mercoledì 22 gennaio 2014

Lo sguardo di sangue - Carrie

Regia: Kimberly Peirce
Origine: USA
Anno: 2013
Durata: 100'




La trama (con parole mie): Carrie White è una ragazza introversa e timida, vessata da una madre ben oltre la devozione religiosa ed i limiti del fanatismo. Quando viene presa di mira da un gruppo di compagne e diviene lo zimbello della scuola, l'aspirante reginetta Sue Snell, pentitasi delle sue azioni rispetto alla ragazza, convince il fidanzato a chiedere a Carrie di partecipare al ballo di fine anno con lui: ma la vendetta delle altre compagne non è ancora giunta al termine, e proprio quando il successo pare arridere alla giovane, uno scherzo terribile e di cattivo gusto scatena la sua ira, solleticando i poteri mentali che Carrie ha cominciato a manifestare.
Sarà l'inizio di un vero e proprio massacro e della vendetta della timida outsider.




Nel corso delle ultime stagioni, probabilmente a causa di una crisi di idee che sta affossando - e non poco - il genere horror, il remake - o reboot - è diventato una moda tanto triste quanto poco fruttuosa, almeno per quanto riguarda la qualità dei prodotti: dal pessimo Nightmare all'agghiacciante Predators, infatti, non ho memoria di una sola rivisitazione riuscita.
Non è da meno in questa triste tradizione anche quest'ultimo Carrie, più che scialba copia del già non perfetto lavoro firmato da Brian De Palma sul finire degli anni settanta ispirato dal romanzo di Stephen King: edulcorato, poco interessante, assolutamente non credibile, abbruttito da un'apertura ed una chiusura davvero oltre i limiti dell'horror - inteso come gusto, e non come genere, in questo caso - che neppure due protagoniste di richiamo come Julianne Moore e Chloe Grace Moretz riescono a salvare.
In particolare la seconda, fino ad ora incensata per la maggior parte delle sue interpretazioni, mostra tutti i limiti di un'attrice assolutamente acerba e per nulla in grado di sostenere una prova davvero sopra le righe - i movimenti delle mani ad accompagnare i poteri mentali, oltre che ricordare più un supereroe che non una ragazza "maledetta", rasentano il ridicolo in ben più di un'occasione -, supportata nel tracollo generale da una Moore che riesce a far dimenticare, nel ruolo della devota folle, le buone prove offerte di recente in titoli come Don Jon.
La cosa davvero irritante, però, di questo nuovo Carrie, è il moralismo di fondo che neppure l'agguerrita Chris - nemesi della protagonista - con le sue azioni apparentemente "criminali" che ricordano più che altro le vendette da soap a basso costo riesce a limitare: la spettacolarizzazione della furia di Carrie neppure ci trovassimo in un blockbuster fracassone e la scintilla "romantica" che accende la stessa paiono un tentativo decisamente maldestro di rendere spaventosa la rivincita di una loser schiacciata dalla realtà scolastica - che può essere una delle più crudeli che nel corso della vita ci si ritrova ad affrontare - e da una madre dispotica e mentalmente disturbata, tra le cose al contrario meglio riuscite della versione originale.
Un fallimento su tutta la linea, dunque, che segna il definitivo tracollo anche di Kimberly Peirce, salita anni fa alla ribalta delle cronache grazie al suo Boys don't cry - pellicola interessante ma di sicuro molto sopravvalutata, interpretazione incredibile di Hilary Swank esclusa -, nonostante, a ben guardare, i suoi peccati non siano certo i più gravi di questa terribile operazione, per la maggior parte imputabili agli sceneggiatori, incapaci di trasmettere la stessa sensazione di disagio della protagonista del romanzo - e non soltanto perchè la Grace Moretz risulta indubbiamente più bella di Sissi Spacek - e di catturare l'attenzione del pubblico, sia esso navigato oppure no.
Senza dubbio potrei comunque essere contento di avere già un ottimo candidato per la decina dedicata al peggio del duemilaquattordici, nonostante si tratti di una magra consolazione per una visione dalla quale già non mi aspettavo assolutamente nulla di buono.
Resta da sperare che il finale "aperto" non porti ad un secondo capitolo, che finirebbe senza dubbio per risultare perfino più indigesto di questo: gli incassi paiono scongiurare questa possibilità, ma di fatto non si può mai sapere.
Al peggio, in fondo, non c'è mai fine.
Per l'horror, invece, pare avvicinarsi sempre di più.


MrFord


"Raining blood
from a lacerated sky
bleeding its horror
creating my structure
now I shall reign in blood!"
Slayer - "Raining blood" -




26 commenti:

  1. Film davvero insulso. Che senso a portare una storia fatta negli anni 70 (e radicata nel profondo a quel periodo - anche perché se una maniaca religiosa nei Seventies era credibile, qui mi sembra solo ridicola, senza contare che Carrie non sa cosa siano le mestruazioni ma scopre in quattro e quattrotto la telecinesi) ai tempi nostri?

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    1. Insulso è la parola giusta.
      Una vera porcheria che già si prenota per la classifica del peggio di fine anno! :)

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  2. Che bello quando noi blogger siamo tutti d'accordo nel condannare certe operazioni che di cinematografico non hanno assolutamente nulla :D

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    1. Dici proprio bene, Frank. Nulla che abbia a che fare con il Cinema.

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  3. Guarda: l'ho finito due minuti fa e in alcune parti ho riso di gusto. È un film ridicolo tratto da una storia che non ha nulla da offrire. Non è credibile una Chloë presa in giro dalle "fighe" di turno quando è lei stessa una figa spaziale, sogno erotico di milioni di ragazzi (anche se non sono più un ragazzo, Chloë mi manda gli ormoni fin sulla luna), e poi l'episodio delle mestruazioni, ma davvero? Ai giorni nostri? Quando su internet trovi ogni cosa.
    La regia poi è di un elementare al limite de " il mio gatto faceva meglio".
    Senza tanti giri di parole: è una cagata.

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    1. Analisi ottima.
      E sintesi ancora più azzeccata per questo "film".

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    2. Quoto sìa la figaggine della Chloe che la poca credibilità della cosa del menarca!!!!!

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    3. Io, ormai, ho rimosso tutto. Fortunatamente.

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  4. Puzza di fail fortissimo, lo salto sicuramente.
    Cmq dai Predators non era così malaccio e tra gli ultimi remake quello della Casa è più che dignitoso.
    ;-)

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    1. Più che di fail puzza proprio di merdata, e infatti è quello che è. Molto peggio di Predators, questo è sicuro.

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  5. come horror fa pena.
    come remake è del tutto inutile.
    ma come teen comedy è piuttosto divertente. è già qualcosa :)

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    1. A me è parso inutile anche come teen comedy, figurati! Una roba che neanche Katniss Kid potrebbe apprezzare! ;)

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  6. Mi chiedo io...ma perchè? Che bisogno c'era?
    Lo bypasserò di slancio.
    Ps. RAINING BLOOOOODDDD..gran pezzone!! :)
    Margheresa

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    1. Non saprei proprio che bisogno ci fosse.
      Ma Raining blood è una bomba, almeno.

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  7. In effetti è un peccato che, con le nuove tecniche per gli effetti speciali (che permetterebbero delle realizzazioni efficaci) sia arrivata anche una crisi di scrittura così pesante e duratura.

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    1. Pensa che a me pare perfino più che pesante e duratura: un vero disastro.

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  8. Come ho già scritto dal Bradipo, non lo guarderei nemmeno se la regista venisse a implorarmi a casa.

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    1. Onestamente, se mi avesse pagato forse avrei scritto anche qualcosa di più lusinghiero! ;)

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  9. Dai su, finalmente stasera lo guardo anch'io. Ho già paura e non in senso buono XD

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    1. Sei ancora in tempo: io dirotterei la scelta su altro. ;)

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  10. A me la Moretz in altri film è piaciuta, semplicemente è troppo bella per essere Carrie. Il film è falso, patinato ed a tratti ridicolo, insomma, veramente orrendo.

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  11. Per caso ne ho visto il "making of", e già da lì ho capito che avrei dovuto starne alla larga. Inutile ed insulso. Teniamoci il libro di king che é meglio, anzi lo consiglio con la traduzione di Brunella Gasperini. Anche il film di De Palma non mi aveva fatto impazzire, certo rispetto a questo è un capolavoro.

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    1. Neanche per me il film di De Palma era memorabile, eppure rispetto a questo è una cosa praticamente stellare.
      Fortunatamente per te hai patito solo il making of! ;)

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  12. ma il titolo con Sangue al posto di Satana è intenzionale o non voluto? Concordo sulla tua analisi e anche su quanto è grande Raining Blood!

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    1. Non è intenzionale, ma la vecchiaia che mi rincoglionisce! ;)

      Grandi Slayer, comunque!

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