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venerdì 20 maggio 2016

Film rivalutati

La trama (con parole mie): complice un'idea davvero interessante del buon Jean Jacques promossa come Day per bloggers in modo da togliere la ruggine che da mesi pare essersi depositata sulle iniziative di gruppo, si dedica la giornata di oggi ad una carrellata di pellicole negli anni rivalutate, dal sottoscritto, in positivo o in negativo, complici reiterate visioni, il Tempo e l'età, che spesso e volentieri ci fornisce punti di vista differenti rispetto a titoli apparsi la prima volta come delusioni o must assoluti.




AMORES PERROS di Alejandro Gonzales Inarritu


All'epoca dell'uscita - lo vidi in una sala semideserta in solitaria - rimasi stregato dal Pulp fiction messicano che lanciò nell'orbita che conta il doppio premio Oscar Inarritu, che per un breve periodo divenne il mio idolo incontrastato: alla lunga, per quanto ancora ami questo film, ho di molto rivalutato la valutazione complessiva, che deve tantissimo a Tarantino, per l'appunto, e a parte una tecnica pazzesca mostra tanta pancia ma poco controllo.


ROMEO+GIULIETTA di Baz Luhrmann


Ricordo che fui trascinato al Cinema dalla mia fidanzata - se si può definire così una storia di poche settimane a diciassette anni - insieme ad un altra coppia di amici a causa di Di Caprio e passai il secondo tempo a limonare duro e a mettere le mani sotto la maglietta della suddetta sbattendomene di Luhrmann e soci.
Con il tempo, ho rivalutato tantissimo - ed in positivo - lo straordinario lavoro di adattamento alla modernità operato da Luhrmann su uno dei drammi più noti del Bardo.


HEAT - LA SFIDA di Michael Mann


Se torno con la memoria alla prima visione di Heat - La sfida, quasi non ci credo io stesso.
Mi parve verboso, lungo, inconcludente, in completo contrasto con la fama che lo precedeva e le descrizioni di mio fratello: già alla seconda visione, cambiai completamente punto di vista.
Insieme a Vivere e morire a Los Angeles e Point break, infatti, può essere considerato l'action d'autore definitivo made in USA.


ARANCIA MECCANICA di Stanley Kubrick



Altra storia curiosa: vidi per la prima volta Arancia meccanica in sala con mia madre, nel duemilauno, quando fu presentato nella versione rimasterizzata per i trent'anni dall'uscita: ricordo che, per quanto strabiliato, trovai il tutto dannatamente datato, e pensai che, forse, almeno in parte la sua fama poteva essere considerata eccessiva.
Non molto tempo dopo, rivedendolo in VHS, rimasi a bocca aperta di fronte ad una scena in particolare che mi aprì gli occhi non solo a proposito di questo Capolavoro, ma anche dell'opera tutta del genio assoluto Kubrick.


FERRO 3 di Kim Ki-Duk



Nuovo titolo, nuova fidanzata - questa volta una storia davvero seria -, qualche anno dopo Luhrmann: stavo ancora scoprendo Kim Ki-Duk, ed ero abituato alla ruvida, violenta bellezza dei suoi primi lavori, e finii per essere spiazzato dall'eterea spiritualità di Ferro 3.
Ci vollero almeno un altro paio di visioni prima di apprezzare completamente quello che, forse, è uno dei titoli più significativi della carriera del cineasta coreano.


CRANK di Neveldine e Taylor


Nel mio periodo di allontanamento dall'action e dalle tamarrate, preso completamente dal solo Cinema d'autore, Crank mi parve una vera schifezza, un insulto alla settima arte tutta.
Fortunatamente, quel periodo è finito ed il sottoscritto è arrivato al disintossicarsi dalle stronzate da radical finendo per godersi al meglio chicche come questa, e come il suo seguito.
Il discorso varrebbe anche per i miei titoli favoriti del genere action, e perfino per la saga di Rocky, ma ho pensato di sfruttare uno dei film che di norma meno cito e che, ad oggi, mi esalta davvero alla grande.


DISTRICT 9 di Neil Blomkamp



Quando approcciai per la prima volta il lavoro dell'enfant prodige ormai imploso Neil Blomkamp, avevo in testa ancora le parole entusiastiche di mio fratello, ma a parte lo schierarmi con i Gamberoni, non trassi troppo godimento dalla visione: occorsero un paio di altri passaggi per seguire le orme del percorso già fatto anni prima con il succitato Heat - La sfida, e finire per considerare District 9 uno dei grandi classici di fantascienza contemporanei.
Peccato davvero che, con i film successivi, il buon Neil non sia più stato in grado di raggiungere gli stessi livelli.


THE DEPARTED di Martin Scorsese


Scorsese è un Maestro, e su questo non ci sono dubbi. Complici il cast all star ed una storia tra il noir ed il poliziesco che avevo già apprezzato nella sua versione made in Hong Kong, uscii dalla sala soddisfatto e pronto ad applaudire alla grandiosa messa in scena orchestrata dal vecchio Marty: ad oggi trovo The Departed una delle pellicole più convenzionali di Scorsese, paradossalmente quella che è riuscita a regalare allo stesso il tanto agognato Oscar - un pò com'è accaduto quest'anno per Di Caprio con The Revenant -.
Niente di davvero grave, ma si sa che da un grande ci si aspettano sempre cose grandi.

KUNG FU PANDA di John Stevenson e Mark Osborne


La prima volta che il mio cammino incrociò quello di Po fu con Julez, nei primi mesi della nostra convivenza, quando non avevamo orari, vivevamo in centro a Milano ed avevamo un Cinema praticamente sotto casa.
Tanto mi divertì il film, quanto detestai il finale, in contrasto con la filosofia di accettazione del diverso e di tolleranza espressa fino a dieci minuti dall'epilogo.
La passione del Fordino per il personaggio del paffuto panda passato dall'essere un fan nerd dei Cinque Cicloni a Guerriero dragone esperto di kung fu e le decine di visioni dello stesso hanno finito per smussare gli angoli e trasformare questo film in un vero e proprio cult del Saloon.

SALVATE IL SOLDATO RYAN di Steven Spielberg



Questo film ha una storia curiosa, rispetto al sottoscritto: lo vidi in videocassetta pirata ai tempi dell'uscita in sala, e rimasi emozionato oltre misura dalle storie dei singoli soldati raccontati da Spielberg, in un periodo - quello dell'adolescenza - in cui l'ideale romantico della tragica morte eroica da giovane mi rapiva, e non poco.
Lo rividi nel pieno del mio periodo da radical appassionato di proposte d'autore e, a parte la tecnica indubbia mostrata nella sequenza dello sbarco, trovai il tutto infarcito di una retorica a stelle e strisce eccessiva.
Quando, recuperato in bluray, affrontai una nuova visione per raccontarlo anche qui al Saloon, riscoprii una sorta di via di mezzo tra le due posizioni: epoche diverse per vite che sembrano diverse.




MrFord




Partecipano all'iniziativa con coraggio anche:

http://nonceparagonecinema.blogspot.com/2016/05/film-che-ho-rivalutato-donnie-darko.html
http://directorcult.blogspot.com/2016/05/i-film-che-ho-rivalutato.html

giovedì 9 aprile 2015

Thursday's child

La trama (con parole mie): ricordo un tempo in cui il giorno delle uscite in sala rappresentava, almeno in piccola parte, un momento di grande eccitazione per il pubblico cinefilo, considerata la presenza di almeno due o tre titoli in grado di suscitare quantomeno curiosità.
Purtroppo parliamo di un passato remoto, ed ormai io ed il mio scomodo rivale Cannibal Kid ci ritroviamo costretti più che altro a scommettere sul meno peggio della settimana, nella speranza che ci offra quantomeno uno spunto per proseguire la nostra faida.
E non crediate che questo incipit riveli, al contrario, un weekend ricco di proposte: le cose stanno proprio ed indubbiamente così.

Il sindaco della Terra dei Cuccioli Eroici.
Humandroid

"Batti cinque! Pensieri cannibali ha chiuso i battenti!"
Cannibal dice: Il regista Neill Blomkamp ai tempi del fulminante esordio District 9 era indicato da alcuni come il possibile salvatore del genere sci-fi. Alcuni tra cui il sottoscritto. Dopo aver visto la sua opera seconda, il modesto e banale Elysium, posso dire che forse, forse eh, l'avevo un tantino sopravvalutato. Questo suo nuovo Chappie, che in Italia per evitare prese per il culo hanno ribattezzato Humandroid, negli Usa si è già rivelato un bel floppone. Da noi possono anche avergli cambiato il nome, ma la sostanza non cambia. Come il mio blogger rivale, puoi chiamarlo James o puoi chiamarlo Ford, ma sempre pirla resta.
Ford dice: Neil Blomkamp, che era partito alla grandissima con District 9 prima di crollare sotto il peso di Hollywood con Elysium, torna sul grande schermo con un prodotto che, almeno sulla carta, parrebbe richiamare il suo esordio.
Sarà un ritorno alle origini, o la conferma che tutti noi avevamo sopravvalutato il regista sudafricano?



White God - Sinfonia per Hagen

"Merda, sono inseguito dai Cuccioli Eroici!"
Cannibal dice: Pellicola ungherese su cui non so perché mi sento di scommettere. Oh, poi le scommesse sono fatte per essere perse, si veda Neill Blomkamp...
Ford dice: in questo periodo della mia vita non sono propriamente propenso a scommettere su film ungheresi o troppo di nicchia, dunque penso passerò la mano.
Con Cannibale, invece, direi che non ho mai neppure pensato che si sarebbe potuto scommettere su un tale squilibrato, in quanto a pareri sensati rispetto ai film, in uscita e non.



Il Padre

"Fatemi passare! Voglio anch'io un autografo di Ford!"
Cannibal dice: Di Fatih Akin ho visto solo Soul Kitchen e mi è parsa una commediola tra le più sopravvalutate degli ultimi anni. In questa nuova pellicola sembra essersi dato al mattonazzo religioseggiante impegnato. Una fordianata che lascio tutta al padre del Fordino.
Ford dice: Fatih Akin è un regista che ho sempre apprezzato, dallo splendido La sposa turca fino allo spassoso Soul Kitchen, apprezzato in lungo e in largo ed osteggiato solo dai radical chic come Peppa Kid.
Per quanto sulla carta il suo nuovo lavoro appaia un bel mattonazzo, devo ammettere di essere molto curioso.



Se Dio vuole

"Quei due bloggers vanno internati: e subito."
Cannibal dice: Altra pellicola a tematica religiosa, questa volta per giunta sotto forma di ennesima commedia all'italiana. Questa non posso rifilarla manco a Ford. Se Dio vuole questa roba non va a vederla manco un'anima.
Ford dice: se dio vuole, un giorno non esisteranno più questi film. E, forse, anche Pensieri Cannibali.



Ameluk

"Quello è Peppa Kid: arrestatelo."
Cannibal dice: E con Ameluk questa settimana scatta il triplete di pellicole religiose. E soprattutto il triplete di pellicole che non vedrò mai.
Ford dice: quando si pensa di essere arrivati al peggio delle uscite per il weekend, si finisce per essere sempre sorpresi.

Un po' come con le bislacche valutazioni del Cucciolo Eroico.





Uno, anzi due

"Quei due bloggers fanno proprio ridere. Al contrario di me."
Cannibal dice: Maurizio Battista è un comico.
Sì, questa era una battuta e fa ridere più delle sue solite.
Uno, anzi due invece cos'è? Vorrebbe essere un tentativo di indovinare il voto che potrei mettere al suo film se mai lo vedessi?
Mi sa che si illude, perché più di zero sarebbe difficile.
Ford dice: io mi chiedo di chi sia la responsabilità dell'invasione delle sale cinematografiche da parte dei presunti comici televisivi.
Il responsabile di questo scempio meriterebbe più bottigliate perfino del mio antagonista.



Oops! Ho perso l'arca...

"Chi manca all'appello?" "Il Cucciolo Eroico!" "Allora possiamo anche partire."
Cannibal dice: Non bastassero milioni di pellicole italiane, questa settimana deve arrivare pure la solita assurda bambinata fordianata?
Oops! I film di questo weekend mi sa che me li perdo tutti.
Ford dice: nonostante si tratti di un film d'animazione - si fa per dire - mi sa che lo perderò. E senza ops di sorta.



La dolce arte di esistere

"Caro, sono preoccupata: da qualche giorno legge solo gli scritti di Ford."
Cannibal dice: Solo perché certe cose esistono, non per forza bisogna prenderle in considerazione. Come Ford. O come questo film.
Ford dice: c'è a chi piace esistere, e a chi piace vivere. Inutile dire che io faccio parte della seconda schiera. Quindi ignorerò bellamente l'esistenza di questa roba inutile.



Ci devo pensare

"Quante volte te lo devo dire, non devi dare confidenza a Peppa e Ford! Quelli sono pazzi!"
Cannibal dice: Ci devo pensare è una frase che va benissimo in un sacco di occasioni. Come quando Ford ti propone una nuova Blog War o ti consiglia un film da vedere. E può tornare utile anche nel caso in cui qualcuno ti chieda di andare a vedere questa pseudo pellicola.
Ford dice: quando Cannibal incensa senza pietà una nuova pellicola, non devo pensare o avere dubbi. Sarà senza dubbio una schifezza atomica.
Non credo consiglierà mai questo film, ma il risultato è lo stesso.



L'amore non perdona

"Brindiamo alla chiusura di Pensieri Cannibali!"
Cannibal dice: L'amore non perdona. Figuriamoci se lo faccio io.
E con questa battuta da action fordiano anni '80, per questa settimana è tutto.
Ford dice: io non perdono i distributori e i produttori di questa roba. E neppure Cannibal, tanto per gradire.



giovedì 29 agosto 2013

Thursday's child


La trama (con parole mie): con agosto ormai vicino ai titoli di coda cominciano a delinearsi settimane più dense ed almeno sulla carta ricche di proposte interessanti. Quante di queste, però, si riveleranno all'altezza delle aspettative? E il Cannibale, dopo anni passati a spararle sempre più grosse, riuscirà finalmente a dare un contegno a se stesso e al proprio ego smisurato?
Quest'ultima ipotesi mi pare decisamente fantascienza, dunque potenzialmente intonata al weekend che ci aspetta in sala.

"Mi pare quasi di leggere Pensieri Cannibali o di vedere un film di Malick: una bella cornice con niente dentro."

Elysium di Neill Blomkamp


Il consiglio di Ford: Neill Blomkamp. Quello di District 9. E dovrebbe bastare così.
Senza dubbio uno dei titoli più attesi di fine estate e dell'anno.
Neill Blomkamp, autore del prodigioso District 9, torna ad esplorare la fantascienza con una nuova riflessione politica che dal futuro finisce per applicarsi più che bene anche al presente.
Cast da grandi occasioni ed aspettative altissime per quello che potrebbe essere lo sci-fi numero uno del duemilatredici, nonchè uno di quei pochi titoli in grado di mettere d'accordo perfino il sottoscritto e quel gamberone del Cannibale.
Il consiglio di Cannibal: Elysium per noi, Valium per Ford
Che figata era, District 9?
È stato uno dei pochi film sci-fi in grado di esaltarmi davvero negli ultimi anni. In mezzo a tante porcherie tutte effetti speciali e zero idee, svettava alla grande e proponeva un cinema fantascientifico nuovo e diverso dal solito. Correva l’anno 2009 e da allora il cinema di genere ci ha regalato ben poche altre soddisfazioni. Adesso il regista di quel film, il sudafricano Neill Blomkamp, torna in pompa magna con una superproduzione, i due divi Matt Damon e Jodie Foster e un sacco di costosi effetti speciali. Avrà mantenuto anche idee e originalità?
Questo è già più difficile e, per quanto possa dare fiducia al talentuoso Blomkamp, ho paura che la delusione possa essere dietro l’angolo.
Comunque sempre meglio avere la delusione, che un Ford dietro l’angolo.

"Questo è Pensieri Cannibali, lo conosci?" "Certo, sul nostro pianeta è vietato da tempo!"

In Trance di Danny Boyle


Il consiglio di Ford: per poter dare dei consigli come quelli di Peppa Kid, bisogna proprio essere in trance!
Torna sul grande schermo l'ex alternativo ed ormai popolarissimo Danny Boyle, regista cui è sempre mancato il guizzo in grado di fare la differenza ma che negli anni è riuscito a sfornare moltissimi titoli sicuramente interessanti, dal cult Trainspotting a 28 giorni dopo, da The millionaire a Sunshine.
In trance pare inserirsi nel filone thriller che il regista anglosassone di norma sa ben gestire: sarà l'ennesimo colpo messo a segno dal vecchio leone prima del tanto vociferato sequel del già citato Trainspotting, o un fuoco di paglia?
La risposta nella recensione fordiana, in arrivo a brevissimo.
Il consiglio di Cannibal: leggendo Ford, si cade in Trance. Con questo film uguale
In attesa di scoprire se Elysium possa risultare una delusione o meno, di certo In Trance è stato parecchio diludente, almeno per me. Il nuovo film di Danny Boyle, regista discontinuo ma che in passato ci ha regalato una perla come Trainspotting, è un thrillerino che parte bene, poi annoia, e nel finale si rivela addirittura una discreta cazzata. Colpa anche di una poco felice scelta di casting: d’altra parte quando si mette al centro della vicenda Rosario Dawson, attrice cagna come poche altre in circolazione che qui offre una splendida prova di pessima recitazione, è difficile tirare fuori un capolavoro. Davvero un peccato, perché all’inizio sembra essere un thriller avvincente, ma poi finisce per esere un’insipida fordianata.
Recensione cannibale in arrivo a breve.

"Devo avvisare Cannibal: Ford è sulla strada per Casale, e non sembra di buon umore!"

Royal Affair di Nikolaj Arcel


Il consiglio di Ford: un film "royale".
Candidato all'Oscar per il miglior film straniero a febbraio, giunge inaspettatamente in Italia il film che avrei molto volentieri premiato con la statuetta, in bilico tra Barry Lyndon, Ritratto di signora e Lezioni di piano. Un viaggio nell'illuminismo danese che porta sullo schermo il confronto tra mente e cuore vissuto da tre figure chiave del progresso della stessa Danimarca, tra i Paesi più avanzati da sempre rispetto alla libertà di pensiero.
Doveste scegliere un film non dico della settimana, ma del mese, dev'essere questo.
Il consiglio di Cannibal: meglio del Royal Baby
Con i soliti tempi da lumaca fordiana, ecco che la distribuzione italiana si sveglia e decide di distribuire uno dei migliori film in costume recenti. Nominato agli Oscar, ottimamente recitato, con splendide atmosfere, non è il capolavoro totale che qualche iper-entusiasta alla Ford cercherà di spacciarvi, però è meritevole di una visione. Dopo il Royal Baby, ecco a voi Royal Affair, già recensito dal solo e unico Cannibal Kid qui: http://pensiericannibali.blogspot.it/2013/02/a-mc-royal-affair-deluxe.html.

"Qui c'è scritto che Ford è in viaggio verso Casale." "Non vorrei proprio essere nei panni di Cannibal Kid."

Una canzone per Marion di Paul Andrew Williams


Il consiglio di Ford: una canzone per Cannibal. Vaffanculo.
Di norma non sono maldisposto rispetto alle commedie dolciamare di stampo anglosassone come questa, che tra le altre cose può contare sull'apporto di un mostro sacro come Terence Stamp, eppure ho come l'impressione che ci troveremo di fronte ad una mezza sòla nello stile del recente Paulette, che prometteva faville ed invece si è rivelato un fuoco di paglia.
Comunque penso che una visione la concederò, non fosse altro perchè A royal affair è già passato da queste parti.
Il consiglio di Cannibal: una canzone per Ford? Di certo una di Justin Bieber XD
Lo dico col cuore in mano: mi è proprio piaciuto questo film. Una pellicola che sa essere strappalacrime, ma non stracciapalle, grazie a una buona dose di british humour e a un protagonista cattivissimo, interpretato da quella faccia da villain di Terence Stamp. In più c’è Gemma Arterton, e scusate se è poco.
Una piacevole sorpresa made in UK, insomma, assolutamente consigliato persino ai vecchietti come Ford ed entro breve vi beccate pure la mia recensione.

Una foto di gruppo dei compagni di casa di riposo di Ford.

Shadowhunters – Città di ossa di Harald Zwart


Il consiglio di Ford: dopo una settimana di allenamenti con il sottoscritto, del Cannibale non rimarrebbero neanche le ossa!
Questo mi pare proprio uno di quei filmetti d'atmosfera teen in grado di fare andare in brodo di giuggiole Katniss Kid, che in attesa del nuovo Hunger Games dovrà scaldare i motori con robetta simil-Buffy come questa.
Io, che ormai ho una certa età, penso che ci metterò le mani sopra soltanto nel caso in cui mi trovassi in astinenza da bottigliate.
Il consiglio di Cannibal: Casale Monferrato – Città di merda
Un nuovo best-seller teen fantasy diventa pellicola e, con esso, i peggiori incubi di Ford diventano realtà. Io invece, da buon bimbominkia quale sono, questi filmetti non li disdegno affatto. So già che sarà ‘na cagata epica, però il misto tra storiella adolescenziale e componente trash-fantasy si lascia sempre guardare. Se non altro perché qualche risata involontaria, si veda la saga di Twilight, la dovrebbe regalare. E poi nel cast, oltre alla sopraccigliosa protagonista Lily Collins, c’è anche l’ex Misfits Robert Sheehan e insomma io a lui continuo a volergli bene. E a Ford continuo a volergli male, soprattutto quando vaneggia contro Buffy, universalmente riconosciuta come una delle serie più importanti e rivoluzionarie nella storia della tv.

"Cannibal Kid, libera la blogosfera dalla tua presenza, te lo ordino!"

Foxfire – Ragazze cattive di Laurent Cantet


Il consiglio di Ford: ragazze cattive? Saranno le amiche di Katniss Kid!
Se avessi letto la trama di questo film senza approfondire ulteriormente, avrei probabilmente finito per liquidare il consiglio in un paio di righe e senza preoccuparmi troppo.
Invece la cornice molto operaia, l'idea della critica al sogno americano e la firma illustre di Cantet mi portano a pensare che, forse, potremmo trovarci di fronte ad una sorta di perla nascosta della settimana, nonché di una sorpresa in grado di farci iniziare bene la nuova stagione cinematografica.
Speriamo solo di non essere delusi: anche perchè sto conservando le bottigliate migliori per la prossima Blog War.
Il consiglio di Cannibal: Fordfire – Ragazza cattiva
E se questo fosse il filmone della settimana, in una settimana finalmente ricca di proposte degne di visione?
Ho come l’impressione che il Laurent Cantet, già autore della Palma d’Oro La classe, film che aveva messo d’accordo in positivo me e Ford, abbia tirato fuori una nuova bella bomba.
Tratto dal romanzo Ragazze cattive di Joyce Carol Oates, ambientato negli USA ma con produzione e cast perlopiù francesi, questo Foxfire potrebbe rivelarsi uno Spring Breakers versione anni ’50. Se non si era capito, io su questo film punto fortissimo, alla faccia dei dubbi di Ford che, come già capitato con il citato Spring Breakers, dovrà ricredersi!

"Che palle di libro, questo L'ultima estate di Joan e altri racconti! Ma chi l'ha scritto, il Cannibale!?"

Comic Movie di Registi vari


Il consiglio di Ford: è già una comica leggere i consigli del Cannibale, non serve un film!
Titolo sfaccettato e frutto della collaborazione di una miriade di attori e registi americani realizzato nello spirito della comicità anni settanta: ammetto di essere attratto dalla quantità di nomi presenti, e che probabilmente la curiosità vincerà e mi ritroverò a recuperarlo, ma le speranze che nutro di assistere ad uno spettacolo davvero valido - almeno nella sua interezza - sono poche.
Se poi dovessi essere contraddetto, tanto meglio.
Il consiglio di Cannibal: mi sa che sarà un poco comic movie
Per chi se lo stesse chiedendo, come Ford, immagino, Registi vari non è il nome di un nuovo fenomenale regista, ma significa solo che questa pellicola è stata diretta da più registi. Si tratta di un film a episodi, con un cast ricco di stelle che però dubito riescano a illuminare una robetta che da parecchio giace in un angolino del mio hard-disk. Dove resterà fino a che non prevarrà la curiosità di vedere se Comic Movie è davvero al livello dei cinepanettoni, come si dice in giro, o possa addirittura essere peggio. Prima o poi credo quindi che cederò e gli darò una possibilità. L’attrazione per il trash d’altra parte è troppo forte. Conduco una rubrica insieme a Ford mica per niente…

"Cannibal, prova a spararne un'altra delle tue e vedi dove ti finisce questo!"

La variabile umana di Bruno Oliviero


Il consiglio di Ford: la variabile non umana, quella di Peppa Kid.
Altro film italiano forse non pessimo come quelli cui siamo ormai abituati ma certamente non abbastanza interessante da spingermi ad una visione, specie se inserito in una settimana in cui le uscite "straniere" sono decisamente più interessanti - anche se, ormai, per essere più interessante di una proposta made in Terra dei cachi basta davvero poco -.
Il consiglio di Cannibal: Ford – La belva umana
Dopo tanti film dal buon potenziale, ecco una quasi assicurata schifezza umana, in arrivo naturalmente dall’Italia. Già il trailer accompagnato da una canzone di Gianna Nannini sembra uno spot del PD, figuriamoci il film completo. Ormai mi viene l’ansia al solo pensiero (cannibale) di dovermi sorbire una pellicola italiana. Come siamo arrivati a questo punto? E come siamo arrivati al punto che Ford infesta il mio blog una volta a settimana con le sue opinioni bislacche?

"Sei in arresto per aver guidato come Ford!"

Infancia clandestina di Benjamín Ávila


Il consiglio di Ford: l'infancia del Cannibale pare non avere fine.
Trascinato dall'aura autoriale di A royal affair, finisco per tuffarmi a capofitto anche in questo Infancia clandestina, del quale conosco poco ma che tocca un argomento che da sempre affascina il sottoscritto rispetto alle tragedie sociali del novecento: la questione argentina, tra desaparecidos e dittatura.
Basato su una storia vera, questo titolo dovrebbe portarci agli anni bui del tempo attraverso gli occhi di un bambino: probabilmente sarà troppo realistico e profondo per il mio rivale, dunque mi sento di consigliarvelo anche per lui.
Il consiglio di Cannibal: visione clandestina
Pellicola ambientata nell’Argentina del 1979 che ci racconta dell’infanzia da clandestino di un ragazzino.
Buone le intenzioni, per di più si tratta di un film ispirato a una storia vera, però al momento, con questa afa estiva, mi sa troppo di mattone impegnato di quelli che possono anche esaltare il mio rivale Ford, ma che io non ce la faccio a reggere. Non ora. Rimandato a settembre, quando poi sarà rimandato all’inverno, quando poi sarà rimandato al 2014, quando poi sarà rimandato al 2000 e credici, quando poi sarà rimandato al 2000 e mai…

"Non ti preoccupare, era solo un brutto sogno: Peppa Kid non esiste!"

Starbuck – 533 figli e non saperlo di Ken Scott


Il consiglio di Ford: Cannibal, io sono tuo padre! Ahahahahah!
Chiudiamo la prima grande carrellata della nuova stagione con una commedia canadese di stampo chiaramente transalpino che, considerato il resto delle proposte, finisce inevitabilmente in fondo alla lista senza troppi rimorsi.
In un weekend in cui è possibile scegliere tra Boyle, Blomkamp, Cantet e Arcel, sinceramente avrete di meglio da fare.
Il consiglio di Cannibal: Ford – 1 figlio e sono cavoli suoi (di suo figlio, intendo)
La storia di un uomo che ha fatto il donatore di sperma e poi un giorno si ritrova con centinaia di figli che vogliono rintracciarlo, desiderosi di conoscere l’identità del loro padre biologico. Dal Canada, arriva una pellicola che parte da uno spunto davvero sburrante e che potrebbe rivelarsi una delle commedie più simpatiche dell’anno. Speriamo…
Quando invece il Fordino si renderà conto che suo padre è l’autore di uno dei più spaventosi siti Internet italiani, lì saremo dalle parti del dramma, altroché commedia.

"Con questo stile sto cercando di imitare Ford, ma non sono ancora abbastanza tamarro!"

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