Regia: Steven Soderbergh
Origine: Usa
Anno: 2011
Durata: 106'
La trama (con parole mie): Beth Emhoff, in viaggio in oriente per affari - mescolandoli senza troppi patemi con il piacere - torna a casa in Minnesota portando con se un misterioso, aggressivo virus ad altissimo potenziale che è il principio di una pandemia su larghissima scala in grado di uccidere una persona ogni dodici contagiate.
In tutto il mondo scoppiano focolai dell'infezione, le organizzazioni per la sanità si muovono, le aziende farmaceutiche sperimentano i possibili vaccini sperando di accaparrarsi fatturati milionari, internet e stampa sono in subbuglio, e intanto chi è più informato cerca di fare il possibile per mettere al sicuro i propri cari.
In tutto il mondo scoppiano focolai dell'infezione, le organizzazioni per la sanità si muovono, le aziende farmaceutiche sperimentano i possibili vaccini sperando di accaparrarsi fatturati milionari, internet e stampa sono in subbuglio, e intanto chi è più informato cerca di fare il possibile per mettere al sicuro i propri cari.
Fondamentalmente, un ritratto tendenzialmente abbastanza fedele dell'umanità in caso di calamità di questo genere.
Soderbergh è davvero un regista in grado di sorprendermi spesso e volentieri: dall'autorialità del suo esordio con Sesso, bugie e videotape vincitore a Cannes ai blockbusteroni con gli amiconi Clooney e Pitt, dalle sperimentazioni di Bubble al Cinema finto autoriale d'impatto e un pò ruffiano come questo.
Perchè, volendo dirla proprio tutta, Contagion non è così brutto come lo aveva dipinto una buona parte della critica, soprattutto web: è un prodotto valido, girato in modo da mascherare la sua palese ruffianeria dietro una facciata da fittizia docufiction, infarcito di star di grosso calibro pronte a ritagliarsi anche parti decisamente minori, in grado di turbare almeno i più ipocondriaci e timorosi degli spettatori e tutto sommato scorrevole dall'inizio alla fine.
Eppure, con altrettanta sicurezza, è impossibile affermare che si possa trattare di una pellicola dalle potenzialità d'impatto pari a quelle del virus che mostra all'opera o dell'incredibile campagna pubblicitaria che l'ha vista protagonista: la sceneggiatura, pur se non malvagia, risulta assolutamente accademica ed influenzata dalle storie dei singoli personaggi - alcune decisamente meno riuscite di altre -, molti degli attori reclutati giocano al ribasso e fanno tutto il possibile per non strafare - Matt Damon pare la copia sbiadita del protagonista del meraviglioso Hereafter, e la stessa, normalmente fenomenale Kate Winslet pare fondamentalmente portarsi solo la pagnotta da contratto a casa - ed i tentativi di sperimentazione sono lasciati dal regista nello stesso piccolo angolo in cui si rifugia quando decide di produrre cose assolutamente interessanti come il già citato Bubble.
Certo, l'approccio politico dell'autore si fa comunque sentire, ed appare più che chiara la posizione critica rispetto alle grandi istituzioni e corporazioni al vertice della catena "alimentare" del pianeta e della società così come agli squali, a prescindere dal livello in cui essi nuotano - il personaggio dell'ottimo Jude Law è un esempio perfetto della categoria, ed il regista non risparmia una discreta dose di ironia nei suoi confronti -, eppure non bastano poche intuizioni per rendere Contagion un appuntamento imperdibile di questo inizio autunno, soprattutto considerato che del genere catastrofico, nel mondo post-undici settembre in cui viviamo, la settima arte pare avere clamorosamente abusato rischiando ad ogni nuova pellicola di sconfinare nel terrificante campo dello studioapertismo da allarme globale che tanto facilmente scatena nel sottoscritto la voglia di distribuire bottigliate come se piovesse.
La stessa idea di sciogliere il mistero del cosiddetto "paziente zero" solo nel finale perde molta della sua potenza non tanto per la soluzione scelta, quanto per la tensione progressivamente calata a seguito dell'accelerazione che subisce il tempo di narrazione a partire dalla fine della prima parte, dedicata al propagarsi del contagio, e la seconda, quando l'elaborazione del vaccino e la sua distribuzione rubano la scena alle singole storie a scapito del consueto tentativo di spettacolarizzazione all'ammmeregana di cui tanto spesso ho parlato - e mai con accezione positiva - in questi ultimi post.
Peccato per Soderbergh e anche per la materia trattata, assolutamente attuale e potenzialmente di grande impatto: a volte un pò di coraggio e di sperimentazione sono necessari per raggiungere il risultato.
Un pò come scoprire un vaccino rivoluzionario.
MrFord
you affect me, you infect me,
I'm afflicted, you're addicted,
you and me, you and me."
Bad Religion - "Infected" -
"Matt Damon pare la copia sbiadita del protagonista del meraviglioso Hereafter"
RispondiEliminaallora siamo a posto, siamo!
già lì sembrava un cadavere uahahaahahah :D
Cannibale, cadaverizza Damon quanto vuoi, basta che non tocchi Hereafter, il vero film dell'anno alla facciazza di Malick! ;)
RispondiEliminaAnora da vedere , però ci ripongo molte speranze!
RispondiEliminaStepharon, non riporne troppe: non è una cosa indimenticabile!
RispondiEliminaIo al cinema l'ho visto anche come cosa piacevole, ma a mente fredda, tipo due minuti dopo i titoli di coda, mi sono reso conto della pochezza del film, soprattutto a livello di sceneggiatura, disastrosa a parer mio nell'affrontare il tema del contagio dal punto di vista psicologico dei personaggi. Nessuna introspezione, zero spessore, montagne di banalità, addirittura momenti di esilarante idiozia (Kate Winslet che dà la sua giacca al moribondo in un ospedale in cui NON CI SONO COPERTE?).
RispondiEliminaPoi, per carità, è diretto benissimo e le musiche sono splendide, ma è terribile, terribile davvero.
Simone, concordo pienamente.
RispondiEliminaE ti dirò, secondo me ci sono scene anche peggiori - terribile tutta la parte del tentativo di passare il confine di Matt Damon e figlia, per esempio -.
Peccato, perchè poteva essere sfruttato decisamente meglio, soprattutto da uno come Soderbergh.
Dopo l'ottimo Traffic e Ocean 11, Soderbergh ha cominciato a perdere colpi: The informant è di una noia mortale, nonostante un ottimo M. Demon; Solaris è un remake patetico; questo mi sa che lo salto.
RispondiEliminaLucien, salta pure. Non ti perdi certo il film dell'anno! ;)
RispondiEliminaAd ogni modo concordo, peccato per Soderbergh!
hereafter film dell'anno???
RispondiEliminala sceneggiatura che persino shyamalan si è rifiutato di girare preferendo l'ultimo dominatore dell'aria?
è talmente mediocre da non meritarsi nemmeno una menzione tra i peggiori °__°
Rimane cmq un po' di curiosità di vederlo, ti farò sapere.
RispondiEliminaOggi mi sono visto per la prima volta matrix revolutions, perchè nessuno mi aveva detto che era una stronzata tremenda?
Il due mi aveva fatto schifo, ecco perchè ho aspettato così tanto per vedere questo terzo.
http://www.i400calci.com/2011/06/drive-la-curva-la-strada-la-folla-che-grida-miracolo/
RispondiEliminaCosì tanto per farti(ci) sbavare un po'
Domani vado a vederlo.
io godo quando cannibal e mr. si punzecchiano!!! :) cmq io me lo pappo perchè sono una patita di disaster-contagious movies :)
RispondiEliminaCannibale, Hereafter film dell'anno a mani basse!
RispondiEliminaE ti dico, sto seriamente valutando di mettere The tree of life primo tra i peggiori!
Dembo, io con Matrix mi sono fermato al primo, che già non mi aveva entusiasmato, quindi fai te! ;)
I 400 calci è una ficata, senza dubbio alcuno.
Sia per la citazione di Grand prix e il campionissimo sia perchè Drive è stupendo: io l'ho visto ieri, lo posterò lunedì.
Filmone totale.
Arym, anche io mi diverto a bastonare il Cannibale! ;)
Contagion guardalo pure, non sarà memorabile, ma si può affrontare senza troppa paura!
Non mi toccate Hereafter!! :D
RispondiEliminaDi Contagion anche io non avevo letto benissimo, difatti ero un tantino scettica, ma grazie alle tue parole, ritorna la mia voglia di vederla. Anche perché, questo genere un po' catastrofico mi è sempre piaciuto! :P
Rossana, Hereafter è il mio film dell'anno, tranquilla!
RispondiEliminaMeno male che bilancio la totale mancanza di gusto di Cannibale! :)
A me la Winslet è piaciuta.....
RispondiEliminaio se scrivessi un post direi semplicemente:
"Sembra la prima puntata di una serie televisiva. E invece no, è un film. Quindi è una schifezza!".
Meglio Basilicata Coast to Coast al di là dei gusti......:)
E' un film mediocre perchè non si sa dove voglia andare a parare...voto dal 4 al 5......anche se è girato bene ma la sceneggiatura che è quello che conta è mediocre....
Faccio un'analogia musicale. E' come dare ad un grande esecutore una composizione mediocre; l'ottima esecuzione non risolleverà la composizione dalla sua mediocrità.
Buonanotte!
Gianpaolo, su quel "meglio Basilicata coast to coast" avrei dei dubbi! ;)
RispondiEliminaPer il resto, concordo con la tua analisi: un ottimo autore per un film dimenticabilissimo.