lunedì 8 agosto 2011

Vento di passioni

Regia: Edward Zwick
Produzione: Usa
Anno: 1994
Durata: 133'


La trama (con parole mie): narrate dalla voce dell'anziano guerriero Colpo di pugnale, le vicende della famiglia Ludlow ci portano a conoscere la storia che vede intrecciarsi gli amori e le morti, le lotte e le conquiste di tre fratelli nati sul finire dell'ottocento, profondamente diversi per carattere ed aspirazioni.
Alfred, il maggiore, ligio alle regole della società ed aspirante politico, Tristan, dal carattere instabile e selvaggio, legato ad una natura di cacciatore, e Samuel, giovane timido eppure desideroso di avere la possibilità di affermare la sua gloria personale.
Da un'estate spensierata sotto gli occhi del padre e di Susanna, fidanzata di Samuel, agli orrori della Prima Guerra Mondiale, dai primi drammi umani e sentimentali all'epoca del proibizionismo, un'epopea assolutamente classica ed assolutamente americana nella migliore tradizione della grande retorica da blockbuster.


Ricordo, ormai con un sorriso a metà tra il divertito ed il "mi trattengo a stento all'idea di tornare indietro nel tempo e seppellirmi di bottigliate", il periodo travagliato - caratterialmente parlando - dell'adolescenza fordiana, dapprima legata ad un'eccessiva timidezza e dunque sfogata in atteggiamenti da stronzetto che fa il superiore o in fughe solitarie - fossero in montagna o chiuso in camera a scrivere -, in letture selvagge e ribellioni scritte ovunque - dalle strade al banco di scuola - o segnate dai pugni menati spesso e volentieri su muri, armadietti e chi più ne ha più ne metta.
Il risultato delle mie altalenanti reazioni al periodo più instabile della vita di ognuno di noi si sente ancora oggi, tanto da essere spesso e volentieri evitato da molti amici ed ex dei tempi ed uno dei due della vecchia classe delle superiori cui tutti gli altri hanno scelto di interdire l'accesso ad ogni cena di vecchi compagni da qui all'eternità.
Ebbene, ai tempi c'erano tre cose che mi permettevano di partire per i miei voli pindarici da cazzone sedici/diciassettenne - scrittura a parte -: Hermann Hesse, la musica classica e Vento di passioni.
Il personaggio di Tristan - un Brad Pitt credo al culmine del suo fascino -, con i suoi scatti d'ira e le pulsioni di fuga, slegato da tutti eppure da tutti profondamente amato, era la risposta a quello che ero allora: un ragazzino insicuro di quello che voleva, che mai avrebbe rinunciato a ciò che lo faceva sentire vivo ma, ad un tempo, desiderava ardentemente essere al centro del mondo, pur facendo di tutto per far credere il contrario.
Rivedere Vento di passioni ora fa un effetto molto strano, cinematograficamente così come emotivamente: innanzitutto, nel corso degli anni ho riscoperto Zwick come un regista all'americana nell'accezione peggiore - quelli dalla retorica facile e di grana grossa, per dirla pane al pane -, autore di pellicole assolutamente inguardabili ed altre - cerchia alla quale appartiene anche questo titolo - da schiaffarsi con la mente libera, senza troppi radicalchicchismi e soprattutto con un bel mollettone fissato al naso del buon gusto cinematografico.
Inoltre, la mia percezione dei protagonisti della vicenda è molto cambiata dai tempi in cui Tristan era circondato da un alone di perfezione quasi mitica, e se le sue fughe ed il suo continuo slegarsi dal contesto allora mi parevano la cosa più giusta ora hanno più il sapore della mancanza di responsabilità e, soprattutto, di un egoismo emotivo che lascia che tutti siano legati a lui indissolubilmente, ma che lui non lo sia rispetto a nessuno.
I personaggi del Colonnello Ludlow - un buon Anthony Hopkins - e di Alfred - che allora semplicemente detestavo - assumono una tridimensionalità assolutamente maggiore ai miei occhi di "adulto", e il dialogo tra lo stesso Alfred e Tristan nel canyon dove riposano i loro cari defunti, riassunto perfettamente nelle parole che il maggiore rivolge a suo fratello "Io ho seguito tutte le regole, di Dio e degli uomini, e tu non ne hai seguita nessuna: e tutti ti hanno amato di più. Nostro padre, Samuel, perfino mia moglie" ora trova nuovi significati, non più relegati ad una sorta di esaltazione per il coraggio di Tristan di rompere tutti gli schemi, quanto a quello di Alfred di sopportare il peso di tutte le macerie emotive lasciate da Tristan sulle sue spalle.
Una visione, dunque, quasi educativa nelle sue diverse percezioni, che mi rendo conto avere un significato molto più profondo a livello personale che non cinematografico, tanto da rendere questo post una sorta di riflessione, più che un'analisi della fotografia laccatissima - splendidi paesaggi, ma confezione da cartolina -, della colonna sonora tipica del film epico e della ricerca della commozione dello spettatore a più riprese, non ultimo il finale, culmine della ricerca dello stesso Tristan.
Del resto, il bello del Cinema è anche questo: trovarsi di fronte allo stesso film e scoprire quanto si è cambiati rispetto ad esso.
Uno specchio magico attraverso il quale perdersi e ritrovarsi.
Quasi quasi si scomoda Bergman.
Ma è meglio che mi fermi: non vorrei affossare troppo il povero, onesto Zwick.

MrFord

"I'm going hunting
I'm the hunter
I'll bring back the goods
but i don't know when."
Bjork - "Hunter" -

23 commenti:

  1. a casa dei miei si sprecava il minimo indispensabile (comprensibile, visto che lavorava solo mio padre. però a quei tempi io e i miei fratelli ci sentivamo degli sfigati). macchè motorino se c'hai la bici, macchè computer che tanto non lo sai usare, macchè vacanze che tanto tutti i posti sono uguali. quindi, se volevamo qualcosa, dovevamo arrangiarci. e vuoi mettere la soddisfazione di comprarti il tuo videoregistratore personale eguaiachilotocca? vento di passioni è stato il primo film che ho registrato. per questo ci sono affezionata. ma è stato anche il primo che ho cancellato. perchè m'aveva fatto abbastanza schifo.

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  2. Ah, Ciku, quanti ricordi con il videoregistratore! Ricordo la gioia mia e di mio fratello quando per la prima volta potemmo registrare un film dalla tv, pubblicità compresa che veniva mandata avanti veloce durante la visione. Non ricordo quale fu il primo titolo che registrammo, probabilmente un film di Stallone o Van Damme. Quanti ricordi.
    Vento di passioni venne anni dopo, e fu uno dei motori di struggimento dell'adolescenza. Ora lo guardo con l'affetto del genitore che vorrebbe tanto dire al figlio che sta facendo una cazzata, ma in fondo è giusto che la faccia, dato che serve sempre fare un pò di esperienza, e sceglie di tacere con un sorriso.

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  3. A rileggere il commento quasi mi sono confuso da solo, comunque immagino che il senso si sia capito. ;)

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  4. le tue parole sono parole da sensei...
    allora aspetterò qualche anno prima di riguardare questo film e vedere cosa riflette lo specchio.

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  5. Vincent, come sensei direi che sono parecchio scombinato, dato che faccio una fatica boia a disciplinarmi anche da solo, comunque muchas gracias! ;)

    Ad ogni modo, una delle cose che mi piace da impazzire dei film - come della musica - è che possono essere davvero uno specchio - a volte deformante - di quello che siamo o siamo stati. Fammi sapere quale sarà il risultato della visione, quando arriverà!

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  6. Visto praticamente mille anni fa, non ricordo praticamente nulla.
    Dovrei rivederlo, ma non penso che lo farò.
    Se non ricordo praticamente nulla, un motivo ci sarà.
    ;)

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  7. Dembo, non credo debba essere proprio in cima alla lista delle visioni o (re)visioni.
    Se non fosse che mi scatena l'amarcord, difficilmente lo rivedrei anche io! ;)

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  8. Mai visto, mi è sempre sembrato troppo emo, e quindi immagino mai lo vedrò. :)

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  9. Simone, più che emo - allora non esistevano! - sta sull'adolescenza da tormentati.
    Quelle cose tipo "io provo questo questo e quell'altro e quindi non solo sono speciale, ma sono giustificato a fare tutte le cazzate che posso, e se me lo fanno notare sono degli stronzi che cercano di reprimere la mia essenza". ;)

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  10. hesse, la musica classica e 'sta roba???
    persino come teenager ribelle eri una palla allucinante!! ahahahahhh :D

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    1. Effettivamente come passioni da adolescente suonano abbastanza male lololol

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    2. Ahahahah effettivamente dovevo essere davvero poco sostenibile, ai tempi! ;)

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  11. Cannibale, effettivamente come teenager ribelle ero stronzo e anche una palla, cazzo. ;)
    Ma appena mi sono svegliato dal torpore mi sono rifatto alla grande! Ahahahahahahahah!

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  12. L'ho sempre considerato un film gay, frocio per intenderci. Comunque non l'ho mai guardato che, all'epoca io ero presa da Leonardo di Caprio, mica dal Pitt.
    Il periodo più ribelle per quanto mi riguarda? Da quando ho compiuto più o meno 20 anni, in poi. Sono diventata pazza.

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  13. Hey Cyb, ti capisco alla grande!
    Io sono molto più ribelle adesso di allora, pensa che fino ai 21 anni non ho bevuto una sola goccia di alcool! ;)

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  14. Anch'ioooooo!!!
    Mi sono data all'alcolismo a 21 anni!!!!
    Un alcolismo maturo, direi...

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  15. Direi anche io.
    Molto, molto maturo. ;)

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  16. @Cyb, "Sono diventata pazza"
    Confermo.
    ;)

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  17. Sono passati diciassette anni e mi ricordo poco.Lo vidi al cinema con una fidanzata che lacrimava come una fontana ( questo lo ricordo bene).La sensazione che ho ora,a ripensarci, è quella di un film molto noioso e melenso.Dovrei rivederlo alla luce di un alcolismo diventato anche per me molto maturo :)

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  18. Dembo, confermi che Cyb è pazza o che lo siamo anche noi!? ;)

    Blackswan, benvenuto da queste parti, prima di tutto!
    Direi che a questo punto ci vorrebbe una bella visione collettiva con sbronza conseguente! :)

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  19. L'ho visto millemila anni fa,ma ricordo ancora nitidamente certe scene come il fratello minore incastrato nel filo spinato,Hopkins dopo l'ictus,e sopratutto lo struggimento di Julia Ormond che alla fine fa quel che sappiamo.
    Un Brad come Tristan non si è visto più,e adesso che sta invecchiando piuttosto male,preferisco ricordarlo con quei lunghi capelli biondi che ondeggiavano nel vento mentre ci veniva incontro a cavallo.

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    1. Non mi pare stia invecchiando così male, il buon Brad. Credo sarebbero in molti a firmare per essere come lui a cinquant'anni! ;)

      Detto questo, io a questo film voglio solo che un gran bene.

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    2. Non lo so,c'ha sti occhietti piccoli piccoli,'sta ciabatta in bocca per traverso(coi capelli lunghi si vedeva meno)....sta invecchiando molto meglio Tom Cruise,per esempio.

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