lunedì 11 ottobre 2010

L'ultimo dominatore dell'aria

Che il buon vecchio Shyamalan fosse da tempo bollito non è certo più un mistero.
Dopo il molto promettente esordio con Il sesto senso e l'inferiore ma comunque interessante Unbreakable aveva fatto ben sperare una buona fetta di pubblico e critica.
Signs, suo terzo lavoro, vide spaccarsi lo zoccolo duro dei suoi sostenitori fra chi cominciò a ritenerlo un fuoco di paglia e chi, al contrario, continuava a sostenere la sua genialità.
The village, invece, mise d'accordo (quasi) tutti: un film solo apparentemente semplice, molto ambizioso, girato alla grande - la scena dell'accoltellamento di Joaquin Phoenix ancora mi fa venire i brividi -, che pareva significare un ritorno all'autorialità mainstream - di cui Nolan è l'esempio attualmente più importante - e ai favori di un pubblico sempre più diversificato.
Poi, il crollo clamoroso: con Lady in the water le aspettative dei sostenitori del regista non solo ricevettero una doccia da era glaciale, ma persero ogni speranza di potersi accendere di nuovo.
Speranza morta, sepolta e passata all'altro mondo con l'orrido - e dico proprio orrido - E venne il giorno, un film potenzialmente interessante dal sapore apocalittico della sci-fi anni cinquanta buttato nel cesso con una clamorosissima pomposità, dovuta sostanzialmente al fatto che Shyamalan, dopo i primi successi, ha probabilmente coltivato nel cuore il pensiero di essere il nuovo Welles. 
Ma no, caro M. Night, non lo sei.
E così arriviamo a L'ultimo dominatore dell'aria: scritto e diretto dal regista di origine indiana, e pensato come il primo capitolo di una lunga epopea (brrrrr) questo film si inserisce appieno nel filone dell'avventura per ragazzi che negli ultimi anni pare essere rifiorito grazie a Harry Potter, Un ponte per Terabithia, il ciclo di Narnia, Lemony snicket, La bussola d'oro e via discorrendo. 
Peccato che, nonostante un discreto occhio mostrato rispetto alle ambientazioni e alle scene di massa, Shyamalan confezioni un prodotto scontato, poco emozionante, piatto, interpretato distrattamente e neppure lontanamente paragonabile a quelli che sono stati, sono o diverranno cult per le future generazioni di adulti.
Non che la cosa mi turbi, onestamente le mie aspettative per questo film erano davvero molto basse, e occorre ammettere che rispetto all'abominio dell'opera precedente, L'ultimo dominatore dell'aria risulta quasi un film piacevole. Quasi.
Pare ormai chiaro che, per Shyamalan, valga il detto "il talento non è all'altezza delle ambizioni", e forse lo stesso autore dovrebbe concentrarsi sui suoi prossimi progetti abbassando il target delle sue aspettative e cercando di misurarsi, in modo da tornare, se non  ai livelli di The village e de Il sesto senso, almeno a quelli di Unbreakable, che con tutti i suoi difetti, risulta ancora oggi tutto sommato divertente e piacevole.
Se, poi, la saga de L'ultimo dominatore dell'aria dovesse effettivamente proseguire, l'ideale sarebbe partire dalla buona base della messa in scena e del fascino visivo per poi concentrarsi effettivamente sullo script, vero e clamoroso punto debole di questo lavoro: una buona cosa sarebbe, per una volta, per il regista, farsi da parte e lasciare che sia uno sceneggiatore con i cosiddetti al loro posto a cercare di tamponare le falle e riportare al largo una nave che, più che alla deriva, pare stia colando a picco.


MrFord


"Fly on your way like an eagle
fly as high as the sun
on your wings like an eagle
fly and touch the sun."
Iron maiden - "Flight of Icarus"- 

4 commenti:

  1. adoro shyamalan e tutto ciò che fa, considero the village un capolavoro, unbreakable e il sesto senso quasi, signs valido, ma mi sono piaciuti moderatamente anche lady in the water e il da te odiato e venne il giorno (ma forse in questo caso sono stato condizionato dalla presenza della mia preferita zooey deschanel!), sebbene lontani dai livelli dei suoi precedenti. questo dominatore dell'aria però non mi ispira per nulla...

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  2. The village è anche il mio preferito, Cannibale, e ritengo che siano discreti anche Il sesto senso e Unbreakable.
    Signs così così, Lady in the water e soprattutto E venne il giorno davvero inguardabili.
    Ad ogni modo, questo è evitabilissimo.

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  3. The Village molto bello,
    Il sesto senso fantastico!
    Unbreakable carino.
    LADY IN THE WATER una merda secca, ma la chicca dello schifo è E venne il giorno.
    Guardando questo mi sono addormentata, ma perchè ero stanca.
    Appena ho un attimo lo riprendo.
    Non l'hai cancellato, vero?

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  4. E' ancora presente, ma io fossi in te approfitterei della prima domenica. Non vorrei tenerlo a lungo ed essere scambiato per un fan di Shyamalan.

    P.S. Bellissimo Lady in the water merda secca!

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