martedì 31 gennaio 2012

Le vite degli altri


La trama (con parole mie): trascorsa una giornata persi in racconti straordinari legati a personaggi unici oggi ci ritroviamo, come da ogni Blog War che si rispetti, di fronte alla lista "in minore" del mio antagonista Cannibale, che per una volta tenta di imitarmi scegliendo film tentenzialmente d'autore senza però riuscire - ovviamente, aggiungerei io - ad eguagliare le meraviglie portate in scena dal sottoscritto soltanto ieri.
Dunque portate pazienza, e sperate che arrivi presto la fine.
Un pò come faccio io ogni volta che Burger Cannibal King inizia con i suoi sproloqui da ego smisurato.


"Hai visto come ti riduce dare ascolto al Cannibale? La prossima volta pensaci due volte!"
Le vite degli altri per parlare di me. Un gruppo di film biografici e di personaggi che uniti gli uni agli altri regalano una fotografia, anzi un video, piuttosto completo dei miei (non) valori e delle mie (non) convinzioni.

Dalle lotte per la libertà di stampa, espressione e parola a quelle contro il razzismo, dalla genialità di creare qualcosa in grado di cambiare il mondo a qualcosa in grado di cambiare solo noi stessi, da uno sguardo oltre le apparenze fino alla volontà di lottare contro tutte le avversità. Musicisti, poeti, politici, regine, comici, editori fino alle persone normali ma dalle vite straordinarie.

Questi sono i miei film biografici. Questo sono io. Uno nessuno e centomila.

Off topic: suca, Ford! (oh, pretendevi mica che facessi una intro senza insultarti un minimo?)
Cannibal Kid

Fortunatamente nessuno e centomila cannibali ancora non sono stati creati in laboratorio, ma soltanto l'unico antagonista vero e proprio con cui periodicamente mi tocca tornare ad incrociare i guantoni nel corso di queste famigerate Blog Wars.
Malgrado la nobiltà d'intenti, però, l'unica lotta che resta al Cannibale è proprio quella contro il sottoscritto, una sferzata di energia in un'esistenza altrimenti fatta di sogni erotici mai realizzati con le sue attrici feticcio, conigli sovrappeso, gente che sbatte una palpebra, viaggi cosmici iniziati e finiti chiuso in una stanzetta lugubre con tanta bella musica da spararsi in faccia in sottofondo.
Cannibale, ringrazia che ci sono io a trasformare Le vite degli altri "in qualcosa per te".
Mr. James Ford

"A stare con il Cannibale sono rimasto a piedi: Ford, mi dai un passaggio tu?"
Ecco la decina cannibale...

Larry Flynt - Oltre lo scandalo (1996) di Milos Forman

Cannibal Kid Un film sul porno? Certo. E quindi quale modo migliore per aprire una lista?
Ma non solo. Questa è infatti una storia sulla libertà di espressione e di stampa e sul combattere contro le regole e i bigottismi vari. Un po’ come le mie battaglie contro il pensiero conservatore di Mr. Ford.
Larry Flynt, l’ideatore ed editore di Hustler, la versione estrema e più trasgressiva del porno soft Playboy, è un personaggio magnifico e sfaccettato, interpretato da un Woody Harrelson superbo che solo quelli dell’Academy Awards sanno perché non gli hanno dato l’Oscar. Anzi: facile da capire. Perché il suo personaggio è tutto l’opposto di quelli paraculi e in grado di scatenare il facile pietismo come Forrest Gump o Il discorso del re. Grandiosi pure Ed Norton e Courtney Love, in una interpretazione quasi-biografica in cui ha inserito molta della sua vita.
E la scena finale del film è probabilmente il momento cinematografico che mi commuove di più in assoluto.
“Non ha nessun rimpianto, Larry?”
“Solo uno…”
Basta, non voglio pensarci che se no mi metto a piangere e quel bruto di Ford poi mi prende per il culo.
Mr. James Ford Gran personaggio questo Larry Flynt, che mi pare più essere un tamarro alla fordiana che non un fighetto cannibale, ma a caval donato non si guarda in bocca!
Buon film, con un gigantesco Harrelson ed un Forman che mantiene la sua fama di capace autore di biopic - anche se ha fatto di meglio, la mia lista insegna - in grado di commuovere anche quell'arido pusillanime del Cannibale.
Per questa volta, potrei perfino non prenderlo per il culo.

Cannibale e Ford citati in giudizio dopo gli sfracelli delle Blog Wars.
Kid Noto che ormai sei diventato così tanto una mia accanita groupie che non cogli l’occasione per attaccarmi nemmeno quando te la servo così, su un piatto d’argento. Però no, cara la mia Penny Lane, non puoi venire in tour con la banda cannibale. E non è perché sei troppo giovane, ma perché sei troppo vecchio!
Ford Non colgo l'occasione perchè non è ho bisogno. Non occorre infierire, per potersi affermare.


The Social Network (2010) di David Fincher

Kid Uno dei film che meglio raccontano il mondo di oggi, attraverso un personaggio tutto fuorché simpatico come Mark Zuckerberg e attraverso la creazione, molto controversa, di Facebook, il social network che in un modo o nell’altro influenza le nostre vite. Persino le vite di quelli che Facebook non ce l’hanno.
Ford, davvero non hai un profilo Facebook??? Sssssssfigato ahahahah!
Ma così come Larry Flynt non è tanto e non è solo una pellicola sul porno, The Social Network non è unicamente un film sui nuovi social media, ma è una sorta di thriller psicologico in grado di parlare di amicizia e solitudine, attraverso i dialoghi vertiginosi della sceneggiatura di Aaron Sorkin (almeno questa per fortuna premiata agli Oscar) e la regia notevole di David Fincher, senza dimenticare le super musiche (pure queste sorprendentemente da Oscar) di Trent “Nine Inch Nails” Reznor.
E alla fine, proprio per il suo essere così esplicitamente antipatico, a me uno come Zuckerberg mi sta un pochino simpatico. Ford - te lo ricordo nel caso ti facessi illusioni in proposito - tu invece mi stai sempre sulle palle ahahaha!

"Cannibal, mi spiace, ma ti scarico per andarmene da Ford: con lui divento la ragazza con il tatuaggio del drago, con te solo una sfigata!"
Ford Questo film, che ho sempre personalmente trovato grandioso, racconta effetivamente molto bene la nostra epoca anche per un dinosauro anti-tecnologico e non utente di FB come il sottoscritto. Sta anche decisamente meglio nella lista cannibalesca che nella mia, dato che Zuckerberg è un personaggio antipatico e sociopatico proprio come il mio antagonista.
Ottima scelta, per una volta azzeccata, del Cannibale, ma giusto per mantenere vivo il fuoco della nostra rivalità dico che, come il poco sopportabile Mark, non è altro che un nerd frustratone che vive rinchiuso nel suo piccolo mondo, mentre il sottoscritto macina centinaia di vogate nello stile dei suoi avversari gemelli: pensa un pò, Kid, quanto sarebbe divertente avere a che fare con due Ford!
Kid Due Ford? Ho i brividi al solo pensiero, però almeno ci sarebbe la possibilità che uno dei 2 ne possa capire qualcosa di cinema…

Hey, perché sta passando una palla di fieno che rotola?
Dite che una simile possibilità non esiste proprio?


Marie Antoinette (2006) di Sofia Coppola

Kid Chi meglio della specialista Sofia Coppola, la mia adorata super radical-chic Sofia Coppola, per raccontare la storia della regina teenager per eccellenza? Chi mi conosce lo sa: io non sono un grande patito dei film in costume. Questo però è il mio preferito. Un po’ perché ha davvero ben poco a che fare con i film in costume tradizionali. Attraverso una moderna colonna sonora new-wave ed elettronica (con Aphex Twin, Air, Siouxsie, Cure, Bow Wow Wow, New Order, Strokes…), qualche accorgimento super fashion (le Converse tra le scarpe!!!) e un tocco intimista che preferisce concentrarsi su Maria Antonietta la ragazzina piuttosto che su Maria Antonietta la regina, questo è un film in costume davvero unico. Strepitoso a livello visivo e sonoro, ma anche in grado di scavare nei suoi personaggi come solo la Coppola jr. e pochi altri sanno fare. Anche se parte del merito per la riuscita va pure a una fantastica Kirsten Dunst, la mia adorata e super radical-chic pure lei Kirsten Dunst.
Un film totalmente anti-tradizionale tanto per ribadire la mia lontananza dal mondo tradizionalista del Ford (che pure mi pare l’abbia - a sorpresa - apprezzato abbastanza).

"Mmm mi sa che faccio anche io come Rooney Mara e me ne vado da Ford!"
Ford E infatti il sempre sorprendente Ford apprezza discretamente questa versione che ho sempre considerato un pò techno del periodo della Rivoluzione Francese.
Anzi, direi che, fino all'ottimo Somewhere, questo è stato il film che ho apprezzato maggiormente della da me detestata Sofia Coppola, emblema di tutti i radical chic come il mio avversario.
Un buon ritratto per un personaggio che non mi è mai piaciuto, io che sono un dantoniano in tutto e per tutto.
E al mio Robespierre personale, il Cannibale, io dico questo: se la nostra rivoluzione porterà la mia testa alla ghigliottina, non sperare che non ci trascini anche la tua! Ahahhahaha!
Kid Una versione techno della Rivoluzione Francese? Questa la poteva tirare fuori giusto un dinosauro come Ford! E comunque: tagliategli la testa!


Into the Wild (2007) di Sean Penn

Kid Into the Wild. Lo dice già il titolo stesso. L’addentrarsi nel selvaggio. Qui si respira davvero l’aria di avventura esistenziale. Nulla a che vedere con i film d’avventura di Indiana Jones.
Into the Wild è un’esperienza più che una semplice pellicola, un qualcosa che si vive sulla propria pelle insieme al protagonista Christopher McCandless aka Alexander Supertramp, uno strepitoso Emile Hirsch.
Perfetto l’accompagnamento di Eddie Vedder che qui raggiunge per me il suo vertice artistico personale, grandiosa la regia di Sean Penn in grado di essere sperimentale e di fare un cinema “indie”, senza però perdere di vista la narrazione di una vita tanto singolare ed estrema.
Anche qui, come nei film precedenti, dietro alla biografia di un personaggio si nasconde molto di più e in questo caso oltre alla ricerca di se stessi e della propria strada vi è una vera e propria fuga dal mondo capitalista e da ciò che la società ha già stabilito per noi.
L’apprezzamento di un film di questo tipo dipende in maniera particolare dal riconoscersi o meno in questa fuga del protagonista. Nel primo caso, questa visione vi segnerà per sempre, nel secondo caso siete proprio degli insensibili Ford senza speranza buahahah!
Ford Nulla a che vedere con Indiana Jones, assolutamente vero. Purtroppo.
Questa è la storia di un giovane radical chic depresso che, non contento di avere soldi che gli escono da ogni orifizio, in preda ad una crisi adolescenziale giunta un pò in ritardo, decide di andare a confrontarsi con la Natura che, fortunatamente, finisce per spazzarlo via come la piccola nullità che è.
Un film che sarà pure ben girato e con un'ottima colonna sonora, ma è uno schiaffo in faccia a tutti quelli che, con gli stessi soldi del piccolo lord Supertramp avrebbero costruito una vita intera, ringraziando pure, e invece sono tutti finiti a morire lavorando in fabbrica mentre lui si divertiva a fare l'asceta.
Sai che ti dico, Supertramp? Dammi le tue carte di credito, che vado a farmi un weekend into the wild e poi torno a casa e finisco di pagare il mutuo.

"Ecco quello che succede a seguire le indicazioni del Cannibale: ci si perde per strada!"
Kid A parte che McCandless era sì benestante ma non un riccone, comunque, se tutti la pensassero come il vecchio decrepito conservatore Ford, vivremmo nell’immobilismo sociale più totale, dove i ricchi devono vivere da ricchi e i poveri vivere da poveri senza possibilità di cambiare mai e con tutti che devono stare al loro dannato posto. E purtroppo la realtà è pressapoco così, visto che in troppi la pensano come il Ford paranoico che vede radical-chic aggirarsi ovunque, persino in un ragazzo che invece ha rinunciato a tutti gli agi della vita da radical-chic. Cosa che ad esempio io - per inciso - non farei mai.
Perché questa alla fine è la storia di una persona che ha scelto di vivere così ma non ha mai preteso di diventare da esempio per qualcun altro. È la storia di una persona e Sean Penn l’ha narrata alla grande, senza esaltarlo e senza costruire la figura di un eroe. Questo fa il grande cinema. Per tutto il resto c’è Mel Gibson.
Ford Non so quale sia il tuo concetto di benestante, ma non ho mai conosciuto nessuno cui i genitori hanno sganciato cinquantamila testoni per la laurea. Il signor McCandless rinunciando ai suoi dindini non ha aiutato qualcuno che non li aveva, sia chiaro.
E la sua rinuncia non equivale certo a riscattare una società immobilista.
Questo "grande Cinema" è soltanto un espediente da adolescenti di evitare le responsabilità della vita vera. Che non è stare a fare i finti figli dei fiori in cima ad una montagna. Soprattutto quando non se ne è capaci.
Apprezzo molto di più il fatto che tu non lo faresti mai, piuttosto che esaltare una scelta completamente discutibile.


Ed Wood (1994) di Tim Burton

Kid Questo film è una dichiarazione d’amore per il cinema, cosa che Ford manco sa cos’è!
Eh sì che il protagonista è Ed Wood, ovvero quello che è stato definito il “peggior regista di tutti i tempi” e quindi in teoria dovrebbe incontrare il suo pessimo gusto. Però questo è il miglior film possibile che poteva essere realizzato sul peggiore regista di sempre. Un omaggio sentito e profondo al cinema di una volta, proprio come il recente The Artist, realizzato da un Burton ispiratissimo e con l’aiuto di un ottimo cast, da Johnny Depp al redivivo Martin Landau, da Bill Murray e Patricia Arquette fino a persino una Sarah Jessica Parker (possibile “peggior attrice di tutti i tempi”) che per una volta - udite udite - non fa pena!
All’elenco a questo punto manca solo Ford Lugosi.
Ah perché, non è morto?
Ford Una riflessione sul Cinema che è una vera e propria dichiarazione d'amore, ed uno dei film di Burton che personalmente amo di più, perchè sincero e non troppo "burtoniano", figlio di un'epoca in cui il buon Tim era ancora un regista interessante.
Direi che il fatto che il "peggior regista di sempre" sia rappresentativo della lista Cannibale è l'ennesima conferma del confronto tra me e lui: un pò come Welles e, per l'appunto, Wood.
E forza Lugosi!
Kid Tim Burton è ancora un regista interessante, al contrario di vari registi da te esaltati che non fanno un film decente da secoli. Il suo unico vero passo falso è stato l’ultimo Alice in Wonderland, dove le colpe del fallimento sono da attribuire più alla solita Disney che non a lui, che si è limitato a incassare il lauto assegno della tua tanto adorata casa di Topolino. Ma tu che disprezzi il protagonista di Into the Wild per aver sputato in faccia al capitalismo, quello sì un vero atto rivoluzionario caro (?) il mio dantoniano, in fondo dovresti adorare questa svolta commerciale del Burton, no?

"Cannibal Wood, la vuoi smettere di proporre certe porcherie? Capisco che sei il peggior blogger del mondo, ma questo è troppo anche per te!"
Ford Di quali registi stiamo parlando? Di Clint? Ti ricordo che mi hai rimproverato di non aver inserito Invictus nel meglio dello scorso anno! Burton, invece, è bollito da anni, e l'ultimo suo film di valore è stato Big Fish.
Ad ogni modo, il protagonista di Into the wild, più che sputare in faccia al capitalismo, aveva qualche problema con suo padre. Un frignone e basta.
Kid Vedo che hai subito la coda di paglia. Per quanto riguarda Clint, basta quello scarto di Shyamalan di Hereafter per farlo considerare cotto, bollito e mangiato uah ah ah ah aaah! Anche un Mann è dai tempi di Collateral che non fa un grande film, mentre Tim Burton di recente ha girato La sposa cadavere e Sweeney Todd che non sono affatto male.
Vogliamo parlare poi dei Coen? Ah no, quei due un bel film manco sanno cos’è!


Lo scafandro e la farfalla (2007) di Julian Schnabel

Kid Esperienza estrema sia a livello umano che cinematografico.
Il film è la storia del giornalista francese Jean-Dominique Bauby, un uomo del tutto sano che un giorno viene colto da un ictus e rimane vittima della sindome locked-in. Cosa che significa: essere coscienti ma rimanere intrappolati nel proprio corpo, potendo comunicare soltanto attraverso il battito delle ciglia. È così che Bauby ha “scritto” il romanzo autobiografico da cui questo film è tratto e che Julian Schnabel ha deciso di realizzare con una soggettiva cinematograficamente impressionante quanto umanamente claustrofobica, in grado di sbatterci in maniera totale dentro alla vita del protagonista. Impossibile restare indifferenti. Certo, a meno che non ci si chiami Mr. Ford e si abbia ben poco a che fare sia con l’umanità che con il cinema… ahahahah
Ford Un film ed un esperimento interessanti, se non fosse per due cose: qualche anno prima - nel 1939 il romanzo, nel 1971 il film - Dalton Trumbo, meraviglioso oppositore del maccartismo e sceneggiatore con due palle d'acciaio aveva fatto clamorosamente di meglio con il meraviglioso E Johnny prese il fucile, una splendida storia contro la corsa agli armamenti e la guerra che vedeva protagonista un soldato che, dopo aver calpestato una bomba, tornava a casa senza braccia e gambe, completamente privo di ogni senso eccetto il tatto, isolato dal mondo. I ricordi ed un'infermiera in grado di scorprire la sua capacità di sentire lo aiuteranno a continuare a vivere. E questa è la prima, mica da poco.
La seconda è che il film alterna momenti davvero interessanti - il rapporto del protagonista con il mondo, soprattutto con l'altro sesso - ad altri da palle sbriciolate come rispetto ai voli pindarici con i ghiacciai che si sgretolano e lo scafandro che da titolo al romanzo e al film. In conclusione, una pellicola riuscita solo a metà: un pò come il Cannibale!

"Porta pazienza, tra poco la lista del Cannibale sarà finita."
Kid ZZZZZZZZZZZZ Oddio, il Ford che cerca di fare come suo solito il professorone di cinema.
Svegliatemi quando ha finito.
ZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ


Malcolm X (1992) di Spike Lee

Kid Film potentissimo su una figura molto complessa quanto affascinante come Malcolm X. Il film di Spike Lee non censura niente e ci pone di fronte a tutti gli aspetti del personaggio interpretato da un grande Denzel Washington (altroché il principe di Bel-Air propostoci da Ford!), quelli positivi quanto quelli negativi. Ne esce fuori un ritratto a tutto tondo che non ci racconta solo la vita di una persona, ma di un’intera razza. Forse solo Spike Lee poteva realizzare un’opera del genere, con passione e mettendo dentro tutto se stesso, ma allo stesso tempo senza suonare retorico. Grandissima poi la scena sulle note di “A Change is Gonna Come” di Sam Cooke.
Pure questo un film contro la società, pure questo un film di Cannibal X il rivoluzionario contro Mr. James Ford il conservatore.
“Non si può separare la pace dalla libertà perché chi non è libero non può essere in pace,” diceva Malcolm. E allora io ti dichiaro guerra, maledetto Ford!
Ford Grande figura, quella di Malcolm X, e grande il Denzellone, ma come al solito il Cannibale si rivela una versione in minore di Ford, scegliendo forse uno dei film meno riusciti del grande Spike, troppo dispersivo per riuscire a convogliare tutta la potenza di cui questo regista è capace. Inoltre, ho sempre avuto l'impressione che, paradossalmente, Lee riesca a dare il suo meglio quando si allontana da casa parlando, dall'altra parte, dei bianchi.
E se il Cannibale mi dichiara guerra, io sono pronto a combatterlo gridando "Libertà!"

"Ho indetto questa conferenza stampa per dissociarmi pubblicamente da Cannibal Kid."
Kid Lo Spike Lee vero è questo, quello dei film black. E il fatto che i suoi film più apprezzati dalla critica conservatrice di cui Ford è massimo esponente siano i suoi film “dei bianchi”, validi ma di certo i suoi lavori meno personali, conferma proprio quanto giusta fosse la battaglia di Malcolm X…
Ford La critica conservatrice? Ma di cosa stiamo parlando? Mi stai dicendo che Summer of Sam, La 25ma ora o Inside man sono meno validi di questo? Qui scherziamo.
Tra l'altro, tutti criticano ferocemente il mondo "bianco".
Kid Summer of Sam non è proprio riuscito, Inside Man l’ho rivisto di recente ed è un buon heist movie ma nulla più. La 25a ora è bello, ma gli manca qualcosa. È come se Spike Lee non sentisse mai veramente il personaggio di Edwart Norton, al contrario di Malcolm dove si sente tutta la sua passione per la materia.
Ed è come se tu Ford facessi un film sul wrestling: ne uscirebbe probabilmente una vaccata, però sarebbe il meglio che potresti fare. Se facessi un film sulla danza invece, beh, di sicuro non ne verrebbe fuori Black Swan…
Ford Invece direi che ha dato il meglio proprio perchè poteva essere obiettivo con i suoi personaggi. Quando Spike è troppo incazzato - vedi Fa la cosa giusta, Malcolm X o il recente Miracolo a S. Anna - finisce che si fa prendere la mano e sborda. Un pò come fai tu di solito, cignetto.


The Elephant Man (1980) di David Lynch / Dietro la maschera (1985) di Peter Bodganovich

Kid Due film entrambi tratti da storie vere che affrontano in maniera parecchio differente una tematica e due personaggi simili.
Da una parte c’è John Merrick, soprannominato Elephant Man per le deformità del suo viso e del suo corpo. Storia che poteva scadere nel pietismo da servizio di Studio Aperto o nel filmone ruffiano di quelli adorati dal Ford, ma che invece in mano a David Lynch si trasforma in una pellicola scura, visionaria e dura.
Dall’altra parte c’è Rocky Dennis, il ragazzino protagonista di Dietro la maschera (Mask) afflitto da leontiasi. In questo caso il film è molto 80s, con i toni spesso da commedia, è una visione se vogliamo più positiva e leggera, ma pure questa sa regalare i suoi bei pugni allo stomaco. Una storia emozionante che tra (per una volta positiva) tamarraggine anni ‘80 e motociclisti, scommetto sia riuscita a toccare anche il cuoricino di quel “mostro” di Mr. Ford.
Ford Due film molto simili per tematiche eppure clamorosamente diversi nella realizzazione: da una parte abbiamo il Capolavoro di Lynch - è il suo titolo che preferisco, senza dubbio -, dall'altra una sorta di suo fratellino minore decisamente più leggero.
Ottime scelte, comunque, che ricordano un pò il rapporto tra me e il mio blogger rivale: un pò come Hopkins in Elephant man o Sam Elliott in Dietro la maschera, io sono il mentore ed il fratello maggiore del piccolo ed ancora acerbo Cannibal!

Kid Se vuoi smetterla di staccare pompini ai miei film, possiamo proseguire con una Blog War bellicosa vera e propria, ok?
Ford Caro piccolo Cannibale, posso apprezzare alcune tue scelte senza apprezzare te, ricordalo!


Lords of Dogtown (2005) di Catherine Hardwicke

Kid Lords of Dogtown, film poco conosciuto ma assolutamente da scoprire, ci racconta di Stacy Peralta, qui anche in veste di sceneggiatore, e del suo gruppo di amici, i più grandi campioni dello skateboard, perlomeno negli anni ’70 e prima dell’avvento del più “commerciale” Tony Hawk (che qui pure ha un cameo). Con una colonna sonora che tra Iggy Pop, David Bowie, Black Sabbath e Jimi Hendrix piacerà soprattutto ai più rockettari, Lords of Dogtown è un tuffo puro nel mondo dello skateboard, ma anche del surf, nonché negli anni ’70, con un gruppo di ottimi attori da Emile Hirsch (che timbra la sua seconda presenza nella mia lista dopo Into the Wild) al mai dimenticato Heath Ledger.
Skate e surf, per quanto non li abbia mai praticati, sono tra gli sport che mi affascinano di più, per il loro immaginario culturale di libertà e anarchia, per il loro fuggire dalle regole tipiche degli altri sport.
Una corsa sullo skateboard davvero esaltante, mica come i soporiferi film che ci siamo dovuti sparare (nel senso che facevano venire voglia di spararsi) ieri con la lista di Ford!
Ford Un film piacevole e divertente, che per un patito dello stile californiano come il sottoscritto è stata una scoperta, considerato che non gli avrei dato un soldo bucato. Invece, complici le buone interpretazioni dei protagonisti ed una colonna sonora coinvolgente, riesce nel corso della visione a non deludere anche chi, come il sottoscritto, ben prima di questa passeggiata si era già visto Dogtown and the Z-Boys e Riding giants, documentari firmati dallo stesso Peralta legati alle storie personali dei protagonisti di queste vicende.
Non sarà un Capolavoro, ma almeno riscatta un pò quella mammoletta del Cannibale, tutto locali chic e scrivania!

"Divertiamoci come si deve, fintanto che il Cannibale se ne sta a casa in poltrona!"
Kid Venghino Signori, venghino: il cinema Cannibale mette d’accordo qualunque palato, quelli più raffinati così come quelli più di bocca buona come il Ford! A meno che non si stia trasformando pure lui in un radical-chic…


Man on the moon (1999) di Milos Forman

Kid Abbiamo aperto con un film di Milos Forman, chiudiamo con un altro film di Milos Forman. Perché what goes around comes around, questa è la mia filosofia esistenziale ed è così che si muove anche questa lista.
La scelta non è però ricaduta sullo scontato Amadeus come ha fatto il poco fantasioso Ford, bensì l’ottimo Man on the Moon, ovvero la storia del comico Andy Kaufman, portato sullo schermo da un Jim Carrey alla sua prova più sentita e personale in cui ha messo davvero tutto se stesso.
Accompagnato dalle musiche dei R.E.M., chi se non loro?, questo non è un film perfetto. Cosa che lo rende una visione ancora più viva ed emozionante. E lo adoro perché quando lo vedo mi viene voglia di latte e biscotti.
Quando vedo i commenti di Ford invece mi viene voglia di altro: latte e cazzotti!
Ford Altro film di Forman, e altra pellicola che anche io ho apprezzato molto, pur rimanendo un gradino sotto l'immenso Amadeus. Carrey sfodera l'interpretazione della vita, e i R.E.M. rendono giustizia ad un personaggio unico, rivoluzionario ed irriverente.

Per il resto, che dire!? Cannibale mette il latte, io i cazzotti - sulla sua testa bacata -!
E se lui è Andy Kaufman, io sono certo Tony Clifton!

"Questo è senza dubbio il trionfo di Ford Clifton!"
Kid Dopo questo ulteriore e più che meritato inchino di riverenza alla qualità superiore della mia lista, Ford, hai avuto un momento di lucidità e si è reso conto di averne compilata una davvero penosa? Meglio tardi che mai. La redenzione è infine arrivata anche per te. Io ti benedico, nel nome del Padre, del Figlio e del Cannibale Santo. Amen.

Ford Un gradino sotto l'immenso Amadeus dev'esserti sfuggito.
Del resto, tu sei parecchi gradini sotto Ford, che è anche tutt'altro che immenso!
Kid Ho detto: “Amen”, Ford. E dopo l’Amen cannibale devi tacere. Per sempre.

47 commenti:

  1. Betty, quando ci scontriamo tiriamo fuori il meglio di noi! ;)

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  2. Questa gara mi è piaciuta anche più delle altre. E stavolta scopro molte affinità con il Cannibale...chi si deve preoccupare di più? ;)

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    1. Gae, dovresti preoccuparti di queste affinità: rischi di tramutarti in un finto ribelle radical chic che non fa due passi senza macchina e sogna di vestirsi come il coniglio di Donnie Darko! ;)

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    2. per una volta concordo con ford.
      mi sa che dovresti preoccuparti e pure spaventarti parecchio :D

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    3. Gae, a questo punto urge un controllo immediato.
      In fondo si sa che quando io e il Cannibale siamo d'accordo, occorre ascoltare subito il consiglio! ;)

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  3. Non posso schierarmi...ho visto troppo poco...nella lista del Cannibale solo "the elephant man"...per me questa volta finisce pari...bello scontro però!

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    1. Newmoon, ti consiglio, nel dubbio, di schierarti con il vecchio Ford. Non si sa mai dove si va a finire, a stare con il Cannibale! Ahahahahahaha!

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    2. appunto, con il cannibale non si sa mai dove si va a finire.
      ford invece è talmente prevedibile che lo sappiamo già... sì, sarà affidabile, però sai che palle!
      XD

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    3. Cannibale, stai dicendo che sono affidabile!?!?
      Ma come, niente clima guerrafondaio da Blog Wars!?!? ;)

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    4. non tieni presente che affidabile nel mio mondo è il peggiore degli insulti! :)

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    5. Ma qui siamo nel mio mondo, quindi me lo prendo come un complimentone, caro il mio nemico! ;)

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    6. Non so chi dei due sia il peggiore....

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    7. Ovviamente il Cannibale! Ahahahahahaahahh!

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    8. il tuo mondo fa schifo, ford
      buahahahahahaha!!!

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    9. Peggio dei bimbetti quando litigano...tremendi davvero...

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    10. Cannibale, guarda che si sei dentro con tutte le scarpe! ;)

      Newmoon, effettivamente siamo tremendi. L'importante è che sia io ad avere la meglio. Ahahahahahahah!

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  4. Facendo una statistica mia personale, 4 film di Ford, 3 di Cannibal (Into the Wild, The Social Network e The Elephant Man, confesso che di entrambi all'appello ne mancano alcuni). Into the wild cmq vale doppio, perchè è uno dei miei film preferiti in assoluto, quindi: 4 pari. Sono politically correct:)

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    1. ma direi che potresti pure togliere un punto a ford considerate le bestemmie che ha tirato nei confronti di into the wild ;)

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    2. Into the wild vale il doppio delle bottigliate, altro che punti! Ahahahahahahahah!
      E te lo bestemmio anche di più, se so che irrita il Cannibale! ;)

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    3. calma calma, Into the Wild no Ford, andiamo con ordine!!!

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    4. Into the wild sì, eccome!
      Bottigliate in faccia a Supertramp! ;)

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    5. ok l'hai voluto tu, chiamerò Sean sono il più pompato di tutti Penn a farti rimettere in carreggiata, sta sbandata nun me piace Ford! ;)

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    6. Sean lo rimetto in carreggiata io a suon di bottigliate, altrochè più pompato di tutti! ;)
      O al limite andiamo a bere insieme, visto che secondo me è anche lui un vecchio lupo di mare, nonostante Into the wild e The tree of life! ;)

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    7. certo che è un lupo di mare! una bella sbronza e di nuovo amici? ;)

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  5. ahah che listone ragazzi! è risaputo che mi ritrovo decisamente nello stile sporco e sbronzo da saloon di Ford ma stavolta non mi schiero, anzi, mi metto sulla tavoletta del cesso con un black label in mano e mi gusto voi due che ve le date di santa ragione, Lebowski rules!

    (mammamia che filmone Ed Wood ragazzi, uno dei migliori di Burton)

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    1. Lorant, un pò di Black Label lo prendo volentieri anche io, e poi con la bottiglia sfracello la testolina del Cannibale! :)

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    2. ahah non vedo l'ora di gustarmi lo spettacolo!!!

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    3. Mettiti comodo, sarà una cosa lunga! Ahahahahaha!

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    4. se non ti schieri, leggo tra le righe che hai preferito nettamente la mia lista, ma non vuoi farlo sapere al tuo amichetto ford... comunque va bene così, non voglio mettere in crisi il vostro rapporto bromantico ;D

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    5. Cannibale, guarda che quelli con il rapporto bromantico siamo noi, con Lorant siamo due vecchi lupi di mare che si incontrano al saloon! ;)

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    6. ahaha se vuoi leggere tra le righe leggi pure, con Ford ho un rapporto da saloon alcolico che ovviamente non puoi capire Teen Kid, ma cmq ti sei guadagnato la pagnotta per questa volta, blow job! ehmm scusa volevo dire good job!

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    7. Lorant, quella del blow job è davvero niente male. :)

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  6. Risposte
    1. Io sono unico, il Cannibale è soltanto il mio clone malvagio e malriuscito! Ahahahahahah!

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  7. tra Zuckerberg e Jake La Motta, diecimila volte meglio il toro del Bronx... non c'è storia. Pugilato regna!
    Gli appoggio Lo scafandro e la farfalla, che mi era piaciuto, e grande merito per aver messo Milos Forman.

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    1. Vincent, io direi di ridurre il Cannibale come lo scafandrato a suon di cazzotti, per festeggiare! ;)

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  8. Alcuni non li ho visti, e comunque quando c'è una battaglia io tendo a defilarmi finché qualcuno non muore, quindi resto tranquillo al posto mio. E però, nella speranza di non essere messo in mezzo e lasciarci la pelle, volevo dire giusto 4 parole su Larry Flynt: che cazzo di film!

    Torno dietro i cespugli.

    Grazie, buona giornata.

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    1. Elio, scoprirai che nel corso delle Blog Wars è difficile nascondersi, anche perchè io e il Cannibale tiriamo fuori il meglio - e il peggio - di noi e anche dei nostri lettori! ;)
      Larry Flynt bello, ma i miei film di più! Ahahhahah!

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  9. Sfida bestiale questa volta Ford!

    Dov'è Walk the line nella tua lista???

    Detto questo, come ho appena scritto al cannibale, stavolta non riesco a sbilanciarmi, tu con Braveheart, Donnie Brasco e Toro Scatenato e lui con Into the wild, Larry Flynt e Man on the moon.... Pareggio, pareggio assoluto! ^_^

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    1. Loz, Walk the line l'avevo già inserito nei film a tematica musicale, e nelle Blog Wars cerchiamo di non ripeterci! :)

      Per il resto, ci può stare il pareggio, ma non per Into the wild, il film peggiore della lista del Cannibale! ;)

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    2. No no no, Into the wild è proprio la causa prima del pareggio! E' un film denso, raccontato in maniera splendida e con una colonna sonora da paura, poi che si possa ritenere Supertramp un radical-chic ci può anche stare, ma il film è una bomba....

      Io sono andato 4 volte al cinema a vederlo, fai tu.... ^_^

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    3. Loz, per espiare quelle quattro volte devi ascoltarti almeno una dozzina di dischi rock tamarri di seguito e pensare che non sia mai esistito Into the wild! ;)

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  10. Ahaha! Concordo con Mr Ford per quanto riguarda Into the wild.
    Io l'avevo snobbato all'uscita, poi in una sorta di pentimento a posteriori, che mi sta portando a vedere un sacco di film degli ultimi 10 anni che avevo bellamente zompato (cosa di cui a volte mi pento amaramente) ho deciso di rispolverarlo.
    Non sono riuscita a finirlo! Ma ho letto qualcosa sulla storia del tipo e mi sento di dirla perché insomma, stiamo parlando di radical chic coi verdoni :)
    C'è da dire che prima di partire abbandonando tutto diede in beneficenza i suoi risparmi ma non bruciò i soldi, cosa che nel film si vede. Le cose fondamentali però che nel film sono completamente riviste da Sean Penn rispetto al libro sono due: innanzitutto Chris cercò di tornare indietro quando si accorse della caz...ehm...dopo -se non sbaglio- un paio di mesi dal suo arrivo in Alaska, soddisfatto della sua "prova" ma desideroso di tornare a casa, ma non ci riuscì a causa della piena del fiume che aveva attraversato quando era in secca. E poi non morì per avvelenamento mangiando una qualche bacca sconosciuta, ma per denutrizione. Non fu tragica fatalità, ma un esito prevedibile dovuto alla cazz..ehm alla mancanza di cibo nutriente (nonostante i castori e altri roditori cacciati) che potesse provvedere al suo fabbisogno energetico. Secondo me queste due cose cambiano leggermente la visione "romantica" della faccenda.

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    1. Elle, parole sante.
      Io, a quelli come il signor Supertramp, soldi di papà e strada spianata anche quando si decide di mollare tutto e fingere di non avere niente, li prenderei tranquillamente a calci nel culo. ;)

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