mercoledì 29 agosto 2018

The Wailing (Hong-Jin Na, Corea del Sud/USA, 2016, 156')




- Per anni ho inseguito questo lavoro di Na, già apprezzatissimo da queste parti per il buon The yellow sea e lo strepitoso The Chaser, sponsorizzatissimo da mio fratello e da amici appassionati. Forse le aspettative sono una bestia più brutta di quanto abbia sempre pensato.

- Una premessa di questo tipo potrebbe far pensare che The Wailing non mi sia piaciuto, o si tratti di un'opera deludente: niente di più sbagliato. Questo film è una bomba che esplode progressivamente e si fa ripensare con il tempo, regala al pubblico almeno due sequenze pazzesche, quella del rito sciamanico che ricorda l'Herzog più visionario mescolato a Jodorowsky ed il confronto finale che ancora oggi mi fa venire la pelle d'oca, mescola alla grande terrore ed ironia. Eppure mi è parso sia giunto come "in ritardo".

- Considerato che sul mercato italiano e occidentale Na è praticamente un semisconosciuto rispetto a suoi conterranei più noti come Joon-ho Bong giunti qualche anno prima un'opera come questa, nonostante il suo innegabile valore, perde qualcosa per coinvolgimento ed originalità rispetto ad altre che trattano temi simili - come la Famiglia, la Paura, l'impossibilità di sapere quale sia davvero la verità -, su tutti The Host, che a più riprese mi è tornato alla mente nel corso della visione.
In un certo senso, e paradossalmente, mi pare che la stessa cosa che potrebbe far amare The Wailing, ovvero nascere per un pubblico che mastica di Cinema, sia la stessa che potrebbe penalizzarlo, perchè se si ha una certa familiarità con l'approccio coreano alla settima arte, risulterà certo poco "rivoluzionario".

- Nonostante l'apparente povertà della produzione, Na conferma comunque che la capacità di creare suggestione non è commisurata al denaro: il dialogo del detective protagonista con la figlia posseduta o passaggi come la comparsa della donna fuori dalla stazione di polizia sono degni di film horror in grado di far stringere le chiappe anche ai duri o presunti tali.

- Molto interessante in termini sociali e culturali è osservare la differenza incredibile tra la Corea che identifichiamo con Seoul, i treni ad alta velocità e la vita "all'occidentale" e quella delle realtà rurali che paiono lontane anni luce e decenni da tutto quanto appena elencato. Notevole anche la riflessione sul ruolo dello "straniero" e dello "sconosciuto", che si mescola alle sensazioni che la visione provoca rispetto ai concetti di sospetto e timore che serpeggiano minuto dopo minuto.

- Se, dunque, nonostante i sentieri lastricati d'oro che mi hanno accompagnato alla visione The Wailing mi sia parso "solo" un gran bel film, avete voglia di conoscere l'approccio coreano alla settima arte o più semplicemente trovarvi di fronte ad una pellicola ironica ma anche terrificante non abbiate paura: quello di Na è "solo" un gran bel film.


MrFord



 

4 commenti:

  1. Partendo dal fatto che io non “mastico di Cinema” come te e gli altri bloggerssss, dico subito che sono proprio ignorante riguardo la settima arte sud coreana. Infatti non conosco Na e i suoi compari e non ho mai guardato nulla che non siano i fantastici drama che quel Paese sforna come se fossero panini caldi e invitanti. Detto ciò, se anche dovessi, per puro caso, avvicinarmi ai film di Na, di sicuro non inizierei con questo. Il perché è semplice: è bastata una tua frase a farmi calpestare la piccolissima curiosità che era nata in me e, quindi, per questa volta passo e rilasso le chiappe sul mio comodo divano, magari guardando un film che potrebbe farti ribrezzo ;)
    P.S.
    Dopo aver visto che hai dato 3 bicchieri a questo “gran bel film”, scappo per non prendere bottigliate a seguito del mio commento!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahah beh, ci stanno anche i filmacci, per rilassarsi sul divano!
      Questo autore, ad ogni modo, va riscoperto: in particolare ti consiglio The Chaser, davvero incredibile.

      Elimina
  2. Classica proposta fordiano-coreana super ricercata. E poi non saresti un radical-chic?
    Sei il fottuto re dei radical, UAHAHAH! ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Super ricercata!? Ma lo conoscono tutti!
      Senza contare che il pensiero che probabilmente ti farebbe cagare rende te il re dei radical! :)

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...