Regia: David O. Russell
Origine: USA
Anno: 2013
Durata: 138'
La trama (con parole mie): Irving Rosenfeld di
professione fa il truffatore. Ingannare le persone è il suo mestiere e la sua
vocazione nella vita, fino a che lui e la sua socia in affari e in amore
vengono ingannati a loro volta ed incastrati dall’agente dell’FBI Richie DiMaso.
Quest’ultimo però, invaghito della socia di Irving, propone loro un accordo. In
cambio dell’immunità, i due dovranno aiutarlo ad incastrare un gruppo di
politici corrotti, in un gioco di inganni che si fa sempre più complesso e
stratificato. Chi trufferà chi?
La vita sa sorprenderti. A volte ti inganna e ti
frega, altre volte riesce a stupirti in una maniera positiva come mai avresti
immaginato. Le cose migliori, come quelle peggiori, sono quelle che non ti
aspetti. Io ho vissuto i miei anni adolescenziali e post-adolescenziali come
uno sbandato.
Come un ribelle senza causa che vuole solo una vita spericolata,
come quelle dei film.
Non dovevo rendere conto a niente e a nessuno, ma poi è
capitata una cosa. È capitata la vita.
Sono arrivati una donna, una moglie, una
mamma, Julez, e un figlio, il Fordino unchained.
Tutto è cambiato, la routine
quotidiana così come anche il mio rapporto con il Cinema. Il rituale della
visione di una pellicola in santa pace senza pause adesso ad esempio può essere
interrotto dal cambio di un pannolino, ma è così che vanno le cose ora. È la
vita.
Anche il cinema sa sorprenderti. Ti inganna e ti
frega. Proprio come questo film. American Hustle dal trailer e dalle immagini
promozionali è venduto come la nuova pellicola con protagonista Jennifer
Lawrence, che poi alla fine dei conti compare giusto qua e là ogni tanto.
Lasciando il segno in alcune delle scene più memorabili.
Un’altra grande prova
d’attrice, la sua, che ci fa dimenticare la sua partecipazione a Hunger Games,
la saghetta per teenager in crisi ormonale come il mio rivale Cannibale, che
ormai dovrebbe essere troppo vecchio per certe stronzate.
Non è certo l’unico inganno del film. Anzi, è
soltanto uno tra i tanti. La pellicola si apre con l’immagine non proprio bellissima
di Christian Bale che si sistema il riporto dei capelli, con tanto di pancetta
di fuori. Forse qualche allenamento insieme a me gli farebbe ritrovare la forma
dei tempi della serie nolaniana di Batman. Da questa apertura sembra che ci
aspetti una commedia, poi arriva una scena più da film di truffa e poi ancora
si torna indietro, con un racconto di formazione esistenziale del protagonista.
Non è che l’inizio. American Hustle ci offre tutta una serie di svolte
repentine, di cambi di narratore, di cambi di registro stilistico e narrativo.
Il
regista David O. Russell, apprezzato qui al saloon per Three Kings, The Fighter
ed il sorprendente Il lato positivo, sembra gestire il tutto in maniera molto
precisa e puntuale.
Anche quello non è però che un inganno. Russell si diverte
un mondo a giocare con zoom e carrellate come fosse un novello Martin Scorsese
e a ricreare ambientazioni anni Settanta che riportano alla memoria il Paul
Thomas Anderson di Boogie Nights, altra pellicola amatissima da queste parti. L’apparenza
però inganna. Lo dice un noto detto popolare e lo dice anche il sottotitolo
italiano della pellicola, per una volta non così campato per aria. Via via che
si procede con il minutaggio, il grande spettacolo d’intrattenimento imbastito
nella prima ora comincia a perdere colpi. Si cambia ancora tono e generi
cinematografici, passando dagli accenni di intrecci romantici alla commedia
gangster, con tanto di apparizione di un ormai onnipresente ma non onnipotente
come un tempo Robert De Niro.
American Hustle inserisce al suo interno di tutto e
di più. Lo spettacolo in alcune parti funziona alla grande, soprattutto per
merito di un cast in formissima.
Oltre alla già citata sempre splendida
Jennifer Lawrence, Christian Bale ingrassato e parrucchinato gigioneggia alla
grande e non si rende per fortuna ridicolo come il Nicolas Cage degli ultimi
tempi. Amy Adams convince e ammalia come non mai, mentre Bradley Cooper, dimenticato
il dimenticabile Limitless, si conferma nelle mani di Russell attore
sorprendentemente valido, così come un Jeremy Renner che per una volta non fa
da riserva panchinara di Matt Damon in qualche action movie.
Una serie di
attori che si sfidano in una gara recitativa, una bella atmosfera da Cinema
anni ’70 ed una ottima colonna sonora anch’essa naturalmente legata a quel
periodo che sfoggia gli America così come Elton John, oltre ad una grande “Live
and let die” dei Wings di Paul McCartney “interpretata” dalla Lawrence.
Eppure le apparenze ingannano. Nonostante gli
ingredienti per creare uno dei cult dell’anno ci siano tutti, non
tutto funziona alla perfezione. La trama è troppo ingarbugliata e man mano che
si va avanti con la visione, l'ispirazione a fatti realmente accaduti perde
di interesse. I personaggi sono tutti ben costruiti e accattivanti, ma poi non
vanno da nessuna parte. Questo film intrattiene bene per una buona metà del suo
percorso ma non riesce mai a diventare il grande film che in apparenza sembrava
destinato ad essere, finendo per risultare solo un bell’imbroglio.
Divertente ed
accattivante fin che si vuole, ma pur sempre un imbroglio.
David O. Russell all’inizio
sembra controllare tutti i fili della narrazione come un perfetto burattinaio,
poi si perde clamorosamente nella confusione generale della pellicola. E noi
spettatori insieme a lui.
E voi lettori pure…
Pensavate che questo post fosse stato scritto dal
grande e potente Ford?
Invece no. Sorpresa!
L’ho scritto io, Cannibal Kid, quel pusillanime del suo acerrimo
blogger nemico. C’eravate cascati?
D’altra parte ve lo detto e ripetuto: le apparenze
ingannano.
“But
if this ever changing world in which we live in
makes
you give it a cry, say live and let die
live
and let die, live and let die, live and let die”
Paul
McCartney & Wings - “Live and let die”
secondo me Il lato positivo è uno dei film più sopravvalutati del 2012... però 'sto American hustle sembra quantomeno divertente. mi sa che nel we lo recupero
RispondiEliminaDivertente di sicuro, anche se non quanto l'operazione truffa mia e di Peppa! ;)
EliminaIo amo Jennifer e nel lato positivo era bravissima, ma il lato positivo per me rest un film sopravvalutatissimo e innaffiato di nomination solo a ragione della raccomandazione dei cari vecchi Weinstein...sarò sincera, lo so che non è una cosa molto professionale e matura da fare, ma a volte nella vita è questione di pelle e questo American Hustle MI FA UN'ANTIPATIA ALLUCINANTE AD OGNI PASSAGGIO DEL TRAILER QUINDI MI SA CHE NON LO VEDRò PER PARTITO PRESO, ECCO ;)
RispondiEliminaSecondo me si tratta di un film più che godibile, per quanto non all'altezza delle aspettative.
EliminaE Il lato positivo, per me, è ben più che positivo.
Per non parlare della Lawrence!
Il fatto che non ci sia il nome "Jennifer Lawrence" ad ogni riga e neppure una sua immagine voluta (l'immagine del trailer è una coincidenza o ci state ingannando), direi che caro Ford hai scritto tu il post :D
RispondiEliminaStessa domanda anche per te: Jennifer Lawrence è bravissima, l'ho spesso scritto, finalmente una giovane rivelazione che merita tutto il successo che ha. Appunto, giovane. Non è troppo giovane per interpretare il ruolo della moglie di Rosenfeld? Per quanto sia stata bravissima, io avrei preferito un'attrice almeno sulla trentina, ecco una Jessica Chastain qui sarebbe stata forse più appropriata.
sailor, ricorda che l'apparenza inganna...
EliminaIn tal caso ti sei molto fordizzato e Mr. Ford si è cannibalizzato perché, in entrambi i casi, ho pensato a degli scherzi finali.
EliminaDirei che abbiamo rispecchiato al massimo l'atmosfera del film, come Irving Ford e Cannibal Di Maso. ;)
Eliminadalle mie parti l'ho massacrato abbastanza. O'russell ha alzato troppo il tiro e il mio consiglio spassionato è di tornare a volare basso, ai tempi di The Fighter. Un grandissimo peccato e una grandissima delusione
RispondiEliminaGrandissima delusione mi pare troppo: resta un film ben confezionato ed assolutamente godibile, anche se non all'altezza delle premesse!
Eliminaforse il post più fordiano di sempre.
RispondiEliminadi certo quello meglio scritto nella storia di WhiteRussian eheh ;D
Pensa, stavo giusto pensando di aver pubblicato il peggior post di sempre della storia del Saloon! ;)
EliminaLa tua premessa sui pannolini mi preoccupa... non starai entrando anche tu nel tunnel dei due neuroni residui (tipici dei padri on duty) che al massimo (ma proprio ad esagerare) riescono a reggere un fumettone? (Se scherza, Ford, coraggio!) ;)
RispondiEliminaTranquillo, Gae, non preoccuparti!
EliminaIl post, per mantenere lo spirito del film, non è stato scritto da me! ;)
Il cannibale in versione ford se l'è cavata, quanto al film, sono felice di non essere l'unica uscita parecchio delusa -e annoiata- dalla sala.
RispondiEliminaIo me lo sono goduto, onestamente. Certo, è molto al di sotto delle aspettative, ma non mi è dispiaciuto guardarlo!
Eliminafarmi raggirare e imbrogliare dal regista e dal film è stato uno spasso e per una volta non me n'è fregato nulla della distinzione netta tra finzione e realtà! E' stato liberatoria vedere un film così pacchiano ed esagerato :D
RispondiEliminaAnche io me lo sono goduto, ma mi aspettavo sinceramente di più: io e Peppa Kid siamo stati sicuramente più bravi! ;)
Eliminam'avete fatto veni' mal di testa tu e il cannibale... :-D
RispondiEliminaEra il nostro scopo scombinare un pò i lettori! ;)
EliminaOK. Adesso ho la conferma che abitate in zone infestate da bravissimi pusher... XDXD
RispondiEliminaComunque idea fenomenale, la firma mi ha spiazzato.
Ma questo significa che il Cannibale può tranquillamente imitare Ford? No Alpitour? Ahiahiahiahia! :B
Muchas gracias! E devo ammettere che l'ispirazione di partenza è venuta proprio dal Cannibale!
EliminaPer il resto, direi che possiamo anche imitarci, ma per fortuna ognuno resta irripetibile! ;)
Ahahahah, che mattacchioni XD
RispondiEliminaComunque a me è piaciuto, pur nei suoi limiti. Non da strapparsi i capelli, ma un intrattenimento buono e ben proporzionato.
Anche a me è piaciuto, ma era lecito davvero aspettarsi mooooolto di più! :)
Eliminasiete i nuovi protagonisti di Fight Club ;)
RispondiEliminaBaingiu
Sono anni infatti che propongo al Cannibale di uscire a bere per poi pestarlo nel parcheggio del locale! ;)
EliminaComunque l'odore di sgamo c'è con la parte sulla Lawrence, è ripetuta anche nell'altra recensione (sembra protagonista ma non è, serve a darti l'allegria!) XD
RispondiEliminaOttima collaborazione, siete amicici e ancora non lo sapete! Perché in apparenza vi odiate, ma vi ingannate con questa liasòn bloggara! :-)
Muchas gracias Director's!
EliminaIl giorno in cui io e il Cannibale ci incontreremo finalmente faccia a faccia ti faremo sapere com'è la storia. Forse. ;)
ma insomma chi minchia l'ha scritta questa recensione? e quella del Cannibale? altro che il riporto di Bale vi siete imitati anche gli stili?
RispondiEliminaProprio così. Imitazione totale degli stili per una bella truffa come si deve! :)
EliminaSolo due bicchieri? Io vado a vederlo domani sera. Nel frattempo mi tappo le orecchie e "LALALALALALALALLALA"
RispondiEliminaIn realtà i due bicchieri sono il voto del Cannibale, dato che ci siamo invertiti.
EliminaIo avrei dato due e mezzo, goditelo ma non aspettarti il filmone dell'anno! ;)
L'ho visto proprio ieri, ne parlerò lunedì ma a me non ha esaltato particolarmente.
RispondiEliminaIo me lo sono goduto, ma senza dubbio parliamo di un film decisamente al di sotto delle aspettative della vigilia.
EliminaSarà che quest'anno sono particolarmente esigente, ma sto film non mi è piaciuto, pur riconoscendo che è un buon film confezionato ad hoc e con attori di tutto rispetto.
RispondiEliminaLe tette della Adams vinceranno qualche premio, sicuro.
Per essere cattivo, è un "Ocean's Eleven" fatto meglio.
Io me lo sono goduto, e me lo rivedrei volentieri, ma effettivamente è tutto fuorchè memorabile.
EliminaComunque il seno della Lawrence batte quello della Adams di parecchio. ;)