Regia: Wolfgang Reitherman
Produzione: Usa
Anno: 1963
Durata: '79
La trama (con parole mie): il giovane scudiero Artù, detto Semola, incontra casualmente Merlino, potente stregone, che prevede per lui un grande avvenire nonostante i dubbi del gufo parlante Anacleto.
Il mago si trasferisce dunque nel castello di Sir Ettore, dove il ragazzo presta servizio, in modo da istruirlo e prepararlo al suo futuro: tra una lezione ed un tocco di magia, i mesi passeranno e si avvicinerà il torneo tra cavalieri che determinerà il nuovo re d'Inghilterra, cui è previsto partecipi anche il figlio dello stesso Sir Ettore.
Nonostante il perfido zampino della Maga Magò, il giovane Semola riuscirà ad essere presente all'avvenimento e riuscirà a stupire realizzando il miracolo che l'intera Inghilterra attendeva da tanto, troppo tempo.
Credo che tutti, almeno una volta nella vita, abbiate visto La spada nella roccia.
Siamo di fronte ad uno dei Classici Disney più noti ed amati dal pubblico, nonostante, di certo, si sia ben lontani dalle vette artistiche di vere e proprie perle come Pinocchio, Biancaneve o Dumbo.
Eppure, nonostante una storia piuttosto esile e votata all'intrattenimento puro e semplice, con La spada nella roccia il vecchio Walt ed il suo fidatissimo collaboratore Reitherman segnarono un vero e proprio standard azzeccando protagonista e comprimari e giocando profondamente sui toni della commedia, eliminando l'elemento drammatico e spesso quasi spaventoso che aveva caratterizzato i grandi Capolavori disneyani nati prima e dopo il secondo conflitto mondiale.
Merlino, Anacleto e l'impareggiabile Maga Magò prendono letteralmente il pubblico per mano trasportandolo in un mondo magico ed incredibilmente divertente, che culmina con la battaglia che vede contrapposte le due forze della fattucchiera e del futuro consigliere del futuro Re Artù in una lotta all'ultima metamorfosi, regalando chicche a ripetizione come il tricheco di Merlino o il drago viola di Magò, dando vita ad una delle prime grandi scene action - se così si può definire - del Cinema d'animazione americano.
L'idea, inoltre, di sfruttare la magia a scopi didattici - anche barando, come ammette lo stesso Merlino, personaggio e mentore indimenticabile - in modo da catturare l'attenzione del vivace e curioso Semola/Artù risulta, oltre che azzeccata, profondamente educativa addirittura in misura maggiore per il pubblico adulto, quasi si indendesse consigliare ai genitori dei bambini che allora affollavano le sale - ma perchè no, anche a quelli di oggi - di liberare la meraviglia in modo da poter catturare l'attenzione dei piccoli ed aprire la loro mente al mondo, piuttosto che gridare ordini ed impartire punizioni a seguito di "note cattive" - e in questo caso entra in gioco il simpatico, seppur limitato, Sir Ettore -.
Curioso, perchè quando ho iniziato a pensare al post che avrei scritto a proposito di questo film, la mente è subito corsa alla risata contagiosa di Anacleto, alle canzoni che ancora conosco a memoria - indimenticabile Higitus figitus, cantata da Merlino per organizzare il suo trasloco -, al lupo sfigato che vorrebbe Semola come portata principale del suo prossimo pasto, e via discorrendo, in un tripudio di amarcord e magia, quasi fosse davvero possibile un ritorno ai tempi in cui, sotto Natale, in montagna, con la neve fuori e i nonni nell'altra stanza, io e mio fratello ci schiaffavamo una videocassetta dietro l'altra alternando a film come questo I Goonies o Gremlins.
Bei tempi davvero.
Ma è altrettanto confortante - un pò come la coperta che si stringeva ai tempi, o che magari ci appoggiava sulle spalle proprio la nonna -, pensare che il Cinema permetta anche ora, a più di vent'anni di distanza, nel pieno dell'estate, di sdraiarsi da sposati sul divano e sentire che quel calore non ci soffoca come l'afa di stagione.
Perchè non è lì per toglierci il respiro, ma per regalarcene qualcuno in più: proprio come un vecchio Classico.
MrFord
"It’s a kind of magic
the bell that rings inside your mind
is challenging the doors of time
it's a kind of magic."
Queen - "A kind of magic" -
Credo che tutti, almeno una volta nella vita, abbiate visto La spada nella roccia.
Siamo di fronte ad uno dei Classici Disney più noti ed amati dal pubblico, nonostante, di certo, si sia ben lontani dalle vette artistiche di vere e proprie perle come Pinocchio, Biancaneve o Dumbo.
Eppure, nonostante una storia piuttosto esile e votata all'intrattenimento puro e semplice, con La spada nella roccia il vecchio Walt ed il suo fidatissimo collaboratore Reitherman segnarono un vero e proprio standard azzeccando protagonista e comprimari e giocando profondamente sui toni della commedia, eliminando l'elemento drammatico e spesso quasi spaventoso che aveva caratterizzato i grandi Capolavori disneyani nati prima e dopo il secondo conflitto mondiale.
Merlino, Anacleto e l'impareggiabile Maga Magò prendono letteralmente il pubblico per mano trasportandolo in un mondo magico ed incredibilmente divertente, che culmina con la battaglia che vede contrapposte le due forze della fattucchiera e del futuro consigliere del futuro Re Artù in una lotta all'ultima metamorfosi, regalando chicche a ripetizione come il tricheco di Merlino o il drago viola di Magò, dando vita ad una delle prime grandi scene action - se così si può definire - del Cinema d'animazione americano.
L'idea, inoltre, di sfruttare la magia a scopi didattici - anche barando, come ammette lo stesso Merlino, personaggio e mentore indimenticabile - in modo da catturare l'attenzione del vivace e curioso Semola/Artù risulta, oltre che azzeccata, profondamente educativa addirittura in misura maggiore per il pubblico adulto, quasi si indendesse consigliare ai genitori dei bambini che allora affollavano le sale - ma perchè no, anche a quelli di oggi - di liberare la meraviglia in modo da poter catturare l'attenzione dei piccoli ed aprire la loro mente al mondo, piuttosto che gridare ordini ed impartire punizioni a seguito di "note cattive" - e in questo caso entra in gioco il simpatico, seppur limitato, Sir Ettore -.
Curioso, perchè quando ho iniziato a pensare al post che avrei scritto a proposito di questo film, la mente è subito corsa alla risata contagiosa di Anacleto, alle canzoni che ancora conosco a memoria - indimenticabile Higitus figitus, cantata da Merlino per organizzare il suo trasloco -, al lupo sfigato che vorrebbe Semola come portata principale del suo prossimo pasto, e via discorrendo, in un tripudio di amarcord e magia, quasi fosse davvero possibile un ritorno ai tempi in cui, sotto Natale, in montagna, con la neve fuori e i nonni nell'altra stanza, io e mio fratello ci schiaffavamo una videocassetta dietro l'altra alternando a film come questo I Goonies o Gremlins.
Bei tempi davvero.
Ma è altrettanto confortante - un pò come la coperta che si stringeva ai tempi, o che magari ci appoggiava sulle spalle proprio la nonna -, pensare che il Cinema permetta anche ora, a più di vent'anni di distanza, nel pieno dell'estate, di sdraiarsi da sposati sul divano e sentire che quel calore non ci soffoca come l'afa di stagione.
Perchè non è lì per toglierci il respiro, ma per regalarcene qualcuno in più: proprio come un vecchio Classico.
MrFord
"It’s a kind of magic
the bell that rings inside your mind
is challenging the doors of time
it's a kind of magic."
Queen - "A kind of magic" -
Bellissimo, secondo a numero di proiezioni in casa mia solamente a Robin Hood.
RispondiEliminaNon sapevo che il regista era Wolfgang Reitherman. Una delle scene da lui realizzate è lo stupendo combattimento tra il principe e il drago ne La bella addormentata nel bosco, uno dei miei classici disneyani in assoluto preferiti
RispondiEliminaMa bravo! Penso di averti messo la pulce nell'orecchio con un qualche commento di tempo fa...
RispondiEliminaUna meraviglia progressista che oggi, a mio parere, verrebbe addirittura censurato ;)
Lo rivedrei mille volte, e quoto Pesa e Alma in pieno!
Pesa, anche a casa mia è stato secondo soltanto a Robin Hood: bellissimo davvero.
RispondiEliminaAlma, Reitherman ha firmato la regia o la co-regia di quasi tutti i Grandi Classici della Disney di allora. Un vero mito.
Eddy, concordo in pieno. Oggi troverebbero il modo per tagliarlo o nascondere certe frasi con un adattamento il più terrificante possibile.
Anche io non mi stanco mai di rivederlo!
Epico.
RispondiEliminaMagia, c'è poco da dire.
RispondiEliminaOver e Alessandro, non posso che essere d'accordo. Una visione ancora oggi magica, praticamente intramontabile.
RispondiEliminaDa piccolo piccolo certe scene mi facevano ridere fino alle lacrime. Non lo vedo da troppo!
RispondiEliminaOttimista, io quando vedevo Anacleto che si strozzava dal ridere impazzivo. Mitico davvero.
RispondiEliminaSuperclassicone, però è da un sacco che non lo vedo, rimedierò al più presto.
RispondiEliminaAnche se preferirei guardarmelo di inverno come quando ero un pupo.
Qui a casa nostra sfondi una porta aperta a recensire i classici Disney...
RispondiEliminaAbsinto, anche io lo vedevo sempre d'inverno, ma questa volta ho provato il cambio di stagione: in fondo, nella parte iniziale, è ambientato d'estate. ;)
RispondiEliminaGae, i Classici Disney sono un cult totale anche dalle parti di casa Ford. Vedrai che avvicinandoci all'inverno ne troverai recensiti anche altri!
cala cala merlino!!!!
RispondiEliminala mia infanzia, di più non so dire....
imperituro!
Stupendo questo cartone! Ti seguiremo molto volentieri!
RispondiEliminaLe donne di Cà Versa!
Ivan, bentornato da queste parti! ;)
RispondiEliminaConcordo in pieno!
Donne di Cà Versa, benvenute! Passate quando volete!
ho sempre voluto un gufo come Anacleto sul comodino
RispondiEliminaIo invece vorrei il vero Anacleto che mi smadonna dietro quando divento troppo tamarro, mi divertirei un sacco!
RispondiEliminaMerlino ed Anacleto always rule!! :D
RispondiEliminaLa scena del duello con Maga Magò ormai è Storia dell'Animazione.
Un abbraccio dal tuo giovane padawan (ancora in vacanza). ;)
"Honululuuuuu... arrivooooo!!!" :P
Vince, il duello tra Magò e Merlino è mitologia dell'animazione, senza dubbio.
RispondiEliminaRicambio l'abbraccio, e goditi Honululu - bella citazione -! ;)
ma che stai addì?
RispondiEliminamolto meglio questo di pinocchio, biancaneve (?!?) o il troppo deprimente dumbo!
Pinocchio, Biancaneve e Dumbo sono tre Capolavori, non soltanto di animazione!
RispondiEliminaCerto, forse sono troppo impegnativi per te! ;)