mercoledì 6 marzo 2013

Gangster squad

Regia: Ruben Fleischer
Origine: USA
Anno: 2013
Durata: 113'




La trama (con parole mie): Los Angeles, 1949. Il gangster "importato" da Chicago Mickey Cohen, ex pugile, è il dominatore della scena criminale e non solo della Città degli angeli, e tiene sotto scacco gran parte degli organi di giustizia e degli uomini politici grazie ad un impero basato sulla corruzione e l'intimidazione. Parker, uno degli incorruttibili vertici delle forze dell'ordine, incarica l'altrettanto retto Sergente O'Mara di costituire una squadra di agenti che possa muoversi ben oltre i limiti della legalità per mettere all'angolo il gangster.
Aiutato dalla moglie, il reduce della Seconda Guerra Mondiale assembla una squadra solo apparentemente male assortita che pezzo dopo pezzo e pallottola dopo pallottola riuscirà a mettere in difficoltà l'uomo che tutti ormai reputavano il sovrano incontrastato di L.A., rischiando la vita e anche l'anima.
Riuscirà questo manipolo di folli sostenitori della Legge a completare la sua impresa? O alla fine Mickey avrà la sua vendetta?





I film di stampo derivativo finiscono sempre per caricarsi sulle spalle un bagaglio troppo pesante che finisce per limitarne, di fatto, la portata e l'effetto sugli spettatori: Gangster squad, pompatissima e superpatinata pellicola già ovunque associata a cult del genere gangsteristico come Gli intoccabili e L. A. Confidential - presto su questi schermi -, non è da meno.
Se, infatti, il lavoro di Ruben Fleischer - già noto da queste parti per Benvenuti a Zombieland e 30 minutes or less - appare curatissimo dal punto di vista estetico e tecnico e porta sullo schermo le giuste dosi di sparatorie, azione, dramma ed intrattenimento, l'operazione nel suo complesso risulta piuttosto vuota e posticcia, incapace di aggiungere qualsiasi elemento rispetto a quella che è, per l'appunto, la storia dei gangster-movies: restano una messa in scena elegantissima, rimandi videoludici legati a prodotti di nuova generazione - incredibile la somiglianza con il celebratissimo L. A. Noire, che in casa Ford furoreggiò un paio d'anni fa -, gigioneria a palate di tutto il cast - Sean Penn, sopra le righe e truccato in maniera quasi macchiettistica in primis - ed un pò di sano spara spara da distensione e poco impegno dei neuroni.
Nonostante l'assenza di spessore, comunque, Gangster squad si lascia guardare senza colpo ferire, con un'ora e quarantacinque ben distribuita nel ritmo che alterna momenti di azione serratissima ed altri giocati esclusivamente sull'atmosfera e sulla caratterizzazione dei personaggi, ben curati ma di nuovo - come lo stesso film - incapaci di entrare davvero nel cuore dell'audience.
Il cast è sicuramente di richiamo, dal già citato Penn a Josh Brolin nei panni dell'integerrimo sergente O'Mara, senza dimenticare la vecchia gloria Nick Nolte, gli ormai lanciatissimi Ryan Gosling ed Emma Stone e caratteristi di razza come Anthony Mackie, Michael Pena, Giovanni Ribisi e Robert Patrick - il suo personaggio, vecchio poliziotto cowboy di eastwoodiana memoria, è entrato subito nel cuore di questo cowboy da bancone -: altro elemento che contribuisce ad aumentare la patina esteriore di un titolo che, senza dubbio, non ha nella caratura il suo punto di forza, e che pur romanzando ampiamente le reali vicende del boss Mickey Cohen non riesce a far scattare la scintilla necessaria per compiere il salto di qualità che permette di passare dalla quasi anonima media allo status di piccolo o grande cult.
Nonostante tutto, in ogni caso, non credo valga la pena di gridare allo scandalo o all'occasione sprecata: in fondo rispetto a tante schifezze che girano in sala è sempre meglio avere a disposizione cose come questa, capaci di intrattenere senza pretese ma di essere allo stesso tempo convincenti dal punto di vista qualitativo: a questo proposito, segnalo anche i fantastici titoli di coda "vintage", una vera chicca d'altri tempi che ha riportato alla memoria del sottoscritto i lavori che, nel pieno della Golden Age, realizzava il Maestro Saul Bass.
Se, dunque, avete voglia di una serata che scorra liscia come l'olio e vi trascini come una giostra in un'epoca scintillante quanto pericolosa e senza dubbio traboccante dello charme che l'ha resa mitica, abbandonate ogni presupposto radical chic, armatevi di whisky - o birra - e patatine, e lanciatevi senza guardare indietro - e soprattutto, alle pietre miliari del genere - nella lotta che questo manipolo di poliziotti oltre le regole - tanto da manifestare dubbi loro stessi sulla somiglianza dei metodi applicati dalla squadra rispetto a quelli degli uomini di Mickey Cohen - ingaggia contro l'organizzazione di quello che è stato uno dei più grandi "padrini" della storia della Città degli angeli come se vi steste perdendo tra le pagine di un romanzo hard boiled in pieno stile Mike Hammer.
Se non altro, non ve ne pentirete.


MrFord


"Sometimes I feel like I don't have a partner
sometimes I feel like my only friend
is the city I live in, the city of angels
lonely as I am, together we cry."
Red Hot Chili Peppers - "Under the bridge" -


33 commenti:

  1. anche oggi concordo, un film che non aggiunge niente di nuovo al filone gangster ma ciononostante si lascia vedere e apprezzare, con un cast mitico ed una Emma Stone sempre più gnocca. Stiamo tornando sulla stessa lunghezza d'onda! ;)

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    1. E meno male, direi! Che mi stavi preoccupando parecchio! ;)

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    2. ahha tutta colpa del cucciolo eroico!

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    3. Dici!? Secondo me dovresti sfidarlo ad un match per Wrestlemania! ;)

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    4. non hai idea quanto vorrei farlo! per l'occasione metterei la mise di CM Punk!

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    5. Lorant, la mise di CM Punk è mia, mi si intona con i tatuaggi!
      Tu al limite ti puoi vestire da Undertaker! ;)

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    6. ok, andata, ma io intendo il vecchio undertaker, quello con la bandana e l'harley davidson! altro che il becchino...

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    7. Perfetto, allora ci siamo: manca solo una mise per il Cucciolo! ;)

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    8. qualche idea? io pensavo a JBL haha

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    9. E John Cena che piace tanto ai gggiovani come lui!? ;)

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    10. anche ahah ce lo vedrei con in cartellone nerd "you can see me"

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  2. Bellissima la confezione, un po' insipido il contenuto.
    Ma si lascia vedere senza problemi.
    Ryan Gosling soprattutto. :)

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    1. Concordo in pieno, Poison.
      Film un pò vuoto, ma intrattenimento piacevole.
      E ce n'è per tutti i gusti, tra Gosling e la Stone.

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  3. strano che non ti abbia entusiasmato di più, questo film per finti duri come te :D

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    1. Sarà che in questo periodo siamo andando troppo d'accordo, che dici!? ;)

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  4. Ci sono cascata anche io con questo film e un pochino mi ha delusa.
    Ben fatto ma, personalmente, si dimentica.

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    1. Concordo in pieno. Ottima confezione, ma poca sostanza. Si guarda e si dimentica.

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  5. una bellissimo pacco regalo con il nulla dentro...

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    1. mi state facendo passare la voglia di vederlo :(

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    2. Ma no, Frank, una visione disincantata la vale comunque! :)

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    3. Frank, ha ragione Poison. E' giusto giusto un buon intrattenimento senza pretese.

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  6. Ti commento più che altro per dirti che aspetto la tua recensione per "La madre" di Del Toro visto che mi piace molto come regista....

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    1. Eva, la recensione arriverà prossimamente, ma sappi che il regista non è Del Toro, purtroppo, bensì il suo allievo Andres Muschietti.
      E si vede.

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    2. Ne sai una più del diavolo...

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    3. Del Diavolo non so, ma più del Cannibale di sicuro! Ahahahahah! ;)

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  7. Lo aspettavo con ansia, ma ora ne leggo male ovunque. Peccato, poteva essere una piccola bomba.
    Qualche mese fa ho letto una dichiarazione del regista che diceva che questo sarebbe stato il nuovo "Gli intoccabili", sarebbe meglio non dirle neanche per scherzo 'ste stronzate!

    Azz quindi lavori sia sabato che domenica? che pacco. Magari facciamo il week end prossimo!

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    1. Fratello, secondo me si può guardare, ma non aspettarti certo i nuovi Intoccabili.

      Tranquillo, andata per il prossimo weekend! Voi come state?

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  8. Ma sì dai, tutto bene. Anche se al lavoro mi stanno facendo sclerare, tengo duro....

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    1. Fratello, ti capisco in pieno. Hai visto che è uscita la nuova raccolta di racconti di Hap&Leonard?

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  9. boh... tanto rumore per nulla, alla fine.

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