lunedì 5 febbraio 2018

Jean Claude Van Johnson - Stagione 1 (Amazon, USA, 2016/2017)




I miti e gli eroi, neanche avessero superpoteri e potessero cambiare il mondo, che ci consegna l'infanzia - soprattutto se si è cresciuti negli anni ottanta - influenzano il corso della vita di ognuno di noi quasi quanto finiscono per fare le persone in carne ed ossa che ci stanno accanto e davvero si prendono cura di noi: ai tempi delle elementari e delle medie, quando lottavo contro la timidezza che mi divorava e sembravo perennemente almeno tre o quattro anni più piccolo dell'età che avevo, poche cose finivano per farmi sentire tranquillo e sicuro più degli action movies.
Da Schwarzenegger a Stallone, passando per Van Damme, ho vissuto alcuni dei momenti più belli, innocenti e magici di quell'epoca al ritmo delle botte che rifilavano al cattivo di turno, prima di dimenticarli come un figlio adolescente che non vuole immischiarsi con i propri vecchi e tornare a rivalutarli e comprendere la loro importanza nell'età adulta: nel corso degli ultimi dieci anni, inoltre, grazie ad una carica enorme di autoironia, consapevolezza e metacinema, tutti questi ex eroi indistruttibili, messi di fronte all'inesorabile progredire del Tempo, hanno saputo reinventarsi nel modo migliore, finendo per appassionare anche un pubblico che, forse, ai loro tempi non era neppure nato.
Van Damme, che già qualche anno fa stupì pubblico e critica - sì, avete letto bene - con il bellissimo JCVD, una sorta di revisione della propria vita in chiave ugualmente comica e drammatica, grazie ad Amazon ed alle nuove realtà dei network di streaming torna protagonista con questa miniserie - o serie? Io già spero nella seconda stagione - che lo vede di nuovo nella parte di se stesso affrontare non solo l'idea del mito originato proprio dalle pellicole che lo resero famoso ai tempi, ma anche di un genere - quello dello spionaggio - divenuto un classico del Cinema e mostrando un lato decisamente autoironico che al culmine della carriera, considerati gli eccessi, la fama ed alcune sue intemperanze sarebbe parso fantascienza non solo a lui stesso, ma anche alla maggior parte del pubblico che lo seguiva.
A partire dal geniale pilota fino alla spaccata della resa dei conti, passando per la gara di drifting neanche fossimo dalle parti di Fast and Furious e per le sue due spalle interpretate da Kat Foster - una vera e piacevolissima sorpresa, in tutti i sensi - e Moises Arias, che mi hanno riportato alla mente un'altra serie che ha avuto il merito di sottolineare l'importanza di un attore ed un personaggio mitici, Ash vs Evil Dead, posso dichiarare senza ritegno alcuno di aver amato ogni secondo di ognuno dei sei episodi, pronti a contagiare con il loro delirio, le botte e le risate perfino il Fordino, che ancora non ha assolutamente idea di chi sia Van Damme e che ha identificato il tutto con il personaggio del sosia di JCVD interpretato dallo stesso attore belga ed accreditato come fosse il fratello di quest'ultimo, innalzandolo immediatamente a volto di riferimento delle serie che guardiamo al Saloon insieme a Frank Gallagher, "l'altro Frank" (Underwood) e il buon vecchio House.
Un plebiscito, dunque, per una proposta freschissima ed intelligente, oltre che tamarra oltre misura e divertentissima, già destinata a diventare un cult di questo duemiladiciotto sul piccolo schermo e della carriera del mitico Jean Claude che, vorrà perdonarmi, nel corso dell'adolescenza ho snobbato tanto da non affrontare mai la visione di quello che è stato il suo film di maggior successo, Timecop, che a suo dire dovrebbe essere la versione bella di Looper.
A questo punto, come fosse un fioretto nella speranza di vedere una season two di Jean Claude Van Johnson, prometto che rimedierò il più presto possibile.
O comunque, prima che qualcuno venga a prendermi da un futuro che potrebbe non essere così roseo.
O ricco di spaccate e calci rotanti.




MrFord




 

4 commenti:

  1. Il pilot è fantastico, il resto un pochino meno, siamo in piena zona "JCVD" (2008) in cui il nostro si prende in giro da solo con autoironia, le strizzate d'occhio ai tanti film di Van Damme sono la parte più gustosa ;-) Cheers

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    1. A me è parso una figata dall'inizio alla fine, già cultissimo per quanto mi riguarda, come lo era stato JCVD! :)

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  2. Uh, Madonna!
    Questo è troppo persino per te. E l'header non si può vedere ahahah

    Il pilot l'ho trovato di un inutile pazzesco, visto che già sfruttava le idee del mediocre JCVC. A malapena sono arrivato alla fine dell'episodio.

    E mi spiace comunicarti, anzi sono lieto di comunicarti che questa porcheria è già stata giustamente cancellata dalla faccia della Terra a suon di calci rotanti e non avrà una seconda stagione. :)

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    1. Sarebbe stato fantascienza pura un apprezzamento da parte tua. Dal canto mio, non posso che considerarlo già un supercult.

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