martedì 24 maggio 2016

Lo chiamavano Jeeg Robot

Regia: Gabriele Mainetti
Origine: Italia
Anno:
2015
Durata: 112'







La trama (con parole mie): Enzo Ceccotti è un piccolo criminale di strada della periferia romana, un individuo solitario che, quando non tenta di sbarcare il lunario grazie a piccoli furti, passa il tempo chiuso in casa mangiando budini di fabbricazione industriale e guardando film porno.
Nel corso di una rocambolesca fuga dalla polizia, finisce nel Tevere in una zona in cui sono stati scaricati barili di scorie non identificate: tornato a casa ed alla vita di sempre, scopre di aver guadagnato, nell'incidente, una forza ed una resistenza sovrumane, che inizialmente sfrutta in modo da poter portare a termine colpi che in precedenza avrebbe potuto solo sognare.
Quando, però, la disequilibrata vicina di casa figlia di uno dei suoi contatti nel mondo del crimine, appassionata della serie di Jeeg Robot d'acciaio, si avvicina emotivamente ad Enzo spingendolo ad agire nel giusto, le cose cambiano: specie quando lo Zingaro, boss locale con ambizioni spropositate, entra prepotentemente nelle vite dei due.













Considerato il mio rapporto recente con il Cinema italiano, giocato sulla nostalgia dei tempi in cui sfornavamo Capolavori a raffica ed eravamo un punto di riferimento mondiale per la settima arte e le continue critiche alle miriadi di inutili nuove uscite, questo duemilasedici ha segnato un netto salto in avanti, soprattutto per quanto riguarda le speranze da nutrire rispetto al futuro.
Prodotti come Perfetti sconosciuti o Veloce come il vento, per quanto impossibili da considerare come molti hanno sperato o creduto che potesse essere ma ugualmente titoli dal valore indubbio e dal respiro almeno all'apparenza più internazionale, infatti, hanno spinto il sottoscritto a pensare che perfino nell'ormai quasi irrecuperabile Terra dei cachi qualcosa si stesse muovendo.
Lo stesso discorso è applicabile all'osannatissimo e già cult movie Lo chiamavano Jeeg Robot, un successo di critica e pubblico che, probabilmente, non si sarebbero aspettati neppure gli autori stessi nei più rosei sogni di gloria.
Hype a mille e recensioni entusiastiche lette una dopo l'altra, ho inseguito questo titolo per mesi, quasi sperando che potesse significare il salto di qualità che da anni attendo - esclusi un paio di nomi grossi già consolidati -, ad un tempo cercando di non esaltarmi troppo per finire poi deluso: il risultato è stato una sorta di via di mezzo, così come per i due titoli fenomeno di questo duemilasedici italiano in sala citati in apertura di post.
Lo chiamavano Jeeg Robot è un gran bel film, costruito con un piglio che, di norma, da queste parti ci si sogna, graziato da una regia ed una colonna sonora pazzesche e da un interprete come Luca Marinelli che potrebbe rappresentare il futuro attoriale della nostra penisola in cui neppure un tonno come Santamaria sfigura, che coinvolge, emoziona e convince, ma che, nonostante tutti questi pregi, è e resta "confinato" allo status di promessa: gli entusiasmi quasi incontenibili di alcune recensioni lette dai tempi della sua uscita in sala, infatti, paiono non aver tenuto conto che, per quanto da queste parti non si sia mai tentato un esperimento simile con successo - perchè, lo ribadisco, il prodotto lo è, eccome -, oltreoceano si ha la possibilità di incrociare il cammino con lavori del genere a bizzeffe, e dai quali lo stesso Mainetti potrebbe aver preso ispirazione, si pensi a Batman begins, Kick Ass, Super, e chi più ne ha, più ne metta.
La vicenda di Enzo Ciccotti, solitario criminale di mezza tacca trasformato dal disequilibrato amore per Alessia in un potenziale supereroe - considerati il finale ed il successo, non mi stupirei se venisse messo in cantiere un sequel - pronto a muoversi nella periferia criminale romana quasi Non essere cattivo incontrasse Christopher Nolan funziona, è divertente, tragica e violenta quel tanto che basta per fare breccia nell'audience di qualsiasi livello culturale e di passione rispetto alla settima arte, trascina e non pecca di presunzione così come di essessiva retorica: in un certo senso, Mainetti è riuscito nella non facile impresa di confezionare un film sostanzialmente privo di difetti e nato per vincere, nonostante di fatto si tratti dell'epopea di uno sconfitto, di un outsider pronto ad emergere dal fango proprio come i supereroi Marvel di maggior successo.
Dunque, se ancora non l'avete fatto, correte a vedere Lo chiamavano Jeeg Robot.
Difficilmente ne resterete delusi.
Solo, non aspettatevi il film del secolo.
Perchè ad ogni eroe che si rispetti serve del tempo per farsi per bene le ossa.






MrFord






"C'è una ragione che cresce in me e una paura che nasce
l'imponderabile confonde la mente
finchè non si sente e poi, per me più che normale
che un'emozione da poco mi faccia stare male
una parola detta piano basta già
ed io non vedo più la realtà non vedo più a che punto sta."
Anna Oxa - "Un'emozione da poco" - 






25 commenti:

  1. Io ho ancora il trauma di quella cagata fumante che era il Ragazzo invisibile O.o proverò a guardarlo,ma senza aspettarmi molto!!!

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    1. Ma va Lazy, vai tranquillissima che non c'entra niente con quella merda de Il ragazzo invisibile. Qua siamo più dalle parti di un Gomorra o un Suburra con l'aggiunta dei superpoteri (resi ottimamnete tra l'altro)
      Prepara i fazzoletti...

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    2. Lazy, il film la visione la merita eccome: ho semplicemente sottolineato, come per Veloce come il vento, che non si tratta di un supercult, ma "solo" di un buon prodotto che qui spicca ma che negli States sarebbe uno dei tanti.

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    3. Ma infatti,so già che non sarà una figatona,lo guarderò lo stesso per curiosità,ma se sarà decente(per i miei gusti) sarà già un successo!Già se è recitato decentemente,guadagna 1000 punti rispetto a quel canile che era il Ragazzo invisibile XD

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    4. Non ho visto Il ragazzo invisibile, ma ho come l'impressione che sarà molto, molto meglio del film di Salvatores.

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    5. Visto!(era ora ^^)Un gran bel film per essere italiano,Marinelli STREPITOSO,unica nota stonata quella bambina di merda nella macchina che non riesce a recitare DUE PAROLE DUE in maniera convincente,ma perchè diamine in italia non si riesce a trovare un bambino che sappia recitare appena decentemente?Così rovina completamente quello che dovrebbe essere un momento ricco di pathos ed una svolta per il personaggio principale...però il 99% del film funziona bene,e spero in un sequel!!!
      Sono andata avanti a canticchiare "un'emozione da poco" per giorni XD

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    6. Marinelli davvero bravissimo, film niente male davvero, a suo modo cult pur non essendo un Capolavoro. Speriamo si continui lungo questa strada.

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  2. no dai, Santamaria tonno no. Marinelli si mangia ovviamente tutti e sul film gia' sai cosa ne penso

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    1. Per me Santamaria è tonnissimo: tant'è che il personaggio di Ceccotti, tendenzialmente poco espressivo, è quello che gli è riuscito meglio in carriera. ;)

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  3. Ma no, qui pure Santamaria è molto bravo. Marinelli, invece, bravo, sì, ma sempre il solito: voglio vederlo in ruoli diversi, e senza la parlata romana. La Pastorelli, la mia preferita: emozionantissima. Sul film già sai. Bellissima sorpresa (e avevo trovato molto carino anche Il ragazzo invisibile).

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    1. Anche io ora voglio vedere Marinelli in altri ruoli: Santamaria, che detesto, qui ha effettivamente fatto bene, aiutato dal personaggio.
      Film sorprendente, ma non miracoloso.

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  4. Sai che Santamaria invece è un attore che a me è sempre piaciuto? Comunque sono proprio curioso di vederlo. ;)

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    1. La visione ci sta tutta. Sono sicuro che ti piacerà.

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  5. Per svariati motivi, ho davvero apprezzato "Lo Chiamavano Jeeg Robot". La considero una delle migliori visioni del 2016. In Gabriele Mainetti confido davvero tanto!

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    1. Sicuramente ottimo per gli standard italiani, meno "appariscente" rispetto al palcoscenico internazionale.

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  6. Due film italiani di seguito su WhiteRussian nella stessa settimana e, almeno fino ad ora, zero con Stallone?
    Stai cercando di cambiare target al tuo blog? :)

    Considerando che su Jeeg il tuo giudizio, per quanto positivo, è il più tiepido che ho trovato, io a questo punto mi aspetto davvero il film del secolo!

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    1. Considerato che di norma tu ti esalti per cose sopravvalutate, non mi aspetto niente di meno! ;)

      Il film, comunque, è molto valido: semplicemente non il miracolo che tutti vogliono far credere.

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  7. Anche secondo me bomba e ti dirò, condivido in pieno i toni entusiastici usati più o meno da tutti. In fondo noi è con questo (il nostro) cinema che dobbiamo fare i conti quindi è normale esaltarsi così per un film che è "solo" un buon film, perchè se paragonato ad altra roba che sce in Italia -ultimamente sembra che ci stiamo un po' ripigliando però..- sembra Quarto potere.

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    1. Hai ragione, Fratello.
      Ma io ho sempre in mente il periodo in cui il nostro Cinema era il migliore del mondo, ed è un pò come confrontare il Milan degli olandesi con quello attuale.
      Speriamo che film come questo contribuiscano a farci riprendere in futuro.

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  8. mi stai diventando buono Ford...
    ciò posto, il mondo è contro di me, ed ancora non ho visto questo cult, che rimane una cosa che mi incuriosisce e che ho voglia di vedere...

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  9. Ormai lo hanno osannato così tanto che, a vederlo adesso, credo sia impossibile non rimanerne in parte delusi. Sarebbe da azzerarsi la testa dei commenti e dell'entusiasmo generale e guardarlo 'vergini'.
    A me, comunque, è piaciuto davvero molto!

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    1. Anche a me è piaciuto: solo ho cercato di essere obiettivo e non esaltarmi oltre misura come hanno fatto molti. ;)

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  10. Ho visto questo film molto incuriosita dalle opinioni che c'erano in giro. Devo dire che non sono rimasta delusa anche se devo ammettere che la prima parte mi è risultata un pò noiosa. Certo, niente a vedere con i colossi della Marvel ma lì la faccenda è diversa. Buona fetta del pubblico li amava già prima ancora che sbarcassero al cinema per via dei fumetti, qui sì, ok, c'è il cartone, ma noi siamo un paese piccolo e di film del genere non ce ne sono di buoni.
    Io, tuttavia, temo un sequel. Hanno fatto un buon lavoro con il primo non vorrei mandassero a puttane tutto con il secondo.

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    1. In Italia effettivamente non è mai stato realizzato niente di simile, e questo è senz'altro un grande merito.
      Speriamo solo non sia sopravvalutato, o svilito da un eventuale sequel.

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