Regia: William Brent Bell
Origine: USA, Cina, Canada
Anno: 2016
Durata: 97'
Anno: 2016
Durata: 97'
La trama (con parole mie): Greta Evans, una ragazza americana decisa a
sfuggire dai problemi avuti con l'ex fidanzato, violento e tenuto
lontano da un'ordinanza restrittiva, accetta un lavoro come tata
oltreoceano, recandosi nel cuore della campagna inglese dove una vecchia
coppia in procinto di partire per un lungo viaggio ha bisogno di
qualcuno che segua il piccolo Brahms.
Peccato che, una volta
giunta a destinazione, Greta scopra che Brahms è in realtà una bambola
che replica le fattezze del figlio della coppia, morto a otto anni in
circostanze misteriose vent'anni prima: stranita dalla situazione ma
ugualmente spinta dall'ottima paga e dalla presenza del giovane
fattorino incaricato di portare la spesa nella tenuta, Malcolm, Greta
accetta di rimanere approfittando, nel corso dei primi giorni, per
godersi la villa e la solitudine ignorando la bambola.
Quando,
però, alcuni fenomeni ed accadimenti la inducono a credere che Brahms
sia in qualche modo ancora presente tra quelle mura, Greta decide di
adempiere al suo compito al meglio.
Ma i suoi guai sono appena iniziati.
Dalle
parti del Saloon, considerata la passione che fin dall'infanzia del
sottoscritto è legata all'horror, le proposte legate al suddetto genere
finiscono per dover superare prove ben più ardue rispetto a quelle del
resto dei titoli che accompagnano gli occupanti di casa Ford giorno dopo
giorno: ne è una prova recente The last shift, accolto discretamente
bene eppure ridimensionato dal passaggio su White Russian, così come lo
sono stati tanti altri prima.
L'approdo in sala di questo The
Boy, dunque, rappresentava un nuovo test, anche se, di fatto, mi
verrebbe quasi da pensare a questo film come ad un thriller di stampo
hitchcockiano - soprattutto ai lavori inglesi del Maestro, da Rebecca a
Notorius - più che ad una pellicola d'orrore dura e pura, pronto a
ricordare, in una certa misura, cose come The others per l'atmosfera e
Housebound per il risultato finale.
Il risultato, devo
ammetterlo, è stato superiore alle aspettative della vigilia se non per
il banale livello di inquietudine e spaventi - ormai trovo davvero poche
cose sullo schermo che riescano davvero a farmi saltare sulla sedia -
quanto per lo sviluppo della storia ed il paio di twist pronti a
cambiare le carte in tavola nella parte finale della pellicola, in grado di
sorprendere in positivo nonostante un epilogo a mio parere troppo
frettoloso e legato alla speranza di un'eventuale sequel che, a conti
fatti, abbassa la valutazione complessiva di un lavoro onesto e di
atmosfera, forse non troppo plausibile in termini di logica ma comunque
buono per una serata d'intrattenimento con il brivido - per chi lo prova
- a scivolare lungo la schiena.
A prescindere dall'utilizzo
di una bambola - ottimamente realizzata, tra l'altro -, pronta a
divenire uno spauracchio per molti spettatori, il personaggio di Brahms
resta sicuramente il motivo d'interesse principale della pellicola,
pronto a passare dalle suggestioni in stile Conjuring alla materialità
di prodotti come La casa nera: accanto a lui il grosso del lavoro è
svolto dall'affascinante villa e dall'atmosfera più che dalla piuttosto
anonima protagonista e dalla sua spalla Malcolm, che si distingue giusto
per la spigliatezza con la quale fin dalle prime battute finisce per
provarci spudoratamente con Greta.
Per il resto, il regista
sceglie di puntare sulle sensazioni più che sulla violenza o l'horror
vero e proprio, e benchè non si raggiungano i livelli dei classici
dell'inquietudine - mi è passato per la mente anche il supercult Gli
invasati - riesce comunque nell'intento di portare a casa la pagnotta,
rendendo quella chiusura ancora più scomoda da digerire considerato il
livello discreto della storia narrata per due terzi della pellicola.
Nulla,
a conti fatti, di davvero impressionante, ma una visione che, in un
periodo moscio e scialbo in sala come questo, potrebbe starci tutta, che
si parli di appassionati di horror e bambole inquietanti o di pubblico
occasionale, considerati i tratti decisamente più da suspence di questo
The Boy: e se doveste imbattervi nell'annuncio di una vecchia coppia
pronta a proporvi una paga elevata per badare alla loro bambola, siate
saggi e passate oltre.
Fidatevi di un vecchio esperto di storie horror.
MrFord
"I wish I never had taken this dare
I wasn't quite prepared
doll me up in my bad luck
I'll meet you there."
Foo Fighters - "Doll" -
"I wish I never had taken this dare
I wasn't quite prepared
doll me up in my bad luck
I'll meet you there."
Foo Fighters - "Doll" -
Come ho detto in molti blog: i bamboloni horror me li santo volentieri...
RispondiEliminaQuesto, comunque, non è tra i peggiori. ;)
EliminaSe anche tu ne parli così, a questo giro passo...
RispondiEliminaSecondo me una visione ci può comunque stare: non è peggio di tanti altri.
EliminaMassì dài,niente che faccia urlare al miracolo,ma secondo me passabile.A noi ha intrattenuto il giusto.
RispondiEliminaAssolutamente sì: peccato per il finale davvero bruttino.
EliminaConcordo con te, come forse già sai. Pensavamo peggio un po' tutti. Però dico peccato, perché con un minimo di impegno - puntare sulla mancata maternità di lei, per rendere il tutto più sensat o profondo - sarebbe stato pure meglio. Si limita, dalla sua, a essere non brutto. :-D
RispondiEliminaVerissimo: con un pò di attenzione in più, sarebbe stato quasi una sorpresa.
EliminaConcordo, guardabile e con qualche momento davvero notevole. Peccato che dopo il twist finale si perda un po' di freschezza per diventare, sostanzialmente, uno slasher. Anche io ho pensato alla Casa nera mentre lo guardavo ;)
RispondiEliminaPeccato davvero. Hanno sprecato in pochi minuti tutto quello che avevano costruito in precedenza.
EliminaIncredibile come siamo più o meno in linea ma tu alla fine lo hai trovato accettabile e io assolutamente insopportabile :D è uno di quei casi in cui i gusti condizionano il "giudizio" finale. Per me, ad esempio, è stata una scialba, mediocre e ridicola esperienza cinematografica. Diciamo che è uno di quei casi in cui siamo d'accordo ma non siamo per nulla d'accordo :P
RispondiEliminaE' curioso essere d'accordo e per nulla d'accordo.
EliminaPosso capire la tua posizione come penso tu abbia capito la mia. :)
atmosfera, solo atmosfera inziale ... :-)
RispondiEliminaSecondo me fino al twist l'atmosfera funzionava bene. Poi ha un pò sbracato. ;)
EliminaSbaglio o hai accostato questo pupazzo-movie a Hitchcock?
RispondiEliminaStai cercando di spararle più grosse di me? :)
Non l'ho certo associato al Maestro, diciamo che il regista deve aver visto i suoi film inglesi. ;)
EliminaE spararle più grosse di te è impossibile! :)
Sei stato fin troppo buono... :)
RispondiEliminaLo dice sempre anche Cannibal! ;)
EliminaLauren Cohan sempre benissimo, il film molto meno.
RispondiEliminaA me lei non fa impazzire, in termini estetici e tantomeno come attrice. ;)
Elimina