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sabato 23 dicembre 2017

Ford Awards 2017: del peggio del nostro peggio



La classifica dedicata al peggio dell'anno è da sempre un appuntamento importante, per il sottoscritto, quasi un momento di svago che almeno in parte - e rileggendo le recensioni - permette di recuperare parte del tempo perduto con le visioni peggiori dei dodici mesi appena trascorsi.
Quest'anno, a conferma di un duemiladiciassette avaro per i fan della settima arte, ammetto di essere stato in grande difficoltà a limitare a dieci titoli questa chart così come a scegliere la graduatoria finale, che meno di altre edizioni ha punito gli ex grandi registi caduti in disgrazia ma non per questo li ha risparmiati.



N°10: SONG TO SONG di TERRENCE MALICK



C'era una volta un regista grandioso che girava film grandiosi.
Ora è rimasto solo un vecchio che gioca a fare il giovane dio e puntualmente finisce nella classifica del peggio di fine anno.

N°9: COME TI AMMAZZO IL BODYGUARD di PATRICK HUGHES




Non ho mai amato Reynolds, e non ho mai amato i film finti simpatici neanche fossimo ancora nel cuore dei tamarrissimi anni ottanta.
Una vera baracconata per nulla divertente, troppo lunga e decisamente fuori tempo massimo.

N°8: GEOSTORM di DEAN DEVLIN



E a proposito di fuori tempo massimo, ecco l'Armageddon dei poveri, uno di quei film che fanno detestare il Cinema americano da tutti i radical del mondo.
Telefonato, insulso, retorico.

N°7: LA TORRE NERA di NIKOLAJ ARCEL




Arcel, che qualche anno fa stupiva in termini di autorialità, viene inglobato dalla grande macchina di Hollywood che svilisce uno dei non migliori lavori di Stephen King: un film vecchio, inutile, mal recitato e che spero con tutto il cuore non diventi una saga.

N°6: MONSTER TRUCKS di CHRIS WEDGE




Tentativo al limite dell'imbarazzo di rinverdire i fasti degli anni ottanta degli alieni simpatici e delle grandi avventure per ragazzi. 
Peccato che, soprattutto se si è stati ragazzi a quei tempi, vedere una cosa del genere faccia venire solo una grande tristezza.

N°5: THE RING 3 di F. JAVIER GUTIERREZ

 


Prima lo vedi. Poi muori. Direi che come spot ci sta tutto.
N°4: IL GGG di STEVEN SPIELBERG



Come Malick, una volta anche Spielberg era un regista in grado di meravigliare il pubblico.
Nel corso delle ultime stagioni, un pò troppo spesso ha causato, almeno nel sottoscritto, un altro effetto.


N°3: THE GREAT WALL di ZHANG YIMOU




Altro giro, altro regalo per un altro regista clamorosamente naufragato negli anni, e passato dai Leoni d'oro a robaccia come questa, pronta a rivendere una versione terribile del Cinema orientale agli americani: ho come l'impressione che questa Muraglia non durerà neanche in sogno quanto l'altra.


N°2: GUARDIANS - IL RISVEGLIO DEI GUARDIANI di SARIK ANDREASYAN




Se qualunque detrattore anche del peggiore film Marvel dovesse vedere questo abominio, potrebbe considerare anche il peggiore film Marvel come un Capolavoro degno di Kubrick.
N°1: 50 SFUMATURE DI NERO di JAMES FOLEY



Anche James Foley è stato un signor regista. Prima di decidere di proseguire nella grande tradizione che vede i film di questa "saga" sempre al primo posto di questa classifica.

 I PREMI

Peggior regista: James Foley per 50 sfumature di nero
Peggior attore: Robert Sheehan per Geostorm
Peggior attrice: Alina Lanina per The Guardians - Il risveglio dei guardiani
Premio "parrucchino di Nicholas Cage" per il personaggio trash: Mark Rylance per il GGG
Effetti "discount": The Guardians - Il risveglio dei guardiani
Premio "dolcetto o scherzetto" per il costume più agghiacciante: uno qualsiasi della squadra di supereroi di The Guardians - Il risveglio dei guardiani
Stile de paura: Terrence Malick per Song to song
Premio "veline": Dakota Johnson per 50 sfumature di nero
Peggior scena d'amore: uno qualsiasi dei pipponi di Song to song
Premio "pizza, spaghetti e mandolino": le scoregge verdi del GGG, degne del miglior Cinepanattone

martedì 8 agosto 2017

Song to song (Terrence Malick, USA, 2017, 129')





Ebbene sì, nonostante tutte le bottigliate piovute sulla sua testa da The tree of life in poi, ho voluto ugualmente sottopormi alla tortura della visione di Song to song, ultima creatura del regista un tempo grandioso e meno prolifico di Kubrick, Terrence Malick, divenuto oggi una sorta di Woody Allen in preda a crisi di divinità e passata giovinezza pronto a sfornare una pellicola dietro l'altra, nonostante la recente tonnellata di merda distribuita con Knight of cups.
E posso affermare, sentendomi tranquillo e libero, che Song to song finisce per essere addirittura peggio.
Perchè, se nei suoi orrendi lavori precedenti Malick mostrava quantomeno di poter dilettare l'occhio dello spettatore con la sua perizia tecnica, ora pare di assistere all'esibizione da cazzo piccolo di un giovane regista figlio della generazione del 4K e della Go Pro, o di un uomo che, giunto alla vecchiaia, abbia preso a desiderare quasi morbosamente di finire preda di un incantesimo pronto a portarlo indietro di quarant'anni e metterlo nei panni dei vari Fassbender e Gosling, e di filosofeggiare a vuoto e scopare e pensare di essere in cima al cazzo di mondo, intoccabile ed invincibile.
Ma sai che ti dico, Terrence?
Hai tirato fuori un'altra merda.
Ed è vergognoso, considerato il regista che eri.
Sappi, con tutto il dolore che provo nello scrivere queste parole, che stai superando perfino Lars Von Trier.
Dunque, vaffanculo.
Ti salvi da parole peggiori - o da un singolo bicchiere in bianco, meno ancora di quando scrissi di Knight of cups - perchè sei riuscito a mostrare Rooney Mara e soprattutto Natalie Portman - che pure non è tra le mie preferite - come delle fighe stratosferiche.
Ma questo non cambia tutto il resto.
E non cambia quello che, ormai, penso di te e del letame che spacci per grandi produzioni artistiche.




MrFord




 

giovedì 11 maggio 2017

Thursday's chid



Il risveglio primaverile del Cinema prosegue in una settimana ricca di potenziali blockbusteroni e sorprese di nicchia, nonchè di una delle più grandi certezze rispetto alla rivalità tra il sottoscritto e Cannibal Kid: Terrence Malick.
Riuscirà il guru dei pipponi a rimettere in carreggiata la rivalità tra noi colleghi di rubrica, oppure sarà l'ennesima conferma di un anno clamorosamente pacifico?



"Io l'avevo consigliato di non guardare il nuovo film di Malick, e lui niente: ed ecco il risultato!"



King Arthur – Il potere della spada

"E così sono questi, i giochi che si fanno in casa Ford? Sarà contento Cannibal!"

Cannibal dice: Mai stato appassionato delle vicende di Re Artù, o delle pellicole su Re Artù, o delle pellicole di Guy Ritchie, quindi questa fordianata suprema mi sa che potrebbe non fare al caso mio. La presenza degli ottimi Charlie Hunnam e Jude Law però potrebbe farmi cambiare idea... forse.
Ford dice: non mi sono mai strappato i capelli, per quanto interessante possa essere, per Guy Ritchie, ma ho sempre adorato il ciclo della Tavola Rotonda sui libri così come al Cinema fin dai tempi di Excalibur. Se a questo si aggiungono Charlie Hunnam e Jude Law, direi che questa bella tamarrata medievaleggiante ci sta tutta.

 

Alien: Covenant

La nuova versione di Gollum pasteggia con Cannibal Kid.

Cannibal dice: Mai stato appassionato nemmeno della saga di Alien, al contrario di Ford. Eppure il precedente prequel, Prometheus, anche se mi era sembrato parecchio mediocre, mi aveva schifato meno rispetto a diversi fan storici della serie. Questo sequel del prequel Alien: Covenant potrebbe quindi riuscire nella stessa impresa, cioè non schifarmi troppo. Se proprio va bene.
Ford dice: finalmente, dopo settimane di desolazione, un pò di movimento in sala. Ho sempre amato la saga di Alien, anche se i primi due film - in particolare quello meraviglioso di Scott - restano sempre decisamente al di sopra di tutti gli altri, e non vedo l'ora di scoprire se il ritorno dei terribili predatori spaziali sarà all'altezza degli antichi fasti o un'operazione riuscita solo in parte come il recente Prometheus.
Di sicuro, mi godrò il fatto che andrà di traverso a Cannibal.

 

Song to Song

"Cerchiamo di menarcela un pò di più, altrimenti Malick non ci prende per il suo prossimo film."

Cannibal dice: Terrence Malick è tornato... di nuovo! Per la gioia mia e per la disperazione di Ford. Per tutta onestà, c'è però da dire che con Knight of Cups era riuscito a far storcere il naso persino a me, quindi questo Song to Song un pochino mi preoccupa. Ambientazione musicale e cast più che all-star lo rendono comunque un potenziale nuovo cult cannibal-malickiano.
Ford dice: il movimento in sala di cui scrivevo sopra continua, nella speranza che la nuova fatica del bollitissimo Malick un tempo grande regista ed ora solo grande fuffa possa far tornare la lotta tra me ed il mio antagonista qui presente ai livelli dei tempi di Tree of life, quando l'ascia di guerra era decisamente sporca di sangue.

 

On the Milky Road – Sulla Via Lattea

"Ed eccoci finalmente arrivati a casa Ford: sarà già ubriaco a quest'ora del mattino?"

Cannibal dice: Il fordiano Emir Kusturica alle prese con un film autorialissimo e visionario, che ha già scatenato reazioni tra le più variegate all'ultimo Festival di Venezia. Il tutto impreziosito da un'interpretazione di una Monica Bellucci che pare tra le migliori della sua carriera. Non che ci volesse molto... Nella battaglia tra film pretenziosi e probabilmente senza senso della settimana, io punto decisamente su Malick.
Ford dice: ho sempre amato Kusturica, soprattutto quello della prima parte della sua carriera, mentre ammetto di averlo perso per strada tra escursioni in ambito musicale, documentari e libri degli ultimi anni.
Che questo film apparentemente molto radical possa essere un risveglio di una delle passioni cinematografiche che ricordo con maggiore affetto dei tempi in cui iniziai il mio viaggio attraverso la settima arte "d'autore"?


Qualcosa di troppo

"Non pensavo che ristrutturare il vecchio campo di battaglia delle Blog Wars sarebbe stato così difficile!"

Cannibal dice: Possibile sorpresa settimanale numero 1. Una francesata con i fiocchi, leggera e allo stesso tempo chic, diretta e interpretata dalla promettente Audrey Dana. Diventerà la mia nuova idola, nonché la nuova nemica radical di Ford?
Ford dice: film francese che fino a poche settimane fa avrei evitato come la peste temendo una radicalchiccata con i fiocchi. Il recente successo al Saloon de L'avenir, però, ha cambiato le carte in tavola, tanto da mettermi la pulce nell'orecchio anche rispetto a questo Qualcosa di troppo. Sperando che questo qualcosa non si riveli una terrificante cannibalata.

 

This Beautiful Fantastic

"Sono vestito peggio di Ford e Cannibal, dici? Allora devo essere messo proprio male!"

Cannibal dice: Possibile sorpresa settimanale numero 2. Film britannico con protagonista Jessica Brown Findlay, attrice da me vista in un episodio di Black Mirror e non vista in Downton Abbey. Si preannuncia come una romcom fiabesca potenzialmente molto gradevole (come un post di Pensieri Cannibali) o molto fastidiosa (come un post di White Russian).
Ford dice: essendomi giocato tutti i bonus della settimana rispetto alle potenziali cannibalate, direi che questa rom com finisce dritta in fondo alla lista delle mie priorità, insieme al decisamente non beautiful ed ancor meno fantastic Cannibal Kid.

 

Tutto quello che vuoi

"Per quanto ancora dobbiamo far finta di essere Le iene?"

Cannibal dice: Commedia italiana diretta da Francesco Bruni, già regista del valido Scialla! (Stai sereno). Potrebbe sembrare il film giusto per me, ma potrei anche passare il compito della visione a Ford, che ultimamente nel tentativo di imitarmi si è incredibilmente avvicinato al magico mondo del cinema nostrano recente.
Ford dice: di recente ho mostrato un'apertura inaspettata anche per me verso il Cinema italiano e le sue proposte più o meno alternative. Potrebbe essere la volta buona per un altro recupero a sorpresa con potenziale promozione? Solo il tempo lo dirà.
Intanto, tutto quello che voglio è un Cannibal che finalmente cominci a capirne qualcosa di Cinema.

 

E se mi comprassi una sedia?

"E così quel tipo è Cannibal: sarò lieto di fracassargli una sedia sulla schiena!"

Cannibal dice: E compratela, ma non farci su un film, per favore!
Ford dice: per me non c'è problema. Puoi tranquillamente comprarla. Se poi ti serve per fracassarla nella schiena di Cannibal, ancora meglio!

 

Una settimana e un giorno

"Ma se Ford non ha intenzione di venire a vedere il nostro film, allora chi verrà?"

Cannibal dice: Commedia drammatica from Israele che potrebbe essere una radical-fordianata clamorosa. Ma togliamo anche il “potrebbe essere” e mettiamo al suo posto un “sarà sicuramente”.
Ford dice: film d'autore proveniente da Israele che ai tempi sarebbe stato in cima alla lista dei miei ripescaggi improbabili.
Dubito che questo accadrà oggi.

 

Richard – Missione Africa

Cannibal e Ford ai tempi della loro accesa rivalità.

Cannibal dice: Possibile che tutte le settimane debba per forza uscire (almeno) un filmino d'animazione? Ford, tu per caso c'entri qualcosa?
Ford dice: è curioso che ogni settimana venga buttato in sala un film d'animazione indipendentemente dal suo valore, un po' come accade per il Cinema italiano. Ma dato che so che questa cosa disturba il mio rivale, non mi lamento.

 

venerdì 23 dicembre 2016

Ford Awards 2016: del peggio del nostro peggio






La seconda giornata ufficiale dedicata ai Ford Awards passa attraverso una delle classifiche più combattute dei premi, quella dedicata ai dieci titoli peggiori usciti in sala nel corso dell'anno.
Quest'anno si sono dati battaglia prodotti d'autore risultati assolutamente inguardabili e deludenti e schifezze atomiche mainstream degne di essere estromesse dalle sale: una lotta all'ultimo fotogramma che mi ha visto combattuto fino alla fine.
Chi l'avrà spuntata?




N°10: THE VATICAN TAPES di MARK NEVELDINE

 

Quando è stato il momento di redigere la classifica dedicata al peggio dell'anno, il terribile lavoro del pur interessante e tamarrissimo Mark Neveldine è stato fin da subito tra i nomi prescelti per la decina del non ritorno: a rendere meno pesante la sua presenza e, dunque, propiziare la decima posizione, il fatto che, a prescindere dal valore, non ricordi assolutamente nulla della visione.
Il che, a volte, è un gran bene.

N°9: LIGHTS OUT - TERRORE NEL BUIO di DAVID F. SANDBERG

 

Preceduto da un corto dal grande effetto fenomeno di Youtube, Lights out rappresenta il tipico horror privo di logica e totalmente inutile che ad un vecchio fan del genere come il sottoscritto finisce per far incazzare non poco.
A parte il minutaggio user friendly, una pellicola inutile ed inesorabilmente brutta, che si guadagna il titolo di peggior film "di paura" dell'anno: l'unica cosa che può vantare, è di trovarsi alle spalle di produzioni che, per un motivo o per un altro, hanno finito per farmi decisamente più cagare.

N°8: TROLLS di WALT DOHRN e MIKE MITCHELL

 

Bambinata buonista, colorata e caramellosa della peggior specie, tipico esempio di produzione Dreamworks che si esaurisce con il trailer, colonna sonora inflazionatissima ed un plot che, a prescindere dai protagonisti, è già visto e rivisto.
L'animazione, a conti fatti, che da queste parti, visto l'amore per Pixar e Studio Ghibli, non ci si augura mai e poi mai di affrontare, anche quando si tratta del blockbuster per tutta la famiglia.
Pessimo.

N°7: POINT BREAK di ERICSON CORE


Basterebbe pensare all'originale che ha ispirato questo abominevole remake, per dire tutto.
Ma purtroppo, la visione finisce per essere addirittura più agghiacciante del previsto.
Se, malauguratamente per lei, la Bigelow - autrice del supercult con Keanu Reeves e Patrick Swayze - dovesse incrociarne il cammino, finirebbe per desiderare di essere morta per rivoltarsi nella tomba.


N°6: ZOOLANDER 2 di BEN STILLER

 

Ho sempre voluto un gran bene al primo, mitico Zoolander.
Peccato che questo sequel fosse assolutamente inutile.
Stiller, forse attratto da un portafoglio più gonfio, porta infatti in scena uno spettacolo triste e volgare, che ribattezzai ai tempi del post il Mortdecai di questa stagione.
Fatta eccezione per le geniali apparizioni di Sting e Kiefer Sutherland, un ritorno completamente da buttare.


N°5: KNIGHT OF CUPS di TERRENCE MALICK

 

L'ex grande guru del sottoscritto per quanto riguarda il Cinema americano Terrence Malick aveva già dato segni di cedimento con The tree of life, che qualche anno fa vinse questo Ford Award sbaragliando ogni concorrenza.
Vennero poi To the wonder e dunque Knight of cups, fratellini minori di quel primo, assurdo, inconcepibile delirio di onnipotenza. E' dunque normale che si vada ad occupare una posizione meno alta in classifica.


N°4: THE NEON DEMON di NICOLAS WINDING REFN

 

Refn è sempre stato uno dei favoriti del Saloon dai tempi della mitica trilogia di Pusher.
Anche a fronte delle critiche, ho sempre difeso, infatti, il cineasta danese, una delle certezze del panorama mondiale che si parlasse di tecnica o di potenza.
Con quest'ultimo The neon demon, purtroppo, il buon Nicolas pare essersi perso negli stessi meandri di autoreferenzialità di Malick, finendo per sfornare una specie di pallida, orrenda imitazione - per quanto esteticamente bella - di Lynch.
Una tortura. Specie considerato che vidi questo film lo stesso giorno di Knight of cups.


N°3: WARCRAFT di DUNCAN JONES
 


L'ex bambino prodigio Duncan Jones - che anni fa stupì con il bellissimo Moon -, ostacolato da una produzione soffocante, confeziona uno dei blockbuster più brutti che abbia mai visto, ispirandosi ad un noto videogioco e cercando di portare in sala tutti i nerd orfani de Il signore degli anelli pronti a passare le loro nottate in campagne online nel tentativo di sostituire i vecchi, cari, giochi di ruolo.
Una vera merda galattica che ho faticato, malgrado la sua natura totalmente ludica, a terminare.


N°2: NOW YOU SEE ME 2 di JON M. CHU

 

Ai tempi della sua uscita, ero stato uno degli strenui difensori di Now you see me, che in casa Ford ci godemmo davvero parecchio nonostante le molte critiche estremamente negative.
Questo sequel è talmente brutto da avermi fatto rivalutare in peggio perfino il primo film.


N°1: BAD MOMS - MAMME MOLTO CATTIVE di JON LUCAS e SCOTT MOORE

 

Volgare, priva di idee, sessista.
Quella che, sulla carta, sarebbe dovuta diventare una delle commedie dell'anno, si è rivelata la visione indiscutibilmente peggiore dell'anno.
Dipendesse da me, roba come questa non verrebbe neanche distribuita.



 I PREMI

Peggior regista: Jon Lucas e Scott Moore per Bad Moms
Peggior attore: Jesse Eisenberg per Now you see me 2
Peggior attrice: Lizzy Caplan per Now you see me 2
Premio "parrucchino di Nicholas Cage" per il personaggio trash: Zoolander per Zoolander 2
Effetti "discount": Warcraft
Premio "dolcetto o scherzetto" per il costume più agghiacciante: i tattoos finti dei protagonisti di Point Break
Stile de paura: Terrence Malick per Knight of cups
Premio "veline": tutte le mamme di Bad moms
Peggior scena d'amore: uno qualsiasi dei pipponi di Knight of cups
Premio "pizza, spaghetti e mandolino": le sequenze girate in Italia di Zoolander 2



MrFord

lunedì 14 novembre 2016

Knight of cups (Terrence Malick, USA, 2015, 118')



Voce off.
Cartolina.
Pippone.
Ripetere. 

Voce off.
Cartolina.
Pippone.
Ripetere.


Voce off.
Cartolina.
Pippone.
Ripetere. 


 
Voce off.
Cartolina.
Pippone.
Ripetere. 


 
Voce off.
Cartolina.
Pippone.
Ripetere. 






MrFord







 
 
 

giovedì 10 novembre 2016

Thursday's child



Nuova settimana di uscite in sala purtroppo più orientata verso i malsani gusti del mio antagonista nonchè co-conduttore di questa rubrica Cannibal Kid, che tolti un paio di titoli probabilmente si godrà la mia faccia all'idea di confrontarmi con certe cose che di fordiano hanno meno dell'acqua naturale in una serata da sbronza selvaggia.



"Sai che Ford ha buttato Cannibal a mare?" "Ben gli sta!"

Fai bei sogni

"Piccolo Cannibal, abbracciami: quel bruto di Ford è stato solo un brutto sogno!"

Cannibal dice: Nuovo film di Marco Bellocchio, regista troppo fordiano che non ho mai amato molto e che con Bella addormentata mi aveva proprio fatto addormentare. Questo suo ultimo lavoro è tratto dal tanto celebrato e pare commovente best seller di Massimo Gramellini, che non ho letto ma che mi incuriosisce, quindi una visione ci potrebbe stare. Alla peggio andrà come con Bella addormentata e mi farò tanti bei sogni...
Ford dice: ho sempre amato Bellocchio, autore di alcuni dei film italiani più importanti degli ultimi vent'anni. Nel corso delle ultime stagioni, però, lo ammetto, l'ho perso parecchio di vista. Chissà che questa non sia l'occasione giusta per tornare in uno dei territori più fordiani della penisola, alla faccia di quel radical di Peppa.



Che vuoi che sia

"Se tu bevessi quanto Ford, caro Edoardo, sicuramente i tuoi film verrebbero molto meglio!"

Cannibal dice: Film di e con Edoardo Leo, mio nuovo idolo del cinema italiano. Ford invece mi pare che lo consideri sopravvalutato. La visione della sua pellicola sarà quindi per me un doppio piacere.
Ford dice: Edoardo Leo, sopravvalutato attore ed autore buono giusto per i finti alternativi come Cannibal, già dal trailer di questo Che vuoi che sia mi è parso più bollito del solito. Una visione per bottigliarlo potrebbe starci niente male.



Knight of Cups

"E così alla fine Ford ha visto questo film." "Già, saranno cazzi amari per Terrence."

Cannibal dice: Il “nuovo” film di Terrence Malick ormai è piuttosto anzianotto, quasi più di Ford, visto che risale al 2013. Io l'ho visto qualche tempo fa e ho ancora la (pseudo) recensione conservata in freezer e tra poco la scongelerò. Una cosa che posso solo immaginare sono le bestemmie belle fresche che tirerà fuori il mio blogger rivale se e quando deciderà di vedere questa pellicola.
Ford dice: ho recuperato Knight of cups parecchio tempo fa, ma considerato l'effetto che mi hanno fatto gli ultimi film di Malick, ex protetto fordiano, me ne sono tenuto bene alla larga.
A questo punto direi che potrei rispolverarlo, giusto in tempo per un'altra dose devastante di bottigliate all'indirizzo di un preferito cannibale.



Sing Street

"Yo! Siamo tutti finti giovani come Cannibal Kid!"

Cannibal dice: Film musicale presto in arrivo su Pensieri Cannibali... stay tuned!
Ford dice: film musicale che non ho idea di quando arriverà su White Russian. Non trattenete il respiro!



Masterminds: I geni della truffa

"Non credo che a Ford basteranno tutti questi soldi, per accettare di non criticare più Cannibal."

Cannibal dice: Commedia criminale che fa molto anni '90, non a caso è tratta da una vicenda realmente successa in quel decennio, quando un giovane Cannibal e un già vecchio Ford, non avendo niente di meglio da fare, visto che ancora non avevano un blog, misero insieme a una squadra di ladri improvvisati. Naturalmente tutti da ridere. O da piangere?
Ford dice: operazione nostalgia - almeno nella confezione - che a pelle non mi dice granchè - sarà che richiama gli anni novanta, i più sopravvalutati che si possano idolatrare -. La visione riuscirà a farmi ricredere, o dovrò accettare una settimana di spompate proposte buone giusto per il mio antagonista?





Morgan

In esclusiva per White Russian, una foto abbastanza recente di Marco Goi, alias Cannibal Kid.

Cannibal dice: Pellicola fantascientifica diretta dall'esordiente Luke Scott, il figlio raccomandato di Ridley Scott, che negli Usa è stata un flop di proporzioni fordiane, ma che a me intriga parecchio. Film porcata, o rivelazione della settimana?
Presto (forse) lo scopriremo...
Ford dice: il nepotismo mi è sempre stato un pò sul cazzo, e considerate le bottigliate raccolte al Saloon dal figlio di Cronenberg, prevedo un altro grande momento di tempesta per una settimana dalle previsioni disastrose.
Non per niente, esce un sacco di roba buona per Cannibal.



Oasis: Supersonic

"Ford, Cannibal: noi ve le cantiamo e suoniamo!"

Cannibal dice: Gli Oasis sono stati il mio primo amore musicale. Un po' come Mozart per Ford quando era un teenager nel 1700...
Dai 90s a oggi molta altra musica è passata dalle mie parti, ma ai fratelli Gallagher continuo a voler bene, e in attesa di una loro possibile reunion attesa per il 2017, cercherò di certo di procurarmi questo docu, sperando sia esaltante e cattivo al punto giusto come loro sono sempre stati.
Ford dice: gli Oasis andavano forte ai tempi in cui ero al liceo, le loro canzoni mi sono sempre piaciute sia da ascoltare che da suonare, ma Liam e Noel - in particolare il primo - li ho sempre detestati.
Questo documentario, comunque, potrebbe valere una visione: quantomeno, se anche non valesse troppo, permetterebbe in ogni caso di ascoltare buona musica.



A spasso con Bob

"Forza, Bob! Non vorrai essere da meno degli Oasis!"

Cannibal dice: Da buon gattaro che si rispetti, sono arrivato a vedermi persino Una vita da gatto con Kevin Spacey. Concederò il bis pure con questo? E Ford, che a sorpresa è un gattaro pure lui, riuscirà a tenere il passo e ad andare a spasso con Bob?
Ford dice: per quanto gattaro, da quando sono diventato padre - soprattutto la seconda volta - gli amici pelosi di casa Ford hanno subito un drastico calo delle loro azioni di motivo d'interesse per il sottoscritto, che comunque da buon capitano della nave continua a nutrirli e pulire la loro sabbietta ogni giorno.
Non credo, però, di essere disposto a concedere anche una visione a questo Bob.




Genius

"Quest'uomo, oltre ad essere un genio, è un eroe: ha smascherato l'ignoranza cinematografica di Cannibal Kid!"

Cannibal dice: Genius è il film biografico su... Cannibal Kid?
No, a sorpresa no. È invece una pellicola sul curatore editoriale Max Perkins. E da quando gli editor letterari si sono guadagnati il diritto di avere addirittura dei biopic su di loro?
Dove arriveremo?
A girare persino cose su Mr. James Ford?
Ford dice: film che da tempo intercetto in rete che non ho mai avuto lo stimolo di recuperare. Neanche fosse di Malick. O di Cannibal.



La leggenda di Bob Wind

"Dov'è diretto questo bus?" "Purtroppo per noi, a Casale Monferrato!"

Cannibal dice: Altro biopic, questa volta incentrato sul regista teatrale d'avanguardia Roberto Cimetta. Il rischio è che sia una cosa troppo radical-chic persino per me.
Ford dice: sento puzza di radical lontano un chilometro. E me ne tengo ben bene alla larga.



Fratelli di sangue

Quando si dice che la locandina dice tutto.

Cannibal dice: Lavoro italiano che sa di amatorialità e di pane & salame. Potrebbe quindi essere la visione fordiana della settimana.
Ford dice: lavoro italiano di basso cabotaggio che, nonostante non paia per nulla radical, mi attira meno di una recensione esaltata di Cannibal. Passo.



I cantastorie

"Stacco la luce ai Goi. In questo modo spero di tenere Cannibal lontano da internet per un pò."

Cannibal dice: Altro film italiano mandato allo sbaraglio, peccato che gli unici cantastorie che voglio sentire questa settimana sono gli Oasis.
Ford dice: altro film italiano? Altro salto a piè pari.



La ragazza del mondo

"Cannibal mi segue ancora: prima o poi Geova lo fulminerà."

Cannibal dice: Film sui Testimoni di Geova. Penso che farò proprio come quando loro o Ford suonano al mio citofono: lo ignorerò del tutto.
Ford dice: già sono ateo e miscredente, quando poi si parla di Testimoni di Geova, quasi quasi mi incazzo più che con la Chiesa Cattolica. O con Cannibal Kid. Tanti saluti e a mai più rivederci.



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