lunedì 28 maggio 2012

Cannes 2012


La trama (con parole mie): come ormai tutti saprete, si è concluso il sessantacinquesimo Festival di Cannes, che ha visto sfilare alla Croisette il fior fiore del Cinema autoriale - e non - del mondo, confermando questo appuntamento come il più importante dell'anno per gli appassionati e gli addetti ai lavori.
Le proposte erano anche a questo giro decisamente interessanti, anche se pare che la giuria presieduta da Nanni Moretti non abbia avuto praticamente dubbi sul vincitore.
In attesa di avere l'occasione di vedere nelle nostre sale la selezione del Festival, ecco l'elenco dei premi e giusto un paio di punti di vista made in saloon.



Palma d'Oro
Amour di Michael Haneke


Per la seconda volta negli ultimi cinque anni trionfa il chirurgico regista austriaco bissando il trionfo del magnifico Il nastro bianco.
Personalmente ho sempre considerato Haneke uno dei grandi Maestri del Cinema europeo attuale, quindi non posso che essere soddisfatto, anche se una punta in più di coraggio da parte della giuria non mi avrebbe fatto poi tanto schifo. Comunque, le aspettative rispetto a questo Amour sono alte. Molto alte.
Grand Prix
Reality di Matteo Garrone


La nuova fatica del regista di Gomorra non è ovviamente ancora passata sugli schermi di casa Ford, eppure questo premio mi sa tanto di marchettone selvaggio concesso al Presidente di giuria Moretti, che, come in ogni Festival che si rispetti, avrà imposto le sue scelte - o assecondato quelle degli altri giurati - a determinate condizioni.
Premio per la regia
Carlos Reygadas per Post tenebras lux


Premio che mi lascia abbastanza indifferente.
Non conosco a fondo Reygadas, dunque attenderò la visione prima di pronunciarmi in proposito.

Premio della Giuria
The angels' share di Ken Loach


Personalmente ho sempre avuto una particolare simpatia per Loach ed il suo Cinema "operaio".
Il vecchio Ken è uno che tiene i cavalli, un fordiano ad honorem, e le sue storie - su tutte la mia preferita, My name is Joe - riescono sempre a toccarmi.
Eppure ho ancora negli occhi la Palma regalata per il suo peggior film, Il vento che accarezza l'erba, e quindi storco un pò il naso a priori rispetto a questo nuovo successo: anche in questo caso, attenderò la visione. E non senza pregiudizi.

Premio per l'interpretazione maschile
Mads Mikkelsen in The hunt di Thomas Vinterberg


Non ho mai sopportato Vinterberg, ma un premio al mitico Mads Mikkelsen io non lo rifiuto mai.
Non fosse altro che per Le mele di Adamo o Valhalla rising.

Premio per l'interpretazione femminile
Cosmina Stratan e Cristina Flutur in Beyond the hills di Cristian Mungiu 


Mungiu era uno degli autori che aspettavo maggiormente, considerato lo splendido Quattro mesi, tre settimane, due giorni che ancora è una ferita aperta nel mio cuore di spettatore.
Ancora una volta il regista romeno esalta le sue protagoniste, facendo salire la mia curiosità rispetto a questo suo nuovo lavoro alle stelle.

Premio per la sceneggiatura Cristian Mungiu per Beyond the hills


Come sopra. Felicissimo per Mungiu. In attesa di buttarmi in questa visione.

 

CORTOMETRAGGI

Palma d'Oro
SESSIZ-BE DENG (Silence) di Rezan Yesilbas


UN CERTAIN REGARD
 

DESPUES DE LUCIA di Michel Franco


CAMERA D'OR
 

BEASTS OF THE SOUTHERN WILDER di Benh Zeitlin 

Chiudo con un trailer segnalato anche dal mio antagonista Cannibale, legato al nuovo lavoro di Paul Thomas Anderson, The Master, che promette di fare davvero scintille, in uscita il prossimo autunno negli Usa.



Carne al fuoco ce ne sarà, e tanta.
Speriamo solo che la distribuzione italiana se ne accorga.

MrFord 

10 commenti:

  1. Si, avevo intuito che ci fossero spunti interessanti. Non so se avrò fegato di guardare Mungiu; "Quattro mesi..." è davvero una lama che trapassa il cuore ed il mio, povero vecchio, non resiste più a colpi di questo genere. La paternità scopre sensibilità inimmaginabili.

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    1. Gae, posso capirti.
      Quattro mesi... ha massacrato anche me.
      Un film incredibile.
      Ma proprio per questo non vedo l'ora che Mungiu mi faccia male di nuovo.

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  2. Ah già, la distribuzione italiana è nemica degli amanti italiani del cinema.. beh, speriamo che stavolta si svegli.

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    1. Speriamo davvero.
      Anche perchè i titoli interessanti sono davvero parecchi.

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  3. Sono felice per la vittoria di Haneke, un regista che adoro, e attendo come voi il prossimo di Mungiu.

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    1. Blackswan, siamo nella stessa barca.
      Del resto, siamo entrambi rock! :)

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  4. certo che sei scarso pure come ladro.
    se mi freghi i trailer, almeno non confessarlo... :D

    comunque spero bene per amour, anche se difficilmente sarà al livello della splendida palma dello scorso anno.. :)

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    1. A dire il vero il trailer l'ho preso da Youtube, non addossare al tuo ego meriti che non ha! ;)

      Nel frattempo, spero che Amour mi farà dimenticare la penosa Palma dello scorso anno! Ahahahahahaha!

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  5. A me reality stuzzica parecchio e anche io voto Mikkelsen a prescindere!

    Del trailer di the master non ci ho capito un cazzo, ma mi basta sapere che è un film di p.t. anderson per godere come un riccio.
    Vai paul regalaci un altro piano sequenza dei tuoi.

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    1. Fratello, secondo me The master sarà una ficata. Del resto, il buon P.T. non delude mai. :)
      Reality io non lo vedo così bene, ma chissà.
      Allora, quando ci si vede?

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