venerdì 19 dicembre 2014

Gone girl - L'amore bugiardo

Regia: David Fincher
Origine: USA
Anno: 2014
Durata:
149'




La trama (con parole mie):  il matrimonio di Nick e Amy Dunne sembra perfetto. Loro sono belli, giovani, innamorati. Eppure le cose non vanno affatto bene come parrebbe. E quando, nel giorno del loro quinto anniversario, Amy sparisce nel nulla, i sospetti si concentrano su Nick, che appare fin troppo distaccato rispetto alla situazione, e ben presto finisce nel mirino degli inquirenti e della stampa, che ritengono possa essere il responsabile non solo della sparizione, ma anche della morte di sua moglie.
Le prove, infatti, paiono portare le indagini nella direzione dell'omicidio: il sangue ritrovato nel salotto di casa Dunne appartiene ad Amy, viene a galla una relazione clandestina di Nick, i conti - anche economici - della famiglia non tornano, e perfino Margo, sorella gemella dell'indagato, comincia a nutrire sospetti: ma è davvero lui il colpevole che tutti cercano così affannosamente?
O la verità dietro la sparizione di Amy è un'altra, decisamente più inquietante e complessa?








Un vecchio detto afferma che il matrimonio sia inesorabilmente la tomba dell'amore.
Sinceramente nutro ben più di un dubbio in proposito, ma che non si tratti di una passeggiata, questo è sicuro: la costruzione di una storia che dura o può durare una vita, infatti, è decisamente complessa, differente dall'entusiasmo travolgente degli inizi, quando, con ogni probabilità, il legame tra due persone prende forza dalla passione e dall'incertezza del futuro come fosse una specie di "carpe diem" traboccante sesso.
Una volta che il rapporto si è solidificato comincia il lavoro vero, quello in grado - se le cose vanno bene - di trovare il bello della quotidianità, e di accogliere uno dopo l'altro i difetti del proprio compagno o compagna amandoli almeno quanto i pregi, anche quando si finisce per mandarsi affanculo almeno un pò.
Senza dubbio non è semplice, comunque, per quante soddisfazioni possa regalare, e chi pensa che l'amore sia solo una favoletta e non il frutto di una sorta di costante lavoro di muscoli e cervello, probabilmente finirà per uscire con le ossa rotte o per rompere le ossa, in un rapporto così importante, lungo e profondo come quello che si presuppone sia il matrimonio: David Fincher, che nel passato recente aveva analizzato - e alla grande - il ruolo della donna e la sua emancipazione grazie alla Lisbeth Salander di Millennium - Uomini che odiano le donne riprende in una certa misura il discorso affrontando ad un tempo quello dell'amore, il terreno più minato all'interno del quale tutti noi ci muoviamo almeno una volta nella vita.
Il risultato è una bastonata da fiato sospeso costruita sul thrilling ed il sospetto - la prima parte -, un quasi terrore - la seconda - ed una clamorosa svolta psicotica - la terza ed ultima -, quasi fossero stati shakerati rispettivamente Frantic, Misery non deve morire ed Eyes wide shut, non proprio piccoli calibri della settima arte: il lavoro svolto dal regista - forse fin troppo glaciale, in alcuni passaggi - seziona a più livelli il concetto di matrimonio, quello di amore, quello di violenza - sia essa fisica o psicologica, prodotta o solo indotta - senza per questo intaccare l'efficacia e la scorrevolezza di un intreccio profondamente crime legato ad un paio di twists davvero ben congeniati che rendono le due ore e mezza di durata incredibilmente scorrevoli, e Gone girl il degno erede di quest'anno del magnifico Prisoners dello scorso.
E' difficile scrivere di quest'ultima fatica di Fincher - che sarà indubbiamente discussa, e non raccoglierà consensi unanimi, come spesso è accaduto in passato rispetto alla sua filmografia - senza incappare in spoiler che potrebbero rendere la visione meno efficace, così come pensare di aver assistito alla migliore esibizione del regista - in fondo, Se7en traboccava di molta più passione, The social network era in grado di fotografare con ironia nerissima l'attuale epoca "smart", Il curioso caso di Benjamin Button di rendere romantica e profonda quella che, sulla carta, era una sorta di favoletta hollywoodiana -, eppure, ed in più di un passaggio della stessa - la prima conferenza stampa di Nick e i genitori di Amy, la sanguinosa sequenza nella casa al lago, il confronto nella camera da letto del finale - l'impressione di essere di fronte ad una scheggia caotica eppure decisamente controllata di grande Cinema è netta, così come clamorosa è la capacità di Fincher di raccontare i due punti di vista decisamente opposti di Nick ed Amy senza per questo parteggiare per l'una o per l'altra parte, anzi riuscendo, in qualche modo, ed anche di fronte alle rispettive colpe, a mostrare in egual misura le ragioni dei protagonisti della vicenda.
Perchè in fondo il matrimonio è anche questo: riuscire a comprendere le ragioni dell'altro, e trovare un equilibrio che, a volte, rappresenta la strada più difficile da percorrere.
In un certo senso, Gone girl finisce per essere il lato oscuro e terribile di This is 40, e la prova che anche alle battaglie più massacranti a volte sopravvive qualcosa che, chissà, potrebbe quasi rivelarsi un bene superiore.
E come William ed Alice nel finale del già citato Eyes wide shut sotterranno l'ascia di guerra ed iniziano la ricostruzione del loro rapporto a partire da uno dei verbi più semplici ed efficaci del mondo - "C'è una cosa che dobbiamo fare il più presto possibile." "Cosa?" "Scopare." -, Nick ed Amy, alla fine di questo Gone girl, avranno trovato, vita o morte che sia, la loro strada.
Quasi come se il matrimonio fosse più forte dei suoi protagonisti.
Quasi come se non fossero gli uomini ad odiare le donne, ma gli uomini e le donne ad odiare se stessi e chi amano perchè diversi da quelli che si erano immaginati fossero.
Quasi, però.
Perchè quando si è disposti a lottare - se non l'uno per l'altra, l'uno accanto all'altra - allora tutto finisce per essere davvero possibile.
Anche quello che è solo apparenza.
O quello che all'apparenza è impossibile.



MrFord



"Watch me come undone
they're selling razor blades and mirrors in the street
I pray when I'm coming down, you'll be asleep
if I ever hurt you, your revenge will be so sweet
because I'm scum, and I'm your son
I come undone
I come undone."
Robbie Williams - "Come undone" - 



31 commenti:

  1. concordo, un bellissimo film, anche stavolta Fincher ha fatto un ottimo lavoro :)

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  2. Per me, il romanzo da cui è tratto è uno dei più belli letti quest'anno. Divertentissimo, acuto, scioccante, spietato. E il film non è da meno. Come poteva esserlo con una leggenda come Fincher alla regia? Tutto perfetto, una trasposizione curatissima, con la Pike che è di una bravura sconvolgente e Ben Affleck che fa Ben Affleck, grossomodo. L'unica cosa che rimprovero agli sceneggiatori, la mancanza dell'ultima frase che lui dice a lei, più o meno: Mi dispiace per te. Perché ogni mattina ti tocca svegliarti ed essere te.
    Era un ultimo schiaffo morale, per quel che gli schiaffi morali - in guerra come in amore - valgono.

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    1. A questo punto mi sa tanto che dovrò recuperare anche il romanzo!
      Per il resto, un gran lavoro davvero, sotto tutti i punti di vista.
      E quella frase, in effetti, ci stava davvero.

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  3. a me ha convinto parecchio questo ultimo film di Fincher, vedo che la pensiamo alla stessa maniera,,,,un vecchio saggio diceva che il matrimonio è la tromba dell'amore...oggi pubblichiamo in stereo...

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    1. Più che convincente, per me, questo viaggio nel lato oscuro dell'amore.
      Bravo Fincher.

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  4. curiosissimo di vederlo al più presto

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    1. Sono certo che ti piacerà.
      E', penso, l'ultima bomba del duemilaquattordici.

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  5. il romanzo è terribilmente bello
    il film lo vedrò stasera
    il finale (Amy xxx è xxxxx, anzi è xxxxxxx; Nick la xxxxxxxx ma non la xxx xxù) è una vera mazzata

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    1. Del romanzo sto leggendo solo un gran bene, dovrò recuperarlo.
      Mi saprai dire del film.

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  6. ma questo è un film bruttissimo!
    no, è un film bellissimo!
    ma vah, è un film bruttissimo!
    col ca##o, è un film bellissimo!

    quale sarà la verità?
    :)

    p.s. spero che julez abbia preso appunti durante la visione del film uahahah

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    1. Cos'hai fatto, copia incolla del commento per farti pubblicità!? ;)

      Chissà, le chiederò se si è segnata tutto il da farsi! ;)

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  7. L'amore nel 2014 non è più una questione tra due persone direi, ormai l'occhio di terzi/quarti/quinti/etc è sempre attento a ciò che accade nelle altre case, ho visto anche questo in Gone girl :)

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    1. Più che altro, a prescindere dall'epoca, una relazione è spesso un mondo a parte rispetto all'esterno, lati oscuri compresi.
      E questo film analizza la cosa alla grande.

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  8. mi attira, tanto. Si dovrà valorizzare le serate libere...

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    1. E' davvero un bel pugno nello stomaco.
      Soprattutto per chi vive da vicino il rapporto con il matrimonio.
      Recuperalo!

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  9. Lo aspettavo da tanto, e sarà la mia ultima visione del 2014 per non rimanere con la visione del - graficamente e basta - bello Lo Hobbit. E so già con cosa si aprirà il mio 2015, hai qualche idea? :D

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    1. Mi sa tanto che il tuo duemilaquindici si aprirà come il mio! ;)

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  10. LALALALALALA non voglio sapere nulla LALALAALALA lo guardo stasera o al massimo domani LALALALALALA...
    ;-)

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  11. Visto stasera,lei strepitosa,interessante la trama,una mezz'oretta + corto lo avrei preferito,pazienza.Affleck bollito come sempre.E non mi piace proprio per niente come finisce :/

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    1. Il fatto è che secondo me non deve piacere.
      In fondo, si parla di lati molto oscuri.

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    2. Lo so,ma io ho un odio profondo per i film che finiscono male ^^
      Il film è veramente ben girato,ma mi ha scatenato delle pippe mentali angoscianti sui rapporti di coppia che non mi mollano più :/
      Quante volte si sente un coniuge rimproverare all'altro di non essere più la persona che si era sposato?Eppure,i matrimoni,o cmq i rapporti lunghi,fanno sì che siamo noi a plasmare chi ci sta accanto,e quindi in realtà è colpa nostra se l'altro non risponde più alle nostre aspettative.
      SPOILER
      quando lei gli dice,nel finale,che lei rivuole l'uomo che ha sposato,quello che ha visto in tv,e di come lui si fosse piaciuto solo mentre cercava di essere l'uomo che piaceva a lei,ha tutto un malato,perverso senso.Lei dice di non essere pentita,che avrebbe fatto di tutto per far tornare quello che avevano all'inizio.Parimenti trovo però insostenibilmente angosciante il suo uso della gravidanza per,di fatto,incatenare a sé un uomo che avrebbe voluto solo scappare da lei prima possibile.E anche qui,la cosa è estremizzata in una maniera da malati di mente,ma quanti matrimoni si fanno,o si tengono assieme alla meno peggio,"solo"perché c'è un figlio di mezzo?quanti figli vengono fatti arrivare "per sbaglio" per salvare un matrimonio in crisi?

      dio,che ansia.

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    3. Ci sta che alcuni film finiscano male, come capita anche nella vita.
      E a volte non è detto che un male sia necessariamente un male.

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  12. Finora il film di Fincher che mi ha convinto maggiormente, pur coi suoi piccoli difettucci.

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  13. Io mi sbilancio e lo incorono mio film dell'anno, salvo clamorose sorprese in questi ultimi 10 giorni ahahahah
    Baingiu

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    1. Film dell'anno senza dubbio no, ma comunque un gran lavoro!

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  14. L'ho visto sabato sera e il primo aggettivo a cui ho pensato è stato: ma è un film cattivissimo!! ;-)
    Mi è piaciuto perchè mi ha tenuta incollata allo schermo e perchè mi ha dato da pensare non poco...davvero bravissima la Pike.

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    1. Molto, molto cattivo davvero.
      Ma è questo il suo fascino.
      E la Pike davvero ottima.

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  15. Concordo. Ottimo film, così come ancora migliore è Lo sciacallo.
    Troverai entrambi nella mia top ten.

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