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lunedì 10 dicembre 2018

White Russian's Bulletin



Appuntamento con il Bulletin piuttosto ricco, considerati gli ultimi mesi, per questa settimana, con ben tre film portati all'attivo, un vero e proprio avvenimento rispetto alla media tenuta dalle vacanze estive in avanti: altra cosa interessante, il primo titolo in grado di mettere d'accordo questo vecchio cowboy con suo fratello, neanche fossimo tornati con la memoria ai tempi in cui guardavamo allo sfinimento e sempre insieme un film dietro l'altro.
In attesa delle classifiche di fine anno, un'iniezione di fiducia nel Cinema davvero niente male.


MrFord



ATERRADOS (Demian Rugna, Argentina, 2017, 87')

Aterrados Poster


Il tam tam della blogosfera, per quanto agonizzante, non smette di regalare possibilità e potenziali titoli interessanti: Aterrados, horror d'atmosfera realizzato in Argentina, rappresenta senza dubbio un esperimento da tenere in considerazione, soprattutto nella prima parte, d'effetto e coinvolgente.
Come molti titoli appartenenti allo stesso genere, patisce alla distanza la troppa carne messa sul fuoco a scapito delle sensazioni primarie - basate su suggestioni domestiche, di suono e sensazioni quasi fisiche - di partenza, ma resta in ogni caso un prodotto che per gli appassionati è in grado di regalare quantomeno spunti di cui tenere conto.
L'ineluttabilità della vicenda ed una manciata di sequenze ben piazzate fanno il resto, anche se prima di considerare Rugna come un nome da tenere d'occhio per il futuro del Cinema di paura, a mio parere, c'è ancora parecchio su cui riflettere.




LA PREDA PERFETTA (Scott Frank, USA, 2014, 114')

La preda perfetta Poster


Consigliato da mio fratello, questo noir d'altri tempi snobbato clamorosamente dal sottoscritto quando uscì qualche anno fa si è rivelato come una delle sorprese più interessanti dell'ultimo periodo: cupo, cinico, violento, con il miglior Liam Neeson - e sapete quanto lo detesti - di sempre o quasi, La preda perfetta, ispirato da uno dei romanzi dedicati al charachter del detective ex alcolista Matt Scudder, è un ritratto perfetto del passaggio tra gli Anni Novanta e gli Zero, un ritratto della Grande Mela nel suo lato notturno e spietato, tra trafficanti di droga e serial killers, dove nessuno viene risparmiato e nessuno esce davvero indenne. 
Ottime atmosfera e fotografia, splendida l'ultima sequenza che chiude con le Twin Towers sullo sfondo, neanche fossimo in piena riflessione in stile La 25ma Ora: da quel buio, da quella paura, da quella violenza potrebbe nascere comunque qualcosa di buono, nonostante la "camminata tra le lapidi" - titolo originale del lavoro di Scott Frank - lasci presagire decisamente il contrario.
Sottovalutato, e troppo, rappresenta senza dubbio uno dei titoli "pulp" più interessanti e tosti degli ultimi dieci anni.




HELL FEST (Gregory Plotkin, USA, 2018, 89')

Hell Fest Poster


Nella migliore tradizione degli horror teen prevedibili e senza logica, per lo scorso Halloween era giunto sugli schermi italiani Hell Fest, omaggio agli slasher anni ottanta ed in parte settanta che avrebbe probabilmente voluto essere una sorta di nuova versione dei due - unici - film davvero degni di nota di Rob Zombie, La casa dei 1000 corpi e La casa del diavolo: peccato che non sia così, e che la visione risulti una minestra riscaldata di una serie di luoghi comuni da record, e che nonostante non si tratti del peggio che sia passato sugli schermi negli ultimi dodici mesi non solo non aggiunge nulla ad un genere già abbastanza bistrattato, ma alimenta alla perfezione tutti i pregiudizi che i detrattori dello stesso possono coltivare.
Dalla sua parte Plotkin ha solo il merito di aver ricordato al sottoscritto l'esperienza "live" del Circo de Los Horrores di qualche anno fa, e stimolato la tentazione di incontrare, una volta o l'altra, un gioco in stile escape room con interazioni fisiche e recitative il più coinvolgenti possibili.
A parte questo, poco resta di una pellicola che fa del luogo comune il suo punto forte. Che punto forte non è.



giovedì 24 novembre 2016

Thursday's child


Nuova settimana di uscite in sala e nuovo confronto tra il qui presente vecchio cowboy ed il suo antagonista per eccellenza Cannibal Kid, che più passano gli anni e più riesce a mantenersi, prima che finto giovane, poco competente in materia cinematografica.
Fortunatamente, nonostante la sua presenza ed il sempre eccessivo numero di titoli distribuiti, qualcosa di interessante potrebbe arrivare nella speranza di trovare un posticino nelle ormai sempre più imminenti classifiche di fine anno.


"Vorrei brindare al fatto che Ford e Cannibal, con ogni probabilità, non verranno a vedere il nostro film."


Snowden

"Joseph, non so che fare: c'è quel pusillanime di Peppa Kid che continua a tempestarmi di messaggi porno. Dici che devo avvisare l'FBI?"

Cannibal dice: Oliver Stone ha realizzato film grandissimi, altri meno, ma non ho mai terminato una visione di un suo lavoro deluso. Persino le sue pellicole più criticate a me non sono dispiaciute affatto. Questo nuovo Snowden come al suo solito ha molto diviso e ricevuto anche alcune stroncature, però a me fanno lo stesso effetto delle bottigliate di White Russian: le ignoro o, anzi, sono persino un incentivo alla visione.
Ford dice: Stone, per quanto incostante ed in grado di passare da film molto riusciti ad altri al limite del vomito - o all'altezza di Pensieri Cannibali, fate voi -, riesce sempre ad incuriosirmi. Dunque una bella visione di questo Snowden penso sia doverosa.



La cena di Natale

"Non hai comprato il necessario per il White Russian!? Ma sei pazza!? Ford adesso ti spacca la casa!"

Cannibal dice: Ecco il sequel di Io che amo solo te, che a sua volta era un remake di Io che odio solo te con protagonisti Cannibal Kid e James Ford. Considerando che non ho visto quello, che le pellicole natalizie mi danno l'orticaria quasi quanto il mio blogger nemico e che cominciare a tirarle fuori già un mese prima del 25 dicembre mi sembra una mossa davvero da brutte persone, diciamo che le possibilità che lo veda al momento sono molto prossime allo zero.
Ford dice: sequel? Film di natale? Spazzatura da grande distribuzione? Lo eviterò neanche fosse un Knight of cups qualsiasi.



Mechanic: Resurrection

"Da qui Cannibal è un bersaglio facile. Lo sistemo con un colpo da american sniper!"

Cannibal dice: Già mi sono perso il primo Professione assassino, figuriamoci se mi guardo questo sequel. Certo però che la presenza di Jessica Alba e il fatto che White Russian l'abbia stroncato potrebbero farmi cambiare idea...
Ford dice: filmaccio action purtroppo non troppo action come piace a me già visto e recensito qui:  http://whiterussiancinema.blogspot.it/2016/11/the-mechanic-resurrection-dennis-gansel.html
Io voglio bene al Giasone, ma questo non è certo tra i suoi film più memorabili. Dovesse comunque avanzarvi una serata rutti e patatine, potete fare un tentativo.




Come diventare grandi nonostante i genitori

"Ed ecco la nostra nuova hit per la più grande fan della band: Katniss Kid!"

Cannibal dice: Commedia pre-adolescenziale prodotta da Walt Disney Italia che potrebbe essere una specie di versione nostrana di High School Musical. Quindi una potenziale cannibalata pazzesca!
Io comunque, visto il titolo, consiglierei una visione soprattutto ai figli di Ford.
Ford dice: robetta adolescenziale buona giusto per il finto giovane che co-conduce con me questa rubrica. Io me lo risparmio almeno fino a quando in questo turbine non cadranno i Fordini.



Il cittadino illustre

"Invece della solita testa di cavallo ho preparato queste, per Cannibal. Ford sarà contento."

Cannibal dice: Pellicola scelta dall'Argentina come suo rappresentante nazionale ai prossimi Oscar e molto apprezzata all'ultimo Festival di Venezia, dove il protagonista ha conquistato la Coppa Volpi di miglior attore. Nonostante questo, mi sa di noioso e pretenzioso film (finto) impegnato fordiano. Però da buon radical-chic potrei dargli un'occhiata, ché potrebbe anche non essere niente male.
Ford dice: il Cinema argentino ha da sempre qualcosa da raccontare, e da sempre subisco il fascino delle proposte autoriali provenienti dall'America Latina. Potrebbe poi essere un buon modo per iniziare il percorso che condurrà ai prossimi Oscar. Speriamo solo non si riveli una radicalchiccata cannibalata.



3 Generations - Una famiglia quasi perfetta

"Hey nipote, questo pezzo è una bomba: senza dubbio non te l'ha consigliato Cannibal!"

Cannibal dice: Una famiglia quasi perfetta? Un po' come la famiglia Ford, che sarebbe perfetta se solo non ci fosse il suo capofamiglia, uahahah!
Quanto alla pellicola non sembra esattamente perfetta, ma nemmeno da buttare via.

Ford dice: Una famiglia quasi perfetta? Un po' come la famiglia Goi, se non ci fosse il piccolo Marco. Ahahahahah!

Quanto alla pellicola, penso di passare volentieri.



Monte

"Perdonami, tesoro. La prossima volta non ti propongo più un weekend romantico "alla Ford"."

Cannibal dice: Un film ambientato nell'Italia medievale su un uomo che cerca di tirare giù una montagna a martellate... Non ci credo. È persino troppo fordiano per essere vero!

Ford dice: un film che, dalla trama, parrebbe proprio roba fordianissima. Peccato che leggendone in giro pare sia proprio un fuoco di paglia. Un po' come il mio rivale.




Il più grande sogno

"Bello mio, se vuoi somigliare a Ford, devi somigliare un pò di più a me."

Cannibal dice: Il mio più grande sogno non lo rivelo, ma dico solo che ha a che vedere con Ford e con Marte. In alternativa mi posso accontentare anche solo di una settimana senza un miliardo di uscite inutili da commentare.
Ford dice: non posso rivelare il mio più grande sogno perchè scaramanticamente potrebbe non avverarsi. Per il resto, posso sempre augurarmi che le uscite settimanali diminuiscano e Pensieri Cannibali chiuda.



Palle di neve

"E all'intervallo tutti a prendere a palle di neve in faccia Cannibal!" "Sìììììì!"

Cannibal dice: Bambinata della settimana – d'altra parte avvicinandosi al Natale mi sa che si faranno sempre più insistenti – questa volta in arrivo dal Canada. Io mi diverto di più a gettare una palla, anzi una bomba di neve a Ford.
Ford dice: ultimamente mi sono schiaffato parecchie bambinate, alcune interessanti ed altre molto meno. Ho bisogno di una pausa. Perfino io.

venerdì 13 novembre 2015

Storie pazzesche

Regia: Damian Szifron
Origine: Argentina, Spagna
Anno:
2014
Durata:
122'






La trama (con parole mie): una selezione di storie grottesche, tragiche e ridicole ad un tempo, ci mostra le sfumature più animalesche ed istintive dell'Uomo. Dalle coincidenze di un volo aereo legate ad un certo Pasternak ai propositi omicidi di una vecchia cuoca di un ristorante perso nel nulla, passando attraverso la sfida all'ultimo sangue - in tutti i sensi - tra due automobilisti in lotta per la propria "ragione" lungo un'autostrada e l'odissea burocratica e legale di un ingegnere troppo arcigno deciso a lottare contro il sistema a tutti i costi, fino alle drammatiche vicende di una famiglia alle prese con un reato da insabbiare ed un matrimonio che riserverà sorprese a non finire per sposi ed invitati.
Sei vicende, sei realtà differenti, sei modi di vedere la follia che, spesso e volentieri, governa la giungla all'interno della quale muoviamo i nostri passi un giorno dopo l'altro.











Il mio primo incontro con le antologie, o più precisamente i film a episodi, risale all'infanzia, ed è legato ad alcuni dei primi ricordi rispetto al Cinema dell'ignoto e della paura: Ai confini della realtà e Storie incredibili furono, infatti, due visioni imprescindibili, che segnarono il mio immaginario e mi spinsero alla scoperta dell'horror e della fantascienza, popolando quella zona grigia precedente al sonno di visioni e quasi incubi per diverso tempo.
Il format della raccolta, più o meno regolato da una cornice che avvolga ed abbracci le vicende narrate nei singoli episodi, ha continuato ad affascinarmi nel tempo pur non regalando, di fatto, visioni particolarmente interessanti: questo Storie pazzesche, approcciato con un discreto ritardo qui al Saloon rispetto all'uscita in sala, è stato una piacevole eccezione.
Prodotto da Almodovar e girato in Argentina, il lavoro di Szifron, per quanto non esente da difetti, è risultato un ottimo intrattenimento pulp e grottesco in grado di fornire, di fatto, una propria decisa interpretazione della natura più bestiale ed istintiva dell'Uomo - bellissimi i titoli di testa con tanto di galleria degli animali, che hanno suscitato una standing ovation del Fordino - attraverso le sei storie portate sullo schermo, di differente valore ma ugualmente interessanti: geniale l'apertura con Pasternak, episodio brevissimo e fulminante legato alle coincidenze della vita e alla vendetta, con un finale agghiacciante che ha richiamato alla memoria del sottoscritto i tragici eventi del volo German Wings di qualche mese fa.
Molto almodovariano, invece, il secondo episodio, ambientato in un ristorante che richiama i tipici "diner" da autostrada americani in cui una cameriera riconosce nell'unico avventore lo strozzino che è costato dolore e tragedia alla sua famiglia, pronto a divenire il bersaglio di una cuoca ex detenuta dall'omicidio facile: interessante, violento, fotografato da dio, eppure, sarà anche per la parte finale decisamente troppo veloce, uno dei meno interessanti della carrellata.
Con la storia numero tre, invece, la qualità si alza, riportando alla mente Tarantino e Duel, e raccontando la rivalità finita nel sangue tra due automobilisti che più diversi tra loro non potrebbero essere: il fighetto di città dalla macchina lussuosa e rombante ed il buzzurro di campagna dall'andatura lenta e la vettura carica di oggetti di ogni genere.
L'escalation di violenza che vede protagonisti i due guidatori si mantiene in ottimo equilibrio sulla sottile linea della commedia e del dramma, fino a sfociare in un epilogo che risulta geniale quanto ironico, con quel commento a proposito del "delitto passionale" cui fanno riferimento i poliziotti giunti troppo tardi sul luogo dello "scontro".
Ricardo Darìn, storico volto del cinema argentino, è invece il protagonista del quarto racconto, una parabola sociale che è una pesante critica al sistema ed alle sue regole, e che vede un ingeniere perdere progressivamente tutto a causa della contestazione di una rimozione forzata: un'idea quasi orwelliana, in cui il protagonista finisce fagocitato da un sistema in cui tutti si difendono giustificando il fatto di compiere semplicemente il proprio compito e l'eroe, alimentando la sua rabbia, passa dalla parte del torto cedendo progressivamente alla stessa fino a diventare, di fatto, un simbolo "positivo" attraverso azioni che, positive, non sono affatto.
Forse sviluppato troppo in fretta - del resto, il minutaggio in questi casi lo impone -, eppure efficace e profondo.
Le premesse, invece, interessanti del penultimo episodio - corruzione, potere del denaro, il povero comprato dal ricco che finisce per subire le conseguenze dei gesti di chi ha potuto "riparare" al danno con i soldi - finiscono per non essere calibrate al meglio, sprecando un'occasione con un'altra storia discretamente debole, prevedibile fin dal principio rispetto all'inevitabile, amara ed appunto scontata conclusione.
Sorprende, invece, così come l'apertura, la chiusura della pellicola con una vicenda ambientata durante una festa di matrimonio che pare mescolare lo stesso Almodovar, De La Iglesia, Rodriguez e, ancora una volta, il vecchio Quentin di noi tutti, perfetta nel descrivere la realtà più vera, appassionata e dolente dell'amore, ovvero la sua Natura di "guns&roses": gioie e dolori attraverso i quali solo le coppie più toste riusciranno a ritrovare se stesse e fare fronte ai sorrisi ed alle pacche sulle spalle tanto quanto alle tempeste peggiori.
Un'escalation drammatica, a tratti clamorosamente comica nella sua dirompente esplosione - il volo contro lo specchio è da antologia - di violenza, un colpo da knockout che, come in un tango, monta passo dopo passo per esplodere in una chiusura inaspettata eppure perfetta, caotica e ribollente come solo la passione può e sa essere.
Storie pazzesche, dunque, con il suo bagaglio di tentativi più o meno centrati si propone principalmente di raccontare proprio questo: la passione umana e tutti i risvolti caotici dell'istinto.
Forse non ci riuscirà sempre allo stesso modo, o con la stessa qualità, ma in fondo è giusto così.
Del resto, quello che ci fa davvero girare la testa vive spesso e volentieri nelle imperfezioni.





MrFord





"Clenched emotions
'round my ween
feel my heart beat
off and your head in
I feel strongly about violence
love is a fist."
Mr. Bungle - "Love is a fist" - 





giovedì 11 dicembre 2014

Thursday's child

La trama (con parole mie): continua la marcia d'avvicinamento alla fine dell'anno e alle classifiche che porta in dono. Purtroppo per il sottoscritto, continua anche la collaborazione con il mio sempre fastidioso rivale Cannibal Kid, nella speranza che i nostri film dell'anno possano essere assolutamente differenti.
Il weekend, invece, porterà scompiglio nelle suddette classifiche, o la distribuzione italiana regalerà l'ennesimo cocktail di Cinepanettoni e delusioni cocenti?
Soltanto le prossime visioni ci daranno le risposte.

"Ford sarà alla guida dell'aereo? Voglio il rimborso del biglietto!"
Ma tu di che segno 6?

"Ford, Cannibal, aiuto: ho scoperto che c'è Boldi che gira da queste parti!"
Cannibal dice: Io ero convinto che ormai i cinepanettoni fossero più scaduti del pane e salame di Ford, invece sono come uno di quei piatti duri da digerire che puntualmente ti si ripropongono in bagno. Neri Parenti torna così insieme a Massimo Boldi a riscaldare la minestra tirando fuori addirittura la tematica zodiacale. Cosa che significa che questi non sono alla frutta, sono già all'ammazzacaffè. E all'ammazzaspettatore.
Ford dice: una di quelle merde natalizie che spero sempre non vengano riproposte e puntualmente tornano ad infestare i Cinema, che già dal trailer pare una roba da cascate di vomito. Così terribile che non lo propinerei neppure a Peppa.



Il ricco, il povero e il maggiordomo

"Andiamocene in fretta, prima che arrivi Ford e chieda di guidare!"
Cannibal dice: Una volta Aldo, Giovanni e Giacomo erano garanzia di risate e di un citazionismo cinematografico niente male. Negli ultimi tempi hanno invece stufato alla grande e sono come Ford: una barzelletta che ormai non fa più ridere. Chissà se con questa nuova fatica riusciranno a tornare, almeno in parte, alla gradevolezza di un tempo, oppure se sarà una fatica per lo spettatore arrivare a fine visione con gli occhi aperti.
Ford dice: Aldo, Giovanni e Giacomo, dai tempi di Mai dire gol, I corti e Tre uomini e una gamba erano una garanzia. Dopo l'ottimo Chiedimi se sono felice, però, la loro freschezza è inesorabilmente calata, e gli ultimi lavori non sono stati certo tra i migliori immaginabili. Speriamo che questa nuova fatica, più che il terribile Il cosmo sul comò, ricordi le atmosfere degli esordi.



Storie pazzesche

"Quante volte te lo devo ripetere!? Non ti sposo, sono già promesso a Katniss Kid!"
Cannibal dice: Produzione argentina sponsorizzata da Pedro Almodovar, almeno stando a sentire la campagna marketing, pare sia una delle commedie più apprezzate a livello internazionale dell'anno. Sembra inoltre che abbia buone possibilità di beccarsi una nomination agli Oscar tra i migliori film stranieri. Pur restando un pochino scettico, credo potrebbe rivelarsi una bella sorpresa. E chissà se sarà una commedia in grado di far ridere pure quel serioso di Mr. Ford?
Quella sì sarebbe davvero una storia pazzesca!
Ford dice: il Cinema argentino mi è sempre stato simpatico, e in giro si dice un gran bene di questo Storie pazzesche. Speriamo che sia una bella sorpresa natalizia, un po' come se Cannibal decidesse finalmente di scrivere sensatamente di Cinema o se riuscissi a convincerlo a farsi una bevuta!



Pride

"Abbasso Tatcher Kid! Ford rules!"
Cannibal dice: Un film anti-Thatcher dalle parti di Pensieri Cannibali è sempre ben accetto. Da quelle di Renzi magari un po' meno. Al di là di questa nota positiva, Pride è una commedia ambientata negli 80s in cui la battaglia dei lavoratori si unisce a quella del movimento gay e dovrebbe essere un buon prodotto made in UK, tra i più acclamati in patria dell'annata, basta solo non scivoli nel buonismo fabiofaziesco. O, peggio ancora, jamesfordesco.
Adesso scappo, che devo organizzare una manifestazione in favore dell'orgoglio cannibale!
Ford dice: seconda commedia d'autore e secondo prodotto che potrebbe sorprendere in positivo. Ancora una volta, speriamo di trovarci più nei territori de La parte degli angeli, piuttosto che in quelli delle evitabilissime cannibalate!



Neve

Ford e Cannibal sono d'accordo: è tornata la neve!
Cannibal dice: Thriller on the road italiano che mi attira ben poco, anzi per niente. Diamo però atto ai nostri distributori di aver fatto uscire per una volta una pellicola nel periodo giusto, anche se di Neve per ora e per fortuna non se n'è ancora vista. Per compensare, comunque, la settimana prossima mi aspetto l'arrivo di un film intitolato Viva l'estate!
Ford dice: secondo titolo italiano della settimana, e secondo titolo italiano della settimana che eviterò come la peste, anche peggio delle bislacche proposte del mio antagonista. Con la speranza che, quest'anno, la neve dia un po' di tregua.



La storia di Cino

"Mi scusi, buon'uomo, sa dov'è il rifugio di Ford?" "Tra i monti, cari Cannibalini, ma non vi conviene avvicinarvi: quello è un bruto."
Cannibal dice: C'è una sola cosa che mi interessa meno della storia di Cino. La storia di Ford.
Ford dice: c'è una sola cosa che mi interessa meno della storia di Cino. La storia di Peppa Kid.


giovedì 2 ottobre 2014

Thursday's child

La trama (con parole mie): la marcia di avvicinamento alla fine dell'anno e ai Ford Awards che decideranno le sorti della stagione prosegue inesorabile, proponendo - come troppo spesso accade ultimamente - titoli buoni giusto per far traboccare il vaso di quelli che si contenderanno il premio per il peggior film dell'anno.
Nuova settimana di proposte dimenticabili o pseudo cult, dunque, che potrebbe scontentare perfino il mio ultimamente sempre più inaffidabile rivale Cannibal Kid, regalando in questo modo al sottoscritto l'unica soddisfazione: peccato sia fuori dalla sala.


"Vieni qui a farti consolare, quel Ford è proprio un bruto: darti tutte quelle bottigliate solo per aver dato ragione a Cannibal Kid!"




Sin City – Una donna per cui uccidere


Cannibal dice: Se a Sin City c'è una donna per cui uccidere, a Cannibal City c'è un Ford da uccidere. In attesa che ciò avvenga, possiamo goderci il floppone dell'estate americana. Sin City 2 è stato infatti il tonfo più clamoroso al box-office americano, capace di incassare persino meno dell'altro flop sequel dell'anno, Expendables 3. A questo punto viene lecito chiedersi se c'era davvero bisogno di un seguito a un film, il primo Sin City, che non era male, soprattutto a livello visivo, però non faceva venire una particolare voglia di un secondo capitolo. Riusciranno le splendide Jessica Alba ed Eva Green a renderlo necessario?
Lo scopriremo presto, solo qui su www.pensiericannibali.com, e su un altro centinaio di siti tra cui il pessimo WhiteRussian.
Ford dice: il primo Sin City, esploso sull'onda dei poco esplosivi e poco fenomenali film grindhouse firmati da Rodriguez e Tarantino una decina d'anni or sono, mi aveva intrattenuto senza farmi particolarmente impazzire. Sinceramente, non smanio per correre a vedere il sequel, un pò come non smanio per leggermi ogni giorno le buffonate che scrive il mio rivale sul suo blog ormai sempre più radical chic, complice il dominio proprio. Finirò per guardarlo principalmente per Julez, che non vede l'ora di un pò di pulp senza impegno. Un pò come prenderei a botte il Peppa Kid, senza impegno. E gratis.

"Ora faccio vedere a Ford che c'è qualcuno che guida peggio di lui!"



Annabelle


Cannibal dice: Annabelle è il prequel di L'evocazione – The Conjuring incentrato sulla bambola inquietante che lì faceva un'apparizione. Se quello, pur lontano dall'essere un capolavoro, è stato uno dei migliori horror usciti di recente, questo si preannuncia come una clamorosa porcheria. E sì che a me le bambole, come quelle con cui gioca Ford, mi inquietano parecchio, ma questo film rischia di essere soltanto ridicolo. Speriamo allora faccia almeno ridere.
Ford dice: L'evocazione - The conjuring era stata una delle cose più interessanti dello scorso anno nell'ambito horror. Questo Annabelle, invece, pare avere le premesse per diventare una delle cose peggiori della stagione. Penso che, a meno di particolari ripensamenti, lo lascerò a quella bambolina di Katniss Kid, in modo che possa far tremare un pò le sottane.

"Ebbene sì, sono Katniss Kid: c'è qualche problema!?"

Medianeras – Innamorarsi a Buenos Aires


Cannibal dice: Commedia romantica 2.0 proveniente dall'Argentina, affronta la tematica dell'amore via internet in maniera simpatica e piuttosto originale. Non un film indimenticabile, però una piccola chicca che merita una possibilità. Pensieri Cannibali, sempre avanti, altroché Ford o la distribuzione italiana, una chance gliel'aveva data già un paio d'anni fa, qui c'è la prova: http://www.pensiericannibali.com/2012/08/una-vita-da-medianeras.html. E voi?
Adesso che il film esce finalmente anche in Italia, non trovate più scuse per perdervelo.
Ford dice: ricordo vagamente la recensione del mio rivale a proposito di questo film uscito clamorosamente in ritardo in Italia. Potrebbe valere una visione, ma considerato che non vorrei dare troppo credito alle opinioni del Coniglione, potrei quasi quasi snobbarlo per partito preso. Un pò quello che fa lui con il Cinema di livello.

"Questa roba mi pare proprio radical chic: sarà meglio che non la proponga a Ford!"

Fratelli unici


Cannibal dice: La coppia di sex-symbol che fa scatenare gli ormoni delle massaie italiane (tra cui Mrs. James Ford) formata da Raoul Bova e Luca Argentero è protagonista di una classica commedia italiana degli ultimi tempi. Di quelle che non fanno ridere manco per sbaglio. Il pubblico nostrano probabilmente apprezzerà. Io meno.

Ford dice: commedia troppo italiana con Bova e Argentero? Le mie intenzioni di vederla sono più o meno le stesse di affrontare un'altra visione teen consigliata dal Cannibale.

"Quei due cattivoni di Ford e Cannibal parlano male di noi." "Certo, voglio l'esclusiva sui rapporti bromantici, quegli egoisti!"
La trattativa


Cannibal dice: Docu-fiction firmata da Sabina Guzzanti sul rapporto tra Stato e Mafia. Un rapporto misterioso quanto pericoloso, un po' come quello tra me e Ford. Chi di noi due rappresenta lo Stato e chi la Mafia?
Questo non lo so. Quello che so è che, anche se la tematica è interessante e merita di essere conosciuta a fondo, al momento non è che c'abbia tutta 'sta voglia. Cosa volete che vi dica? Sono un ragazzo disimpegnato e superficiale, quindi lascio la visione a quel serioso di Mr. James Ford.
Vedete? Già uno che ha il Mister davanti al nome fa tipo serio e rispettabile...
Rispettabile magari anche no.
Ford dice: ultimamente il Cinema italiano mi da talmente sui nervi che perfino le cose potenzialmente interessanti mi suonano come pretestuose ed inutili. Un pò come i commenti e le opinioni cinematografiche del Cannibale, che dopo un inizio duemilaquattordici promettente pare essere tornato ai suoi più bassi livelli.

"Vogliamo fare un taglio alla Cannibal? Da un orecchio all'altro!"
Perez


Cannibal dice: Perez? Cos'è, un film sul blogger più noto della rete dopo me e Ford, ovvero Perez Hilton?
Mi sa proprio di no. Mi sa che è un altro film italiano impegnato o pseudo impegnato.
Non mi attira molto la presenza di Luca Zingaretti come protagonista, però c'è anche il mitico Marco D'Amore di Gomorra – La serie e quindi magari, prima della seconda stagione che arriverà pare solo nel 2016, sentendo la nostalgia della sua parlata napoletana potrei dargli un'occhiata. Tanto fino al 2016 c'è tempo.
Ford dice: altro film italiano, altro film che salto volentieri a piè pari.
Giusto in tempo per atterrare sulla schiena del mio antagonista, che evidentemente ha bisogno di qualche lezione di botte in pieno stile action anni ottanta.

 
"Montalbano sono!" "Sì, certo, in un'altra vita!"
Take Five


Cannibal dice: Nonostante la campagna pubblicitaria lo presenti con le parole “Quando I soliti ignoti e Le iene si incontrano con Gomorra”, a me sembra più “Quando I soliti idioti e il programma tv Le iene si incontrano con Ford”.
Ford dice: quando le campagne pubblicitarie sfoderano titoli normalmente inarrivabili, direi che è il momento di stare alla larga dal film pubblicizzato. In fondo, quel polpettone di Snowpiercer era stato presentato come il nuovo Blade runner.

"Ford, Cannibal, unitevi a noi: così potremo fare i magnifici sette!"

Una promessa


Cannibal dice: Volete una promessa?
Prometto di fare il bravo con Ford...
Sì, mi avete beccato: avevo le dita incrociate dietro la schiena!
Volete un'altra promessa?
Prometto di guardare in futuro più filmoni storici pseudo impegnati come questo Una promessa...
Okay, mi avete sgamato di nuovo: dita sempre incrociate!
Ford dice: volete una promessa?
Ho finito di perseguitare Cannibal Kid e prendere di mira tutte le sue opinioni cinematografiche e musicali.
Non ci credete neppure se lo dico, vero!?

Katniss Kid e il giovane Ford in una pausa nella stesura dei testi della rubrica.
Party Girl


Cannibal dice: Per quanto ami il cinema francese, questo Party Girl non mi attira tantissimo, anche se potrebbe essere il film rivelazione di questa settimana spenta. Più spenta di un party organizzato da Ford.
Ford dice: in questo periodo, complice un autunno più simile all'estate della scorsa estate non ho troppa voglia di andarmi a cercare potenziali visioni radical chic, dunque soprassiedo ed attendo la recensione del mio rivale: in caso di stroncatura, correrò a recuperarlo.

"Oh mio dio! Un'altra settimana da dimenticare!"

Boxtrolls – Le scatole magiche


Cannibal dice: Di questi filmetti d'animazione per piccoli Ford (e con piccoli Ford non intendo il figlio ma il padre) ne escono ormai uno o più a settimana. Basta, non distribuiteli più!
Peccato che, fino a che ci sarà gente come Ford che continuerà a guardarli e a esaltarli, credo non ce ne libereremo mai.
Ford dice: io riempirei volentieri una bella serie di scatole con i miei vuoti da bevuta e le scaglierei tutte sulla testa di Peppa Kid. Chissà che non rinsavisca e cominci a capirne qualcosa di Cinema!

"Vieni fuori da lì! Non sai che sotto c'è Ford che ti mangia!?"

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