Regia: Pierre Coffin, Chris Renaud
Origine: USA
Anno: 2013
Durata: 98'
La trama (con parole mie): l'ormai ex villain Gru, dedicatosi alla fabbricazione di dolci e alla sua vita da padre, è contattato da un'organizzazione segreta che si occupa della cattura di supercriminali in modo da dare il contributo ad un'indagine legata ad un misterioso siero trafugato da una base artica.
Ad affiancarlo nella missione l'esplosiva e solare agente Lucy, pronta a provocare nel cuore di Gru un vero e proprio terremoto e che potrebbe, per la seconda volta dopo l'arrivo delle bambine, sconvolgere la sua vita di solitario: nel frattempo, a minacciare il mondo e le esistenze dei protagonisti, è il ritorno sulle scene di un ex "cattivissimo" dato per morto.
Ma è davvero il famigerato El Macho, quello da temere?
O Gru muove i suoi sospetti solo per gelosia nei confronti della cotta che la più grande delle sue ragazze pare aver preso per il figlio del suddetto supercriminale?
In casa Ford ricordavamo poco o niente di quella sera dell'ormai non più vicinissimo novembre duemiladieci che vide me e Julez affrontare la visione carica di aspettative di Cattivissimo me: probabilmente perchè la signora Ford si addormentò prima della metà della pellicola ed io resistetti a stento constatando quando grande fosse l'occasione che ci si era giocata con una materia che, seppur lontana dagli standard pixariani, avrebbe potuto comunque portare alla realizzazione di qualcosa di a suo modo unico.
Ovviamente, a distanza di tre anni e memori dell'esperienza con il primo capitolo, le aspettative per il numero due del brand, trascinato dai consueti trailer puntati - in pieno Era glaciale style - tutti sui Minions di Gru, erano decisamente basse, e come spesso accade in questi casi sono state almeno in parte disattese in positivo: grazie, infatti, ad un lavoro decisamente migliore sul protagonista e sul suo ruolo di ex cattivo intimidito dalle donne, alla presenza delle splendide bambine - una delle poche note davvero positive del primo film - ed alle prime preoccupazioni di Gru come padre posto innanzi ai "drammi" dell'adolescenza della figlia maggiore - con tanto di prima cotta -, tutto pare assumere una valenza che porta Cattivissimo me 2 più dalle parti della commedia incentrata sulle famiglie disfunzionali che sul film d'animazione di matrice supereroistica, nonostante le parti action risultino assolutamente ed inevitabilmente create ad arte per lo sfruttamento del dal sottoscritto tanto detestato 3D.
Azzeccati anche, oltre ai protagonisti e ai sempre divertenti e già citati Minions, i comprimari, dall'incontenibile Lucy - davvero niente male nelle sue esibizioni di tecniche di arti marziali - a El Macho - del resto, anche nel primo capitolo l'antagonista finì per divertire più del riluttante "eroe", passando per Paulito, gallo mascotte di El Macho già entrato di diritto nell'Olimpo dei personaggi cult di questo duemilatredici.
Senza dubbio l'approccio alla visione non deve sottintendere la scoperta di chissà quale gioiellino del genere o titolo innovativo destinato a lasciare un segno nella Storia della settima arte, la sceneggiatura è giocata - come spesso accade per i titoli d'animazione - sulle singole sequenze più che sul loro insieme, tutto appare fin troppo semplice e sbrigativo ed il risultato è senza dubbio subordinato più all'apparenza che alla sostanza, eppure parliamo di un film che si lascia guardare senza difficoltà, decisamente divertente e buono per solleticare riflessioni sul rapporto tra genitori e figli - i distributori e produttori dei buoni, vecchi cartoni animati devono aver capito che, dovendo portare in sala la prole, anche i genitori finiscono per desiderare che qualcosa rimanga, alla fine della visione, fosse anche solo la sensazione di aver preso parte alla "gita" al Cinema, invece che aver fatto semplicemente da spettatori, o peggio, da autisti ed accompagnatori -.
Considerato quanto sia ormai articolato il settore dedicato all'animazione, e quanto complesso sia centrare il bersaglio con un prodotto che abbracci generazioni, esigenze e gusti diversi, lavori come questo, tutto sommato, finiscono per essere utili ai registi che verranno per trovare la formula giusta in grado di colpire immaginari a volte agli antipodi che di fronte ad uno schermo, seduti gli uni accanto agli altri, finiscono per incontrarsi grazie alla magia di qualche sogno un pò troppo colorato.
Ovviamente, a distanza di tre anni e memori dell'esperienza con il primo capitolo, le aspettative per il numero due del brand, trascinato dai consueti trailer puntati - in pieno Era glaciale style - tutti sui Minions di Gru, erano decisamente basse, e come spesso accade in questi casi sono state almeno in parte disattese in positivo: grazie, infatti, ad un lavoro decisamente migliore sul protagonista e sul suo ruolo di ex cattivo intimidito dalle donne, alla presenza delle splendide bambine - una delle poche note davvero positive del primo film - ed alle prime preoccupazioni di Gru come padre posto innanzi ai "drammi" dell'adolescenza della figlia maggiore - con tanto di prima cotta -, tutto pare assumere una valenza che porta Cattivissimo me 2 più dalle parti della commedia incentrata sulle famiglie disfunzionali che sul film d'animazione di matrice supereroistica, nonostante le parti action risultino assolutamente ed inevitabilmente create ad arte per lo sfruttamento del dal sottoscritto tanto detestato 3D.
Azzeccati anche, oltre ai protagonisti e ai sempre divertenti e già citati Minions, i comprimari, dall'incontenibile Lucy - davvero niente male nelle sue esibizioni di tecniche di arti marziali - a El Macho - del resto, anche nel primo capitolo l'antagonista finì per divertire più del riluttante "eroe", passando per Paulito, gallo mascotte di El Macho già entrato di diritto nell'Olimpo dei personaggi cult di questo duemilatredici.
Senza dubbio l'approccio alla visione non deve sottintendere la scoperta di chissà quale gioiellino del genere o titolo innovativo destinato a lasciare un segno nella Storia della settima arte, la sceneggiatura è giocata - come spesso accade per i titoli d'animazione - sulle singole sequenze più che sul loro insieme, tutto appare fin troppo semplice e sbrigativo ed il risultato è senza dubbio subordinato più all'apparenza che alla sostanza, eppure parliamo di un film che si lascia guardare senza difficoltà, decisamente divertente e buono per solleticare riflessioni sul rapporto tra genitori e figli - i distributori e produttori dei buoni, vecchi cartoni animati devono aver capito che, dovendo portare in sala la prole, anche i genitori finiscono per desiderare che qualcosa rimanga, alla fine della visione, fosse anche solo la sensazione di aver preso parte alla "gita" al Cinema, invece che aver fatto semplicemente da spettatori, o peggio, da autisti ed accompagnatori -.
Considerato quanto sia ormai articolato il settore dedicato all'animazione, e quanto complesso sia centrare il bersaglio con un prodotto che abbracci generazioni, esigenze e gusti diversi, lavori come questo, tutto sommato, finiscono per essere utili ai registi che verranno per trovare la formula giusta in grado di colpire immaginari a volte agli antipodi che di fronte ad uno schermo, seduti gli uni accanto agli altri, finiscono per incontrarsi grazie alla magia di qualche sogno un pò troppo colorato.
MrFord
"Hey! Hey! Hey, hey, hey!
Macho, macho man (macho man)
I've got to be, a macho man
Macho, macho man
I've got to be a macho!"
Macho, macho man (macho man)
I've got to be, a macho man
Macho, macho man
I've got to be a macho!"
Village People - "Macho man" -
Mi ha dato l'impressione di vedere "Iron man 2". Troppa carne al fuoco e alla fine non si sviluppa nulla. Se non altro il primo era coerente con sé stesso e fatto con garbo.
RispondiEliminaIo l'ho trovato più piacevole del previsto, e lo metto alla pari con il primo.
EliminaNell'ambito dell'animazione all'americana c'è di molto peggio.
Ho visto l'altro per la prima volta due giorni fa: l'ho trovato tenero e spassoso per un ADULTO.Un prodottto fatto per intrattenere gli adulti in tematiche e situazioni,in modo che ridendo si trascinassero gli infanti...Sembra che il secondo sia tale e quale.Lo vedro' tra qualche tempo con calma.
RispondiEliminaO.T. Il Primario del mio reparto mi ha prescritto Braking Bad. Vista ora la First Season.
KEEP KALM and
Take the Heisemberg Shit.
Il secondo ti darà la stessa impressione del primo.
EliminaPer il resto, Heisemberg rules.
non ho visto neanche il primo anche perchè tutta la roba hollywoodiana mi puzza sempre di buonissimo e non di cattivissimo...
RispondiEliminaSicuramente è più buonissimo che cattivissimo, ma si lascia guardare più di tanta altra roba.
Eliminauna bambinata clamorosa, pure più del primo, e con dosi di buonismo eccessive persino per un film d'animazione.
RispondiEliminasiamo ai livelli di peppa pig. o di peppa ford :)
Sei il solito esagerato, considerato che il re delle bambinate sei tu, giovinetto! ;)
EliminaVisto ieri con il Nano numero 1. ^_^ Al di là del delirio in sala, con bambini saltellanti sulle poltrone e le loro risate contagiose accanto ai papà e alle mamme che per la maggiore hanno visto il film con un occhio chiuso e l'altro pure (certe dormite...) XD Ma a noi è piaciuto. Luca ha detto: mamma è ancora più bello del primo!!! Io invece ho avvertito un certo calo, forse sono d'accordo con Giacomo quando dice che si è messa troppa carne al fuoco. Il cattivissimo più cattivo, l'amore, il dottore compagno di una vita che tradisce per poi tornare sui suoi passi...i minion viola infestati. Troppa roba, sì. Lei purtroppo deve fare i conti con una doppiatrice a dir poco ridicola, Arisa. Cioè ma scherziamo? Per il resto, non raggiunge i livelli del primo capitolo, ma la missione più importante l'ha compiuta anche stavolta. Una sala piena di bimbi e minion. A volte basta questo. ;-)
RispondiEliminaAmmazza che commentone! :)
EliminaComunque, io l'ho trovato tutto sommato all'altezza del primo, e trovo che, quando in questi casi alla fine genitori e figli finiscono soddisfatti entrambi, il film ha fatto il suo lavoro.
I bambini escono soddisfatti, appagati e divertiti. Questo è l'importante!
RispondiEliminaVisto da un adulto, i 2 bicchieri ci stanno..
Concordo in pieno. Per il tipo di prodotto che è, va bene così.
Eliminavisione compleannesca programmata per venerdì prossimo. Vedrò e dirò...
RispondiEliminaEd io leggerò. :)
Elimina...la mia tastierain confront alla t avrà la diarrea, ma io avrei messo [almeno] mezzo bicchierino in più...
RispondiEliminaTe l'ho già scritto riguardo a Hitchcock: sei di manica troppo larga! :)
EliminaNon lo so... c'è Max Giusti che mi sta troppo sul culo...
RispondiEliminaL'ho visto in originale, quindi me lo sono risparmiato! ;)
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