sorpresa anche da Ford, ultimamente brilla meno del solito. Però non è colpa sua. È colpa della galassia. Dopo il successo di Hunger Games e l'Oscar, le sta capitando un po' quello che ha subito Leonardo DiCaprio nel post-Titanic. Si cerca a tutti i costi di farli affondare. Così come all'epoca era stato massacrato The Beach, adesso hanno demolito Madre!, che per quanto mi riguarda è un capolavoro o quasi, e comunque, al di là dei deliri biblico-aronofskyani, l'interpretazione di JLaw è davvero notevole. Non certo da nomination ai Razzie Award che invece le è piovuta addosso senza motivo. Scommetto che la critica distruggerà anche questo nuovo Red Sparrow, che però per me è già uno dei filmoni imperdibili dell'anno. Cioè, Jennifer Lawrence nei panni della ballerina russa che diventa una sexy spia... cosa volere di più da un film?
Ford: Jennifer Lawrence non si discute e chiunque lo faccia merita un Razzie Award, o un Cannibal Award. Detto questo, il film meriterebbe una guardata solo per dare una guardata a JLaw, che per quanto mi riguarda non è affatto in parabola discendente - almeno per certe cose - e che continua a contendersi il ruolo di mia favorita americana con Jessica Chastain. E non parlo necessariamente di questioni legate alla settima arte. E penso che perfino Cannibal potrebbe convenire.

Lady Bird

"Ti prego, Ford. Salvami dall'appuntamento con Cannibal."

Gabriele La Spina: Il Cannibale lo ha apprezzato, dunque miglior motivo per essere il must-see della settimana. Ex-attrice, ex-musa di Baumbach, Greta Gerwig si aggiunge all’olimpo ristrettissimo di registe nominate all’Oscar insieme a Kathryn Bigelow, Jane Campion e Sofia Coppola, e di quest’ultima sembra volerne seguire le orme stilistiche, anche se non in pochi hanno definito la Gerwig una Woody Allen donna (una frase che non potrebbe essere più contorta). Lady Bird, che probabilmente non vincerà nessun Oscar sulle 5 nomination ricevute, è il naturalismo cinematografico che ha conquistato gli americani, per il paesaggio di una cittadina tipica dello Zio Sam, ma soprattutto per il ritratto disfunzionale (termine abusato nel cinema indie), intimista e sincero di una madre e una figlia. Ronan e Metcalf sono due fuori classe, di due generazioni a confronto. Ma non vi aspettate “il filmone”, Lady Bird va visto senza alcuna pretesa.
Cannibal Kid: Magari non un filmone perfetto, ma un'imperfetta cannibalata assurda sì! Io l'ho già visto, già adorato, già recensito (http://www.pensiericannibali.com/2018/01/lady-bird-si-si-fa-chiamare-donna.html) e non posso fare altro che consigliare a tutti di guardarlo. Anche a Ford. Ho il sospetto che possa massacrarlo, così almeno saremo per una seconda volta in disaccordo sui film nominati agli Oscar, dopo la sua mostruosa e a oggi ancora inspiegabile stroncatura de La forma dell'acqua.
Ford: ho già visto Lady Bird, così come tutte le pellicole che saranno candidate alla statuetta per il miglior film, ed attendevo il momento dell'uscita italiana per pubblicare il post, cosa che farò prontamente nei prossimi giorni. Parliamo della quota indie della Notte degli Oscar, che forse non sarà ai livelli di cose come Little Miss Sunshine ma potrebbe addirittura stupire in positivo e strappare un parere discreto anche qui al Saloon nonostante sia materia decisamente cannibalesca. Sarà vero? O dopo La forma dell'acqua un altro candidato si troverà candidato al titolo di film più sopravvalutato dell'anno?

Quello che non so di lei

"A me non interessa di tutta questa roba da mangiare. Tira subito fuori un White Russian."

Gabriele La Spina: I fischi ai festival non sono mai un monito distintivo per la riuscita di un film, anzi quando un film divide è solitamente interessante, ma non si tratta dell’ultimo lavoro di Polanski. Sembra avere di fronte l’ennesimo thriller-erotico-trash, incrocio lesbo tra Attrazione fatale e Misery non deve morire, con l’ennesima Emmanuelle Seigner insieme a Eva Green, sogno erotico di gran parte degli spettatori, e potrei scommetterci anche del Cannibale. Ma qui non si tratta di un concorso di miss maglietta bagnata (con dispiacere del Cannibale e di Polanski), è un cinema di genere ormai usurato, che il pubblico va a vedere solo per la firma dell’autore, pensando ingenuamente di ritrovarsi una pellicola orchestrata ad arte come Carnage, o imponente come Il panista, ma non abbiamo più di fronte quel Polanski, nonostante Venere in pelliccia, il suo penultimo lavoro, non sia stato poi così male. O forse non è più capace di adattamenti non-teatrali?
Cannibal Kid: Un thriller-erotico-trash, incrocio lesbo tra Attrazione fatale e Misery non deve morire, con l’ennesima Emmanuelle Seigner insieme a Eva Green? Cosa volere di più da un film, a parte Jennifer Lawrence che trasforma la relazione tra le due in un ménage à trois?
Oltre a questo, personalmente gli ultimi film di Polanski a me avevano convinto: Venere in pelliccia, L'uomo nell'ombra e anche quel Carnage che Ford aveva bottigliato. E le bottigliate di Ford sono (quasi) sempre un sinonimo di film riuscito. Qualcuno ha menzionato di nuovo La forma dell'acqua?

Ford: Polanski, quasi sempre, è stato un grandissimo regista. Dico quasi perché, con l'avanzare dell'età, di tanto in tanto ha compiuto qualche scivolone niente male - La nona porta, il sopravvalutatissimo Carnage -. Eppure Venere in pelliccia non mi era affatto dispiaciuto, e quest'ultimo Quello che non so di lei, con potenziale erotico a mille, mi ispira parecchio. Quasi quanto Jennifer Lawrence, oserei dire.
Che sia la settimana soft-porno dell'anno?

Puoi baciare lo sposo

"Sposiamoci, prima che lo facciano Cannibal e Ford!"

Gabriele La Spina: Ho un’orticaria solo a scrivere di questo titolo. Ma davvero in Italia non si sa produrre niente di meglio sul genere commedie? L’ennesima marchetta a tematica gay, stereotipata, sul genere Diverso da chi, Mine vaganti, e company. Protagonisti l’interprete di Gomorra, Salvatore Esposito, forse una delle persone meno credibili per un ruolo del genere, Diego Abatantuono, Dino Abbrescia travestito da donna, e direttamente dal piccolo schermo Diana Del Bufalo ed Enzo Miccio, interprete che il Cannibale difenderà con le unghie e con i denti ne sono certo, dopotutto è lui il primo sostenitore dello share di Real Time. Puoi baciare lo sposo è la tipica commedia degli equivoci che purtroppo si farà sentire al boxoffice italiano, “altro che Lady Bird, vogliamo vedere una coppia gay che vuole sposarsi e abbattere il bigottismo di un piccolo paesino italiano”. Avanguardia pura.
Cannibal Kid: Ahahah! Mi spiace deluderti, caro Gabriele, ma non sono un fan di Enzo Miccio. Non credo di aver mai visto più di 30 secondi di un suo programma...
Sono invece curioso di vedere Genny Savastano alle prese con una commedia, anche se la presenza dell'odioso Abatantuono credo mi terrà lontano. Ford invece credo non se lo perderà. Ultimamente s'è fissato con le commediole italiane con Ambra Angiolini, quindi zitto zitto si guarderà pure questo.
Ford: sarei curioso di vedere come se la cava Salvatore Esposito in un ruolo diverso da quello del mitico Genny Savastano, ma questa roba mi sa di commediola italiana finto anticonformista ed in realtà piena di stereotipi come ce ne sono a mazzi. Dovessi però recuperarla ed avere una serata da rutto libero, non nego che potrei anche vederla.

Dark Night

"Messo così come sono farò più paura di Ford, o no?"

Gabriele La Spina: E poi arriva in sala quel film piccolissimo, di cui nessuno aveva mai sentito parlare, portato in pochissime sale da una casa di distribuzione nata da pochi anni. Il terzo film di Tim Sutton, regista di Pavilion (non l’avete mai visto?) e Memphis (e questo?), è di estrema attualità. Ci racconta di un massacro in un cineplex, in quella “notte oscura” e di come ognuna di quelle persone sono arrivate a trovarsi lì. Interpreti sconosciuti, film da vecchio cinema in centro con le poltrone mezze rotte e un tizio che mangia una mela nella fila dietro (cit. I Simpson). Ma non è roba da hipster.
Cannibal Kid: Se non è roba da hipster, allora non mi interessa!
E invece sì che mi interessa. È il film sul massacro di Aurora, quello compiuto in un cinema durante la proiezione de Il cavaliere oscuro - Il ritorno, e potremmo trovarci di fronte a qualcosa di notevole come Elephant e Polytechnique. Sperando che questo Tim Sutton, che ammetto di non conoscere, sia all'altezza di Gus Van Sant e Denis Villeneuve. Una missione ardua quasi quanto quella di Ford di essere al mio livello ahahah!
Ford: non conosco Sutton, ma grazie a Gabriele la curiosità è salita di parecchio, e considerato quanto film come quelli citati da Cannibal abbiano convinto anche me, direi che potrebbe scattare non solo il recupero di questo - ricordo molto bene il triste episodio di cronaca -, ma anche dei due precedenti. Grazie Gabriele, dunque, e abbasso il Cannibale.

La terra buona

"Ma come ha fatto Gabriele La spina a ridursi a collaborare con quei due bloggers da lancio del portatile nel camino?"

Gabriele La Spina: Questo è il cinema indipendente italiano? Non è una domanda retorica, rispondi tu Cannibale. Premettendo che è un film così nordico che offriranno vino e polenta all’entrata di ogni sala, motivo per cui da me non arriverà probabilmente.
Cannibal Kid: Più che il cinema indipendente italiano, questo mi sembra il cinema noioso italiano. A questo punto sono meglio le commediole tricolori. Questo già dal trailer sembra una rottura di coglioni del decimo livello. La brutta copia nostrana di Terrence Malick, che negli ultimi tempi è diventato la brutta copia di se stesso. La tipica proposta pseudo impegnata che il Ford di una volta avrebbe osannato e che oggi manco più lui troverebbe il coraggio di vedere. Se questo è il cinema indipendente italiano, io non voglio averci niente a che fare.
Ford: con il Cinema italiano io vado sempre con i piedi di piombo, neanche stessi colpendo Cannibal con una finisher di wrestling, ma qui, più che altro, vado a bere molto piuttosto che in sala, o quantomeno prima di affrontare una visione potenzialmente da mattonate nelle parti basse come questa.Tim

Un figlio a tutti i costi

"Ma chi ha arredato in questo modo!? Cannibal sotto acidi o Gabriele La Spina!?"

Gabriele La Spina: Se Puoi baciare lo sposo ha urtato la vostra sensibilità, questa ennesima manfrina sul voler essere genitori peggiorerà la situazione. Perché se i matrimoni gay e il rapporto con la tecnologia, sono tra le tematiche più gettonate della new wave della commedia (falsamente intelligente) italiana, la genitorialità è sempre pronta ad accodarsi per ucciderci dalla noia. E qui vediamo Fabio Gravina dirigere sé stesso e Roberta Garzia, la rossa in carriera di Camera Caffè, nei panni di una coppia che cerca a tutti i costi di avere un figlio? Avanguardia pura 2.0.
Cannibal Kid: Voler essere genitori a tutti costi? Cos'è, un film scritto, prodotto, diretto e interpretato da Mr. James Ford nella parte di Padre dell'anno?
“La genitorialità è sempre pronta ad accodarsi per ucciderci dalla noia.” Queste parole direi che non valgono solo per i film, ma anche per i post a tematica genitoriale. Capito Ford? uahahah
Ford: ancora una volta ci troviamo di fronte ad un Cinema italiano di quelli dal potenziale di bottigliate enorme, una roba degna de La forma dell'acqua. Non credo mi cimenterò, mentre a tutti i costi, prima o poi, dovrò portare a forza Cannibal a bere con me. Per poi gettarlo da qualche parte sbronzo e senza un rene.

È arrivato il Broncio

"Riesco a dormire solo se con me ho il pupazzo del Cucciolo Eroico."

Gabriele La Spina: Chiudiamo in grande bellezza, con il dozzinale film d’animazione di turno. Questi ultimi titoli stanno tirando il peggio di me caro Cannibale. Quindi il Broncio sarebbe una specie di Grinch-Scrooge che ha con un sortilegio ha cancellato la felicità dal mondo? Storia da libro pop-up per bambini dai 3 anni in su. E poi se un film d’animazione non è Pixar, non ha la mia attenzione.
Cannibal Kid: Non posso che sottoscrivere, caro Gabriele. Questa è una dozzinale bambinata animata fordianata che in casa del mio blogger rivale si trasformerà in un cult istantaneo. Non tra i bambini, ma solo per il padre. Questa settimana sono stato troppo cattivo con te, Ford? Ok, ma non mettere su il Broncio. Intendo letteralmente: non mettere su 'sto schifo di film!
Ford: mi associo a Gabriele. Se non sono Pixar, Dreamworks - quelli buoni -, Ghibli o proposte autoriali come si deve, i film d'animazione possono essere peggiori perfino delle commedie all'italiana. O delle porcate che esalta Cannibal. Ahahahahah!

giovedì 21 dicembre 2017

Thursday's child - Natale a Casa Ford Special Edition







Si avvicina il Natale, e per festeggiare adeguatamente io ed il mio antagonista Cannibal Kid, chiudendo l'anno di questa rubrica in bellezza, abbiamo deciso di invitare nientemeno che la signora Ford, Julez, pronta ad accogliere alla nostra tavola per le Feste perfino il buon, vecchio Peppa Kid.
Come sarà andata?


"Stai alla larga da quei due: sono i Ford. E se finisci nelle loro grinfie sei finito."



COCO

"Caro Peppa, eccoti finalmente in casa Ford."

JuleZ: La Maionchi che doppia un cartone animati per bambini è come Cannibal che viene a cena a casa nostra: un sacrilegio. Come, James? Hai invitato Marco Goi per il cenone natalizio? Oh, CACTUS, devo subito correre a fare la spesa: salmone affumicato, gamberetti, salsa rosa, occorrente per le lasagne e... beh, ovviamente la stricnina. Sarà semplice poi per lui, una volta spedito nell’aldilà, vedere un’anteprima dell’ultimo film della Pixar, ambientato nel mondo delle Calavera (Manny… awwwwww) e dirci se vale la pena portarci i cuccioli nostri. Ovviamente sarà nostra premura fare il contrario di quanto suggerisce lui!
Cannibal Kid: Guarda Julez, verrei a cena da voi soltanto per farti una domanda. Perché hai deciso di rovinarti la vita sposando Mr. Ford? Ti vuoi davvero così male?
E comunque van bene le lasagne e persino la stricnina, ma io il pesce e le cose marine proprio non le mangio e potrei assaggiarle soltanto per poter poi vomitare addosso al tuo maritino.
Riguardo a Coco, dopo il recente acquisto del mio blog da parte della casa di Topolino, che prevede il cambio del nome dal 2018 in Pensieri Disneyani, ho già recensito in anteprima il film e lo consiglio a tutti.
(In realtà non è vero e questo Pixar simil-Tim Burton non mi ispira granché, ma non ditelo a Mickey Mouse che se no annulla l'acquisizione)
Ford: ma sul serio non mangi pesce? Quindi niente grigliate, niente sushi, niente di niente!? Sei più schizzinoso del Doc Manhattan!
Riguardo al film, che dire? Con le produzioni Pixar si va sempre sul sicuro, e spero che l'ambientazione messicana da aldilà possa rendere in tutte le sue potenzialità, e magari consegnare un altro piccolo cult di fine anno, alla facciazza di Cannibal e di Topolino.

THE GREATEST SHOWMAN

"E con questo unico shot, avrai bevuto più di quanto ha fatto Marco Goi in tutta la sua vita."

JuleZ: Cast all stars per un film sul fondatore del Ringling Bros. e Barnum & Bailey Circus. Uno che sarà stato pure il più grande showman (come Ford), ma che di sicuro non aveva occhio alcuno per il marketing. Come cazzo si fa a chiamare un circo con un nome così lungo, impronunciabile e che non rimane assolutamente impresso? Cannibal, prima di morire, dai qualche dritta di PR e SOCIAL MEDIA a questo tizio qua. Anzi, visto che è già bell’e andato, aspetta di mangiare le lasagne.
Cannibal: Ford un grande showman???
Va bene l'amore, ma qui a parlare mi sa che è un inizio di demenza senile. D'altra parte, chi va con lo zoppo...
Io, ancora più dei pesci, odio il circo e quindi questo film musical non parte con i miei massimi favori. Il fatto però che le canzoni siano state composte dagli autori di quelle di La La Land e il cast, a parte Wolverine, mi ispira parecchio, potrebbe renderlo il più grande spettacolo di questo Natale. Giusto dopo le classifiche di fine anno di Pensieri Cannibali.
Ford: il fascino del circo è indiscutibile, a prescindere dal fatto che io possa oppure no essere uno showman. Peccato che non si possa dire lo stesso di questo film che pare davvero troppo patinato e troppo da pubblico occasionale, tanto da farmi quasi apparire più radical di Cannibal. Ma no. Questo è impossibile.

WONDER

"Ciao Peppa, vado anch'io a raggiungere la tribù dei Ford!"

JuleZ 1: che DUE COGLIONI, il solito film americano strappalacrime su un bambino disabile che deve affrontare la vita scolastica che, diamocelo, è dura anche se hai solo i polpacci grossi, figurati il volto sfigurato. Credo che Cannibal andrà a vederlo da solo, al cinema, piangendo per il se stesso ragazzino bullizzato.
JuleZ 2 (quella seria): pensavo proprio oggi, guardando il trailer, che spero che un giorno i miei figli saranno in grado di vedere l’animo di una persona senza badare all’aspetto, che si schierino di fianco a chi è bello dentro, non sentendo la necessità di omologarsi alla triste superficialità dell’adolescenza (e non solo). Ma comunque questo film spaccamaroni non lo guarderò mai. Perché si può parlare di queste cose senza per forza puntare alla lacrima facile.
Cannibal: Un film che mi ispira abbastanza, visto che potrebbe rappresentare una versione odierna di Dietro la maschera, la pellicola con Cher parecchio apprezzata pure da Ford, che quindi sarà in prima fila al cinema a piangere insieme a me. Anche perché lui, a sentire le parole con cui racconta i suoi traumi anni '90, da ragazzino è stato bullizzato ben più di me.
Hey JuleZ, ma com'è che conosco tuo marito meglio di te? Questa cosa è mooolto preoccupante.
Ford: per ricordarmi di Dietro la maschera ho dovuto rispolverare il vecchio post, ma effettivamente l'avevo gradito abbastanza. Peccato che questo Wonder paia invece la classica robetta retorica buona per inaugurare la strada agli Oscar che da Natale porta direttamente alla notte più importante del Cinema ad ampio raggio. La voglia di vederlo è più o meno la stessa di scoprire di andare d'accordo con Cannibal.

FERDINAND

"Questi guidano peggio di Ford! Si salvi chi può!"

JuleZ: la storia di uno con le corna e un animo sensibile? Cannibal, è pronto in tavola. Ah, il toro è doppiato da John Cena? Ford, è pronto anche per te!
Cannibal: JuleZ con la Z, per caso hai seguito lo stesso corso di umorismo di Enrico Brignano che ha fatto anche Ford? E ti hanno pure bocciata?
E in ogni caso hai poco da stare allegra, visto che i Fordini e soprattutto Ford ti trascineranno a forza a vedere questa porcheruola animata che pare sia ancora più buonista delle storielle Disney.
(Mickey, fai conto di non aver mai letto quest'ultima frase, per favore!)
Ford: Con John Cena doppiatore e il Blu Sky Studio di Rio al lavoro io e i Fordini non possiamo che caldeggiare la visione, ovviamente in versione originale. E Cannibal, pensa che io sono addirittura più simpatico!

DICKENS – L’UOMO CHE INVENTÒ IL NATALE

I vecchi Ford ed il finto giovane Cannibal giungono al pranzo di Natale.

JuleZ: Cit. Wikipedia: “Nell’ottobre del millequandovuoi, Ford e Cannibal soffrivano del fallimento dei loro ultimi tre libri. Rifiutati dagli editori, in sei settimane di ispirazione si avvianno a scrivere e autoprodurre un libro che speravano avrebbe tenuto a galla la famiglia Ford e rilanciato la carriera di Cannibal: Un blog per due, Christmas Edition”
Cannibal: Un'idea del genere potrebbe portare alla fine prematura della mia carriera (che comunque chi l'ha detto che ha bisogno di un rilancio?), ma anche all'annegamento totale della famiglia Ford. Quindi, anche se mi spiace parecchio per i fordini, un pochino per JuleZ e per niente per Ford, direi che si può fare!
Ford: sarebbe un'idea quantomeno pericolosa. Anche perchè dovesse rivelarsi azzeccata, come faremmo a superare il trauma io e il Cucciolo Eroico!?

NAPOLI VELATA

"Certo che questo Pensieri Cannibali è proprio 'na strunzata!"

JuleZ: Cannibal, ho una buona e una cattiva notizia per te: quella buona è che ti sollevo dall’incombenza di vedere questa “cagata pazzesca” che mi ha fatto cascare i coglioni dalle prime righe della trama. Quella cattiva è che il motivo per cui non vedrai questo film è che, nelle lasagne che hai appena mangiato c’era la stricnina.
Cannibal: JuleZ, ho una buona e una cattiva notizia per te. Quella buona è che un film di Özpetek, per di più con due ottimi attori come Giovanna Mezzogiorno e Alessandro Borghi, me lo guardo volentieri. Ma questa forse è più una buona notizia per me.
Quella cattiva è che ho fatto cambio di piatti con Ford, e quindi le lasagne avvelenate sono toccate a lui. Ma questa in fin dei conti è un'ottima notizia per te, ammettilo! ;)
Ford: il fatto che il film sia di Ozpetek non mi pare tutta questa gran garanzia, e mentre del cast salverei giusto Alessandro Borghi, giro al largo e se devo considerare Napoli, penso solo a Gomorra.

COME UN GATTO IN TANGENZIALE

"Mi sa che conciati così siamo credibili come quei tre bloggers."

JuleZ: Esattamente. È così che ci si sente, quando si sta per morire, come te, Cannibal: come un gatto in tangenziale. O come un’attrice della madonna come Paola Cortellesi imbrattata come neanche il peggior Ford tatuato, in un film dal titolo orripilante. O come Amendola con la parrucca bionda. O come Antonio Albanese con la ventiquattr’ore.
Cannibal: Io pensavo che Ford mi odiasse, ma in famiglia quella che mi detesta in realtà mi sa che sei tu. La mia intenzione era quella di fare un post amichevole per Natale, in cui ci si scambiava tenerezze e auguri, invece tu JuleZ l'unica cosa che mi stai augurando è la morte. Morte con sofferenza.
Certo che si vede proprio che sei sposata con James Ford: dire che la Cortellesi è un'attrice della Madonna, quando se la cava appena, è una di quelle sparate degne di tuo marito.
Ford: come un gatto in tangenziale si sarà sentito Manhattan settimana scorsa, perdendosi tra l'altro un botta e risposta come questo all'interno della rubrica. Per fortuna che i Ford non si tirano mai indietro!

50 PRIMAVERE

"Noi più vecchie dei Ford!? Impossibile!"

JuleZ: Lo sapevo, Ford, lo sapevo che tra te e Cannibal c’era una tresca. Sarà la crisi di mezza età, sarà che non mi depilo dal giorno del nostro matrimonio, sarà che tra un po’ compio cinquanta primavere, ma lo sapevo che tra voi due non c’era rancore, odio e competizione. Voi due vi amate. Ecco perché al posto della stricnina hai comprato il sale fino.
Basta! Chiedo il divorzio. Perché delle lasagne così buone, rovinate dall’eccesso di sale, sono un affronto che non posso tollerare.
Cannibal: Ah, ecco spiegato il motivo di tanto odio nei miei confronti. Ti posso però rassicurare JuleZ sul fatto che tra me e Ford non ci sarà mai niente di romantico, e manco di bromantico. Non è il mio tipo e io non sono il suo. La richiesta di divorzio mi sembra comunque la cosa più sensata, anzi l'unica cosa sensata, che hai detto nel corso dell'intero post. Solo che la causa non sono io, ma un altro uomo... Non hai davvero mai notato un certo Sylvester Stallone sgattaiolare via da casa vostra in piena notte?
Ford: neanche troppo caro Cannibal, a dire il vero Stallone viene solo ad allenarsi con me, perchè io nascondo al mondo una tresca con The Rock, che è più vicino alla mia età. Strano che proprio tu non sia al corrente di questi gossip sul mio conto!
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