venerdì 10 aprile 2015

Fordino Unchained: la vecchia fattoria dell'Uomo Tigre

La trama (con parole mie): nel corso dei festeggiamenti per i cinque anni del Saloon avevo previsto di riprendere il più presto possibile a raccontare le gesta del Fordino, cuore pulsante ed uragano della vita mia e di Julez. Con la crescita, l'esperienza del nido ed il traguardo dei due anni superato, iniziano i primi confronti con il vocabolario di neologismi che solo i bambini sfoggiano e con il ritmo delle canzoni, non più solo ascoltate ma anche inesorabilmente vissute.



Nel corso della mia vita, anche nei periodi più oscuri e selvaggi, non ho mai dubitato a proposito del desiderio, un giorno, di confrontarmi con la paternità, e godermi tutte le fatiche e le gioie che la stessa comporta: non mi sarei mai aspettato, però, che quest'esperienza sarebbe stata così intensa e meravigliosa, e che alcune situazioni apparentemente semplici come vedere tuo figlio mangiare con gusto e ormai in totale autonomia o anche una risata esplosa per un gesto, un verso, un'improvvisazione domestica sarebbero arrivate quasi a commuovermi con la loro bellezza.
Eppure, mi scopro ad imparare più che ad insegnare ogni giorno, e dalle andate e ritorni dal nido in bicicletta - in Fordinese, "Zizizizittà" - con lui sul seggiolino davanti a me che indica il verde ed il rosso del semaforo, o alza le mani sfoderando un grido ad ogni discesa - e ci sta tutto - o salita - e ci sta un pò meno, soprattutto per il suo vecchio che pedala - alla lotta sul tappeto, per finire ai primi tentativi di ripetere e proporre frasi intere - ovviamente sempre nella versione riarrangiata nel misterioso linguaggio dei piccoli - o partecipare all'esecuzione delle canzoni che gli cantiamo per intrattenerlo: e per quanto, non vissuto e soltanto letto, possa apparire come una cosa davvero da poco, sentirlo replicare a "Nella vecchia fattoria" con "iaiaò" oppure, ancora meglio, a "Misteriosa la sua identità, è un segreto che nessuno sa, chi nasconde quella maschera" con "Ghiia!" - traduzione di tigre - culminando al terzo bridge con il ruggito, o guardarlo imitare il suo idolo Po con pseudo mosse di Kung Fu a suon di "Uata!" è davvero qualcosa che va e andrà sempre oltre qualsiasi film io possa aver visto o potrò mai vedere e riproporre su queste pagine.
E se ore di sonno vengono sacrificate, tempo da dedicare alla coppia o alle proprie passioni finisce per essere drasticamente ridotto, gli incastri e gli impegni organizzati tra mille difficoltà, mi basta guardarlo, sentirlo chiamare, o ascoltarlo all'altro capo del telefono mentre quasi sussurra "Ciao papà!" e tutto scompare: del resto, per un amante della vita come il sottoscritto, avere la possibilità di crescere - come Maestro e come Allievo - accanto al Fordino è come avere occasione di raddoppiare le emozioni e la vita stessa.
Come quando i neologismi diventano sinonimo di un amore più profondo e genuino di quanto, con la crescita, si potrà mai avere esperienza: AleLeo che abbraccia contemporaneamente me e Julez e conia il già cult "Pamma".
In tutto questo, è bello anche solo immaginare i sentimenti legati a momenti in cui, purtroppo, non posso essere presente, dalle ore passate con i compagni e le maestre al nido - e mi pare di capire che la sua preferita sia la più giovane e carina delle stesse, ottimo segno di una prosecuzione della tradizione di famiglia - a quelli in piscina del sabato, che purtroppo finisce per potersi godere solo Julez: un paio di settimane fa, superati i primi timori di interagire con una nuova classe composta da bambini più grandi di lui e prese le misure della vasca, ha vinto due gare su tre della famosa disciplina olimpionica "prendete il giochino dall'altra parte della piscina e riportatelo indietro".
Probabilmente, se avessi assistito, avrei avuto il batticuore neanche fosse una gara per la medaglia d'oro dell'Olimpiade 2026.
E l'ho avuto anche nel momento in cui Julez mi ha raccontato l'episodio per telefono.
Il bello di poter vivere il doppio, e anche di più.
Grazie al Fordino, alla zizizizittà e a ghià.


Update post-Pasquetta: protagonisti di una gita meravigliosa sul Lago di Garda sponsorizzata dal mio amico Steve, ormai sempre più il Tango della nostra coppia di Tango e Cash, abbiamo affrontato un rientro allucinante dalle quattro del pomeriggio fino quasi alle undici di sera: il Fordino ha cantato e giocato con noi fino alle sette - lamentandosi poco e niente - prima di crollare con la promessa che, una volta sveglio, saremmo stati dalla nonna, poco prima di tornare a casa. Così ha fatto e così è stato.
Effetti speciali di un Capolavoro ineguagliabile.



MrFord





28 commenti:

  1. Risposte
    1. Al momento non avevo parole, allora ho usato un emoticon alla giappo che esprime roba del tipo 'mado' che bella cosa!' E tu e il Fordino siete 'bella cosa davvero!

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    2. Muchas gracias! Scusa, sono vecchio e non avevo colto subito! :)

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    3. Sono vecchia anche io, ma cerco di stare aggiornata nel mondo dei ciòfani! ;)

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    4. Io ormai sono più aggiornato sul bambinese! :)

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  2. Al Pamma quasi piango :D
    Beh forse senza quasi <3

    Sono contenta che abbiate ricominciato a scrivere del Fordino,che anche solo da vedere è un vero spettacolo!Le cose tenere che ne scrivi,poi.
    Siete davvero belli in tutti i sensi,voi tre.Una specie di famiglia del Mulino bianco,ma in salsa rock XD

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    1. Lo spettacolo è principalmente lui, che muove il sole e le altre stelle, per dirla con qualcuno decisamente grande rispetto alla scrittura.

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  3. Eh che dire, tradotto in Fordese mi pare una recensione da 4 bicchieri pieni fino all'orlo. A dirla tutta anche ben oltre i 4 bicchieri! :)

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    1. Direi anche io. Nessun film e nessuna recensione, e niente al mondo potrà mai eguagliare il Fordino.

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  4. Risposte
    1. Yeah senza se e senza ma!
      Piuttosto, quando ci si rivede? Perchè non si organizza un'uscita a doppia coppia?

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  5. lago di garda dove?
    Se eri nella mia zona ti bastava gridare "Biiiiiiill" ai quattro venti ed io sarei magicamente apparso dal nulla con un vassoio "sgionfo" di White Russian.
    Peccato.

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    1. Eravamo dalle parti di Salò.
      Comunque ci sarà senza dubbio una prossima volta.

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  6. evvaiii, mi è mancata la rubrica del fordino, ciao Aleleo un abbraccio ^_^

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    1. E' mancata anche a noi.
      Ma come vedi, torna sempre.
      Non se ne può fare a meno.

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  7. Mamma mia che post zuccheroso!
    Mi ha fatto quasi rivalutare la visione di Cenerentola ahahahah :D

    Non sei proprio più il vecchio Ford temibile cattivone di una volta. Purtroppo...

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    1. Ahahaha con il Fordino non potrò mai essere cattivo.
      Ma con te è un'altra storia. ;)

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  8. è proprio vero allora che I più grossi e dall'aspetto minaccioso in realtà hanno un cuore puccioso grande così, bel post.

    Pamma tipo da mettere subito now nel dizionario
    <3

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    1. Pamma è già un must.
      E quando c'è AleLeo, saltano tutte le regole dell'aspetto e dell'approccio.

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  9. Con Pamma mi viene da piangere. Ma di lacrime vere, belle! =)

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